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La biografia di Paolo Villaggio

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Ha fatto ridere e divertire almeno tre generazioni d'italiani, quelle più toste da far divertire: quelle figlie della ricostruzione post-bellica, dell'arrambante miracolo economico, degli anni di piombo e di quelli di fango, passando per la totale disillusione della fine di un secolo brutta esattamente come il suo inizio.

Paolo Villaggio non è stato solo un comico italiano, è stato l'italiano.

Per eccellenza, con tutte le virtù (tante) ed i difetti (tantissimi) di una popolazione perennemente in lotta tra creatività, meschinità, intuizioni geniali e profonde crisi esistenziali.

Incapace di essere unito ed unitario, sempre tendente al mutamento (benché disincantato), Villaggio è stato un eccellente scrittore, un fantastico attore, un fine paroliere e, per dirla alla sua maniera, 'un grande pezzo di merda'.

Cinico, tagliente e dannatamente efficace nella sua implacabile satira, ha inventato personaggi divenuti un tutt'uno con la storia recente dell'Italia: Fantozzi, Fracchia e decine d'altre marionette, grottesche e deliranti come il gigantesco teatro che gli da la scena.

In questa pagina troverai una breve biografia di Paolo Villaggio, con la sua filmografia completa e l'elenco dei film recensiti.

Buona lettura... Merdaccia!

Scusi? Chi ha fatto palo?

Storia di un italiano molto (poco) umano

Biografia di Paolo Villaggio

Paolo Villaggio nasce a Genova il 30 dicembre 1932, fratello gemello di Piero.

Suo padre Ettore è un ingegnere palermitano trasferitosi al nord per lavoro, mentre la mamma Maria Faraci è un'insegnante di tedesco di origini veneziane.

Durante l'infanzia, si salva miracolosamente da un cannoneggiamento inglese durante il secondo conflitto mondiale che, per un errore di balistica, centrò con un proietto da 381mm il quartiere dove viveva Paolo con tutta la sua famiglia, devastandolo.

Finita la guerra e cresciuto, s'iscrive al famoso liceo classico "Andrea Doria", in cui consegue il diploma, per poi decidere di provare l'avventura universitaria scegliendo la facoltà di Giurisprudenza.

Abbandonerà gli studi dopo poco tempo, cominciando subito a lavorare.

Diventa amico intimo di Fabrizio De André, con il quale passa tutta la sua giovinezza e per il quale si farà anche paroliere, scrivendo i testi di "Il fannullone" e la famosissima "Carlo Martello ritorna dalla battaglia di Poitiers".

Villaggio impiegato: prende forma la maschera di Fantozzi

Ancora molto giovane, grazie ai buoni uffici del papà negli anni '60 viene assunto dall'azienda siderurgica Cosider, all'epoca una delle più grandi industrie d'Italia e d'Europa.

Entrato nell'organigramma come organizzatore di eventi aziendali, il lavoro nella megaditta, popolata da un perfetto spaccato del mondo lavorativo di allora (come di adesso) fatto di arrivisti, scansafatiche, raccomandati e lecchini, sarà un grande spunto per l'ideazione di una delle saghe storiche della cinematografia italiana, ossia quella del ragionier Ugo Fantozzi.

Contemporaneamente al lavoro d'ufficio, Villaggio si unisce alla Compagnia goliardica Mario Baistrocchi, di cui diventa autore di testi e presentatore.

Ma lei non ha nessun complesso di inferiorità... Lei è inferiore!

Durante uno dei suoi tanti sketch, in cui sceneggiava un presentatore irriverente e tendente a coinvolgere il pubblico con battute sarcastiche, viene notato da Maurizio Costanzo, che gli suggerisce di trasferirsi a Roma, per andarsi ad esibire al cabaret "Sette per otto", un locale molto famoso all'epoca.

Nella Capitale riscuote subito grande successo, tanto che alla prima erano presenti Garinei e Giovannini, Ugo Tognazzi ed Ennio Flaiano, che rimasero molto ben impressionati dal pungente comico venuto da Genova.

Il successo ottenuto a Roma gli aprirà la strada anche del famoso Derby Club di Milano, dove Villaggio inizierà l'amicizia con Renato Pozzetto e Cochi Ponzoni, all'epoca praticamente sconosciuti alle masse: tutti e tre i comici otterranno un grandissimo successo negli anni a venire, divenendo le icone della comicità italiana per almeno tre decenni.

Anni '60: il successo televisivo e Giandomenico Fracchia

Biografia di Paolo Villaggio

Grazie a Maurizio Costanzo, che aveva visto ben lungo sulle sue qualità di comico, Villaggio entra nel dorato mondo della televisione, sebbene in sordina: nel 1967 debutta con la trasmissione "Il sabato del villaggio" dove interpreta due dei suoi personaggi più famosi sul piccolo schermo: il micidiale e turlupinatore professor Kranz e Giandomenico Fracchia, il primo prototipo di impiegato frustrato e sottomesso che, negli anni successivi, si tramuterà in Ugo Fantozzi.

La comicità nevrotica e dissacrante di Villaggio piace alla gente, che vede nel comico genovese una boccata d'aria nuova in un mondo televisivo ancora ben chiuso a riccio e completamente ingessato nella forma.

Nel 1968 viene chiamato a condurre "È domenica, ma senza impegno" ed è ospite fisso della popolarissima trasmission "Canzonissima", vero programma ad alto indice di gradimento del periodo.

Alla televisione non dimentica l'attività di speaker radiofonico, già praticata con successo in gioventù, e partecipa al programma di ottimo successo "Gran varietà", condotto da Johnny Dorelli.

Per Villaggio il momento è estremamente proficuo dal punto di vista creativo: l'idea definitiva per il gran successo sta per esplodere, e lo farà veramente 'col botto'.

La leggenda di Ugo Fantozzi

Biografia di Paolo Villaggio

Inzialmente una serie di racconti pubblicati con cadenza regolare sulla rivista "L'Europeo", le gesta tragicomiche di un misero e meschino ragioniere chiamato Ugo Fantozzi vengono pubblicate, nel 1971, in un unico libro intitolato per l'appunto "Fantozzi", edito dalla Rizzoli.

L'opera ha subito un immenso successo, tanto da diventare un vero e proprio fenomeno letterario: oltre un milione di copie piazzate solo alla prima stampa; un successo incredibile per l'epoca e un ottimo risultato anche per i giorni nostri.

Le disavventure del ragioniere più misero d'Italia non rimarranno a lungo solo sulla carta stampata: nel 1975 la Rizzoli film deciderà di produrne il primo capitolo cinematografico, e lo stesso Villaggio si proporrà nel ruolo da protagonista, sotto la regia del sagace Luciano Salce.

Il successo sarà ancora più fragoroso di quello del libro: "Fantozzi" diventerà una pietra miliare della comicità italiana, e darà vita ad una lunghissima ed amatissima serie, che Villaggio porterà sul grande schermo sino all'età avanzata.

Sveglia e caffé / Barba e bidet / Presto, che perdo il tram

L'ascesa a comico più amato d'Italia

In totale le pellicole con protagonista Ugo Fantozzi saranno ben dieci, ed il personaggio, con il suo sottobosco di viscidi colleghi e tirannici superiori diventerà iconico nella cultura italiana.

Assieme a caratteristi di eccezionale bravura come Anna Mazzamauro, Gigi Reder e Giuseppe Anatrelli, Villaggio porterà sul grande schermo tutto un universo di personaggi che diventeranno amatissimi dagli italiani: la signorina Silvani, il geometra Calboni, il ragionier Filini, il Megadirettore Galattico della Megaditta ItalPetrolCemeTermoTessilFarmoMetalChimica e tantissimi altri, in un carosello di vizi e costumi degli italiani dell'epoca (riscontrabile tranquillamente ancora oggigiorno) tremendamente grottesco, pungente e realistico.

Il successo di Fantozzi aprirà definitivamente la strada di Paolo Villaggio come eccezionale attore comico: lo showman genovese diventerà uno dei protagonisti della grande epopea del cinema comico-demenziale italiano di fine anni '70/inizio anni '80, assurgendo al ruolo di star indiscussa accanto ai mostri sacri del genere come Lino Banfi, Renato Pozzetto, Diego Abatantuono, Massimo Boldi, Christian De Sica ed Enrico Montesano.

I grandi film comici degli anni '80

Biografia di Paolo Villaggio

Tutti gli anni '80 sono per Villaggio eccezionalmente proficui: alcune delle sue più belle pellicole nascono in questo decennio, così come la saga di Fantozzi perde i suoi connotati squisitamente sarcastici per diventire comica a tutti gli effetti.

"I pompieri", "Scuola di ladri" e "Scuola di ladri - Parte seconda" sono campioni d'incassi ai botteghini, a cui si aggiunge il grandissimo successo di uno dei film corali più amati dagli italiani: "Grandi Magazzini", dove Villaggio e la sua storica spalla Gigi Reder interpretano la memorabile coppia d'imbroglioni che tenterà di vendere un finto robot al direttore degli acquisti dei Grandi Magazzini, con disastrose conseguenze.

Proseguono i grandi film collettivi: "Rimini Rimini" e "Roba da Ricchi" precedono uno dei Fantozzi più amati e divertenti, ossia l'epico "Superfantozzi".
Menzione d'onore va ai due lungometraggi di Giandomenico Fracchia: "Fracchia contro Dracula" e "Fracchia la Belva Umana", quest'ultimo in compagnia di Lino Banfi che diventerà uno dei tanti film cult della commedia italiana.

Il decennio dei capelli cotonati e dei paninari si chiuderà in trionfo per Villaggio: "Ho vinto la lotteria di capodanno" e le disavventure di Paolo Ciottoli saranno campione d'incassi nel Natale del 1989.

Gli anni '90

Biografia di Paolo Villaggio

Per Paolo Villaggio, l'ultimo decennio del 1900 comincia con un'eccezionale collaborazione: viene scelto da Federico Fellini per il surreale film "La voce della Luna", in coppia con l'altro nuovo gigante del cinema italiano, Roberto Benigni.

Quello d'inizio anni '90 è un Villaggio non solo comico, ma anche impegnato - a suo modo - in temi sociali d'attualità: "Io speriamo che me la cavo" del 1992, ricordato con molto affetto dai fan perché una delle opere più schiette e genuine in cui l'artista genovese ha partecipato, disegna il quadro impietoso dello stato sociale in molte parti del sud Italia di quei tempi.

Il feeling con i bambini proseguirà in "Io no spik inglish" del 1995, e del suo seguito "Banzai" del 1997.

"Il segreto del bosco vecchio" del 1993 è una perla d'autore di Ermanno Olmi, in cui Villaggio è eccezionale nell'interpretare il rude e profittatore colonnello Sebastiano Procolo.

Nonostante le riuscite prove nel cinema d'autore, Villaggio non abbandonerà mai il suo genere preferito, ossia quello comico: dal 1990 e per quattro anni consecutivi infatti si legherà professionalmente a Renato Pozzetto, creando la popolarissima quadrilogia de "Le Comiche", tutt'ora considerate pellicole tra le più divertenti in assoluto del periodo.

Non smette neppure con il filone del ragioniere più famoso d'Italia: dopo averlo mandato in pensione a fine anni '80, lo farà tornare alla ribalta con "Fantozzi alla riscossa", "Fantozzi in paradiso" e, con un ultimo sforzo - anche fisico, considerando i primi problemi di salute dovuti all'età avanzata - "Fantozzi 2000 - La clonazione".

Gli ultimi anni e la morte

Biografia di Paolo Villaggio

Dal 2000 in poi, complice l'inizio di un sovrappeso che lo farà divenire sempre meno autosufficiente, si ritirerà pian piano sia dalla televisione che dal cinema.

Non fermerà però la sua produzione letteraria, pubblicando "7 grammi in 70 anni" (2003), "Sono incazzato come una belva" (2004), "Gli fantasmi" (2006) e "Storia della libertà di pensiero" (2008).

Gli ultimi film a cui prende parte lo vedono in piccoli ruoli, per lo più marginali per non gravare troppo sulle sue condizioni fisiche.

Tra le ultime opere scritte pubblicate ci sono"Tragica vita del ragionier Fantozzi" e "Siamo nella merda - Pillole di saggezza di una vecchia carogna".

Da tempo malato di diabete, l'attore genovese si è spento a Roma, città nella quale si era ormai trasferito da decenni, il 3 luglio del 2017.

Ateo convinto, secondo le sue ultime volontà è stato cremato e le sue ceneri sono state seppellite nella cittadina di Sori, in provincia di Genova.

Filmografia completa come sceneggiatore

  • Fantozzi (1975)
  • Il secondo tragico Fantozzi (1976)
  • Il signor Robinson, mostruosa storia d'amore e d'avventure (1976)
  • Il... Belpaese (1977)
  • Professor Kranz tedesco di Germania (1978)
  • Fantozzi contro tutti (1980)
  • Fracchia la belva umana (1981)
  • Bonnie e Clyde all'italiana (1982)
  • Pappa e ciccia (1983)
  • Fantozzi subisce ancora (1983)
  • Fracchia contro Dracula (1985)
  • Superfantozzi (1986)
  • Fantozzi va in pensione (1988)
  • Fantozzi alla riscossa (1990)
  • Fantozzi in paradiso (1993)
  • Fantozzi - Il ritorno (1996)

Filmografia completa come attore

  • Eat It, regia di Francesco Casaretti (1969)
  • I quattro del pater noster, regia di Ruggero Deodato (1969)
  • Il terribile ispettore, regia di Mario Amendola (1969)
  • Pensando a te, regia di Aldo Grimaldi (1969)
  • Brancaleone alle crociate, regia di Mario Monicelli (1970)
  • Senza famiglia, nullatenenti cercano affetto, regia di Vittorio Gassman (1972)
  • Beati i ricchi, regia di Salvatore Samperi (1972)
  • Che c'entriamo noi con la rivoluzione?, regia di Sergio Corbucci (1972)
  • La torta in cielo, regia di Lino Del Fra (1972)
  • Sistemo l'America e torno, regia di Nanni Loy (1973)
  • Alla mia cara mamma nel giorno del suo compleanno, regia di Luciano Salce (1974)
  • Non toccare la donna bianca, regia di Marco Ferreri (1974)
  • La mazurka del barone, della santa e del fico fiorone, regia di Pupi Avati (1975)
  • Fantozzi, regia di Luciano Salce (1975)
  • Di che segno sei?, regia di Sergio Corbucci (1975)
  • Il secondo tragico Fantozzi, regia di Luciano Salce (1976)
  • Signore e signori, buonanotte, regia di Luigi Comencini, Luigi Magni, Nanni Loy, Ettore Scola, Mario Monicelli (1976)
  • Il signor Robinson, mostruosa storia d'amore e d'avventure, regia di Sergio Corbucci (1976)
  • Quelle strane occasioni - episodio Italian Superman, regia di Nanni Loy (1976)
  • Tre tigri contro tre tigri, regia di Sergio Corbucci e Steno (1977)
  • Il... Belpaese, regia di Luciano Salce (1977)
  • Quando c'era lui... caro lei!, regia di Giancarlo Santi (1978)
  • Io tigro, tu tigri, egli tigra, regia di Giorgio Capitani (1978)
  • Professor Kranz tedesco di Germania, regia di Luciano Salce (1978)
  • Dove vai in vacanza? - episodio Sì buana, regia di Luciano Salce (1978)
  • Dottor Jekyll e gentile signora, regia di Steno (1979)
  • Rag. Arturo De Fanti, bancario precario, regia di Luciano Salce (1979)
  • La locandiera, regia di Paolo Cavara (1980)
  • Fantozzi contro tutti, regia di Paolo Villaggio e Neri Parenti (1980)
  • Il turno, regia di Tonino Cervi (1981)
  • Fracchia la belva umana, regia di Neri Parenti (1981)
  • Sogni mostruosamente proibiti, regia di Neri Parenti (1982)
  • Bonnie e Clyde all'italiana, regia di Steno (1983)
  • Pappa e ciccia, regia di Neri Parenti (1983)
  • Fantozzi subisce ancora, regia di Neri Parenti (1983)
  • A tu per tu, regia di Sergio Corbucci (1984)
  • I pompieri, regia di Neri Parenti (1985)
  • Fracchia contro Dracula, regia di Neri Parenti (1985)
  • Scuola di ladri, regia di Neri Parenti (1986)
  • Grandi magazzini, regia di Castellano e Pipolo (1986)
  • Superfantozzi, regia di Neri Parenti (1986)
  • Rimini Rimini, regia di Sergio Corbucci (1987)
  • Missione eroica - I pompieri 2, regia di Giorgio Capitani (1987)
  • Scuola di ladri - Parte seconda, regia di Neri Parenti (1987)
  • Roba da ricchi, regia di Sergio Corbucci (1987)
  • Com'è dura l'avventura, regia di Flavio Mogherini (1987)
  • Il volpone, regia di Maurizio Ponzi (1988)
  • Fantozzi va in pensione, regia di Neri Parenti (1988)
  • Ho vinto la lotteria di capodanno, regia di Neri Parenti (1989)
  • La voce della Luna, regia di Federico Fellini (1989)
  • Le comiche, regia di Neri Parenti (1990)
  • Fantozzi alla riscossa, regia di Neri Parenti (1990)
  • Le comiche 2, regia di Neri Parenti (1991)
  • Io speriamo che me la cavo, regia di Lina Wertmüller (1992)
  • Il segreto del bosco vecchio, regia di Ermanno Olmi (1993)
  • Fantozzi in paradiso, regia di Neri Parenti (1993)
  • Cari fottutissimi amici, regia di Mario Monicelli (1994)
  • Le nuove comiche, regia di Neri Parenti (1994)
  • Camerieri, regia di Leone Pompucci (1995)
  • Io no spik inglish, regia di Carlo Vanzina (1995)
  • Palla di neve, regia di Maurizio Nichetti (1995)
  • Fantozzi - Il ritorno, regia di Neri Parenti (1996)
  • Banzai, regia di Carlo Vanzina (1997)
  • Un bugiardo in paradiso, regia di Enrico Oldoini (1998)
  • Fantozzi 2000 - La clonazione, regia di Domenico Saverni (1999)
  • Denti, regia di Gabriele Salvatores (2000)
  • Heidi, regia di Markus Imboden (2001)
  • Azzurro, regia di Denis Rabaglia (2001)
  • InvaXön - Alieni in Liguria, regia di Massimo Morini (2004)
  • Gas, regia di Luciano Melchionna (2005)
  • Hermano, regia di Giovanni Robbiano (2007)
  • Torno a vivere da solo, regia di Jerry Calà (2008)
  • Questione di cuore, regia di Francesca Archibugi (2009)
  • Generazione 1000 euro, regia di Massimo Venier (2009)
  • Tutto tutto niente niente, regia di Giulio Manfredonia (2012)
  • W gli sposi, regia di Valerio Zanoli (2017)
  • La voce di Fantozzi, regia di Mario Sesti (2017)
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