whatsapp Il lipedema e l'accumulo di grasso
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Hai del grasso su cosce, fianchi e gambe che non riesci proprio a smaltire, nonostante la sostenuta attività fisica ed una dieta controllata?
La causa dell’eccesso lipidico non sempre è direttamente imputabile alla tua condotta di vita o alla tua dieta, ma spesso è decisa dal tuo DNA.
Il lipedema, ovverosia l’accumulo sproporzionato di grassi sul corpo, è una vera e propria patologia, e come tale va considerata.
Per sapere di più su un tema caro a molte donne, come al solito sono andato a chiedere un parere approfondito ad uno dei massimi esperti sul tema: la Dottoressa Luisella Troyer, Chirurgo Vascolare dell'Istituto Clinico Città Studi di Milano, da anni specializzata nella cura delle patologie linfatiche.
Non ci sono ‘creme miracolose’ che possono ‘sciogliere’ l’eccesso di grasso nel corpo umano.
Il parere del medico: l'intervista alla Dott.ssa Luisella Troyer
Dottoressa, cos’è esattamente il lipedema?
"Per lipedema s’intende la condizione patologica di accumulo eccessivo e sproporzionato di grasso nel corpo.
Il termine non indica una posizione precisa di questo accumulo lipidico, ma generalmente il fenomeno interessa soprattutto gli arti inferiori, e quasi sempre i pazienti di sesso femminile."
Come mai il corpo accumula grassi in maniera sproporzionata?
"La tendenza di accumulo dei grassi, che tutti noi abbiamo, nonché la posizione preferenziale del corpo dove questo accumulo si va a posizionare, è decisa su base genetica.
Il corpo umano tende sempre ad accumulare grassi, in varia misura, che usa per tutta una serie di attività come, ad esempio, la termoregolazione ed il meccanismo della chetosi.
Dove questa massa grassa si va a posizionare, cambia molto a seconda del sesso in primis, e della persona poi.
L’accumulo quindi può essere sproporzionato rispetto all’armonia generale del fisico."
Perché l’accumulo di questo grasso, benché fisiologico, non è armonico?
"Il corpo umano tendenzialmente cerca sempre di accumulare il grasso di riserva in maniera armonica, per quanto possibile.
Tuttavia, il patrimonio genetico del soggetto ed il suo sesso di appartenenza influiscono su tale distribuzione.
Non è un caso che le, generalmente, le donne mediterranee abbiano la tendenza ad avere le gambe ben tornite e un frequente accumulo di grasso nelle cosce, mentre quelle ‘nordiche’ (mi si passi il termine, decisamente improprio) tendano invece ad accumulare maggiormente grasso a livello addominale, mantenendo le gambe sovente snelle.
La risposta a questo, come sempre, è insita nella predisposizione genetica, quindi nel DNA."
Perché il lipedema colpisce prevalentemente le donne?
"L’eziologia esatta del lipedema è ancora sconosciuta, ma la causa genetica è fortemente sospettata.
Ancora, il coinvolgimento ormonale è una causa ipotizzata, giacché il lipedema compare tipicamente subito dopo la pubertà, oppure dopo importanti cambiamenti ormonali come succede durante il parto o la gravidanza.
I casi di lipedema coinvolgono quasi esclusivamente il sesso femminile: ne sono stati osservati anche nei maschi, ma la loro percentuale rispetto alle femmine è trascurabile."
Quando l’accumulo di grasso in eccesso può considerarsi un lipedema?
"Si definisce il lipedema, quindi la patologia, quando c’è una sproporzione abnorme ed evidente tra massa muscolare e grasso, tutta concentrata in una ben definita zona.
La condizione essenziale è che tale accumulo adiposo sia refrattario a dieta o attività fisica, e che quindi si comporti differentemente dal resto del grasso corporeo."
Quali sono i punti dove il lipedema può concentrarsi?
"Sebbene possa presentarsi su tutto il corpo della donna, l’evidenza clinica suggerisce che lipedema tenda a preferire gli arti inferiori.
La maggioranza dei casi riguardano fianchi, cosce e caviglie, ma la patologia può scatenarsi anche su addome e braccia.
Curiosamente, il lipedema non colpisce mai mani o piedi."
Ci sono differenti livelli di gravità del lipedema?
"Sì, il lipedema è una patologia che presenta gravità progressiva.
Attualmente, sono stati catalogati quattro stadi del lipedema: si va dal primo stadio, che comporta il solo aumento del tessuto adiposo, all’ultimo stadio, il più grave, che comporta il lipo-linfedema, ovverosia il lipedema degenerato in un linfedema."
Cosa sarebbe un linfedema?
"Il linfedema è un accumulo abnorme di linfa nel tessuto sottocutaneo.
Come detto prima, può essere un’ulteriore complicanza di uno stadio di lipedema molto avanzato."
È possibile curare il lipedema?
"Attualmente, no.
La patologia è cronica ed irreversibile, ed è decisa su base genetica.
Non esiste terapia farmacologica che possa al momento contrastarla, e diete ed attività fisica non fanno ridurre la massa lipidica abnorme.
Esistono però trattamenti medici oppure chirurgici, che possono affievolire o eliminare i sintomi.
In questo, sia la moderna Medicina che la Chirurgia hanno fatto enormi passi in avanti, negli ultimi vent'anni. "
Quindi il lipedema si può asportare chirurgicamente?
"Sì, con la liposuzione.
Ma comunque, tale pratica non può essere considerata una cura, poiché non risolve la patologia alla radice.
È piuttosto un trattamento, che si limita ad asportare il grasso in eccesso.
In molti casi, se l'intervento è ben riuscito, è comunque di grande aiuto per la paziente, poiché elimina (o minimizza) l'impatto estetico della patologia. "
Perché il lipedema è una patologia così difficile da diagnosticare?
"Il lipedema è stato solo recentemente riconosciuto come vera patologia.
Per anni, anzi oserei dire per secoli, si è pensato che fosse un processo fisiologico inevitabile, ed è stato sempre sottostimato, bollandolo semplicemente come ‘obesità’.
Tutt’ora, la sua diagnosi è spesso confusa con altre patologie o stati fisici, che presentano manifestazioni simili.
Datosi che la diagnosi si basa esclusivamente sull’anamnesi e sull’esame visivo, i casi di sovra o sotto-stima della patologia sono abbastanza frequenti."
Non esistono esami specifici per diagnosticare il lipedema, quindi?
"Al momento, no.
È una patologia genetica dall’origine ancora sconosciuta, e non ci sono esami del sangue o delle urine o di qualsiasi altra cosa che, al momento, possono darci un conforto clinico.
Quando un giorno si riuscirà a capire quali geni governano il processo di accumulo dei grassi, forse si potrà sviluppare un test specifico.
Ma qui si entra nel vasto mondo delle speculazioni, che non mi appartiene e da cui mi astengo."
A parte l’ovvia sgradevolezza estetica, quali altri problemi può dare il lipedema?
"Il lipedema, specie negli stadi avanzati, ha una tremenda influenza sia sulla psiche della persona che proprio sul suo normale svolgere quotidiano.
Arti appesantiti dal grasso possono causare grande difficoltà di movimento, affaticamento del paziente anche dopo semplici gesti o movimenti e, sarebbe bene non dimenticarlo, il grosso impatto comportamentale che la patologia porta con sé.
Non sono rari infatti i casi di profonda depressione ed isolamento sociale causati dalla malattia.
Sarebbero poi da non dimenticare i rischi che può portare nel tempo un lipedema, come ad esempio la fibrosi del grasso che lo compone."
Sì, immagino che ciò possa comportare un grosso trauma, specialmente nelle giovani donne
"Molte pazienti a cui non è stato ancora diagnosticato il lipedema si danno la colpa dell’aumento di grasso.
Una colpa inesistente, datosi che, come detto, il problema è di origine genetica.
Specie le giovani ragazze, tendono ad assumere comportamenti punitivi, pericolosi e del tutto inappropriati."
Come ad esempio le diete drastiche?
"Esattamente.
Oppure l’iper-attività in palestra."
Diete ed attività fisica che, se ho capito bene, non servono a molto, nei casi di lipedema
"Chiariamoci: ogni essere umano ha bisogno di una dieta varia ed equilibrata, così come ha bisogno dell’attività fisica regolare per mantenere una buona salute generale.
Ma il lipedema non risponde né a diete e né all’attività fisica.
È quindi del tutto inutile accanirsi con diete pericolose, povere di carboidrati, grassi e di giusto nutrimento in generale: si rischia solamente di perdere massa muscolare e di alterare pesantemente il metabolismo, mentre il grasso del lipedema non ne verrebbe minimamente scalfito.
Stesso discorso per l’attività fisica smodata: il lipedema non risponde allo sforzo fisico."
Non è possibile prevenire il lipedema?
"La malattia è di origine genetica, quindi no.
Esistono però dei buoni comportamenti da seguire per non aumentare eccessivamente di peso e mantenere una buona forma fisica."
Che, intuisco, siano dieta variegata e giusta attività fisica, esatto?
"Esattamente.
Specialmente andarci piano con un’alimentazione troppo ricca di grassi saturi e di sodio, almeno salvo differente prescrizione medica."
Dottoressa, la liposuzione può portare un po’ di beneficio nel trattamento del lipedema?
"Sì.
Datosi che è una tecnica che prevede l’asportazione chirurgica del grasso, e che il lipedema è tale grasso, è l’unica terapia che può aiutare la paziente a diminuire l’impatto estetico e psicologico della malattia.
Essendo comunque un intervento chirurgico, anche piuttosto invasivo (sebbene molto meno che in passato), comporta però dei rischi intrinsechi, che la paziente deve conoscere e deve accettare."
Quali rischi?
"In primis, di infezione.
Seguono poi trombosi, embolia, deformazioni cutanee, sieroma e una lunga serie di altre complicazioni, che non sto qui ad elencare.
Premssso ciò, va ben detto che, al giorno d’oggi, le tecniche chirurgiche e farmacologiche sono molto avanzate, e che quindi i rischi di morte o di complicanze gravi della liposuzione sono estremamente ridotti rispetto al passato.
Anzi, possiamo ben dire che, se l'intervento è eseguito da Chirurghi esperti e in strutture in regola con ogni imposizione sanitaria, l'intervento di liposuzione ha percentuali di effetti collaterali bassissime, inferiori all'1%.
Il che lo rende uno degli interventi chirurgici in assoluto più sicuri, in senso generale (e non solo in Chirurgia Plastica)"
Dottoressa, davvero non si può far nulla per combattere il lipedema eccetto la liposuzione?
"A livello famracologico purtroppo no, al momento.
Alcuni tipi di ginnastica acquatica sembrano dare un certo beneficio, ma sono tutti interventi palliativi, che non vanno a curare la causa della malattia.
Causa che, lo ripeto anche se son tediosa, è di origine genetica."
Ci sono terapie palliative o contenitive per contrastare almeno il degrado della patologia?
"Sì, ci sono.
L’uso di tutori elastici di classe elevata e di collant compressivi si è dimostrato utile nello stabilizzare la patologia, almeno nei suoi gradi iniziali.
A livello medico, l'uso dei trattamenti di Cavitazione Medica e di Radiofrequenza Medica si sono rivelati invece di grande utilità per contrastare il lipedema di bassa classe di severità, diciamo dal I al II-III stadio.
La Cavitazione Medica, se ben eseguita e se la paziente mantiene una buona compliance durante il trattamento, può modellare con efficacia l'accumulo abnorme di grasso, ovviamente sempre entro certi limiti.
In ogni caso, sia la Cavitazione Medica che la Radiofrequenza Medica sono terapie utilizzate anche come complemento della liposuzione, poiché garantiscono ottimi risultati di rifinitura post intervento."
Dottoressa, perdoni la deformazione professionale ma sa a cosa penso?
A tutta quella grande varietà di creme e pomate che usualmente pubblicizzano come ‘miracolose’ per ‘sciogliere’ il grasso su cosce e caviglie…
"So già dove vuoi arrivare, e ti anticipo: non ci sono ‘creme miracolose’ che possono ‘sciogliere’ l’eccesso di grasso nel corpo umano.
Tantomeno quello patologico del lipedema, che spesso anzi è fibrotico."
Non so se può entrarci come discorso, ma il lipedema può essere associato anche alla famosa ‘cellulite’?
"No, sono due cose completamente differenti.
Il lipedema è una patologia seria, la cosiddetta ‘cellulite’ non è nulla: è una condizione di normalità di tante donne, e come tale pertanto dovrebbe essere accettata.
L’incidenza di tale condizione è talmente elevata (si attesta sul 90% delle donne di tutto il mondo) che invece che patologica andrebbe chiamata fisiologica."
No perché sa (continuo a pensare male), ma anche nell’immenso mercato delle cure miracolose alla cellulite si vendono una quantità infinita di creme, lozioni, saponi, balsami, ecc…
"Gran parte di quei trattamenti mancano di evidenza scientifica e di provata efficacia, quindi direi che possiamo soprassedere."
Dottoressa, ha un consiglio da dare alle giovani ragazze che pensano di essere affette da lipedema?
"Sì: eseguite una visita medica specialistica prima di qualsiasi altra cosa.
Il lipedema è una patologia subdola, spesso sotto-diagnosticata o anche sovra-stimata, difficile da inquadrare per un medico non specializzato.
Evitate assolutamente l’inizio di diete ‘fai-da-te’, così come l’iper-attività in palestra e qualsiasi altro ‘trattamento’ estetico di non provata utilità medica.
E soprattutto, non abbattetevi e non deprimetevi: la Medicina e la Chirurgia moderne, anche se non possono eliminare il vostro corredo genetico, possono comunque migliorare di molto il vostro aspetto, e risolvere (almeno in parte) la dismorfia del vostro corpo."
La Dott.ssa Luisella Troyer è un Chirurgo Vascolare, specializzata da anni nel trattamento delle patologie linfatiche.
Nel corso di una carriera ventennale, ha trattato con successo migliaia di casi di pazienti con problemi al sistema linfatico, special modo affetti da linfedema primitivo.
Nel suo studio ogni giorno tratta malattie vascolari e linfatiche, e ha sviluppato nuovi protocolli di terapia per dare sollievo ai pazienti affetti danneggiamenti estremamente invalidanti del sistema linfatico.
La Dott.ssa Luisella Troyer lavora come Chirurgo Vascolare nel pronto soccorso vulnologico dell’Istituto Clinico Città Studi di Milano, mentre privatamente riceve nel suo studio personale Salus Mea, sempre a Milano.
Per conoscere di più sulla sua attività medica e scientifica, visitate il suo sito personale milanolinfedema.it, con molte utili informazioni sanitarie sul linfedema, sul lipedema e sulle patologie vascolari.
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