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Grosso guaio a Roma negli anni '80

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Roma, anni '80 del 1900.

In una città in rapidissima espansione culturale, dove all'anima storica del popolo romano si stanno aggiungendo sempre più innesti provenienti da ogni parte d'Italia e del mondo, i brutti periodi degli 'anni di piombo' sembrano ormai lasciati alle spalle.

Sono i tempi dell'italo-dance, della musica elettronica, dell'avvento massivo della pubblicità commerciale, dei miti di Robert De Niro e Al Pacino, dei primi ristoranti etnici e della prima ondata d'immigrazione cinese.

Tuttavia, il cuore popolare della città è ancora ben presente in molti aspetti della vita di tutti i giorni: i rioni storici sono ancora frequentati ed abitati da romani (e non solo da turisti), esistono ancora le osterie e le trattorie a prezzi modici, così come esistono ancora le macchiette ed i furfantelli di mezza tacca di periferia, molto spesso 'criminali' solo per stretta necessità, e non per propensione.

I tempi però stanno rapidamente cambiando, e nel giro di pochi anni tutta l'anima vera e sincera della città eterna sarà totalmente scalzata via dalla nuova generazione arrogante, sciatta, ignorante, arrembante e finto perbenista che porterà l'urbe sull'orlo del collasso socio-economico da cui - attualmente - ancora non sembra riprendersi.

In questa Roma così differente da quella odierna, dove i bambini giocano ancora a pallone nelle strade d'estate, non è tutto oro quel che luccica: la criminalità è sempre presente, e spesso colpisce con chirurgica ferocia.

In particolar modo, dal 1979 al 1984 ci furono sei delitti divenuti abbastanza famosi, e due dei quali furono compiuti anche ben oltre i confini cittadini.

Sei casi per davvero spinosi, alcuni veramente intricati e dai risvolti addirittura internazionali, che furono affidati al più 'colorito' dei poliziotti italiani: l'ispettore - già maresciallo - Nicola 'Nico' Giraldi.

Se siete stati bambini o ragazzi in quel periodo, è un nome che dovreste conoscere molto bene: tuta da meccanico blu, improponibili cappelli e sciarpe sgarcianti, linguaggio ignorante e sboccato, ma fiuto da detective sopraffino ed abilità unica nell'acciuffare i delinquenti.

Interpretato dal leggendario attore cubano Tomás Milián e doppiato dall'altrettanto mitico Ferruccio Amendola, 'Nico er Pirata' è il protagonista di ben 11 pellicole, cominciate con "Squadra Antiscippo" del 1976 e finite con "Delitto al Blue Gay" del 1984.

In questa pagina troverai la biografia di Nicola Giraldi ed anche quella di Tomás Milián, oltreché i link per accedere alle schede dettagliate dei 'sei delitti' raccontati negli altrettanti sei film della serie.

Buona lettura!

Pokoto 'n par de cojoni!

L'ispettore Nicola Giraldi

Nico Giraldi

Nicola 'Nico' Giraldi nasce a Roma all'inizio degli anni '40 del 1900.

Nel film "Assassinio sul Tevere", del 1979, lui stesso dichiara di essere nato nella zona periferica di Tor Marancia il 3 marzo 1945.

Suo padre era un piccolo truffatore, chiamato nell'ambiente 'er Gratta', e morì quando lui era ancora molto giovane in circostanze mai del tutto chiarite.

Sempre dal film "Assassinio sul Tevere", si viene a scoprire che il Gratta morì 'sul campo di battaglia' (presumibilmente quindi, durante una truffa od una rapina) per salvare un suo amico, il 'Frascatano'.

Sulle orme del padre, iniziò anche lui, giovanissimo, la carriera di ladro con discreto successo, tanto da guadagnarsi il soprannome di 'Nico er Pirata'.

Grazie però al commissario Tozzi, che prese a cuore le sorti del ragazzino, Nico smise ben presto di rubare, per intraprendere la strada della giustizia, arruolandosi in polizia.

Arguto, sagace e dall'intuito infallibile, nonostante i suoi modi decisamente poco ortodossi, la parlata romanesca condita da immancabile turpiloquio e il colorito abbigliamento, Nico è uno dei migliori agenti della Polizia di Stato romana, tanto da venire sempre chiamato ad indagare sui casi più rognosi del periodo, che spesso sconfinano dai limiti del malaffare cittadino ed assumono i contorni di veri e propri intrighi internazionali.

Nico Giraldi

Proprio per la sua eccezionale bravura, Nico arriva al grado di maresciallo (poi convertito in ispettore dopo la riforma della Polizia di Stato) e viene arruolato anche nell'Interpol, riuscendo a risolvere complicati casi di racket e persino di spionaggio, dimostrandosi quindi, a dispetto dell'aspetto pittoresco, un ottimo detective.

Piuttosto apprezzato dal gentil sesso, nel 1979 durante l'indagine sull'assassinio dell'imprenditore Ruffini, ammazzato nello stabilimento balneare di un suo amico di vecchia data ('er Pinna'), Nico incapperà in un'improvvisa relazione sentimentale con la bella (ma sboccata come lui) Angela, molto più giovane del maresciallo ma innamorata di lui fin da bambina.

I due convoleranno a nozze alla fine del film e l'anno successivo nascerà il loro primogenito, che il papà chiamerà Rocky, in onore del famoso pugile interpretato da Sylvester Stallone, uno dei suoi attori preferiti.

Per via del suo passato nell'ambiente dei piccoli criminali romani, Nico conosce molto bene tutto il variopinto mondo dell'illegalità capitolino del periodo, usando i suoi contatti molto spesso per carpire preziose informazioni per i casi su cui sta investigando.

Tomas Milian è Nico Giraldi

Tra i suoi amici di lunga data, su tutti spicca Franco Bertarelli detto 'Venticello' (interpretato da Franco Lechner, meglio conosciuto come Bombolo), un simpatico ladruncolo amico di Giraldi sin dai tempi dell'infanzia, piuttosto affezionato ai tremendi schiaffoni che rimedia sempre dall'ispettore, e che sono diventati uno dei cavalli di battaglia della coppia Milian-Bombolo.

Nel 1984 nascerà la secondogenita di Nico e Angela, Principessa; tale annata coinciderà anche con l'uscita dalle scene dell'ispettore più ignorante della storia del cinema italiano: di lui si perderanno le tracce, e non comparirà più - neppure con un cameo - in nessun'altra produzione cinematografica.

Di tutta la brillante carriera di Nico, particolare attenzione merita la cosidetta 'saga dei delitti', cominciata nel 1979 proprio con il film "Assassinio sul Tevere": il personaggio perde molta della durezza dei primi film degli anni '70 per assumere sempre più contorni comici, e le pellicole diventano una sorta di 'giallo sui generis' dove, oltre alle trame delittuose, sono presenti moltissime gag e situazioni tutte da ridere, molto più somiglianti alla commedia degli anni '80 piuttosto che al poliziottesco.

Il cambiamento dell'ispettore è ben evidente se si confrontano i primi episodi della saga (come "Squadra Antiscippo" e "Squadra Antirapina") con la serie dei delitti, specialmodo con il comicissimo "Delitto al ristorante cinese".

Nel corso delle varie pellicole, si viene a conoscenza di molti gusti ed abitudini di Nico: ha un topolino bianco che ha chiamato Serpico, è appassionato del fumetto della Disney "Topolino" e, essendo di estrazione molto popolare, è tifoso della seconda squadra della capitale, l'A.S. Roma.

Piuttosto insofferente alle regole, tende ad avere un occhio di riguardo per i criminali di basso profilo, purché collaborino fornendo informazioni sui loro ricettatori, da lui considerati (non a tutti i torti) il principale problema che causa la micro-criminalità.

Pilota provetto (sa pilotare anche un elicottero), riesce a guidare un'autovettura con trasmissione manuale anche con una gamba sola, aiutandosi con un bastone, come ha dato modo di vedere in "Delitto al ristorante cinese".

Dal fisico decisamente atletico, più che sparare Nico preferisce prendere a calci e a sberle i delinquenti, e riesce a farsi valere anche quando è in dichiarata inferiorità numerica, come visto contro un branco di balordi in "Assassinio sul Tevere".

La cosa che più salta all'occhio, comunque, a parte l'abbigliamento decisamente fuori dalle righe, è l'uso smodato del turpiloquio, unito ad un fortissimo intercalare romanesco.

Nico non è mai stato portatissimo per la scuola e per l'istruzione, e difatti si vede (e si sente): sbaglia spessissimo i verbi, ed è praticamente incapace di costruire anche la più semplice frase senza errori grammaticali e/o parole oscene.

Decisamente ignorante, come spassosamente visto in "Delitto in Formula Uno" l'ispettore Giraldi non sa scrivere correttamente nomi stranieri famosi, come ad esempio quello del maresciallo Józef Piłsudski.

Questa sua spontaneità ha comunque i suoi lati positivi: Nico è una persona schietta e diretta, che non la manda di certo a dire e che non usa alcun giro di parole, né per difesa e né per comodo.

Difende gli amici anche quando essi sbagliano, sebbene il suo stato gli imponga comunque di arrestarli.

Non esita a partire per Milano per scagionare Venticello dall'accusa di omicidio, come visto in "Delitto a Porta Romana", oppure a tornare nuovamente a New York per aiutare l'amico Salvatore contro gli spietati usurai in "Squadra Antigangsters".

Gli omicidi risolti

Tutti gli omicidi risolti da Nico Giraldi

Dal 1979 al 1984, Nico ha risolto ben sei omicidi, tutti piuttosto cruenti e che spesso erano solo la classica 'punta dell'iceberg' di cospirazioni molto più grosse ed intricate.

Qui è riportata la lista dei morti ammazzati ed una breve scheda dell'assassinio: per scoprire il caso nel dettaglio, sono disponibili le pagine dedicate cliccando sui link presenti nella scheda.

Delitto #1 - Manfredo Ruffini

assassinio sul tevere

Un imprenditore romano con le mani in pasta in affari non sempre cristallini, Mandredo Ruffini, sposato con una moglie molto bella, è trovato morto accoltellato durante una riunione con i suoi amici della "Famiglia Tiberina" (un'associazione di amatori del Tevere e della sua navigabilità).

Ad indagare sull'omicidio è chiamato il maresciallo Nicola 'Nico' Giraldi, che ha anche un buon motivo personale per scoprire il colpevole: un suo amico di lunga data, il Pinna, è stato arrestato ed incriminato per l'omicidio.

Nico scoprirà che l'assassinio è stato commesso proprio dalla furba moglie del Ruffini, con la complicità del suo giovane amante.

Alla risoluzione del caso, Nico convolerà a nozze con Angela, la figlia del Pinna.

Clicca qui per visionare la scheda completa del film "Assassinio sul Tevere", con trama, attori, protagonisti e personaggi principali.

Delitto #2 - Elena Tassinelli

delitto a porta romana

Una bella infermiera milanese, Elena Tassinelli, viene stragolata dopo un amplesso da un misterioso assassino con una vistosa cicatrice sul piede destro, e dell'omicidio viene accusato ingiustamente Venticello, colpevole di essersi trovato sotto il letto della vittima per nascondersi dopo un tentativo di furto nell'appartamento di Porta Romana dell'assassinata.

Nico Giraldi viene quindi richiamato d'urgenza a Milano, per indagare sul delitto e tentare di scagionare Venticello prima che il suo compagno di cella, un energumeno chiamato Bartolo il Monzese, abusi sessualmente di lui.

L'assassino si rivelerà essere il professor Baldi, medico dello stesso ospedale in cui lavorava la Tassinelli e suo geloso e possessivo amante.

Alla fine dell'indagine, Nico sarà costretto a tornare in fretta e furia a Roma per la nascita nel suo primogenito, Rocky.

Clicca qui per visionare la scheda completa del film "Delitto a Porta Romana", con trama, attori, protagonisti e personaggi principali.

Delitto #3 - Giovanni Papetti

delitto al ristorante cinese

L'agente dei servizi segreti Giovanni Papetti viene avvelenato nel ristorante cinese 'Tai Tung', in cui lavorano Venticello (in questo film chiamato Bombolo) e Vincenzo (Enzo Cannavale), amici di lunga data dell'ispettore Giraldi, che in questo episodio appare con una gamba ingessata a seguito di un incidente, e costretto da un fioretto a non dire più parolacce.

Ad aiutarlo nelle indagini - a modo loro - ci saranno Bombolo ed il nuovo aiuto cuoco del ristorante, il furbo e scaltro cinese Ciu Ci Ciao, arrivato fresco fresco dalla Mongolia.

L'assassino si rivelerà Chan Zeng Piao, il proprietario del 'Tai Tung', in realtà una spia nemica del Papetti, a sua volta immischiato in una fitta ed intricata rete di spionaggio.

Clicca qui per visionare la scheda completa del film "Delitto al Ristorante Cinese", con trama, attori, protagonisti e personaggi principali.

Delitto #4 - Marcello Taruscio

delitto sull'autostrada

Un'organizzazione criminale dedita alle rapine pilotate degli auto trasportatori, che da tempo sta mettendo a segno una serie di colpi milionari, uccide un camionista che s'è rifiutato di consegnare il carico come precedentemente concordato.

Ad indagare sull'assassinio è chiamato Nico, che è spedito urgentemente in missione segreta, con l'obiettivo di infiltrarsi nella rete di deliquenti e scoprirne i boss.

Sotto il nome di copertura di Luigi Rossi, Nico si mette quindi a viaggiare sul camion per tutta Italia, incontrando sulla sua strada anche la bella e giovane cantante Anna Danti (Viola Valentino), di cui s'innamorerà perdutamente, meditando persino di lasciare la moglie.

A capo dei criminali si rivelerà l'insospettabile imprenditore Tarquini, padre di un compagnuccio di scuola di Rocky, il figliolo di Nico.

Dopo una mirabolante scazzottata finale, Nico riuscirà far fuori lo spietato Tarquini, buttandolo giù dal suo elicottero.

Clicca qui per visionare la scheda completa del film "Delitto sull'Autostrada", con trama, attori, protagonisti e personaggi principali.

Delitto #5 - Paolo Cortesi

delitto in formula uno

Paolo Cortesi, giovane asso della Formula Uno della scuderia Miraggio, rimane mortalmente ferito a seguito di un pauroso incidente in pista nel circuito di Monza.

Le analisi della polizia rivelano che la sua auto è stata appositamente sabotata, e che dunque si è trattato di un sofisticato omicidio.

La polizia milanese decide quindi di richiedere l'intervento di un agente poco conosciuto al nord, per indagare con più efficacia sul caso.

Il commissario Trentini incarica dunque il suo uomo migliore, Nico Giraldi, che scoprirà una relazione clandestina del morto con la bella moglie del patron della Miraggio, l'ingegner Giovanni Martelli.

Sarà proprio l'ingegnere a rivelarsi l'assassino di Paolo Cortesi, liso di gelosia per il tradimento.

Clicca qui per visionare la scheda completa del film "Delitto in Formula Uno", con trama, attori, protagonisti e personaggi principali.

Delitto #6 - Lino Sandulli

Delitto al blue gay

Al night club "Blue Gay", noto locale di ritrovo del mondo omosessuale romano, viene uccisa la drag queen Nadia, al secolo Lino Sandulli.

Il commissario Trentini assegna le indagini all'ispettore Giraldi, abbastanza sotto stress per la nascita della sua seconda figlia, Principessa.

Per indagare più agevolmente e carpire preziose informazioni dalle 'colleghe' di Nadia, Nico si camuffa da mantenuto, ed obbliga Venticello a mascherarsi da - bruttissima - travestita.

L'indagine però si rivelerà più lunga e complicata del previsto, e porterà ad un vero e proprio intrigo internazionale, che sarà svelato nel rocambolesco finale a Berlino Ovest.

Questa è l'ultima avventura dell'ispettore Nicola Giraldi: dopo di questo film, del simpatico e colorito poliziotto romano si perderanno le tracce.

Clicca qui per visionare la scheda completa del film "Delitto al Blue Gay", con trama, attori, protagonisti e personaggi principali.

La biografia di Tomás Milián

La biografia di Tomas Milian

Tomás Quintín Rodríguez Milián nasce a L'Avana, Cuba, il 3 marzo 1933.

Figlio di un generale di Gerardo Machado, lasciò cuba nel 1957, trasferendosi negli USA, dapprima a Miami e poi New York.

I primi passi nel mondo dello spettacolo li fece a Broadway, ma quasi subito emigrò in Italia, paese che lo accoglierà subito molto bene, rivelandosi eccezionalmente fortunato per la sua carriera.

Venne notato quasi subito dal regista Mauro Bolognini, e per buona parte degli anni '60 lavorerà con ruoli piccoli ma continuativi, anche sotto la regia di mostri sacri come Luchino Visconti ("Il lavoro", episodio del film "Boccaccio '70").

Verso la fine degli anni '60 si dedica al popolare genere degli spaghetti-western, che si rivelerà alquanto azzeccato per le sue doti: famosa è la sua interpretazione dello spietato Chaco in "I quattro dell'apocalisse" di Lucio Fulci del 1975.

Gli anni '70 saranno gli anni della consacrazione definitiva di Milián: finalmente affiancato da un doppiatore a lui molto congeniale (Ferruccio Amendola), l'attore cubano sarà il protagonista di un'enorme quantità di pellicole del genere poliziottesco, di grandissima popolarità all'epoca.

Film come "La polizia accusa: il Servizio Segreto uccide" di Sergio Martino, con Luc Merenda e Mel Ferrer, "Roma a mano armata" con l'icona del tempo Maurizio Merli, "Il giustiziere sfida la città", "Milano odia: la polizia non può sparare" con Henry Silva e Ray Lovelock e "La banda del gobbo" di Umberto Lenzi sono pellicole alla loro uscita sottovalutate dalla critica, ma che riuscirono a sbancare al botteghino, acquisendo un grande consenso popolare e diventando, col tempo, veri e propri film cult.

Nel 1976, Bruno Corbucci inventa appositamente per Milián il ruolo di Nicola 'Nico' Giraldi, che fa il suo esordio con il film "Squadra Antiscippo".

Il film si rivelerà un grande successo, e darà il via ad una delle saghe più popolari degli anni '70 ed '80, che alla fine conterà ben 11 pellicole.

Tomás Milián restò sull'onda del successo fino a metà anni '80, poi il declino del genere poliziottesco - ed una certa sua difficoltà di uscire dal personaggio - coincise con il declino della sua carriera.

Tornato a Miami all'inizio degli anni '90, il suo lavoro come attore continuò, collaborando anche in grandi produzioni, seppur con ruoli marginali: è il Generale Arturo Salazar nel pluri-premiato "Traffic" del 2000 e, dopo un'assenza di quasi vent'anni, torna anche a Roma nel 2010 per girare "Roma Nuda" (ancora inedito).

L'attore cubano, naturalizzato italiano, si spegne a Miami il 22 marzo del 2017, all'età di 84 anni a seguito di un colpo apoplettico.

La filmografia completa di Tomás Milián

  • La notte brava, regia di Mauro Bolognini (1959);
  • Il bell'Antonio, regia di Mauro Bolognini (1960);
  • I delfini, regia di Francesco Maselli (1960);
  • L'imprevisto, regia di Alberto Lattuada (1961);
  • Laura nuda, regia di Nicolò Ferrari (1961);
  • Un giorno da leoni, regia di Nanni Loy (1961);
  • Giorno per giorno, disperatamente, regia di Alfredo Giannetti (1961);
  • Boccaccio '70 - episodio Il lavoro, regia di Luchino Visconti (1962);
  • Il disordine, regia di Franco Brusati (1962);
  • Il giorno più corto, regia di Sergio Corbucci (1963);
  • Ro.Go.Pa.G. - episodio La ricotta, non accreditato, regia di Pier Paolo Pasolini (1963);
  • L'attico, regia di Gianni Puccini (1963);
  • Mare matto, regia di Renato Castellani (1963);
  • La banda Casaroli, regia di Florestano Vancini (1963);
  • Gli indifferenti, regia di Francesco Maselli (1964);
  • Io uccido, tu uccidi, episodio Il Plenilunio, regia di Gianni Puccini (1965);
  • Le soldatesse, accreditato come Thomas Milian, regia di Valerio Zurlini (1965);
  • Il tormento e l'estasi, regia di Carol Reed (1965);
  • I soldi, regia di Gianni Puccini (1965);
  • Madamigella di Maupin, regia di Mauro Bolognini (1966);
  • The Bounty Killer, regia di Eugenio Martín (1966);
  • La resa dei conti, regia di Sergio Sollima (1966);
  • Se sei vivo spara, regia di Giulio Questi (1967);
  • Faccia a faccia, regia di Sergio Sollima (1967);
  • Sentenza di morte, regia di Mario Lanfranchi (1968);
  • La lunga notte di Tombstone, regia di Jaime Jesús Balcázar (1968);
  • Banditi a Milano, regia di Carlo Lizzani (1968);
  • Corri uomo corri, anche cantante, regia di Sergio Sollima (1968);
  • Ruba al prossimo tuo, regia di Francesco Maselli (1968);
  • Tepepa, regia di Giulio Petroni (1969);
  • Dove vai tutta nuda?, regia di Pasquale Festa Campanile (1969);
  • Beatrice Cenci, regia di Lucio Fulci (1969);
  • I cannibali, regia di Liliana Cavani (1970);
  • O' Cangaceiro, regia di Giovanni Fago (1970);
  • L'amore coniugale, regia di Dacia Maraini (1970);
  • Vamos a matar, compañeros, regia di Sergio Corbucci (1970);
  • La vittima designata, regia di Maurizio Lucidi (1971);
  • Fuga da Hollywood, regia di Dennis Hopper (1971);
  • Un uomo dalla pelle dura, regia di Francesco Prosperi (1972);
  • La banda J. e S. cronaca criminale del Far West, regia di Sergio Corbucci (1972);
  • Non si sevizia un paperino, regia di Lucio Fulci (1972);
  • La vita, a volte, è molto dura, vero Provvidenza?, regia di Giulio Petroni (1972);
  • Il consigliori, regia di Alberto De Martino (1973);
  • Ci risiamo, vero Provvidenza?, regia di Alberto De Martino (1973);
  • Squadra volante, regia di Stelvio Massi (1974);
  • Milano odia: la polizia non può sparare, regia di Umberto Lenzi (1974);
  • Il bianco, il giallo, il nero, regia di Sergio Corbucci (1975);
  • La polizia accusa: il Servizio Segreto uccide, regia di Sergio Martino (1975);
  • I quattro dell'apocalisse, regia di Lucio Fulci (1975);
  • Il giustiziere sfida la città, regia di Umberto Lenzi (1975);
  • Una donna da uccidere, regia di Yves Boisset (1975);
  • 40 gradi all'ombra del lenzuolo, episodio La cavallona, regia di Sergio Martino (1976);
  • Roma a mano armata, regia di Umberto Lenzi (1976);
  • Squadra antiscippo, regia di Bruno Corbucci (1976);
  • Pazzi borghesi, regia di Claude Chabrol (1976);
  • Il trucido e lo sbirro, regia di Umberto Lenzi (1976);
  • Squadra antifurto, regia di Bruno Corbucci (1976);
  • Liberi armati pericolosi, regia di Romolo Guerrieri (1976);
  • Il cinico, l'infame, il violento, regia di Umberto Lenzi (1977);
  • La banda del trucido, anche sceneggiatore, regia di Stelvio Massi (1977);
  • Messalina, Messalina!, regia di Bruno Corbucci (1977);
  • Squadra antitruffa, regia di Bruno Corbucci (1977);
  • Il figlio dello sceicco, regia di Bruno Corbucci (1977);
  • La banda del gobbo, regia di Umberto Lenzi (1978);
  • Squadra antimafia, regia di Bruno Corbucci (1978);
  • Squadra antigangsters, regia di Bruno Corbucci (1979);
  • Rebus per un assassinio, regia di William Richert (1979);
  • La luna, regia di Bernardo Bertolucci (1979);
  • Assassinio sul Tevere, regia di Bruno Corbucci (1979);
  • Il lupo e l'agnello, regia di Francesco Massaro (1980);
  • Delitto a Porta Romana, regia di Bruno Corbucci (1980);
  • Manolesta, regia di Pasquale Festa Campanile (1981);
  • Uno contro l'altro, praticamente amici, regia di Bruno Corbucci (1981);
  • Delitto al ristorante cinese, regia di Bruno Corbucci (1981);
  • Identificazione di una donna, regia di Michelangelo Antonioni (1982);
  • Delitto sull'autostrada, regia di Bruno Corbucci (1982);
  • Monsignore, regia di Frank Perry (1982);
  • Cane e gatto, regia di Bruno Corbucci (1983);
  • Il diavolo e l'acquasanta, regia di Bruno Corbucci (1983);
  • Delitto in Formula Uno, regia di Bruno Corbucci (1984);
  • Delitto al Blue Gay, regia di Bruno Corbucci (1984);
  • King David, non accreditato, regia di Bruce Beresford (1985);
  • Salomè, regia di Claude D'Anna (1986);
  • Luci lontane, regia di Aurelio Chiesa (1987);
  • Oltre ogni rischio, regia di Abel Ferrara (1989);
  • Gioco al massacro, regia di Damiano Damiani (1989);
  • Revenge - Vendetta, regia di Tony Scott (1990);
  • Havana, regia di Sydney Pollack (1990);
  • Money - Intrigo in nove mosse, regia di Steven Hilliard Stern (1991);
  • JFK - Un caso ancora aperto, regia di Oliver Stone (1991);
  • Sonny & Pepper - Due irresistibili cowboy, regia di Gregg Champion (1994);
  • Mela e Tequila - Una pazza storia d'amore con sorpresa, regia di Andy Tennant (1997);
  • Amistad, regia di Steven Spielberg (1997);
  • The Yards, regia di James Gray (2000);
  • Traffic, regia di Steven Soderbergh (2000);
  • Ambush, cortometraggio, regia di John Frankenheimer (2001);
  • Washington Heights, regia di Alfredo De Villa (2002);
  • The Lost City, regia di Andy Garcia (2005);
  • La Fiesta del Chivo, regia di Luis Llosa (2005);
  • Fugly!, regia di Alfredo De Villa (2014)
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