Continuavano a chiamarlo Trinità
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Lingua originale: italiano
Paese di produzione: Italia
Anno: 1971
Durata: 128 min - 112 min ca. (versione ridotta) - 108 min (edizione DVD)
Colore: colore
Audio: sonoro
Rapporto: 2,35:1
Genere: commedia, comico, western
Regia: E.B. Clucher
Soggetto: E.B. Clucher
Sceneggiatura: E.B. Clucher
Produttore: Italo Zingarelli
Produttore esecutivo: Joseph E. Levine, Ezio Palaggi, Roberto Palaggi
Casa di produzione: West Film
Distribuzione per l'Italia: Regionale
Fotografia: Aldo Giordani
Montaggio: Antonio Siciliano
Effetti speciali: Sergio Chiusi
Musiche: Oliver Onions
Scenografia: Enzo Bulgarelli
Costumi: Anna Onori
Trucco: Fausto De Lisio, Luciano Giustini
Interpreti e personaggi
Terence Hill: Trinità
Bud Spencer: Bambino
Enzo Tarascio: Mitch, lo sceriffo di San José
Pupo De Luca: priore
Yanti Somer: figlia dei contadini
Enzo Fiermonte: contadino
Dana Ghia: contadina
Jessica Dublin: Perla, madre di Trinità e Bambino
Harry Carey Jr.: padre di Trinità e Bambino
Riccardo Pizzuti: 1° fuorilegge coi baffi
Franco Ressel: capo cameriere al ristorante
Emilio Delle Piane: James Parker
Benito Stefanelli: Stingary Smith
Fortunato Arena: scagnozzo di Parker
Gérard Landry: Lopert
Jean Louis: Murdock
Luigi Bonos: taverniere
Artemio Antonini: Lenny Smith
Antonio Monselesan: Wild Cat Hendriks
Gildo Di Marco: peon pestato
Giancarlo Bastianoni: uomo nel saloon
Doppiatori italiani
Pino Locchi: Trinità
Glauco Onorato: Bambino
Carlo Romano: compagno di Perla
Lydia Simoneschi: Perla
Bruno Persa: contadino
Dhia Cristiani: contadina
Serena Verdirosi: figlia dei contadini
Luciano De Ambrosis: 1° fuorilegge coi baffi
Gianni Marzocchi: capo cameriere al ristorante, uomo con la barba
Gianfranco Bellini: James Parker
Arturo Dominici: Stingary Smith
Romano Ghini: uomo di Parker
Daniele Tedeschi: Lopert
Michele Gammino: taverniere, agente federale
Carlo Alighiero: Wild Cat Hendriks
Manlio De Angelis: messicano
Romano Malaspina: giocatore con un occhio
Non c'hai capito niente, vero?
Trama
Il film comincia più o meno esattamente dov'era finito il precedente.
Bambino (Bud Spencer) si ritrova con i suoi compari Faina ed il Timido morti stecchiti, per gentile cortesia dello sceriffo, che a sua volta era riuscito a beccarli per cortesia ancora più gentile di Trinità (Terence Hill), lo scavezzacollo fratello di Bambino.
Arrivato a New Orleans, Bambino è ospite della sua mamma e del suo simpatico compagno, il quale gestisce assieme a lei un bordello.
Si presenta anche Trinità, così la famigliola è, giocoforza, riunita.
Con un astuto stratagemma, fingendo di essere prossimo alla dipartita, il vecchio fa promettere ai due fratelli di andare finalmente d'accordo, mettendosi a 'lavorare' (ergo: rubare) assieme da buoni parenti.
Messisi quindi 'in affari assieme', i due fratelli giungono in una comunità di frati, dove un bandito e signorotto locale, tale Parker, utilizza il convento della comune come nodo centrare del suo traffico illegale d'armi con i ribelli messicani.
Per errore, Trinità e Bambino vengono scambiati per agenti federali dagli uomini di Parker.
Arrivati in città e dopo aver ripulito (a suon di poker e di ceffoni) di un bel po' di dollari il baro Wild Cat Hendriks, i due fratelli se ne vanno nel ristorante più costoso disponibile, dove vengono immediatamente notati da Parker, che li corrompe facendogli promettere di stare ben alla larga dalla missione dei frati.
Promessa che i due infrangeranno ben presto, quando incontreranno un gruppo di peones, che li ragguaglieranno sugli strani comportamenti dei frati, ben poco 'da preti' ed invece molto da banditi.
Scoperta la vera attività che si cela nella missione, ovverosia quella di sede di spaccio del contrabbando d'armi, Trinità e Bambino progettano un colpo ad una diligenza, con Bambino stesso infiltrato tra i passeggeri.
Trinità però non esegue per nulla il piano, ed invece che i passeggeri, deruba solo il fratello, che monta su tutte le furie.
Il tutto però si rivelerà un ingegnoso piano di Trinità per mettere le mani sui 50.000 dollari frutto del contrabbando di Parker alla missione dei frati.
Il finale è un classico: mega-scazzottata conclusiva, con Trinità e Bambino contro Parker ed i suoi uomini, a difesa dei veri frati, che si uniranno alla lotta con i due fratelli.
Purtroppo però, sebbene vincitori contro i malviventi, Trinità e Bambino dovranno consegnare il bottino ai veri agenti federali, chiamati sul posto dal capo dei frati ed arrivati alla fine della gigantesca colluttazione.
Gli eroi
Trinità
La famosa "mano destra del Diavolo" che ritorna in azione, stavolta dopo aver promesso al suo patrigno di andar d'accordo con suo fratello Bambino e di rimettersi a 'lavorare' assieme.
Arrivati per caso in una comunità di frati, i due fratelli si mettono contro il mafiosotto locale, tale Parker, venendo scambiati addirittura per due agenti federali.
Trinità aiuterà anche stavolta i più deboli, pestando per bene Parker ed i suoi uomini e liberando così la missione dei poveri frati dall'usurpatore criminale.
Bambino
Costretto dalla promessa in (finto) punto di morte del patrigno, la "mano sinistra del Diavolo" viene costretta a collaborare col non propriamente adorato fratello Trinità, rimettendosi a fare il ladro di bestiame.
Finirà però coinvolto ancora una volta in uno scontro con l'ennesimo signorotto locale, tale Parker, con cui verrà alle mani per difendere una missione di poveri frati (ed anche per 50.000 dollari in contanti verdoni).
Sviluppo e produzione
Sul'onda dell'inaspettato successo di "Lo chiamavano Trinità...", E.B. Clucher firma il seguito dopo neppure un anno, sempre con Bud Spencer e Terence Hill nei panni di Bambino e Trinità.
Il film prosegue il filone dello spaghetti western, ma risulta ora quasi totalmente rivolto al genere della commedia, con ampissimi tratti di pura comicità.
Set e location sono praticamente le stesse del primo capitolo, con gli esterni girati quasi tutti a Campo Imperatore, in Abruzzo.
Richiami e marchio di fabbrica
La pellicola segna definitivamente il passaggio dal genere azione-western a quello comico, che poi diventerà la colonna portante della fortunata carriera di Bud Spencer e Terence Hill.
Le sparatorie sono quasi del tutto assenti, in questo capitolo: si ride con le sberle che Trinità rifila al baro Wild Cat e con gli sganassoni che Bud, in tenuta da prete, molla ai cattivoni di turno.
La miscela di risate ed azione, graditissima al pubblico, sembra fuzionare ancora meglio che nel primo capitolo: la coppia ormai è super-affiatata, e la trama da spaghetti western diventa solo un pretesto per vedere i due nuovamente all'opera.
Accoglienza
Il film si rivelò un successo ancora più grande del predecessore, con un incasso di 3.9 miliardi di Lire (all'epoca e convertite aggiustando l'inflazione, circa 30 milioni di Euro attuali).
Dopo questa pellicola, Bud e Terence consolidarono definitivamente la loro fama di star internazionali, dall'ottimo riscontro di pubblico in ogni loro pellicola.
Colonna sonora
La colonna sonora è fimata dai fratelli De Angelis, in arte i famosi Oliver Onions, che in futuro metteranno le mani sulle musiche di tutti i più grandi successi di Bud e Terence.