La vera storia di Big Boss
- La nascita del serpente (1935-1960)
- Nome in codice: Naked Snake (1964)
- La fondazione dei Patriots (1970)
- Les Enfants Terribles e l'abbandono dei Patriots (1972)
- Peace Walker (1974)
- Operazione Trojan Horse (1975)
- Il dolore fantasma (1984)
- L'operazione Intrude N313 (1995)
- Zanzibar Land (1999)
- Le armi dei patrioti (2014)
- Eroe? Antieroe? Cattivo?
- La serie di "Metal Gear"
- Lista dei videogiochi in cui compare
- I nemici del serpente
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È stato il più grande guerriero del XX secolo, talmente leggendario da essere considerato 'il dio dei campi di battaglia'.
Forte, coraggioso, abile stratega, insuperabile nel corpo a corpo, capace di usare qualsiasi tipo di arma e di guidare qualsiasi tipo di veicolo, le sue imprese ci sono state narrate attraverso una lunga e pluri-premiata saga videoludica ideata da Hideo Kojima a partire dagli anni '80: "Metal Gear" racconta essenzialmente la storia di Big Boss, e della sua progenie genetica che lotta in un mondo distopico, in cui le nano-macchine e chi le controlla possono decidere la sorte di nazioni e popoli...
E massacri ad essi collegati.
Se volete saperne di più sulla vera storia di Snake, questa è la pagina d'approfondimento che fa per voi.
Buona lettura!
C'è spazio per un solo Boss. E per un solo Snake.
La nascita del serpente (1935-1960)
Snake da giovane, all'età di 29 anni durante la missione Snake Eater
Il vero nome del guerriero che sarà conosciuto col nome di Big Boss è incerto: si fa chiamare Jack, ma il vero nome sembrerebbe John.
La sua data di nascita è comunque conosciuta: il 1935, da qualche parte negli Stati Uniti d'America.
S'arruola nell'esercito degli States, e nel 1950 viene notato da The Boss, ossia la potentissima donna che
fonderà le forze speciali statunitensi.
The Boss prenderà Jack sotto la sua ala protettrice, e gli insegnerà praticamente tutto ciò che c'è da sapere sulla guerra, sulla guerriglia, sull'uso delle armi, sul combattimento ravvicinato CQC (Close Quarter Combat), una tecnica di lotta sviluppata da The Boss stessa, e di cui Jack diventa presto un eccellente utilizzatore.
The Boss, la madre delle forze speciali statunitensi e maestra di Snake
I due soldati passeranno diversi anni assieme calcando i campi di battaglia in diverse missioni in coppia, sino a che, nel 1960, The Boss sparisce misteriosamente.
Anche senza la sua mentore, Jack continuerà invece la propria carriera militare, venendo arruolato anche nei Berretti Verdi, ma nel 1964 riceverà la chiamata di David Oh, noto nell'ambiente militare come Major Zero o anche col nome in codice di Chiper.
Zero ha appena fondato, per conto della CIA, una nuova unità speciale chiamata FOX (Force Operation X), e vuole reclutare proprio il miglior allievo di The Boss.
Nome in codice: Naked Snake (1964)
Snake alla fine della sua tragica missione Snake Eater
Nel 1964, Zero spedisce Jack in una missione segretissima, estremamente delicata e complicata: recuperare lo scienziato Nikolai Stepanovich Sokolov, il geniale creatore del carro armato nucleare Shagohod.
Il veicolo corrazzato, temibile poiché in grado di lanciare un missile balistico intercontinentale (ICBM) con testata nucleare da qualsiasi parte del globo è stato commissionato dal folle e malvagio colonnello sovietico Yevgeny Borisovitch Volgin.
Il crudele militare conta di usare lo Shagohod per far svoltare la guerra fredda col blocco occidentale a favore dell'Unione Sovietica, spodestando Nikita Krusciov e promuovendo la presa del potere del meno tenero Leonid Il'ič Brežnev.
Il sadico e spietato Colonnello Volgin
Curiosamente, dopo molti anni Jack riesce ad incontrare nuovamente il suo mentore The Boss, ora consigliere per la difficile missione che Zero chiama
Virtuous Mission.
Dopo il lancio ad alta quota da un aereo, Jack
sarà lasciato completamente solo nella zona di Tselinoyarsk, in pieno territorio nemico, ed al soldato viene per la prima volta dato il nome in codice di Naked Snake.
Dopo mille difficoltà e un numero considerevole di nemici, tra cui anche il giovane Revolver Ocelot (figlio segreto proprio di The Boss), Snake riesce a liberare Sokolov, ma la missione subisce un repentino rovesciamento di fronte: The Boss si rivela essere una disertrice passata dalla parte dell'URSS, ed in un breve ma cruento duello mette fuori gioco Snake, ferendolo gravemente e facendolo poi rovinare in un fiume dopo un alto volo da un ponte sospeso.
Snake fortunatamente sarà tratto in salvo e curato, ma l'alto comando militare comincerà a provare sospetti sulla sua effettiva lealtà agli Stati Uniti, considerando anche il tradimento di The Boss.
EVA, la spia doppiogiochista che aiuterà Snake durante la sua missione
Con l'appoggio della FOX, Snake comunque ritorna
nel Tselinoyarsk e riesce a completare il salvataggio dello scienziato Sokolov, tenuto prigioniero da Volgin.
L'obiettivo finale della missione è però cambiato: ora il comando militare americano vuole l'eliminazione fisica di The Boss.
Con l'aiuto della spia EVA, Snake dovrà vedersela sia con gli ex commilitoni di The Boss, i Cobra - tutti soldati micidiali, alcuni di loro con devastanti poteri ESP - sia con i suoi sentimenti contrastanti per la donna a cui lui deve tutto, e verso la quale prova ben più che stima e rispetto.
La missione si rivelerà difficile oltre ogni dire: i Cobra saranno avversarsi formidabili, e lo stesso Volgin, un energumento dalla forza disumana in grado di controllare l'elettricità, sarà un avversario quasi invincibile anche per l'abilissimo Snake.
Il giovane Revolver Ocelot
Lo sfortunato Snake subirà anche una lunga tortura nella base di Groznji Grad, e che si concluderà con un accidentale colpo d'arma da fuoco che gli spappolerà l'occhio destro.
Con enormi difficoltà, Snake però riuscirà a distruggere lo Shagohod e ad uccidere - almeno apparentemente - il pazzo Volgin, dopo un cruento e spettacolare duello corpo a corpo sotto la pioggia.
La missione però si concluderà nella tragedia personale per Snake: dovrà uccidere la donna che ha sempre ammirato ed amato, ossia The Boss, dopo un lungo ed estenuante duello.
The Boss, in verità per nulla una traditrice dell'America ma in missione segreta per recuperare il denaro dei Filosofi (un gruppo internazionale di scienziati e magnati dei primi del '900) sottratto da Volgin, morirà così per mano del suo amato allievo, e quel giorno anche buona parte di Snake morirà con lei.
Tornato in patria,
per il grande servizio prestato alla nazione e per aver scongiurato una guerra nucleare con la Russia, Snake riceve il titolo di Big Boss direttamente dal Presidente Lyndon Johnson.
La fondazione dei Patriots (1970)
Nel 1970, sei anni dopo i tragici eventi dell'operazione Snake Eater, l'unità di Snake della FOX, ha rotto tutti i rapporti che aveva in essere con la CIA, diventando quindi una banda di pseudo-rinnegati dal governo americano.
Proprio Snake viene preso di mira dalla sua
ex organizzazione, che manda un gruppo di militari a catturarlo e torturarlo, con un semplicissimo scopo: il governo americano vuole impossessarsi dell'altra metà del miliardario bottino dei Filosofi, dopo che è riuscito ad intascarsi - proprio grazie a The Boss e Snake - la metà dell'Unione Sovietica durante l'operazione Snake Eater.
Imprigionato in cella, Snake fa conoscenza con Roy Campbell, un Berretto Verde
inviato per indagare sulla base dove sono ora prigionieri, che si rivela essere la penisola di San Hieronymo, in Colombia.
Riuscito in qualche modo a fuggire, Snake è avvertito dai suoi ex compagni dell'unità FOX Para-Medic e Sigint che Zero è sospettato, proprio come lui, di alto tradimento.
L'unica loro speranza di salvezza nell'intricata situazione è quella di acciuffare il vero burattinaio, ossia il comandante della FOX Gene, che sta organizzando una vera e propria ribellione di massa.
Parte così l'ennesima missione impossibile per Snake ed i suoi compagni, in cui si scopriranno molte informazioni sull'effettivo stato delle cose: il torturatore di Snake, il tenente Cunningham, lavora in realtà per il Pentagono, e vuole mettere Snake contro Gene per fa sì che quest'ultimo lanci una bomba atomica in Unione Sovietica e far ricadere così la colpa sulla CIA, a tutto vantaggio dei militari che in questo modo potrebbero avvantaggiarsi dall'indefinita durata della guerra fredda.
Quello che il Pentagono non sa è che Gene è perfettamente al corrente del loro piano, e di rimando è intenzionato a sganciare l'atomica sì, ma in territorio americano per distruggere una volta per tutte i filosofi e fondare la sua utopica nazione di soldati, che ha chiamato "Army's Heaven".
Con molto affanno, Snake riesce però a distruggere l'arma segreta di Gene, il Metal Gear RAXA ed il suo arsenale atomico, nonché riesce anche a sconfiggere Gene, che però il soldato sotto sotto ammira e rispetta.
Poco prima di scomparire, Gene lascia in 'eredità' a Snake tutto quello che finora ha creato per il suo sogno di una nazione di soldati: soldi, attrezzature, persino personale.
Snake torna così in patria, scagionato da ogni accusa assieme a Zero, ed è premiato per la sua eroica missione.
La vecchia FOX viene smantellata e Snake stesso è incaricato di fondare la nuova FOXHOUND, mentre Revolver Ocelot uccide il principale responsabile di tutto il guaio successo a San Hieronymo, il Direttore della CIA, sottraendogli i documenti con le vere identità dei Filosofi.
Zero, Para-Medic, Sigint, EVA, Ocelot e Big Boss decidono quindi di sostituirsi ai Filosofi, fondando un nuovo gruppo segreto chiamato Patriots, che in breve diventeranno la vera organizzazione che governerà nell'ombra gli Stati Uniti d'America.
Les Enfants Terribles e l'abbandono dei Patriots (1972)
Il giovane Liquid Snake, uno dei tre cloni di Big Boss
Nel 1972, Zero diede vita ad un pretenzioso progetto genetico: la clonazione di Big Boss.
Per far ciò, fece prelevare alcuni campioni di DNA da Snake ed avvia il progetto Les Enfants Terribles, usando EVA come madre surrogata per dare la luce a tre bambini: Solid, Liquid e Solidus.
Sebbene Zero iniziò a concepire il progetto con le migliori intenzioni, essendo preoccupato dalla non curanza di Big Boss nell'avere una progenie e spaventato dal fatto che i Patriots del futuro sarebbero potuti rimanere senza un guerriero così grande, Les Enfantes Terribles fu la classica goccia che fece traboccare il vaso dell'amicizia tra Snake ed il maggiore, incrinata da tempo.
Quando Big Boss venne a sapere dell'esperimento, s'infuriò così tanto che decise di lasciare la FOXHOUND, per creare la propria squadra di mercenari, usando i soldi e le infrastrutture ereditate da Gene.
Peace Walker (1974)
Lasciata la FOXHOUND, Snake incontrò Kazuhira "Kaz" Miller, che diventò il suo braccio destro e con cui fondò un nuovo gruppo di mercenari chiamati Militaires Sans Frontières.
Un giorno, il professor Ramòn Gálvez Mena, con la sua giovanissima assistente Paz Ortega Andrade, si reca da Miller e Snake con una richiesta d'aiuto: la CIA sta invadendo militarmente il Costa Rica, che non può difendersi in quanto non possiede un proprio esercito.
Il professore propone a Snake ed il suo socio di intervenire per difendere il paese: in cambio, concederà l'uso di una sua piattaforma marittima ai mercenari, che così potranno farne la loro base operativa.
Durante le operazioni, Snake scopre che la CIA sta trasportando delle testate nucleari in gran segreto, per armare una nuova macchina da guerra chiama Peace Walker: un'arma bipede, semovibile e totalmente autonoma, controllata da un'intelligenza artificiale e che l'America è intenzionata ad usare come deterrente per mantenere la 'Pax Americana'.
Big Boss e Kaz
Il progetto è abbastanza ambizioso, e alla sua guida c'è un certo Hot Coldman, che Snake ricorda per aver ideato anche l'operazione Snake Eater, ma le sorprese non finiscono qui: si viene a scoprire anche che l'intelligenza artificiale usata per controllare Peace Walker altri non è che la personalità di The Boss, l'amata mentore di Snake.
Dopo aver scoperto che
Gálvez è in realtà Zadornov, un agente segreto del KGB intenziato a lanciare l'atomica su Cuba per dare la colpa agli USA dell'accaduto ed instillare così un profondo sentimento di odio anti-americano nei paesi del Sud-America, Big Boss riesce a sconfiggere il folle professore doppiogiochista, anche se con qualche difficoltà.
Snake ed i suoi MSF riescono a disattivare Peace Walker e ad imprigionare Zadornov e Coldman, che però ha in serbo un'ultima sopresa: riattiva a distanza la tremenda arma nucleare, facendo credere a Washington che l'attacco atomico partirà dall'Unione Sovietica.
Ovviamente, gli americani immediatamente decidono di bombardare a loro volta l'URSS, preparando così un sicuro olocausto nucleare.
Paz, la spia dei Patriots
Per l'ennesima volta, The Boss - o meglio, la personalità su cui è basata l'A.I. di Peace Walker - salva la situazione: la macchina decide di suicidarsi, risolvendo così la delicatissima situazione di pericolo.
Situazione che però non smetterà di essere infuocata: la giovanissima Paz si rivela essere un agente dei Patriots, incaricata da Zero di riportare Big Boss all'ovile.
Se non accetterà, Paz farà detonare un ordigno nucleare struttando il Metal Gear ZEKE, dando così la colpa ai MSF di Snake e Kaz, attirandogli contro le ire di USA ed URSS.
Un ricatto che Snake, ovviamente, non è disposto ad accettare, e si vede costretto a distruggere lo ZEKE e ad uccidere anche Paz.
Alla fine dell'avventura, Snake è deluso dai tradimenti e dalla specie di 'seconda morte' di The Boss, sacrificatasi anche contro i propri ideali per salvare il mondo, rinnegando ciò che è sempre stata (una guerriera) e forse rinnegando anche lui, il suo amato pupillo.
Decide quindi di farsi chiamare Big Boss, accettando quel titolo che aveva sempre rifiutato.
Operazione Trojan Horse (1975)
Big Boss pronto ad intrufolarsi a Camp Omega per salvare Chico e Paz
Un anno dopo i drammatici fatti dell'incidente di Peace Walker, nell'enorme prigione americana di Camp Omega, a Cuba, arriva un terrificante e misterioso figuro, con il visto totalmente devastato e scarnificato: è Skull Face, un prezzolato mercenario dei Patriots a capo dell'unità speciale XOF.
Skull Face è venuto personalmente a Camp Omega per interrogare Chico, un bambino soldato che Big Boss aveva precedentemente conosciuto durante i fatti di Peace Walker.
Chico viene torturato ed interrogato da Skull Face per ottenere preziose informazioni sulla Mother Base di Big Boss e dei suoi MSF; incredibilmente, assieme a lui c'è anche Paz, scampata alla morte dopo l'esplosione dello ZEKE e salvata dal mare dall'intervento di un pescatore.
Il cattivissimo Skull Face
Molto opportunamente, Skull Face decide di tendere un'imboscata a Big Boss registrando la tortura di Chico su una musicassetta, da inviare quindi a Snake per tendergli una trappola.
Il trabocchetto riuscirà: Snake s'infiltrerà a Camp Omega, e riuscirà a trarre in salvo sia Chico che Paz, che però risulterà orribilmente torturata e sfregiata.
Nel frattempo, Skull Face progetta l'operazione "Trojan Horse": spacciando i suoi XOF per un gruppo d'ispezione dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica, inviato a controllare se i Militaires Sans Frontières non abbiano armamenti nucleari (cosa che in effetti, hanno), il malvagio mercenario dal volto deturpato distrugge la Mother Base dell'esercito di Kaz e Snake.
Purtroppo, anche per Big Boss le cose non vanno di certo meglio: sull'elicottero che lo sta portando in salvo assieme a Chico e Paz, Snake s'accorge che il corpo della ragazza è stato imbottito di pacchi esplosivi.
Uno riesce ad estrarlo, ma per il secondo (presumibilmente, impiantato al posto dell'utero) è troppo tardi per tentarne la rimozione: Paz decide così di sacrificarsi gettandosi dall'elicottero, causando un'onda d'urto che manda a sbattere l'elicottero dei MSF contro uno degli XOF.
Big Boss si salva, ma è gravemente ferito e sprofonda in coma.
Il dolore fantasma (1984)
Venom Snake
Dopo nove anni di coma, Big Boss si sveglia in un ospedale di Cipro.
Assieme a lui, per miracolo è sopravvissuto anche il medico dei MSF che era presente sull'elicottero al momento dell'incidete: proprio grazie al coraggio del dottore, che coprì Big Boss facendogli scudo con il suo corpo, Snake è riuscito a salvarsi.
Anche se il medico s'è salvato, è stato meno fortunato del suo capo: ha perso il braccio sinistro e un frammento metallico gli si è conficcato sulla fronte, mandandolo in coma.
I due vengono così salvati in extremis, e ricoverati assieme.
Durante il lungo periodo del coma, Zero ordisce un ingegnoso piano per permettere a Big Boss di riprendersi, salvandolo dal gran numero di persone che lo vorrebbero morto: fa eseguire una plastica facciale al medico sopravvissuto, per renderlo così esteticamente uguale al soldato leggendario e scambiandogli così l'identità.
Big Boss svegliatosi dal lungo coma
Curiosamente, il risveglio del medico con la nuova faccia - e ricordi falsi - coincide con il risveglio anche di Big Boss, ed è un risveglio di sangue: l'ospedale è infatti attaccato dagli XOF di Skull Face, che è finalmente riuscito a rintracciare l'odiato rivale, creduto per lungo tempo morto.
In aggiunta a ciò, fa il suo ritorno anche il redivivo colonnello Volgin, diventato ora un terrificante essere di fuoco, mosso solamente dal profondo odio che nutre verso Snake.
Venom Snake e Kazuhira Miller assieme ai nuovi Diamond Dogs
Big Boss, dal volto bendato, aiuta il medico a scappare dall'inferno dell'ospedale, e si riunirà subito dopo a Revolver Ocelot, che gli fornirà i vestiti ed un moto per scappare.
Il medico, ignaro della sua vera identità e convinto di essere lui stesso Big Boss, prenderà il nome di Venom Snake e, assieme al ritrovato Kazuhira Miller, si prenderà la sua vendetta fondando i Diamond Dogs, potente gruppo mercenario, e distruggendo gli XOF di Skull Face, che nel frattempo avrà finito di mettere a punto un Metal Gear colossale, il Sahelanthropus.
Il vero Big Boss
invece sparirà dalla circolazione per un po': si dedicherà alla costruzione della sua Outer Heaven, ossia la sua nazione utopica popolata da soldati.
L'operazione Intrude N313 (1995)
Solid Snake, uno dei tre cloni di Big Boss
Poco dopo la sconfitta di Skull Face, Big Boss fondò nell'Africa centrale il suo sogno, ossia la sua nazione indipendente chiamata Outer Heaven.
Zero, sebbene sempre amico e leale, non era più al comando dei Patriots dopo che Skull Face lo avvelenò con i suoi tremendi parassiti: il potente gruppo segreto ormai era controllato da un complesso sistema di intelligenze artificiali, che sicuramente avrebbero considerato Big Boss e la sua nuova nazione come una seria minaccia.
Per difendere la sua giovane Outer Heaven, Big Boss pensò quindi di usare la stessa strategia che il colonnello Volgin tentò anni prima, durante i fatti della missione Snake Eater: dotarsi di un Metal Gear come arma deterrente.
Solid Snake durante la missione Intrude N313
In questo caso, di un TX-55 Metal Gear, costruito dal dottor Drago Pettrovich Madnar.
Messo a capo di Outer Heaven il suo fedele sosia, ossia Venom Snake, Big Boss torna in America e finge di riappacificarsi con il suo paese, accettando il comando dei nuovi FOXHOUND.
Nel 1995, come da previsioni di Big Boss, le A.I. che governano i Patriots si rendono conto della minaccia considerevole di Puter Heaven, e decidono di manipolare la NATO affinché mandi l'agente Gray Fox in territorio nemico, nel tentativo di disattivare il Metal Gear.
Venom Snake però riesce a catturare Fox, e lo usa
per far trapelare volutamente informazioni false.
La FOXHOUND invia così il giovane agente Solid Snake - uno dei cloni proprio di Big Boss - tramite l'operazione Intrude N313.
Contro ogni aspettativa, l'operazione si rivelerà un successo: Solid riuscirà a disattivare il tremendo Metal Gear
e a salvare il suo compagno Fox, mettendo fuori gioco anche Venom Snake.
Poco prima di morire, il falso Big Boss scatena una tremenda esplosione che rade al suolo Outer Heaven, tuttavia nessuno verrà a scoprire che quello veramente morto era solo un sosia, e non il vero ed originale Snake.
Zanzibar Land (1999)
Con Outer Heaven ormai distrutta e lui creduto morto, Big Boss abbandona la FOXHOUND per partecipare alla Guerra del Mercenario nella penisola araba, che gli va fin troppo bene: liberato un piccolo territorio, riesce ad instaurare la sua seconda nazione militare, Zanzibar Land.
Grazie alla bravura ed al carisma del leggendario Snake, la piccola nazione in pochissimo
tempo prospera e s'alimenta di nuove reclute, arrivando a contare oltre 40.000 mercenari.
Riesce anche a costruire un nuovo Metal Gear, il Metal Gear-D, e lo arma con sei testate nucleari messe in altrettanti sei missili.
A fine della guerra fredda, Zanzibar Land era uno dei pochi stati al mondo ad essere ancora armato di testate nucleari dopo il grande smantellamento della fine del XX secolo: questo fu visto dai Patriots come un pericolo, e nel 1999 viene inviato ancora una volta Solid Snake con l'operazione Intrude F014.
Il clone di Big Boss riuscirà ancora una volta nell'impresa e distruggerà l'ennesimo Metal Gear, per poi trovarsi faccia a faccia con il suo 'padre genetico'.
Ormai 64enne, Big Boss ingaggerà un singolare scontro con il suo clone, ma sarà ucciso da esso con un lanciafiamme di fortuna, non prima di avergli rivelato però la sua vera origine: è l'esperimento del progetto Les Enfants Terribles, con cui anni prima Zero, allora a capo dei Patriots, aveva clonato con l'inganno il 'serpente originale'.
Con la morte di Big Boss, Zanzibar Land crolla definitivamente.
Le armi dei patrioti (2014)
Big Boss ricompare per l'ultima volta nel 2014, dopo i drammatici avvenimenti che hanno portato Solid Snake a confrontarsi con la follia di Ocelot, e a distruggere definitivamente i Patriots.
Si viene così a scoprire che l'ormai anziano soldato non è morto durante i fatti di Zanzibar Land, ma è rimasto gravemente ferito, col corpo quasi smembrato.
I Patriots però riuscirono a salvarlo, ibernandolo ed usando il suo DNA per costruire il primo sistema di monitoraggio militare SOP.
Fortunatamente, il suo corpo fu trafugato da EVA che, grazie alla complicità di Raiden, riuscirà a ricostruirlo usando parti dei corpi di Solidus e Liquid Snake, i suoi cloni.
La morte di Big Boss
Si riconcilierà quindi con il suo clone Solid, provvedendo anche ad eseguire un'eutanasia al maggiore Zero, ormai ultranovantenne e costretto in uno stato vegetativo per colpa dei parassiti di Skull Face.
Morirà poco dopo per colpa del virus FOXDIE che uccide solo determinate persone con un determinato codice genetico (in pratica, solo i membri della FOXHOUND), facendosi trasportare da Solid davanti alla tomba della sua amata The Boss, affermando che forse il mondo starebbe molto meglio senza serpenti.
Eroe? Antieroe? Cattivo?
Big Boss è sicuramente il personaggio su cui Kojima non s'è mai espresso chiaramente, nonostante sia il protagonista (assieme al suo clone Solid Snake) della saga di "Metal Gear".
Le sue azioni, raccontante attraverso un lungo percorso di memorabili videogiochi, non sono sempre cristalline: nei primi due episodi della saga è uno spietato mercenario, addirittura un dittatore, mentre negli episodi successivi, tutti però prequel ambientati durante la sua giovinezza, veniamo a conoscere il suo triste passato, che in parte giustifica i suoi mezzi e le sue intenzioni non sempre 'eroiche'.
Sicuramente, la morte dell'unica donna che abbia mai amato, per giunta uccisa proprio dalle sue mani, l'ha scioccato per sempre: il giorno in cui ammazzò The Boss, come lui stesso dice alla fine della sua vita, è il giorno in cui anche il suo animo eroico e benevolo è morto.
Ciò nonostante, anche nelle avventure successive, dimostra sempre di non essere totalmente corrotto dal male: rischia molto per fermare il folle progetto Peace Walker, non esita a mettere in gioco la sua stessa vita a Camp Omega per salvare Chico e Paz, anche se quest'ultima è una spia dei Patriots.
Di contro, non esita ad usare Venom Snake, ovvero il suo sosia, per ingannare non solo gli XOF di Skull Face, ma anche il suo migliore amico, Kazuhira Miller.
Anche il destino ultimo di Venom Snake sembra crudelmente deciso da Big Boss: lui stesso spedisce Solid Snake ad Outer Heaven,
nell'ormai leggendaria missione Intrude N313.
Di certo, è un guerriero solitario e triste: ha conosciuto il vero dolore, i doppi giochi da parte di gente che credeva amica e ha sperimentato in prima persona l'ingratitudine dei politici, che in fondo l'hanno sempre usato dimostrando ben poca preoccupazione per la sua vita, e per quella dei suoi uomini.
Il finale della sua vita è altrettanto triste: fatto a pezzi e ricostruito, usato come cavia più di una volta, impossibilitato neppure a morire decentemente, ma per colpa (tanto per cambiare) del suo DNA e del FOXDIE.
Il ricongiungimento con Solid sarà forse il momento più vero della sua lunga e tragica esistenza, affiancato alla morte sulla tomba di The Boss.
Lista dei videogiochi in cui compare
Big Boss è il personaggio centrale su cui ruotano tutti i videogiochi della serie "Metal Gear": compare da antagonista principale nei primi due capitoli della serie, mentre è il protagonista assoluto di "Metal Gear Solid 3 - Snake Eater", "Metal Gear Solid V - Ground Zeroes" e, se vogliamo contare il suo sosia Venom Snake, è il protagonista anche di "Metal Gear Solid V - The Phantom Pain".
La serie di "Metal Gear"
"Metal Gear" è la serie ideata e sviluppata da Hideo Kojima a partire dal 1987, e pubblicata dalla Konami.
Tutti i giochi della saga, almeno quelli canonici, sono un misto di azione e stealth, e sono abbastanza famosi per il forte taglio cinematografico degli episodi che la compongono.
Altresì, la sua storia combina molti elementi di sceneggiatura quali guerra, ingegneria genetica, informatica ed elettronica, politica ed anche una sana dose di fantascienza.
La serie, lunga ormai decenni, vede i suoi capitoli usciti su pressoché tutte le console prodotte nella storia, ed anche sui Personal Computer.
Curiosamente, il primo "Metal Gear" fu forzatamente stealth: l'hardware del computer sul quale girava, l'MSX2, era così limitato che Hideo Kojima fu costretto a pensare al gioco con un gameplay differente dal combattimento, dove i nemici dovevano essere evitati, piuttosto che affrontati.
Tuttavia, anche a causa di una cattiva distribuzione fuori dal Giappone e di una piattaforma non così famosa sulla quale giravano, i primi due "Metal Gear" rimasero semi-sconosciuti alle masse.
Il primo strepitoso successo della saga si ha nel 1998, all'uscita di "Metal Gear Solid" per Sony Playstation.
Questa è la lista degli episodi usciti sinora (solo gli episodi canonici, niente spin-off):
Metal Gear | 1987 |
---|---|
Metal Gear 2: Solid Snake | 1990 |
Metal Gear Solid | 1998 |
Metal Gear Solid 2: Sons of Liberty | 2001 |
Metal Gear Solid: The Twin Snakes | 2004 |
Metal Gear Solid 3: Snake Eater | 2004 |
Metal Gear Solid: Portable Ops | 2006 |
Metal Gear Solid 4: Guns of the Patriots | 2008 |
Metal Gear Solid: Peace Walker | 2010 |
Metal Gear Solid V: Ground Zeroes | 2014 |
Metal Gear Solid V: The Phantom Pain | 2015 |
I nemici del serpente
Nel corso della sua lunghissima carriera da soldato e mercenario, Big Boss ha dovuto scontrarsi con una quantità interminabile di nemici, quasi sempre molto più potenti di lui.
Molti degli avversari affrontati non sono uomini comuni, ma vere e proprie belve con superpoteri eccezionali.
Ecco una breve carrellata dei nemici principali incontrati da Snake in oltre otttant'anni di vita (e morte):
Skull Face
Un mostruoso e perfido ungherese ex spia del KGB, passato al blocco occidentale e divenuto il vicecomandante di Zero.
Comanda la XOF, l'unità-ombra con il compito di supportare la FOX e 'ripulire' quindi gli eventuali errori di Snake, come successe durante i fatti dell'operazione Snake Eater.
È un paranoico fissato con le lingue, e soprattutto con la lingua inglese, che considera la lingua degli invasori e che ha giurato di eradicare dalla faccia della terra grazie ai suoi parassiti delle corde vocali, che uccidono brutalmente solo quando l'ospite infettato fa vibrare le corde vocali in una determinata frequenza dettata da una specifica lingua parlata.
Grazie ai parassiti, di cui il suo corpo è pieno, può sopravvivere anche in caso di gravi ferite.
Odia Zero e
tutto il mondo da lui sognato - un pianeta senza differenze culturali - ed è il responsabile della distruzione dei MSF di Big Boss, oltre che di tante altre carognate, compresi orribili esperimenti biologici in Africa.
Finito schiacchiato proprio dopo aver perso il controllo dei suo Metal Gear, il Sahelanthropus, finirà torturato da Kazuhira Miller e finito con un colpo di fucile alla testa dal pavido
Huey Emmerich.
Yevgeny Borisovitch Volgin
Un colonnello sovietico enorme, alto più di due metri e con viso e corpo sfigurati.
Fedelissimo di
Breznev, vuole destituire Krusciov e portare il suo avversario politico al potere nell'URSS, e per farlo non si fa alcuno scrupolo.
È l'antagonista principale di "Metal Gear Solid 3 - Snake Eater": fa costruire (con i soldi sottratti ai Filosofi) l'immenso centro ricerche di Groznyj Grad e lo spaventoso carro armato nucleare Shagohod, con il quale è convinto di portare l'Unione Sovietica al controllo totale del mondo, vincendo la guerra fredda.
I suoi piani saranno però mandati all'aria da Big Boss, che riuscirà alfine a sconfiggerlo dopo un estenuante duello.
A parte l'enorme forza fisica, inumana per davvero, il suo corpo è capace di produrre gigantesche quantità di corrente elettrica, con la quale può scagliare dei pugni devastanti sui nemici.
Creduto morto alla fine della missione Snake Eater,
il cattivissimo militare riesce comunque a sopravvivere, anche se in condizioni drammatiche: viene quindi portato in un centro ricerche dai sovietici dove gli scienziati continueranno a studiare le bizzarrie del suo corpo per circa vent'anni.
Dopo un tremendo incendio, la rabbia di Volgin contro Snake prende il controllo di
Psycho Mantis (il famoso 'terzo ragazzo' anch'esso cavia degli esperimenti dei russi), permettendo al brutale colonnello assassino di svegliarsi dal coma, ora con nuove e devastanti capacità pirotecniche.
Si scontrerà nuovamente con l'odiato Big Boss in un paio d'occasioni, e verrà usato da Skull Face come arma umana contro Snake, non riuscendo però ad ucciderlo.
Finirà schiacciato dal
Sahelanthropus, ma ancora una volta non morirà: sarà infatti recuperato ancora una volta dai russi, che lo porteranno in una base militare in Afganistan.
Quando Venom Snake andrà a recuperarlo, Volgin riprenderà vita ancora una volta, ma non appena scoprirà che quello Snake non è il vero Big Boss, finalmente placherà il suo odio, e morirà.
The Pain
Ex soldato dell'Unità Cobra di The Boss, è un guerriero ESP col potere di controllare i calabroni in grande quantità, usandoli per creare uno scudo protettivo oppure anche per creare una copia di sé stesso e confondere quindi l'avversario.
Guerriero pericolosissimo, viene affrontato da Snake durante la missione Snake Eater, e miracolosamente viene da lui sconfitto.
The Fear
Ex soldato dell'Unità Cobra di The Boss, è dotato di una velocità straordinaria, riuscendo a slogarsi da solo le giunture del proprio corpo senza provare alcun dolore.
È dotato di una mimetica che
può renderlo temporaneamente invisibile.
Anche lui viene affrontato e sconfitto da Snake durante la missione Snake Eater.
The End
Il più che centenario cecchino dell'Unità Cobra, considerato il migliore al mondo e dalla mira eccezionale.
Può rimanere in posizione per giorni interi senza mangiare e né dormire, per via della possibilità di effettuare la fotosintesi
grazie al muschio che cresce sul suo corpo.
All'inizio della missione Snake Eater sta con un piede nella fossa per l'avanzatissima età, ma riesce a convogliare le sue energie per l'ultimo scontro con Snake.
Scontro che risulterà lunghissimo, ed in primo momento benevolo con l'anziano cecchino, che riesce anche a catturare Snake e portarlo
in cella a Graniny Gorki.
Fuggito, Snake si scontrerà nuovamente con The End, e questa volta riuscirà a prevalere.
Come tutti gli altri membri del Cobra, anche The End, una volta sconfitto, si farà esplodere con una micro-bomba.
Alcuni frammenti del suo corpo saranno comunque recuperati dallo scienziato indiano Code Talker, che li analizzerà e da cui sintetizzerà i parassiti delle corde vocali.
The Sorrow
Ex soldato dell'Unità Cobra di The Boss, di cui è stato anche amante nonché padre del suo figliolo Revolver Ocelot.
Potentissimo medium, è in grado di evocare gli spiriti dei morti ed addirittura assumerne le peculiari abilità combattive, facendosi possedere temporaneamente dalle loro entità.
Fattosi uccidere da The Boss per salvare
la vita del loro figlio ostaggio dei Filosofi, il suo spirito, grazie ai poteri ESP che aveva in vita, riuscì a rimanere sulla terra.
Si riunirà ai suoi compagni dell'Unità Cobra e li accompagnerà durante la loro ultima missione, scontrandosi anche brevemente con Snake (verso il quale non si dimostra un nemico in senso detto, ma risulta comunque uno dei personaggi più difficili da affrontare dell'intero gioco).
Continuerà a proteggere Snake anche durante la sua battaglia finale contro Volgin, e sarà proprio lui a causare il fulmine che metterà fuori gioco il crudele colonnello sovietico.
Il suo spirito si ricongiungerà con l'amata The Boss dopo la sua morte, svanendo insieme a lei.
The Fury
Ex soldato dell'Unità Cobra di The Boss ed ex cosmonauta, orrendamente sfigurato dopo essere precipitato nell'atmosfera terrestre durante un volo spaziale.
Dopo l'incidente, ha sviluppato il potere ESP della pirocinesi.
Uno dei nemici più duri mai affrontati da Snake, è armato di
un micidiale lanciafiamme, di una pesante tuta ignifuga e di un jet-pack.
Affronterà il futuro Big Boss nei sotterranei di
Groznij Grad, venendo sconfitto dopo un cruento (e focoso) duello.
Quiet
Un membro della XOF di Skull Face mandato ad uccidere Big Boss dopo il suo risveglio dal coma quasi decennale.
Viene gravemente ferita da Snake
(sotto le false sembianze di Ishmael), che le da fuoco con dell'alcool etilico, facendola poi rovinare dalla finestra della stanza dell'ospedale.
Orrendamente bruciata, verrà usata da Skull Face come esperimento per creare un super-soldato, impiantandole milioni di parassiti che la renderanno super forte, super veloce e che, curiosamente, la faranno diventare una sorta di 'pianta umana', che respira tramite i pori della pelle e che riesce a procurarsi il nutrimento grazie alla fotosintesi.
Verrà mandata ancora una volta contro Venom Snake dal suo capo, ma il sosia di Big Boss riuscirà a sconfiggerla, portandola alla Mother Base dei Diamond Dogs.
È forzatamente muta - da qui il suo nome - in quanto è infettata dal ceppo di lingua inglese dei parassiti, e può comunicare solo in navajo.
S'innamorerà di Venom Snake,
ma purtroppo sarà impossibilitata ad esprimere i suoi sentimenti per l'uomo per colpa del mutismo forzato.
Con il fucile di precisione è assolutamente letale, ed i suoi poteri la rendono uno degli avversari più pericolosi di sempre.
Vladimir Aleksandrovich Zadornov
Maligna e subdola spia del KGB, ha progettato l'operazione 'Peace Walker' sotto la fittizia identità del professor Ramón Gálvez Mena.
Molto furbo e manipolatore, è riuscito anche a fregare la CIA, usandola per i suoi scopi, e mettendola contro i MSF di Big Boss e Miller.
I suoi piani però verranno sventati da Snake, che alla fine della storia lo ucciderà.
Ha una mano artificiale, probabilmente creata dallo stesso brillante scienziato russo
che ha creato l'arto artificiale di Venom Snake.
Skulls
Conosciuti anche come Unità Parassita, sono dei soldati della XOF di Skull Face modificati e potenziati dai parassiti delle corde vocali, che gli garantiscono incredibili superpoteri.
Hanno forza e resistenza inumana, così come hanno la capacità di muoversi talmente veloci da sembrare quasi che si teletrasportino.
Lo scotto da pagare per questi incredibili poteri è il decadimento quasi totale a livello psicologico: la loro coscienza è praticamente annientata, rendendoli dei veri e propri zombie, totalmente controllabili da Skull Face.
Indossano anche una tuta ad alta tecnologia, che gli da altre abilità oltre a quell che gli conferiscono i batteri: possono manipolare i metalli, ricoprendosi interamente di uno spesso strato ferroso pressoché impenetrabile
e possono anche espandere una micidiale nebbia corrosiva, piena di archeobatteri che intaccano rapidamente i metalli, facendoli passivare in pochissimi istanti.
Queste caratteristiche ne fanno indubbiamente tra gli avversari più potenti mai apparsi in un "Metal Gear".
Solid Snake
Uno dei tre cloni di Big Boss, nato dal progetto Les Enfants Terribles voluto da Zero negli anni '70.
È il clone che è stato sviluppato usando tutti i geni 'difettati' (recessivi) di Big Boss, anche se non si sa se questo sia stato voluto, o sia stato solo una casualità.
Viene fin da piccino addestrato alle arti militari, ed ancora molto giovane entra nella nuova FOXHOUND; nel 1995 completa con successo la missione Intrude N313, mettendo fine alla minaccia di Outer Heaven e del falso Big Boss (in realtà Venom Snake).
Si ripeterà con successo a Zanzibar Land, dove arriverà faccia a faccia con il suo vero 'padre genetico', ovverosia Big Boss, che riuscirà a sconfiggere grazie al suo ingegno e ad una buona dose di fortuna.
Si incontrerà nuovamente con lo Snake originario nel 2014, dopo aver messo fine alla minaccia dei Patriots e di Liquid Ocelot.
Poco prima di morire, Big Boss si riappacificherà con il suo clone, unica persona che è stata capace di sconfiggerlo.