La strategia 'fully paid' per il tuo business
- Cosâè la strategia âfully paidâ?
- Lo schema della strategia âfully paidâ
- Quando câè bisogno della strategia âfully paidâ?
- Qualche esempio pratico di indirizzo della strategia âfully paidâ?
- Fully paid non significa successo a pagamento
- Cosa serve per attuare la strategia âfully paidâ?
- Quali sono i parametri per valutare lâefficacia di una strategia âfully paidâ?
- Per quanto tempo può essere sostenuta una strategia âfully paidâ?
- Quali sono i rischi di una strategia âfully paidâ?
- Contattami per la tua strategia personalizzata 'fully paid'
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Sei appartieni a piĂš del 70% dei professionisti e piccoli-medi imprenditori italiani, molto probabilmente hai un problema che ti tormenta da un bel poâ di tempo: sullâInternet, la tua azienda e i tuoi prodotti sono invisibili.
Gli utenti faticano a trovarti, e se non sanno che esisti, non sanno neppure quel che di buono puoi vendergli.
La colpa non è solamente tua: è frutto di unâarretratezza culturale che ha fatto sprofondare il nostro paese nei bassifondi degli investimenti digitali negli ultimi decenni, in un coma da cui ora, purtroppo tardivamente, molti si cominciano a svegliare.
Ma è un brutto risveglio: il mercato delle promozioni digitali è spesso ultra-saturo, perchÊ tanti altri, piÚ lungimiranti, hanno investito talenti e denari per posizionarsi in top position su Google e sui principali altri canali promozionali.
Ed ora, a te non rimangono neppure le briciole: il tuo sito è deserto, le tue pagine Facebook ancora piÚ spopolate, il telefono del tuo ufficio muto.
Se ti trovi in questa situazione, forse è bene che continui a leggere questâarticolo: ho unâidea interessante per te, che forse può farti uscire dallâimmobilismo.
Te lo dico subito, però: non è una rivoluzione magica, e non è a costo zero.
Ti costerĂ , soldi ed impegno.
Ma ne varrĂ la pena.
Continua nella lettura di questa pagina per scoprire la strategia di digital marketing âtotalmente pagataâ, e recupera il gap con la concorrenza!
Hey, ci sei, ci siamo/ Andiamo! / Sono pagato in pieno, vi amo!
Cosâè la strategia âfully paidâ?
La strategia âfully paidâ (totalmente pagata) è una strategia di digital marketing che basa tutta la sua consistenza nel promuovere, per lâappunto totalmente a pagamento, una o piĂš risorse online.
Generalmente, per ârisorsa onlineâ sâintende qualsiasi documento promozionale che circola sul World Wide Web o su canali comunque ad esso connessi.
Per antonomasia, tali documenti sono soprattutto pagine HTML, di proprietà del cliente committente e ospitare su un web server, a cui è associato un dato dominio (sempre di proprietà del committente).
Con la strategia âfully paidâ si tenta di spingere al massimo non un intero sito, ma una cerchia ristretta e ben selezionata di pagine appositamente costruite con determinati e rigidi criteri, che diventeranno il fulcro di tutta la campagna promozionale.
Al di fuori delle pagine idonee alla strategia, il cliente committente non dovrĂ investire altre risorse, e dovrĂ anzi concentrarsi solo su un unico obiettivo: spingere al massimo solo il ristretto materiale prodotto e selezionato.
Un poâ come un intervento chirurgico di estrema precisione.
Per traguardare lâobiettivo, la strategia âfully paidâ utilizza due risorse, che devono lavorare in perfetto sincrono:
- Una o piĂš campagne di paid advertising (Facebook, Google Ads, Instagram, ecc.);
- Una serie di pagine web landing, costruite ad hoc, a cui gli annunci puntano
Si badi bene che ho volutamente indicato âpagine webâ e non sito web, poichĂŠ la strategia âfully paidâ mira ad ottenere il massimo solo da poche pagine appositamente costruite su misura delle campagne di advertising, e non ha interesse a promuovere un sito vetrina.
Lâunico obiettivo della strategia è ottenere il massimo numero di conversioni nel piĂš breve tempo possibile, puntando tutto sul prodotto in sĂŠ e tralasciando le informazioni superflue e dispersive per il potenziale cliente.
Lo schema della strategia âfully paidâ
La strategia âfully paidâ è parte del funneling dellâinbound marketing, con la sola differenza che viene data esclusiva importanza ai contenuti paid, omettendo volutamente di indirizzare risorse ed energie sui media owned e earned.
Questo vuol dire che gli sforzi del marketing da un lato e di quelli economici del cliente dallâaltro lato sono indirizzati squisitamente alle campagne di advertising a pagamento.
Datosi che i lead della campagna vengono unicamente dal media paid e non da una ricerca organica, i contenuti delle pagine landing devono soddisfare dei requisiti particolari:
- Devono essere di fruizione immediata;
- Devono concentrarsi principalmente sul prodotto, e non sullâazienda in sĂŠ;
- Deve essere data estrema importanza allâaspetto grafico, che deve risultare semplice e non dispersivo;
- Il form dei contatti o il pulsante della chiamata (o qualsiasi altro elemento della âcall-to-actionâ) deve avere la prioritĂ visiva sui testi;
- Devono essere omesse le informazioni superflue, o che comunque il cliente può ottenere autonomamente su altri media
La progettazione di pagine landing adeguate, efficaci e in perfetta sincronia con gli annunci a pagamento è la chiave di volta della strategia âfully paidâ.
Datosi che non si potranno recuperare visite e click con la ricerca organica, il perfetto bilanciamento degli annunci è prioritario per la riuscita della strategia e raggiungere gli obiettivi del ROI (Return of Investment, ossia il ritorno dell'investimento effettuato nella campagna).
Quando câè bisogno della strategia âfully paidâ?
Il digital marketing è composto dagli earned media, dai paid media e dagli owned media .
Tutti e tre assieme, i canali compongono la strategia digitale
Generalmente, nel mondo del marketing digitale, e specificatamente dellâinbound marketing, qualsiasi piano promozionale deve necessariamente prevedere dei progetti (e dei budget ben definiti) per i tre media principali da cui assorbire nuovi lead:
- Owned media
Tutti i media online di proprietĂ dellâazienda o del cliente, che possono essere gestiti in piena autonomia.
Principalmente, sono composti dai siti online, dalle pagine ufficiali dei social, dalle eventuali applicazioni di cui si ha il possesso e che sono sul mercato, ecc; - Earned media
Tutti i media che parlano dellâazienda, del cliente o del suo prodotto in maniera gratuita, specialmente per passaparola (digitale, in questo caso).
Sono ottimi esempi di earned media i backlinks, le condivisioni delle pagine, dei post o delle foto, i likes, i commenti, ecc.; - Paid media
Tutti i media che, non di proprietĂ dellâazienda o del cliente, devono essere pagati per essere acquisiti.
Nel mondo digital, ciò accade sempre per i servizi di advertising come Google Ads, Facebook, Instagram, Twitter, ecc;
I primi due media, gli owned e gli earned, necessitano non solo di grandi investimenti economici e di talento, ma anche di molto (o moltissimo, secondo i casi) tempo per dare frutti considerevoli.
Pagine web ben posizionate, visitate e condivise non possono essere create in breve tempo, ma richiedono un grande lavoro di costruzione, di modifica e di ottimizzazione che a sia volta richiede anni di continui monitoraggi e miglioramenti.
Stesso discorso per le pagine istituzionali dei principali social network: crearsi un buon numero di followers reali ed interessati (e non bot o fake!) su Instagram richiede tempo, ingenti sforzi produttivi, talento e la continua produzione di materiale e contenuti di qualitĂ , interessanti per chi vogliamo ci segua.
Il discorso si presenta identico anche sulle pagine Facebook, o sui follower di Twitter.
Il funnel dei media paid.
Ogni 'settore' dell'imbuto contribuisce ad indirizzare l'utente verso l'unica azione finale possibile, cioè il divenire un lead
La qualitĂ degli owned media genera a sua volta la disponibilitĂ , la quantitĂ e la qualitĂ degli earned media: per condividere una pagina, un articolo o un post, per attivare un qualsiasi genere di passaparola (verbale o digitale poco importa) câè bisogno di materiale proveniente dagli owned media.
E tale materiale deve assolutamente essere di qualitĂ ed interessante per i fruitori.
Tutto ciò non può essere ottenuto in tempo zero, e neppure in breve tempo: risultati apprezzabili della ricerca organica di Google, ad esempio, sono conquistati duramente dopo anni di permanenza nel database e continui miglioramenti dei contenuti, con tutte le strategie di SEO adatte a combattere la sempre presente e sempre agguerrita concorrenza (che, di certo, non se ne sta mani in mano ad aspettare i nostri miglioramenti).
Ă quindi subito comprensibile che a ottenere buoni risultati con i media owned e earned sono solo ed esclusivamente le aziende che, non certo da oggi, hanno investito molti soldi e molto tempo in:
- Creazione e miglioramento costante dei contenuti digitali di proprietĂ ;
- Creazione di una solida base di utenti affezionati, a cui regolarmente propongono bonus, offerte e promozioni;
- Figure professionali di esperti digitali di eccellenza, con grande esperienza pregressa;
- Strategie di inbound marketing costanti e durature
Praticamente (anche se è brutto sottolinearlo), quello che la maggior parte delle aziende italiane di piccola-media dimensione si guarda bene dal fare.
E difatti, i risultati (negativi) poi si vedono, e si sentono.
Nel caso in cui unâazienda, per colpa, per lassismo, per cattiva gestione del marketing o per semplice ignoranza (a volte, incolpevole poichĂŠ male assistita) abbia accumulato un forte ritardo su una solida e affidabile presenza online, la strategia âfully paidâ è lâunica, reale, strategia di marketing che può fare parzialmente recuperare il tempo perduto, e divenire un buon punto di partenza per una seria progettazione di una duratura promozione futura.
Qualche esempio pratico di indirizzo della strategia âfully paidâ?
Sintetizzando, la strategia âfully paidâ si adatta bene ai seguenti casi:
- Aziende o professionisti che non hanno investito precedentemente nel settore digital, e che ora si trovano tagliate fuori dalla ricerca organica di Google, e sono altresĂŹ praticamente invisibili sui principali social;
- Aziende o professionisti che hanno investito male in precedenza nel settore digital, e che sperimentano risultati insoddisfacenti;
- Aziende o professionisti che devono avviare da zero la loro impresa (startup);
- Aziende o professionisti che devono eseguire un rapido incremento dei loro contatti o clienti, e che non possono contare su una grande influenza e risorsa dei loro owned ed earned media;
- Aziende e professionisti che non vogliono preoccuparsi troppo della complicata (e costosa) creazione e gestione dei media owned, e preferiscono un sicuro e continuo afflusso di nuovi lead tramite la rete dellâadvertising
La strategia âfully paidâ prevede un maggioritario, quando non esclusivo, dispendio di risorse economiche nelle campagne a pagamento: è quindi una strategia che, sulla carta, cozza con la regola del marketing digitale che vuole le risorse distribuite quanto piĂš equamente possibile su tutti i media.
In realtĂ , la strategia âfully paidâ può essere vista sia come un deciso viatico necessario alla partenza di unâimpresa (sia startup, sia unâimpresa che mai prima si era mossa sui canali digitali), sia come un temporaneo boost per rivitalizzare un prodotto oppure unâattivitĂ che ha assoluto bisogno di molta visibilitĂ (e lead) in breve tempo.
Non bisogna dimenticare poi quelle categorie di aziende o professionisti che non hanno interesse a spendere risorse e tempo in owned media, e preferiscono concentrare il loro budget su campagne a pagamento sempre attive.
Fully paid non significa successo a pagamento
La strategia âfully paidâ è una tattica che può dare ottimi risultati, ma non per tutte le aziende e non per tutti i professionisti.
Viene utilizzata principalmente quando il gap digitale di unâazienda, rispetto alle concorrenti, è molto elevato, oppure lâazienda si affaccia nuova sul mercato.
In queste occasionalità , la strategia, se ben ideata e seguita, può raggiungere eccellenti traguardi, ma comunque non è una tecnica che è nata per surrogare il trinomio indissolubile di owned-earned-paid media.
Pagare per avere spazio di visibilità è solo una delle parti che compongono la pubblicità , e non è di per sÊ una garanzia di successo: non sta scritto da nessuna parte che, pagando, si possono ottenere tutti i risultati prefissati.
In questo caso, non è detto che, pur attuando una strategia âfully paidâ, si riescano ad attirare la quantitĂ di lead voluta.
La strategia âfully paidâ funziona bene quando è ben ideata, ha una finestra temporale definita (anche se lunga) e, soprattutto, quando parte dei fondi che riesce a creare con i nuovi clienti vengono poi reinvestiti negli altri media, owned e earned.
In pratica: il âfully paidâ funziona benissimo come turbo iniziale, ma poi il motore deve sostentarsi autonomamente senza sovra-alimentazione.
Cosa serve per attuare la strategia âfully paidâ?
Per la strategia âfully paidâ ti servono:
- Una lista selezionata di prodotti che vuoi andare a promuovere;
- Un piano di budget condiviso in un dato periodo temporale;
- Gli spazi pubblicitari sulla piattaforma desiderata (Google Ads, Facebook, Instagram, ecc.);
- Delle pagine landing progettate ad hoc per ogni prodotto (preferenziale) o per la categoria dei prodotti (se condivisibili)
Le pagine landing non devono necessariamente essere dello stesso dominio, cosĂŹ come possono anche essere pagine di un sito eCommerce (a seconda dei tuoi obiettivi), lâimportante è che rispecchino le caratteristiche in precedenza citate (fruibilitĂ , sintesi, unicitĂ della call-to-action, ecc.).
Quali sono i parametri per valutare lâefficacia di una strategia âfully paidâ?
La strategia âfully paidâ è adottata da unâazienda o un professionista che, a livello digitale, si trova in posizione svantaggiata rispetto ai concorrenti sul mercato.
Il suo obiettivo principale è quindi quello di attirare quanti piÚ lead possibile, sottraendoli alla concorrenza (meglio piazzata) e facendoli divenire clienti.
Le KPI (Key Performance Indicator, ossia gli indicatori delle prestazioni) da analizzare durante la promozione sono quindi relative ai costi sostenuti e allâeffettivo ritorno in termini di lead generation.
Tra i parametri che vanno analizzati, troviamo:
- CPA (Costo per Azione)
Indica quanto ci è costata unâazione di un utente (una chiamata, la compilazione di un form, ecc.) in relazione al costo della campagna.
Ă un parametro importante, poichĂŠ da il polso di quanto, in effetti, stiamo spendendo per sottrarre un lead alla concorrenza; - Conversioni
Il numero totale di utenti che ci hanno mostrato interesse compilando un form, effettuando una chiamata, ecc.
In pratica, il numero reale di lead raccolti durante la campagna; - Quota impressioni
La percentuale di annunci che riusciamo a visualizzare sul totale disponibile per le parole chiave che ci interessano.
Indica il grado di penetrazione dei nostri annunci, in pratica: piÚ alta è la percentuale, e piÚ annunci riusciamo a far passare tra i consumatori, a discapito della concorrenza.
Ă un ottimo indicatore per sapere se stiamo spendendo il giusto, oppure necessitiamo di aumentare il budget a disposizione della campagna
Altri parametri usuali delle campagne digitali (come il CPC e il CTR) in questo caso, benchĂŠ importanti, passano in secondo piano poichĂŠ lâobiettivo della strategia âfully paidâ è raccogliere il massimo numero di lead in un tempo stabilito, sottraendoli ai competitors.
Per quanto tempo può essere sostenuta una strategia âfully paidâ?
La strategia âfully paidâ può essere molto costosa per lâazienda, poichĂŠ si basa esclusivamente sullâacquisto di pubblicitĂ e non considera gli owned e gli earned media (gratuiti).
Ă una strategia necessaria per colmare un gap o per permettere ad una giovane azienda di affacciarsi sul mercato, ma deve sempre essere seguita da una strategia convenzionale, con un piano di marketing che preveda seri investimenti sugli owned media.
In pratica, la strategia âfully paidâ serve a âfar da ponteâ, collezionando nuovi lead e (si spera) clienti, in attesa che gli altri media comincino a portare risultati.
Attenzione: ciò non vuol dire che, quando lâazienda raggiungerĂ risultati soddisfacenti dagli owned e earned media, debba poi interrompere ogni campagna paid!
Le campagne paid devono sempre essere sostenute: la differenza con la strategia âfully paidâ è che mentre essa assorbe gran parte (od in forma esclusiva) le risorse del marketing, le campagne paid convenzionali condividono il budget con gli altri settori promozionali, solitamente con equitĂ .
Quali sono i rischi di una strategia âfully paidâ?
La strategia âfully paidâ è costosa: assorbe tutte o gran parte delle risorse del budget, e va pianificata quindi con estrema attenzione e solo in situazioni di vero bisogno.
In condizioni di normalitĂ , ossia quando lâazienda o il professionista sono giĂ presenti sul mercato e posseggono giĂ un flusso di lead piĂš o meno stabile, è sufficiente migliorare (o implementare) le tradizionali strategie per i media paid.
Uno dei rischi maggiori della strategia âfully paidâ, che commettono molti professionisti (anche abbastanza esperti) è quello di considerare il mercato dellâadvertising privo di concorrenti.
âSe pago, devo stare in prima posizione negli annunci!â
Purtroppo, cosÏ non è quasi mai.
Anche il mercato degli annunci a pagamento, specie su piattaforme che implementano il bidding, è sovra-affollato dalla concorrenza: molte parole chiave (specie quelle per prodotti di largo o larghissimo consumo) sono talmente richieste che il loro prezzo dâasta è spesso proibitivo.
Ciò può penalizzare, e di molto, una strategia âfully paidâ: se le pagine landing non risultano efficaci e ben implementate, il rischio di spendere molti soldi per una quantitĂ inconsistente di conversioni è davvero alto.
Basare quindi una strategia aggressiva solo su contenuti paid, se da un lato può portare un aumento rapido e consistente dei lead, dallâaltro può incidere pesantemente sul budget dellâazienda.
Questo pericolo dovrebbe sempre essere esposto, e chiaramente, al cliente che intende approcciarsi a questa strategia di digital marketing.
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