Fracchia la Belva Umana
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Paese di produzione: Italia
Anno: 1981
Durata: 96 minuti
Genere: comico
Regia: Neri Parenti
Soggetto: Gianni Manganelli
Sceneggiatura: Gianni Manganelli, Leonardo Benvenuti, Piero De Bernardi, Neri Parenti, Paolo: Villaggio
Produttore: Bruno Altissimi, Claudio Saraceni
Casa di produzione: Maura International Film, Capital Film
Distribuzione per l'Italia: Cineriz
Fotografia: Alberto Spagnoli
Montaggio: Sergio Montanari
Musiche: Fred Bongusto
Scenografia: Giantito Burchiellaro
Costumi: Mario Ambrosino
Interpreti e personaggi
Paolo Villaggio: Giandomenico Fracchia/La Belva Umana
Lino Banfi: commissario Auricchio
Gianni Agus: direttore Orimbelli
Anna Mazzamauro: signorina Corvino
Gigi Reder: madre della belva umana
Francesco Salvi: Neuro
Massimo Boldi: Pera
Antonio Allocca: brigadiere
Jole Silvani: Palmira
Sandro Ghiani: De Simone
Fiammetta Baralla: signora che fa footing
Ugo Bologna: direttore della banca
Giulio Farnese: controllore dell'aldilÃ
Renzo Rinaldi: colonnello
Renato Cecchetto: comandante della DIGOS
Roberto Della Casa: Tino
E benvenuti a 'sti frocioni / Belli grossi e capoccioni / E tu che sei un po' fri-fri / E dimme un po' che c'hai da di'!
Trama
Roma, primissimi anni '80 del 1900.
Il mite e servile Giandomenico Fracchia (Paolo Villaggio), impiegato in un'industria di cioccolato, è lo zimbello di tutti i suoi colleghi: meschino e sottomesso, è un'autentica nullità che vive una vita misera, senza una compagna e senza una famiglia.
Giandomenico Fracchia, la nullità fatta persona
Innamorato della signorina Corvino (Anna Mazzamauro), una sua brutta ma abbastanza pretenziosa collega, dopo aver tanto penato riesce ad estorcerle un appuntamento galante, prenotando al noto ristorante "Da Sergio e Bruno gli incivili", un posto decisamente folkloristico dove il personale da sala è solito insultare pesantemente gli avventori.
Purtroppo, la cena intima sarà interrotta da un blitz della Polizia di Stato, guidata dal commissario Auricchio (Lino Banfi), che porterà sia Fracchia che la Corvino in centrale, sottoponendoli ad un pesante interrogatorio.
Oh questa...Qu... Questa è una faccia molto conosciuta: è una famosa troia maltese di origine napoletana che io...
Il motivo del fermo è presto detto: il criminale internazionale noto come "Belva Umana" (Paolo Villaggio), bandito di rara ferocia e
violenza e ricercato da tutte le polizie del mondo per l'efferatezza dei suoi delitti, è stato avvistato in città .
Fracchia invita la signorina Corvino a cena
Destino vuole che la Belva Umana sia un rarissimo caso di somiglianza fisica perfetta con Fracchia, tanto da trarre in inganno la polizia, convinta che il mite impiegato sia in realtà proprio l'efferato criminale.
Dopo un surreale e violento confronto con Fracchia, il non tanto sveglio commissario Auricchio capirà che il poveraccio ha solamente la sfortuna di avere la stessa faccia della Belva, e quindi lo rilascia.
Al ristorante "Da Sergio e Bruno gli incivili"
La nottataccia però non sarà finita: Fracchia sarà di nuovo arrestato prima dai Carabinieri, e poi dalla DIGOS, convinti di aver finalmente preso la Belva Umana.
Per permettere al poveraccio di andare in giro senza essere perennemente arrestato da qualche tutore dell'ordine, all'attendente di Auricchio, De Simone (Sandro Ghiani) viene l'idea di rilasciare un lasciapassare, firmato e controfirmato da Polizia, Carabinieri e DIGOS.
Il commissario Auricchio interroga Fracchia, credendolo la Belva Umana
Tornato a casa dopo la tremenda esperienza, Fracchia avrà un'amarissima sopresa: la vera Belva Umana ha scoperto di avere un sosia, e s'è già opportunamente piazzato in pianta stabile nell'appartamento, obbligando Fracchia ad assecondare ogni suo volere ed impossessandosi del salvacondotto.
Lei di questo passo finirà a pulire i cessi, caro Fracchia.
Per uno scherzo dei colleghi di Fracchia, che lo avevano scambiato per il loro imbranato collega, la Belva Umana manifesta un tremendo sfogo allergico che lo impossibiliterà ad incontrare la fin troppo premurosa madre (Gigi Reder), il vero motivo per il quale si trova in città : il criminale è infatti attaccatissimo alla genitrice, una nota ex meretrice sicula, e rischia periodicamente la vita, sfidando le forze dell'ordine, per andarla a trovare.
Fracchia leggermente... Accerchiato dalle forze dell'ordine!
Indisposto, la Belva costringerà dunque Fracchia a prendere il suo posto, obbligandolo a fare tutto quello che l'anziana donna vuole.
La missione si tramuterà in un calvario per Fracchia, poiché la mamma del bandito è una signora tanto gentile quanto asfissiante, che sottoporrà il sosia di suo figlio ad ogni genere di tortura culinaria, ed arriverà anche a praticargli un enorme clistere digestivo.
Fracchia a viso a viso con la Belva Umana, il suo sosia
Fortunatamente, Fracchia verrà tratto in salvo dai compari della Belva, ossia i complici che ha da tempo reclutato per effettuare l'ennesima rapina in banca.
Sono tutti dei pericolosi criminali con neuropatie sparse, come il cocainomane Neuro (Francesco Salvi) e l'eroinomane Pera (Massimo Boldi).
Gli apostoli per la 'rapa' alla banca nazionale progettata dalla Belva Umana
Costretti ad anticipare la rapina per motivi logistici, Fracchia sarà costretto a prendere il posto della Belva e presentarsi così, armato, alla banca scelta come bersaglio, riuscendo a concludere goffamente l'operazione per pura fortuna.
Se invece der vitello te danno er mulo / Tu magna e sta zitto e vaffanculo!
Nel frattempo il commissario Auricchio, convinto di stare a parlare con Fracchia, espone alla vera Belva il suo piano per catturarlo: vuole far ricorverare la mamma alla clinica "Salus Mea" e, mettendo in giro false notizie riguardo alla sua salute, spera così di acciuffare il deliquente, che di certo si presenterà per andarla a trovare.
Auricchio espone a Fracchia, in realtà la Belva Umana, il suo piano d'azione per incastrarlo
Tale piano è però spiato, tramite apposita cimice, anche dai Carabinieri, che decidono così di presentarsi in forze anche loro alla clinica, sperando di impallinare per primi la Belva.
Ovviamente, il criminale manderà Fracchia al suo posto, inviandolo così a morte certa ed assicurandosi personalmente che Auricchio apra il fuoco sul poveraccio, provocando la sparatoria inziale.
Il deliquente assassino e fetentone risulta morbosamente attaccato questa mamma, tant'è vero che rischia continuamente la galera per venirla a trovare... È un'ex puttanazza prostituta palermitana... Anche lei devo dire che è molto legata al figlio... Al figlio di puttana ovviamente!
Nella confusione generale però, aumentata dall'intervento non previsto dei Carabinieri, la Belva si troverà invischiato pure lui nel pasticcio, e comincerà quindi un fuggi fuggi assieme a Fracchia, nel tentativo di salvarsi la pelle, correndo su e giù per tutta la clinica.
La rocambolesca situazione di risolverà nel peggiore dei modi: Carabinieri e Polizia ammazzeranno sia Fracchia che la Belva, con buona pace della faccenda.
Fracchia e la Belva Umana nell'aldilÃ
La loro avventura però non finirà con la loro morte fisica: arrivati nell'aldilà , al furba Belva Umana esibirà il lasciapassare della polizia, garantendosi così l'accesso al paradiso.
Il povero Fracchia invece del lasciapassare si ritroverà un foglio di giornale, e sarà pertanto trascinato all'inferno.
La gente che è umana
Giandomenico Fracchia
Servile e debosciato impiegato di mezz'età , che lavora presso una nota industria dolciaria.
Essere senza il minimo accenno di spina dorsale, perennemente umiliato da superiori e colleghi, vive da solo, infautuato - senza alcuna speranza - della brutta ma indisponente signorina Corvino, sua collega di lavoro.
Per sua sfortuna, scoprirà che è il sosia spiccicato di un tremendo criminale internazionale soprannominato Belva Umana, che lo prenderà in ostaggio e lo costringerà ad una spaventosa serie di disavventure, che culmineranno con la sua morte per opera delle forze dell'ordine.
Purtroppo, anche nell'aldilà verrà gabbato dalla Belva, che lo condannerà all'inferno.
La Belva Umana
Efferato criminale ricercato da tutte le polizie del mondo, di una violenza e ferocia uniche, tanto da essersi guadagnato il soprannome di "Belva Umana".
Per un curioso scherzo del destino, ha un sosia perfetto che vive a Roma, ed è l'insignificante e meschino Giandomenico Fracchia; il criminale deciderà dunque di sfruttare la situazione a suo vantaggio, appoggiandosi temporaneamente a casa del succube impiegato e progettando un'ardimentosa rapina alla banca nazionale.
Specializzato in colpi che si risolvono quasi sempre con efferati delitti, è molto attaccato all'ossessiva mamma, e torna perdiodicamente per trovarla, anche se questo vuol dire rischiare sempre di essere acciuffato dalla polizia.
Saputo del piano
di Auricchio per toglierlo di mezzo, prenderà al volo l'occasione e tenterà di far accoppare Fracchia al suo posto, ma verrà comunque ucciso dalle forze dell'ordine.
Nell'aldilà , riuscirà a sfangarla mostrando il lasciapassare di Fracchia, ascendendo così al paradiso.
Per colpa della madre che l'ha imbottito di cioccolato fin da piccino, ha sviluppato un'acuta allergia al cacao, che gli causa un violento rush cutaneo appena ne viene a contatto.
Commissario Auricchio
Commissario della Polizia di Stato decisamente bislacco e molto sanguigno, è sulle tracce della Belva Umana, ed è ossessionato dall'idea di prendere il pericoloso criminale prima di tutti gli altri tutori dell'ordine.
Nella foga di acchiappare il delinquente, se la prenderà con il povero Fracchia, scambiandolo per la Belva e sottoponendolo ad ogni genere di tortura durante l'interrogatorio.
Piuttosto supponente e non molto sveglio, sarà suggerito dal suo attendente nel lasciare un salvacondotto per Fracchia, di modo da permettergli di andare in giro relativamente tranquillo.
Progetterà un piano per acchiappare una volta per tutte la Belva Umana, ma avrà l'imprudenza di comunicarlo al criminale stesso, sotto la falsa identità di Fracchia.
In competizione con i Carabinieri per acciuffare la Belva, nel confusionario finale riuscirà ad accoppare il criminale, però seccherà anche il povero Fracchia.
Colonnello dei Carabinieri
Colonnello della Beneamata in competizione con Auricchio nel tentativo di catturare la Belva Umana.
Grazie ad una spia microcimice messa nell'accendino dell'imbranato commissario, verrà a scoprire il piano per intrappolare la Belva, e quindi deciderà di recarsi con i suoi uomini alla Salus Mea, dove parteciperà ad una grottesca caccia al ladro, che finirà sia con la morte della Belva Umana che del povero Fracchia.
La mamma della Belva Umana
Anziana signora iper-premurosa e decisamente petulante, che il figlio va periodicamente a trovare rischiando ogni volta di essere beccato dalle forze dell'ordine.
Il commissario Auricchio la definisce una vecchia meretrice palermitana,
e sottoporrà il povero Fracchia ad ogni genere di tortura culinaria, addirittura praticandogli il clistere e dei devastanti impacchi caldi di semolino, che ustioneranno il malcapitato sosia del figliolo.
Verrà usata come esca per attrarre la Belva Umana nella trappolona alla clinica "Salus Mea".
Neuro
Uno dei complici della Belva Umana, reclutato per l'ennesima 'rapa' alla banca.
È un pazzoide che parla con gente immaginaria, ed anche con la sua ascella.
Cocainomane da ultimo stadio, avverità la Belva - in realtà , Fracchia - che la rapina alla banca è da anticipare, per via dello sciopero della banca.
Al volante e sotto effetto di cocaina è una scheggia!
Pera
Uno dei complici della Belva Umana, reclutato per l'ennesima 'rapa' alla banca.
È un eroinomane (da cui il soprannome) iper-fornito di droga e d siringhe, quasi sempre 'in cuffia', ossia con la musica di un wallman nelle orecchie.
Tino
Uno dei complici della Belva Umana, reclutato per l'ennesima 'rapa' alla banca.
Bassetto e pelatino, è quello che ha reclutato gli altri due 'apostoli' per il colpo criminale, e che fornisce Fracchia di pistola e bomba a mano.
Direttore Orimbelli
Il direttore della fabbrica di merendine e cioccolato dove Fracchia è impiegato.
Tratta Fracchia in maniera oscena, considerandolo una nullità ed addirittura degradandolo continuamente di mansione, con l'obiettivo di sbatterlo a pulire i gabinetti, vista l'assoluta mosceria del suo impiegato.
Non sapendo che la Belva Umana ha preso il posto di Fracchia, lo convocherà per obbligarlo a fare un test d'assaggio di un nuovo prodotto, ma sarà malmenato violentemente dal feroce criminale, che lo lancerà addirittura fuori dal suo ufficio!
Signorina Corvino
Segretaria del direttore Orimbelli e pertanto collega della stessa fabbrica dove lavora Fracchia, è una brutta ma abbastanza esigente donna di mezza età ancora zitella, fissata con l'oroscopo e con particolare predilezione per il cinema horror, il turpiloquio e la violenza.
Dopo molto penare, Fracchia riuscirà ad estorcerle un invito a cena, ma la serata si tramuterà in un incubo per via del blitz di polizia e Carabinieri.
Finirà pestata dalla Belva Umana, da cui guadagnerà un occhio nero, e di cui s'innamorerà perdutamente.
Sviluppo e produzione
"Fracchia la Belva Umana" è la prima trasposizione su grande schermo delle disavventure di Giandomenico Fracchia, il personaggio creato da Paolo Villaggio negli anni '60 e portato al successo televisivo con la trasmissione "Il sabato del villaggio".
Benché sia venuto ben prima del celebre Fantozzi, Fracchia fu gradualmente abbandonato da Villaggio per concentrarsi quasi esclusivamente sulle avventure del ragioniere più famoso d'Italia, che aveva decisamente surclassato Fracchia a popolarità .
Nel 1981, un anno dopo il grande successo della terza pellicola di Fantozzi, Villaggio decise di rispolverare il personaggio di Fracchia, portandolo per la prima volta al cinema con un film totalmente comico, senza forti rimandi alla satira sociale come era accaduto invece in precedenza.
Per assicurarsi una sorta di continuum con il mondo di Fantozzi, Villaggio richiamò per il film due attori conosciuti ed amati dal pubblico, Anna Mazzamauro e Gigi Reder, ormai entrati in pianta stabile nell'universo fantozziano.
Una piccola ma significativa parte venne data a Gianni Agus, mentre per il ruolo del commissario Auricchio fu scelto un altro grandissimo attore comico del periodo, quasi sempre carta vincente per ottimi riscontri al botteghino: Lino Banfi.
Tra le comparse, due giovanissimi attori destinati ad avere molto successo di lì a poco: Massimo Boldi e Francesco Salvi.
Richiami e marchio di fabbrica
Il film è puro genere comico, peraltro di sublime fattura: è una sequenza infinita di gag e battute incessanti, che accompagnano lo spettatore da inizio alla fine dell'opera.
La contrapposizione tra l'idiozia di Fracchia e la spietata ferocia della Belva Umana, con i cambi rapidi d'espressioni di Villaggio è veramente unica, e rende tutto il film godibilissimo.
Altrettanto eccezionale, al pari di quella di Villaggio, la performance di Lino Banfi, diventata un cult anche per le generazioni contemporanee.
La comicità è sempre quasi totalmente incentrata sullo 'slapstick', ma parte fondamentale la trovano anche le geniali battute ed i doppi sensi, specie nei duetti tra Auricchio e De Simone ed in quelli, epici, del commissario e la Belva Umana.
Menzione d'onore per la grandissima interpretazione di Gigi Reder, nel ruolo della terribile mamma della Belva: uno dei momenti più divertenti di tutto il film!
Spezzoni storici - Da "Sergio e Bruno gli incivili"
Fracchia è riuscito, dopo molti sforzi e penare, a convincere la signorina Corvino, segretaria del direttore Orimbelli e sua collega, ad uscire con lui.
La Corvino però gli impone un film dell'orrore e, non di meno, la cena in un ristorante che definire vernacolare è poco: "Da Sergio e Bruno gli incivili".
Nel ben mezzo della cena, però, arriverà il commissario Auricchio che, credendo di aver finalmente beccato la Belva Umana, organizzerà un blitz dei suoi uomini nel locale.
Ad attenderlo ci saranno i tremendi cantori del ristorante, che l'accoglieranno in maniera decisamente... Colorata.
Auricchio non si farà sorprendere e, con invidiabile prontezza di spirito, gli risponderà per le rime.
Da vedere, poiché è uno dei pezzi più famosi e divertenti di tutto il film!