Iron Man
Lingua originale: Inglese
Paese di produzione: USA
Anno: 2008
Durata: 126 min
Rapporto: 2.35:1
Genere: azione, fantascienza
Regia: Jon Favreau
Soggetto: Fumetto Marvel Comics
Sceneggiatura: Mark Fergus, Hawk Ostby, Art Marcum, Matt Holloway
Produttore: Avi Arad, Kevin Feige
Produttore esecutivo: Louis D'Esposito, Peter Billingsley, Jon Favreau, Avi Arad, Stan Lee, David Maisel
Casa di produzione: Marvel Studios, Fairview Entertainment, Paramount Pictures, Marvel Entertainment, Dark Blades Films
Distribuzione in italiano: Paramount Pictures
Fotografia: Matthew Libatique
Montaggio: Dan Lebental
Effetti speciali: Industrial Light & Magic, New Deal Studios, Stan Winston Studio, Legacy Effects Tata Elxsi Visual Computing Lab, Pixel Liberation Front, The Embassy, The Orphanage, Prologue Films, CafeFX, Giant Studios, Lola Visual Effects, ScanlineVFX Musiche Ramin Djawadi
Scenografia: J. Michael Riva Costumi Rebecca Bentjen, Laura Jean Shannon
Interpreti e personaggi
Robert Downey Jr.: Tony Stark / Iron Man
Gwyneth Paltrow: Virginia "Pepper" Potts
Jeff Bridges: Obadiah Stane / Iron Monger
Terrence Howard: Colonnello James Rhodes
Leslie Bibb: Christine Everhart
Shaun Toub: Ho Yinsen
Faran Tahir: Raza Clark
Gregg: Phil Coulson
Jon Favreau: Happy Hogan
Doppiatori originali
Paul Bettany: J.A.R.V.I.S.
Doppiatori italiani
Angelo Maggi: Tony Stark / Iron Man
Francesca Fiorentini: Virginia "Pepper" Potts
Massimo Corvo: Obadiah Stane / Iron Monger
Fabrizio Vidale: Colonnello James Rhodes
Francesca Guadagno: Christine Everhart
Sergio Lucchetti: Ho Yinsen
Enrico Di Troia: Raza
Pasquale Anselmo: Phil Coulson
Nino D'Agata: J.A.R.V.I.S.
Enrico Chirico: Happy Hogan
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Trama
Tony Stark (Robert Downey Jr.) è un geniale, spocchioso e donnaiolo multimiliardario, capo e proprietario delle famose Stark Industries, una gigantesca industria d'armi ad altissima tecnologia, che fornisce i suoi letali strumenti di morte agli eserciti di tutto il mondo.
Tony Stark, l'eccentrico e dissoluto magnate delle Stark Industries
Inventore di strabiliante capacità , Stark è al contempo vanesio, arrogante e dissoluto , totalmente incentrato sul suo business e ben poco curante degli effetti che le sue devastanti armi possano avere sui civili.
Siamo le industrie Stark, e vendiamo morte e distruzione!
Tutto ciò però è destinato a durare ben poco: durante una dimostrazione di un nuovo e distruttivo missile prodotto dalle Stark Industries in Afganistan (il Jericho), che Stark spera di piazzare all'esercito americano, il magnate subisce un attentato da parte di un gruppo di terroristi locali.
L'attentato terroristico a Tony
Nel sanguinoso parapiglia, Stark viene gravemente ferito dall'esplosione di un ordigno, per ironia della sorte proprio uno di quelli prodotti dalle sue industrie.
Risvegliatosi in una squallida cella, Tony apprende che è stato rapito dai terroristi e tenuto in vita con un unico scopo: costruire per loro un missile
Jericho.
Tony prigioniero dei terroristi
Purtroppo per il miliardario, la spiacevole situazione di prigionia è aggravata dalle sue condizioni fisiche: alcune schegge della bomba che lo ha ferito si sono conficcate nel suo petto, minacciando il cuore.
Impossibilitato dal tentare un'operazione chirurgica in quel posto, un altro prigioniero, il fisico arabo Yinsen, costruisce un rudimentale elettromagnete alimentato da una batteria d'auto portatile, che impedisce alle schegge di raggiungere il cuore.
Il dottor Yinsen
Tony capisce in breve che, anche se riuscirà a costruire per davvero un prototipo di Jericho, non avrà comunque nessuna chance di uscire da lì vivo e così, d'accordo con Yinsen, progetta un ardimentoso piano: con gli attrezzi ed i materiali forniti dai terroristi per il missile, i due costruiranno invece un'armatura da battaglia servo-meccanica, capace di sbaragliare i furfanti e guadagnarsi così la libertà .
Tony costruisce un reattore mini Arc
Per l'alimentare l'armatura, Stark costruisce un piccolo ma potente reattore chiamato "Arc": un'idea di suo padre Howard Stark, che permette di ottenere una grande quantità di energia grazie al palladio.
Il reattore Arc, oltre che alimentare l'armatura, potrà così anche funzionare da elettromagnete, salvando il cuore di Stark dalle mortali schegge.
Gli sforzi di Tony e Yinsen danno i loro frutti, e viene così assemblata un'armatura da guerra elettro-meccanica, chiamata Mark I, che Stark decide di provare direttamente su se stesso, iniziando l'evasione e sbaragliando tutti i terroristi, dovendo però adire addio all'amico Yinsen, che si sacrificherà per lui, morendo.
Tony indossa l'armatura da guerra
Riuscito a fuggire dopo la battaglia e liberatosi dell'armatura, Stark sarà fortunatamente recuperato in pieno deserto afgano
dal suo amico Jim "Rhodey" Rhodes, pilota dell'aviazione statunitense.
Tornato in America e resosi conto che i terroristi che lo avevano catturato utilizzavano le avanzate armi delle Stark Industries (che non avrebbero dovuto avere), un Tony profondamente scosso dalla sua orribile esperienza e all'inizio del percorso psicologico che lo porterà al suo destino di eroe, costruisce una versione potenziata del mini generatore Arc nel suo petto, iniziando anche a progettare una nuova armatura con l'aiuto di J.A.R.V.I.S., l'intelligenza artificiale che governa tutta la Stark Tower.
La morte di Yinsen
Gli esperimenti sulla nuova armatura procedono a tentativi e piccoli fallimenti, ma il genio di Tony riesce a risolvere via via tutti i problemi, arrivando a costruire una Mark III in oro e titanio, estremamente resistente.
L'armatura modello Mark I
Ad una festa di beneficienza dedicata proprio a lui, Stark incontra la sua segretaria Pepper Potts (Gwyneth Paltrow), per la quale Tony prova ben più che un'attrazione professionale ma che ha sempre rifiutato, giudicandolo - come in realtà è - un playboy ben poco empatico e disinteressato ai problemi degli altri.
Pepper Potts e l'agente Coulson
Alla stessa festa Tony, per mezzo della giornalista e sua ex fiamma Christine Everhart, scopre che una grossa spedizione delle sue armi è stata fatta in Afganistan senza la sua autorizzazione.
Per vederci chiaro, il magnate chiede spiegazioni a Obadiah Stane (Jeff Bridges), suo amico e storico socio, che si rivela un essere cinico e ansioso di esautorare Stark dall'amministrazione aziendale, nonché vera mente dietro la compravendita clandestina delle armi.
Obadiah Stane
Nel frattempo, i terroristi che avevano rapito Stark, proprio grazie al grande quantitativo di armi inviatogli da Stane, cominciano a seminare la distruzione
tra le popolazioni più povere dell'Afganistan.
Tony, preso dalla rabbia contro i criminali, indossa l'armatura Mark III e, volando in medio oriente, stermina i terroristi grazie alla sua superiore potenza di fuoco e ai suoi gadget ultra-tecnologici.
Pepper aiuta Tony ad installare il nuovo reattore Arc
Nel parapiglia
della battaglia però, Tony viene attaccato anche da due aerei da caccia americani, e per difendersi è costretto ad abbatterne uno, salvando però il pilota.
Rhodey, capito che dentro l'armatura c'era il suo amico Tony, lo difende additando il fatto come un'incidente da esercitazione.
James "Rhodey" Rhodes, amico di lunga data di Tony
L'incidente farà conoscere al mondo il misterioso giustiziere in armatura, che i media soprannomineranno preso "Iron Man".
I veri guai per Tony sono solo (di poco) rimandati: i terroristi sterminati da Iron Man si rilevano essere la brigata dei "Dieci Anelli", e chi muove le loro fila, fornendogli armi e supporto è proprio il bieco Stane, che si rileva anche essere il mandante dell'attentato a Tony d'inizio film.
Tony testa i repulsori
Ritrovati i pezzi della prima armatura Mark I, Stane intuisce subito che quella è una creazione del genio di Tony, che potrebbe essere molto utile da vendere come arma delle Stark Industries.
Il malvagio però si trova di fronte ad un grosso problema: i suoi scienziati non riescono a riprodurre la versione miniaturizzata del reattore Arc (lo stesso che alimenta la Stark Tower e le industrie), per cui decide di risolvere il problema alla radice, rubandolo dal petto di Tony dopo averlo messo KO.
L'armatura Mark II
Un agonizzante Stark, privo del generatore che alimenta l'elettromagnete che gli salva il cuore dalle schegge, con un'ultimo sforzo riesce ad installarsi il primo prototipo di mini Arc costruito in galera, e messo sotto teca da Pepper Potts.
Tony decide di diventare un eroe, ed andare ad annientare i terroristi: nasce Iron Man
Indossata la Mark III, seppure sotto-potenziata per via del debole apporto energetico del vecchio modello di Arc, Tony riesce appena in tempo ad arrivare al Settore 16 delle Stark Industries, dove Pepper Potts e gli agenti dello S.H.I.E.L.D. (una misteriosa organizzazione governativa) sono stati sbaragliati da Stane con indosso un minaccioso prototipo di armatura da guerra (Iron Monger), alimentata dal generatore sottratto a Stark.
Iron Man distrugge i terroristi dei Dieci Anelli
Tony e Stane ingaggiano così un violentissimo duello per la città , fatto di colpi durissimi: l'armatura di Iron Monger è molto potente, mentre quella di Iron Man è limitata dalla debole energia del suo vecchio reattore mini Arc.
Iron Man, il supereroe in armatura!
Per tentare di fermare l'avversario, Iron Man decide di portarlo in alta quota, confidando sul fatto che Stane non abbia ancora trovato un modo per evitare il congelamento della sua armatura.
Il piano riesce, ma purtroppo non è sufficiente a fermare defintivamente il pazzo Iron Monger, così Tony, con una mossa suicida, ordina a Pepper di liberare tutta l'energia del reattore Arc delle Stark Industries, che rimbalza su Iron Man e, deviando, colpisce così Stane, uccidendolo definitivamente.
Stane ruba a Tony il reattore Arc nel suo petto, condannandolo a morte
Sembra che anche Tony sia purtroppo rimasto ucciso dall'enorme raggio energetico ma, fortunatamente, il mini Arc nel petto lo ha salvato, proteggendogli il cuore.
Lo S.H.I.E.L.D. prepara una copertura per Stark da dare in pasto alla stampa e ai media, ma con gran sorpresa e cogliendo tutti alla sprovvista, Tony rivela in mondovisione di essere proprio lui 'Iron Man', il supereroe in armatura!
Iron Man combatte contro Iron Monger
Tornato alla sua villa, Tony incontra il carismatico e misterioso Nick Fury (Samuel L. Jackson), capo dello S.H.I.E.L.D., che lo avverte che non è l'unico supereroe del mondo, e gli presenta il progetto "Vendicatori".
Tony Stark rivela alla stampa di essere Iron Man
Gli eroi in calzamaglia
Anthony Edward "Tony" Stark / Iron Man
Geniale multimiliardario proprietario delle Stark Industries, figlio del già geniale Howard Stark.
Playboy incallito, disilluso, vanesio e dalla sarcastica battuta sempre pronta, subirà un forte cambiamento di carattere (e di intenti di vita) dopo che sarà quasi ammazzato da un gruppo di terroristi asiatici, rimanendo gravemente ferito.
Per scappare dalla sua prigionia e grazie all'aiuto del fisico Yinsen, costruirà un prototipo di armatura da battaglia pesantemente armato, con cui riuscirà a salvarsi la vita.
Con l'aiuto di J.A.R.V.I.S. migliorerà la sua invezione, diventando il il misterioso uomo in armatura conosciuto come Iron Man.
Passerà definitivamente dalla parte del bene, diventando un eroe, quando si sacrificherà per sconfiggere il suo socio d'affari Stane, e bloccherà per sempre la vendita delle armi delle Stark Industries.
J.A.R.V.I.S.
Acronimo di Just A Rather Very Intelligent System, è un'intelligenza artificiale creata da Tony Stark, che lo assiste nei suoi lavori alla Stark Tower.
Datosi che è una IA, è l'unico interlocutore (più o meno) senziente che non viene infastidito dalla spocchia e dalle costanti battutine sarcastiche di Tony.
Ho Yinsen
Fisico catturato dal gruppo terroristico dei "Dieci Anelli", che salva la vita a Tony Stark costruendo un rudimentale elettromagnete ed installandoglielo nel petto devastato dalle schegge di granata.
Assieme a Tony costruisce la prima armatura Mark I, con la quale i due tentano di fuggire dai loro aguzzini.
Purtroppo il dottor Yinsen morirà durante la rocambolesca fuga, salvando però
(ancora una volta) la vita al suo amico.
Pepper Potts
Segretaria di Tony Stark alle Stark Industries, ed una delle poche donne (e persone in generale) a saper tener testa al suo sciroccato capo.
Si rivelerà un aiuto prezioso per Tony, datosi che scoprirà che Stane è dentro fino al collo nel contrabbando delle armi delle industrie di Stark.
Phil Coulson
Braccio destro di Nick Fury allo S.H.I.E.L.D., viene incaricato dal suo capo di tenere d'occhio Stark dopo la sua fuga dall'Afganistan.
Tenterà , senza molto successo, sia di fermare il pazzo Iron Monger e sia di convincere Tony a tenere segreta la sua identità di Iron Man.
Nick Fury
Enigmatico e carismatico capo dello S.H.I.E.L.D., la super-organizzazione d'intelligence americana che però opera in tutto il mondo, essendo direttamente agli ordini del Consiglio di Sicurezza Mondiale.
Fa sorvegliare costantemente Stark dal suo uomo di fiducia Phil Coulson dopo la sua fuga dall'Afganistan e, a fine storia, si presenta direttamente al magnate informandolo del misterioso progetto "Vendicatori".
Le forze del male
Obadiah Stane / Iron Monger
Socio di Stark alla Stark Industries e vecchio e fidato amico di famiglia da moltissimo tempo.
Si rivelerà un subdolo profittatore, in combutta con un terribile e feroce gruppo di terroristi, a cui commissionerà l'uccisione di Tony.
Resosi conto delle potenzialità dell'armatura creata da Stark, arriverà a costruire un suo prototipo pesantemente armato, con l'intento di mandarlo in produzione e rivenderlo ai migliori offerenti.
Con addosso l'armatura di Iron Monger ingaggerà un feroce duello con Iron Man, in cui alla fine verrà messo fuori combattimento.
I Dieci Anelli
Un gruppo di feroci terroristi asiatici, in combutta col bieco Obadiah Stane, che li rifornisce di armi delle Stark Industries.
Su ordine di Stane tenteranno un agguato assassino a Tony Stark, arrivando a ferirlo gravemente ed imprigionarlo, costringendolo a costruirgli un prototipo di missile Jericho.
Verrano prima falcidiati da Iron Man, e poi finiti proprio da Stane.
Sviluppo e produzione
"Iron Man" è il primo film del Marvel Cinematic Universe (brevemente MCU), ovverosia la grande saga dei Marvel Studios, lo studio cinematografico della Marvel Comics in possesso della Disney.
Esattamente come nella controparte cartacea, il MCU si prefigge di far condividere lo stesso identico universo a tutti i piccoli e grandi supereroi della Marvel, amalgamandoli in
una trama coerente, che lega film, serie televisive e videogiochi.
Il progetto, cominciato ad essere sviluppato dal 2005, è uno dei più complessi ed ambiziosi di tutta la storia
della cinematografia, talmente imponente da essere stato diviso per fasi.
"Iron Man" è il capostipite della Fase Uno, e si è dovuto portare appresso un peso non di poco conto: il suo successo al botteghino ha infatti convinto la Marvel che tutto il piano del MCU potesse essere attuato, il che è risultato poi fondamentale per tutti gli altri film della saga.
Per la parte di Tony Stark, il geniale ed amatissimo miliardario alter ego di Iron Man,
vennero contattati grandissimi nomi: Nicholas Cage, Tom Cruise e persino Leonardo DiCaprio, ma alla fine la produzione decise di affidare il ruolo a Robert Downey Jr., attore molto in voga negli anni '80 ma che veniva da un lungo periodo infelice, fatto di problemi di droga, guai guidiziari e film non proprio esaltanti.
L'idea si rivelò vincente: l'attore, avuta carta bianca per personalizzare il suo Stark, riuscì ad inventarsi un personaggio del tutto credibile, sarcastico e spocchioso ma incredibilmente amabile e convincente.
La bella Gwyneth Paltrow, rivelazione degli anni '90
ma anche lei vittima di un inizio 2000 non esattamente esaltante, ebbe il ruolo di Pepper Potts, mentre l'esperto Jeff Bridges (il famoso "Drugo" del capolavoro cult "Il Grande Lebowsy") ottenne il ruolo dell'antagonista Obadiah Stane.
La parte che comunque risulterà più incisiva, paradossalmente (ma neppure tanto) considerata la sua brevità di apparizione, fu quella affidata all'icona di Hollywood Samuel L. Jackson, nel ruolo del capo dello S.H.I.E.L.D., Nick Fury.
Benché quasi un cameo a fine film, il personaggio di Nick diventerà una delle colonne portanti di tutto il MCU, giocando un ruolo chiave in ogni fase del progetto.
Lo sviluppo della pellicola fu abbastanza lungo e travagliato: il piano di portare sullo schermo uno dei personaggi Marvel più amati, Iron Man, può essere fatto risalire addirittura agli inizi degli anni '90, ma naufragò nel nulla dopo una serie di cambi d'idea di di progetto, alcuni addirittura clamorosi (basti pensare all'idea di Quentin Tarantino come sceneggiatore e regista!).
Molto del ritardo fu dovuto anche alla complicata gestione dei diritti sul personaggio di Iron Man, comperati inizialmente dalla Universal Studios e poi tornati alla Marvel, dopo una serie considerevole di problemi e di passaggi di proprietà .
La produzione del film iniziò il 12 marzo del 2007,
con le riprese (a Playa Vista in California) della prigionia di Tony Stark.
La curiosità fu che lo script completo del film non era ancora pronto del tutto quando si cominciò a girare, quindi molti dialoghi degli attori furono improvvisati: ciò piacque al regista Jon Favreau, che considerò la cosa un plus, con la convinzione (effettivamente, azzeccata) che ciò avrebbe dato più naturalezza alla pellicola.
Il cameo di Samuel L. Jackson fu filmato a parte, con una troupe dedicata, senza darne notizia agli altri membri del set: ciò fu fatto per mantenere il più possibile l'effetto sorpresa
e limitare i rumors, ma ciò si rivelò comunque infefficace (su Internet la notizia divenne di dominio pubblico dopo poco tempo).
Le riprese finirono il 25 giugno 2007 nel Nevada, al famoso Caesar Palace di Las Vegas.
Richiami e marchio di fabbrica
Il film inizia ufficialmente l'ambizioso progetto del Marvel Cinematic Universe ed è pertanto considerato importantissimo sia dalla Marvel che dai fan della saga.
La scelta di creare un nuovo universo totalmente da zero, ignorando le pellicole dei supereroi Marvel fatte in precedenza (ad esempio, l'ottima trilogia di Spider-Man di Sam Raimi) e programmando sceneggiature coerenti, personaggi comuni e continui rimandi per ogni pellicola fu senza dubbio difficoltosa da realizzare, ma vincente: "Iron Man" fu un grandissimo successo al botteghino,
spianando la strada all'ascesa del progetto voluto dai Marvel Studios e dalla Disney dietro di essi.
Robert Downey Jr. si rivelò un'ottima scelta, divenendo una delle icone del nuovo progetto, amatissimo dai fan, mentre l'uso sapiente della computer grafica, giunto ad eccellenti livelli di credibilità , consentì riprese molto realistiche ed efficaci.
Sulla falsariga dei film di Batman diretti da Christopher Nolan, la sceneggiatura si concentrò sul rendere più credibile
la trama e le situazioni, cercando di accordarle - per quanto possibile, essendo comunque sci-fi - al livello tecnologico del tempo.
Samuel L. Jackson nel ruolo di Nick Fury, per quanto un piccolo cameo, diventerà comunque una delle icone più rappresentative del MCU, e farà spesso da vero "fil-rouge" tra le differenti pellicole della saga.
Attinenze e differenze con il fumetto
La storia di Tony Stark e di come diventò Iron Man raccontata nel film è grossomodo coerente con quella narrata nelle origini del supereroe durante la cosidetta "Golden Age" di fine anni '60.
Anche nel film, Tony Stark, magnate ed incallito playboy a capo delle Stark Industries, viene rapito da dei terroristi asiatici, anche se non più vietnamiti.
Come nel fumetto, nella sua cella, ferito a morte, incontra il dottor
Ho Yinsen, che gli salva la vita impiantandogli un elettromagnete nel petto.
Anche la parte della costruzione dell'armatura da parte dei due prigionieri è più o meno coerente col fumetto, così come la morte di Yinsen.
La prima apparizione di Iron Man, nel 1963
Il carattere di Tony è stato reso da Robert Downey Jr. forse un pelo più sarcastico e decisamente molto più spiritoso che nel fumetto, ma questa è stata una caratterizzazione che, conti alla mano, è riuscita senza dubbio a riscontrare le simpatie dei fan.
Pepper Potts, la fidata segretaria di Tony nel fumetto, ha un ruolo più o meno coerente anche nel film, sebbene l'inizio della relazione romantica (che poi proseguirà deciso nelle successive pellicole) sia stato sin troppo idealizzato (e romanzato).
Totalmente stravolto come personaggio - ma non come ruolo di importantissima rilevanza - il personaggio di Edwin Jarvis, lo storico maggiordomo di Tony Stark: la produzione ha infatti deciso di farlo diventare un'intelligenza artificiale, ricalcando un po' quello che la Marvel ha già proposto in alcune serie animate e nella lunga (e drammatica) saga del "Dark Reign" di Norman Osborne.
Obadiah Stane ha invece una genesi totalmente differente dal fumetto: nel comics, Stane è un furbo e subdolo imprenditore che, grazie ai suoi pochissimi scrupoli, riesce ad inglobare le Stark Industries di Tony, facendolo addirittura precipitare nell'alcolismo da cui l'eroe uscirà dopo moltissimo tempo.
La nascita
di Iron Monger e del violento scontro con Iron Man è più o meno similare, anche se differisce per la trafica fine: nel film Stane viene ucciso da un violento getto di energia del reattore Arc, mentre nel fumetto il furfante, battuto da Tony, decide di suicidarsi sparandosi in faccia i raggi repulsori.
Accoglienza
Il film è stato un enorme successo, sia di critica che di pubblico: costato 140 milioni di dollari, ne fece incassare circa 540 in tutto il mondo, spianando la strada all'epopea del Marvel Cinematic Universe e del business miliardario ad esso collegato.
I fan acclamarono la performance artistica di Robert Downey Jr., particolarmente scanzonata, che si prestò molto bene al tono generale della pellicola (e del Marvel Cinematic Universe), mai troppo oscuro, almeno non ai livelli degli osannati film su Batman di Christopher Nolan.
Il successo planetario del film convinse definitivamente la Marvel della bontà del progetto del Marvel Cinematic Universe, che nel tempo sarebbe diventato uno dei più grandi affari del cinema degli ultimi anni.