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Ritorno al Futuro

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Titolo originale: Back to the Future
Lingua originale: inglese
Paese di produzione: Stati Uniti d'America
Anno: 1985
Durata: 118 min
Colore: colore
Audio: sonoro
Rapporto: 1,85:1
Genere: avventura, commedia, fantascienza, fantastico
Regia: Robert Zemeckis
Sceneggiatura: Robert Zemeckis, Bob Gale
Produttore: Bob Gale, Neil Canton
Produttore esecutivo: Steven Spielberg, Kathleen Kennedy, Frank Marshall
Fotografia: Dean Cundey
Montaggio: Harry Keramidas, Arthur Schmidt
Effetti speciali: Kevin Pike
Musiche: Alan Silvestri, Huey Lewis and the News (canzoni)
Scenografia: Lawrence G. Paull

Interpreti e personaggi

Michael J. Fox: Marty McFly
Christopher Lloyd: "Doc" Emmett L. Brown
Lea Thompson: Lorraine Baines McFly
Crispin Glover: George McFly
Thomas F. Wilson: Biff Tannen
Claudia Wells: Jennifer Parker
Marc McClure: Dave McFly
Wendie Jo Sperber: Linda McFly
James Tolkan: Strickland
Norman Alden: Lou Caruthers
Donald Fullilove: Goldie Wilson
George DiCenzo: Sam Baines
Frances Lee McCain: Stella Baines
Jason Hervey: Milton Baines
Harry Waters Jr.: Marvin Berry
Will Hare: Il "Vecchio" Peabody
George 'Buck' Flower: Red il senzatetto
Billy Zane: Match
J.J. Cohen: Skinhead
Casey Siemaszko: 3-D

Doppiatori italiani

Teo Bellia: Marty McFly
Ferruccio Amendola: "Doc" Emmett L. Brown
Anna Rita Pasanisi: Lorraine Baines McFly
Oreste Baldini: George McFly
Alessandro Rossi: Biff Tannen
Emanuela Rossi: Jennifer Parker
Roberto Chevalier: Dave McFly
Gianfranco Bellini: Strickland
Pino Locchi: Lou Caruthers
Vittorio Stagni: Goldie Wilson
Renato Mori: Sam Baines
Flaminia Jandolo: Stella Baines
Francesco Pezzulli: Milton Baines
Angelo Nicotra: Marvin Berry
Mario Milita: Il "Vecchio" Peabody / Red il senzatetto

Dovendo trasformare un'automobile in una macchina del tempo, perché non usare una bella automobile?

Trama

Hill Valley, California, Stati Uniti d'America, nel 1985.
Esattamente, è il 25 ottobre del 1985, e mai come in questo caso la data d'inizio di un film sarà così importante nella storia dello stesso, quindi fareste proprio bene a ricordarvela.
Il giovane adolescente Marty McFly (Michael J. Fox) è il classico ragazzo americano nel periodo d'oro dell'America degli anni '80: liceale ben poco disciplinato, piuttosto incline all'arte del perdere tempo e con una classica passione comune a molti suoi coetanei, ovvero la chitarra elettrica, che suona però senza troppa fortuna: al provino, difatti, la sua band è sonoramente bocciata per suonare al ballo di fine anno della scuola.
Fidanzato con la bella coetanea Jennifer Parker (Claudia Wells), Marty ha una situazione familiare non propriamente invidiabile: suo padre George McFly (Crispin Glover) è un mezzo fallito, da sempre succube e vittima di ogni genere di sopruso del suo vecchio compagnio di liceo Biff Tannen (Thomas F. Wilson), ora suo spietato capoufficio, mentre la mamma Lorraine (Lea Thompson) non se la passa per nulla meglio, essendo ormai una signora di mezza età perennemente inacidita e stufa di tutto e di tutti, persino dei suoi figli.

Marty McFlyMichael J. Fox è Marty McFly

Ah, già, i fratelli di Marty: una poco attraente sorella - svogliata come la madre - e un fratello che consegna pizze a domicilio per campare.
L'unico amico di Marty è il suo vicino di casa Emmet "Doc" L. Brown (Christopher Lloyd), un attempato e stralunato inventore che passa tutti i giorni chiuso nel suo laboratorio col suo fido cane Einstein ad inventare cose dal poco probabile utilizzo (come un mega-stereo dalla potenza fuori scala).
Quel 25 ottobre, non trovandolo in laboratorio, Marty riceve una telefonata da Doc, che lo invita a presentarsi la sera stessa, munito di videocamera, al parcheggio di Twin Pines dove avrà luogo un misterioso esperimento.

Il Dr. Emmett "Doc" L. BrownIl Dr. Emmett "Doc" L. Brown, inventore del flusso canalizzatore che permette di viaggiare nel tempo

La sera stessa, al luogo concordato, Marty scopre che Doc ha costruito addirittura una macchina del tempo, e ha avuto la bella idea di installarla proprio su... Una vera macchina, ovvero un'autovettura DeLorean DMC-12!

La DeLorean che viaggia nel tempoLa DeLorean dopo che ha compiuto con successo il suo primo viaggio di test

L'esperimento è di importanza fondamentale per la scienza ed anche per il Dottor Brown: ha speso quasi tutto il patrimonio di famiglia, oltre che trent'anni della sua vita, per realizzare una folle idea che gli venne nel lontano 5 novembre 1955, quando scivolò in bagno e cadde sbattendo la testa: il circuito temporale, costituito dal nucleo a forma di "Y" che permette il viaggio nel tempo, chiamato flusso canalizzatore.
Comandando l'auto da remoto, Doc inizia l'esperimento, infilando il suo fido cane Einsten nella macchina e mandandolo esattamente un minuto in avanti nel futuro.

Marty McFlyLa DeLorean dopo che ha compiuto con successo il suo primo viaggio di test

Il test riesce con successo: il computer di bordo è progettato per attivare la destinazione scelta automaticamente, appena la vettura raggiunge le 88 miglia orarie.

Un momento... un momento, Doc! Mi stai dicendo che hai costruito una macchina del tempo... Con una DeLorean?!?

La potenza elettrica assorbita dai circuiti temporali è talmente tanta (1,21 GW) che, ad ogni viaggio nel tempo Doc è costretto a ricaricare la fonte d'alimentazione del flusso canalizzatore tramite una reazione di fissione nucleare, usando delle piccole cariche di plutonio che lo strampalato scienziato ha pensato bene di fregare a dei terroristi libici, che invece gli avevano ordinato di costruirci una bomba!

Marty McFlyIl pannello di controllo dei tempocircuiti della DeLorean

Ricaricato così il reattore nucleare, Doc non fa neppure in tempo a realizzare il suo sogno - ovverosia andare di una trentina d'anni avanti nel futuro per vedere i progressi della scienza e dell'umanità - che i terroristi libici che aveva ingannato, armati fino ai denti, gli tendono un sanguinoso agguato, uccidendolo.
Preso dal panico, Marty sale a bordo della DeLorean, ed ingaggia una furiosa corsa per sfuggire ai criminali.

Ma la storia cambierà!

Arrivato a 88 miglia all'ora, però, succede l'imprevisto: i circuiti temporali si attivano automaticamente, spedendo Marty nel passato, esattamente il 5 novembre 1955, la data che Doc aveva lasciato in memoria sul computer di bordo prima di morire, quando spiegava a Marty il funzionamento della macchina.

Il flusso canalizzatoreIl flusso canalizzatore, così come compare nel bel videogame ispirato al film e pubblicato dalla Telltale

Senza più plutonio per tornare al futuro e bloccato nella Hill Valley degli anni '50, uno spaesato Marty si fa quasi mettere sotto da un'auto, che si scoprirà essere quella di... Suo nonno, ovvero il papà di una giovanissima Lorraine che, soccorso il ragazzo, s'invaghisce immediatamente di lui.
Inizia cosìa modificarsi la linea temporale, e questo non è affatto un bene per Marty: nella realtà, a subire il piccolo incidente avrebbe dovuto esserci suo padre George, che così si sarebbe conosciuto con sua madre.

Se i miei calcoli sono esatti, quando questo aggeggio toccherà le 88 miglia orarie ne vedremo delle belle, Marty.

I risultati della modifica temporale si manifestano poco a poco in una foto del 1985 che Marty tiene in tasca, e che ritrae lui ed i suoi fratelli: piano piano stanno scomparendo tutti.

Doc nel 1955Il Doc del 1955, mentre viene raggiunto dall'illuminazione su come rispedire nel futuro Marty

Disperato, Marty è costretto a rivolgersi al Doc giovane del tempo, che riuscirà a convincere a prestargli aiuto senza non poco penare.
Analizzando la situazione, anche grazie al video ripreso da Marty nel 1985, il giovane Doc però riscontra subito un problema apparentemente insormontabile: il circuito del tempo richiede 1,21GW per funzionare, ed una simile potenza è impensabile da ricreare nel 1985 così come nel 1959, senza ricorrere ad una fissione nucleare... O alla scarica di un fulmine.

Ha bisogno di un qualcosa di un po' più vivace: plutonio.

Grazie ad un articolo di giornale del 1985 che Marty tiene in tasca, i due amici vengono a sapere che il sabato venturo, il 12 novembre esattamente alle 10.04 di sera, un fulmine si abbatterà sulla storica torre dell'orologio del municipio, causandone il malfunzionamento.
Doc così progetta di utilizzare l'energia del fulmine per alimentare i circuiti della macchina del tempo, e rispedire così indietro - anzi, in avanti - Marty.
Alla data prestabilita manca ancora una settimana, che dovrà essere utilizzata per rimediare all'enorme pasticcio combinato dal ragazzo del futuro, ovvero l'aver intererito con il corso degli eventi, impedendo ai suoi di conoscersi: se Marty non risolverà la situazione e combinerà un nuovo incontro, scomparirà come i suoi fratelli dalla fotografia, e quindi dalla storia.

Doc nel 1955La mamma di Marty nel 1955

Doc porta così Marty al liceo frequentato dal padre George, con la missione di spingerlo - in qualche maniera - a conoscere Lorraine, ma il compito si rivelerà presto arduo: George è veramente un pasticcione imbranato, deriso da tutti gli altri ragazzi della scuola, e che è totalmente succube del giovane Biff, spaccone e borioso già ai tempi.

George McFly nel 1955George McFly nel 1955

Dopo aver dato a Biff una sonora lezione coprendo di ridicolo, Marty realizza che l'unica buona occasione per far conoscere i due è il ballo di fine anno - dove in effetti si conobbero nel passato non alterato dal protagonista - e progetta quindi un ingegnoso piano per convincere il timido George ad andare all'evento, organizzando con Lorraine una combine: farà credere alla mamma di andare con lei al ballo e poi, in accordo con George, tenterà di circuirla contro la sua volontà facendo così intervenire il padre, che la platealmente la salverà e così il corso originale della storia sarà ripristinato.

George McFly nel 1955Lo spaccone Biff da giovane, nel 1955

Le cose però vanno ben differentemente: la spigliata Lorraine non si dimostra nemmeno manco per sogno riottosa nei confronti dell'approccio spinto di Marty, ed anzi è proprio la ragazza a saltare addosso al giovane!
A complicare la faccenda c'è anche l'improvviso arrivo di Biff, desideroso di vendetta nei confronti di Marty, che viene così preso e sbattutto nel bagagliaio dell'auto, mentre il bruto tenta di costringere Lorraine ad avere un rapporto con lui.
Fortunatamente arriva George che, sfidando e vincendo la sua vigliaccheria, stenderà Biff con un terrificante destro, salvando così Lorraine e ripristinando - più o meno - il continuum temporale.
Per far sì che i suoi genitori si diano finalmente il primo bacio, esattamente come nel passato non modificato da lui, Marty sostituisce il chitarrista della band del ballo, Marvin Berry (il cugino di quello che diventerà il famosissimo Chuck Berry), in un'epica interpretazione del classico del rock & roll "Johnny B. Goode", all'epoca non ancora uscito.

Il prossimo sabato sera ti rimanderò... Indietro nel futuro!

Salvato il proprio futuro, è però tempo per Marty di ritornarci: il fulmine sta per colpire la torre dell'orologio all'orario convenuto, e Doc ha installato una serie di cavi e tralicci che consentiranno alla DeLorean di partire a tutta birra e raggiungere le 88 miglia orarie esattamente nell'attimo stesso che il fulmine disperda la sua energia direttamente nel flusso canalizzatore, per mezzo di un gancio che che farà da conduttore.
Marty ha il tempo di consegnare una lettera a Doc, in cui lo avverte dell'attentato che subirà nel 1985, anche contro la volontà dell'amico: conoscere il proprio destino in anticipo è considerata cosa orripilante da Doc, che quindi non vuole sapere nulla riguardo al suo destino.
Con un po' di fortuna, Doc riesce nel suo piano, facendo tornare Marty e la DeLorean nel futuro, il 25 ottobre del 1985, pochi minuti dopo l'inizio di tutta l'assurda storia.

Chuck, Chuck! È Marvin! Tuo cugino, Marvin Berry!

Marty infatti vede se stesso sfuggire ai terroristi libici, e partire per il 1955.
Il ragazzo però è triste, perché non ha fatto in tempo a salvare l'amico Doc dal commando assassino... Oppure no?
Con sua grande sorpresa, Doc si rialza vivo e vegeto: fregandosene delle sue convinzioni sul continuo dello spazio-tempo, ha letto la lettera che Marty gli ha lasciato nel passato, e s'è messo un bel giubbotto antiproiettile, che gli ha salvato la vita!
Salutando Marty, Doc infine parte per il futuro, esattamente in avanti di 30 anni, coronando così il suo sogno di scoprire i progressi della tecnica e della razza umana.

Biff nel 1985Biff nel 1985, dopo la modifica temporale

Le soprese per Marty non saranno comunque finite qui: a casa infatti, lo aspetterà una famiglia completamente differente da quello che lui ricordava.
Il papà George, vinta la timidezza e la codardia adolescenziale, sarà diventato uno scrittore di successo, ed avrà messo in riga ben bene lo stupido Biff, divenuto un umile e servile lavamacchine.
La mamma Lorraine è decisamente in grande forma, così come suo fratello e sua sorella, avviati entrambi verso ottime carriere.
Ricongiuntosi con la bella Jennifer, Marty non fa in tempo ad assaporare la nuova atmosfera che un boato in lontananza preannuncia l'arrivo di Doc, a bordo di una DeLorean dotata di un micro-reattore a fusione nucleare "Mr. Fusion": c'è di nuovo da compiere un viaggio nel tempo, stavolta nel futuro, per salvare da un triste destino i figli di Marty e Jennifer.
Marty si preoccupa del fatto che Doc non ha preso abbastanza strada per arrivare a 88 miglie orarie, ma lo scienziato lo rassicura: la DeLorean è stata aero-trasformata, e pertanto non ha alcun bisogno di strade!

Verso una nuova avventura!La DeLorean aero-trasformata, in partenza per il futuro

Con i tre eroi che volano verso il futuro, si conclude la prima parte della saga: tante avventure aspetteranno ancora Doc e Marty, in una grande epopea che li vedrà scorrazzare per il tempo a bordo della DeLorean.
Per leggere come continua la storia, clicca qui e vai a "Ritorno al Futuro - Parte II".

Gli eroi del tempo

Marty McFly
Marty McFly

Tipico adolescente americano degli anni '80, ha 17 anni e frequenta, con scarsi risultati, il liceo di Hill Valley.
Fidanzato con Jennifer, ha una famiglia disastrata: suo padre George è un fallito, sua madre Lorraine è una semi-alcolizzata e i suoi fratelli conducono una vita mediocre.
Il suo unico e grande amico è lo svitato inventore Emmett "Doc" L. Brown, che lo trascinerà - suo malgrado - in un'incredibile avventura nel 1955, a bordo di una DeLorian trasformata in macchina del tempo.
Nel passato Marty riuscirà a far conoscere i propri genitori e a cambiare, anche se senza volerlo, la sua condizione nel presente.
S'incavola moltissimo se viene chiamato vigliacco, tanto da cacciarsi sempre in situazioni al limite del suicida pur di non apparire codardo.
Tornato non senza penare nel 1985, sarà immediatamente riacciuffato da Doc e portato nel futuro, per salvare la propria discendenza da un infausto destino.

Emmett "Doc" L. Brown
Emmett "Doc" L. Brown (1985)

Geniale, anche se decisamente sopra le righe, inventore.
Nel 1955, a seguito di un incidente domestico dove sbattè malamente la testa, ebbe una visione: il circuito del flusso canalizzatore, ovverosia un artefatto capace di muoversi nello spazio-tempo senza limiti di età.
Gli ci sono voluti quasi trent'anni, oltre che quasi tutti i fondi economici della famiglia, per costruire la sua visione: una macchina del tempo, installata in una comune DeLorean DMC-12.
Morirà nel 1985 assassinato da dei terroristi libici ai quali aveva sottratto del plutonio - necessario al funzionamento dei tempo-circuiti - ma grazie all'intervento nel passato di Marty riuscirà a cambiare il suo triste destino, salvandosi dall'attentato.
Lo ritroveremo nel finale, vestito con abiti futuristici ed intenzionato a portare Marty e Jennifer nel futuro, per salvare il fato dei loro figlioli.

Emmett "Doc" L. Brown
Emmett "Doc" L. Brown (1955)

La versione giovane del geniale Doc, com'era nel 1955.
Marty lo raggiunge poco dopo che il giovane scienziato ha sbattuto la testa sul lavello del bagno, l'incidente che ha dato inizio a tutti gli eventi della saga, avendo fatto accendere in Doc l'idea del flusso canalizzatore.
Nel 1955 Doc è uno scienziato per modo di dire, datosi che ancora non ha inventato niente di realmente funzionante.
Aiuterà Marty a tornare nel futuro, modificando il sistema d'alimentazione dei tempo-circuiti della DeLorean ed adattandolo a ricevere la scarica elettrica di un fulmine, unico modo per garantire al flusso canalizzatore gli 1,21GW necessari al suo funzionamento.

George McFly
George McFly (1955)

Il giovane papà di Marty, adolescente e liceale nel 1955.
Timido, impacciato ed anche un po' codardo, è un po' lo zimbello della scuola, e viene preso di mira soprattutto dal bullo e feroce Biff.
Appassionato di racconti di fantascienza, subirà un drastico cambio di personalità verso la fine della pellicola, quando salverà il suo amore segreto Lorraine dalle angherie di Biff, stendendolo con un destro.
Da quel momento in poi, il suo futuro cambierà, ed in meglio: diventerà uno scrittore ricco e di successo, chiamando uno dei suoi figli Marty, in onore del suo misterioso amico dell'adolescenza (suo figlio stesso!), che lo aiutò a crescere e responsabilizzarsi.

George McFly
Lorraine Baines (1955)

La mamma di Marty da giovane, quando era un'adolescente negli anni '50.
S'infatua al volo di Marty, che viene quasi messo sotto dalla macchina del papà (episodio che avrebbe dovuto vedere protagonista George), ed accetta ben volentieri di andare con lui al ballo di fine anno della scuola.
Circuita dal rozzo Biff, verrà salvata da un impavido George, che stenderà il burbero una volta per tutte, facendo scattare il lei la scintilla dell'amore.
Anche per lei il futuro cambierà, ed in meglio, al ritorno di Marty al 1985.

Jennifer Parker
Jennifer Parker

La bella fidanzata di Marty nel 1985, adolescente come lui.
Presentata ad inizio pellicola, rimarrà fuori gioco per tutta la stessa, almeno fino al finale, dove partirà con Doc e Marty verso il futuro, per salvare la sua discendenza che, a detta di Doc, naviga in brutte acque.

Mecha degli eroi

La DeLorean modificata come macchina del tempo
DeLorean DMC-12 (1985)

Una bella - ed abbastanza costosa, per l'epoca - auto sportiva disegnata da Giorgetto Giugiaro, e prodotta dall'americana DeLorean Motor Company per soli due anni, dal 1981 al 1983.
Il Dr. Brown ne utilizzerà un esemplare come base per la sua più grande - nonché unica - invenzione funzionante: una vera macchina del tempo!
La vettura, pesantemente modificata da Doc, è alimentata da un normale motore a benzina e, all'occorrenza, può essere usata come una normale auto; a bordo però, Doc ha inserito tutto un sofisticato sistema elettronico (i tempocircuiti), il cui cuore pulsante è il flusso canalizzatore (flux capacitor, in inglese), ovverosia l'aggeggio che rende possibile spostarsi nello spazio-tempo a piacimento.
I circuiti del tempo si controllano abbastanza facilmente tramite un pannello a LED installato vicino al cruscotto del pilota, ed essenzialmente è composto da tre righe colorate, tutte mostranti mese, giorno, anno ed ora: la prima riga mostra il tempo di destinazione del prossimo viaggio temporale, la seconda riga il tempo presente e l'ultima riga l'ultima locazione temporale in cui si era.
L'operatore può scegliere a piacere il tempo e l'ora di destinazione, semplicemente agendo sui comandi del display: i tempocircuiti provvederanno al resto.
La particolarità della vettura - forse pensata da Doc come sistema di sicurezza per evitare spostamenti nel tempo accidentali - è che il flusso canalizzatore si attiva solo se l'auto raggiunge le 88 miglia all'ora (circa 140 Km/h): quando l'operatore raggiunge tale velocità, segnata sul tachimetro digitale, automaticamente i tempocircuiti trasportano passeggeri e macchina nel tempo di destinazione, facendo scomparire l'auto in due striscie di fuoco.
Poco prima di eseguire il viaggio temporale, la DeLorean emette scariche elettriche bluastre attorno alla carrozzeria, forse causate dall'effetto corona, per via dell'altissima potenza elettrica.
Il trasferimento temporale è istantaneo per i passeggeri, che vengono non solo spostati nel tempo, ma anche nello spazio, esattamente nella stessa posizione del pianeta da dove sono partiti.
Unico inconveniente è l'altissima richiesta energetica che il sistema richiede per ogni viaggio temporale: esattamente 1,21GW di potenza elettrica.
All'inizio del film, quindi nel 1985, Doc risolve il problema dotando il flusso canalizzatore di un mini reattore nucleare a fissione, alimentato da piccole cariche di plutonio: una carica è sufficiente per uno ed un solo viaggio, dopodiché il reattore va ricaricato.
Questo causerà non pochi problemi a Marty ed il Doc del 1955, che sono costretti a modificare la vettura dotandola di un gancio conduttore direttamente collegato con il sistema d'alimentazione dei tempocircuiti, tramite il quale riusciranno a sfruttare la scarica elettrica di un fulmine per far compire alla DeLorean il viaggio di ritorno al 1985.
Doc risolverà il problema definitivamente quando andrà nel futuro, alla fine del film, dotando la DeLorean di un reattore a fusione nucleare, molto più facile da ricaricare.

La DeLorean modificata come macchina del tempo
DeLorean DMC-12 (1955)

Quando Marty viaggia erroneamente nel tempo ed approda nel 1955, la DeLorean è modificata dal giovane Doc con uno speciale gancio conduttore, atto ad alimentare direttamente i tempocircuiti sfruttando l'energia elettrica di un fulmine, e generando così gli 1,21GW necessari al funzionamento del flusso canalizzatore.
Tale sistema di fortuna non sarà più utilizzato nel corso di tutta la saga.

La DeLorean modificata come macchina del tempo
DeLorean DMC-12 (dopo il viaggio nel 2015)

Dopo il suo viaggio nel 2015, Doc torna nel 1985 con una DeLorean enormemente potenziata, addirittura aero-trasformata!
Ora la vettura può volare con un sistema ad anti-gravità, e l'energia necessaria al funzionamento dei tempocircuiti è dato da un comodo e minuscolo reattore a fusione nucleare della nota - nel futuro - marca "Mr. Fusion".

Il flusso canalizzatore
Flusso canalizzatore (flux capacitor)

L'invenzione di Doc, per realizzare la quale ha impiegato trent'anni ed ingenti fondi economici.
Si tratta essenzialmente di un circuito a forma di "Y" percorso da una non meglio specificata luce giallastra, ed è il congegno che rende il viaggio nel tempo possibile.
Non sembra avere controindicazioni per gli esseri viventi, ed i viaggi temporali che permette di fare risultano instantanei: i passeggeri quindi sperimentano un tempo relativo all'interno del veicolo temporale differente da quello che percorrono viaggiando nelle epoche.
Per funzionare, il flusso richiede però una quantità enorme di energia elettrica: esattamente 1,21GW di potenza.
Non sono noti i particolari costruttivi dell'incredibile artefatto e non è tanto chiaro neppure il perché Doc ha scelto un'autovettura su cui installare l'opera, ma lo scienziato durante il primo esperiemento - dove mandò in avanti nel futuro il suo cane Einstein - rivelò qualcosa a riguardo la conduttività nell'acciaio inossidabile del telaio della DeLorean.
La curiosità, forse voluta da Doc come sistema di sicurezza per prevenire accidentali viaggi nel tempo, è che il flusso si attiva solamente quando la vettura raggiunge le 88 miglia orarie.

Sviluppo e produzione

la recensione del film ritorno al futuro del 1985

Nato da un'idea di Bob Gale, "Ritorno al Futuro" è l'esempio lampante dell'immenso successo che va ben oltre il riscontro del botteghino, per diventare una vera e propria icona di un periodo, e superare così i decenni, appassionando ben più di una generazione.
Sviluppato inizialmente con un budget discreto, ma di certo non eccezionale (per l'epoca) il film di Zemeckis non è solo una divertente e frenetica pellicola, in cui umorismo, fantascienza e dolce nostalgia di un bel periodo che fu si fondono a meraviglia, ma è anche un vero e proprio pilastro di un decennio quanto mai irripetibile, che ha regalato al mondo una produzione cinematografica eccezionale.
Il giovane Michael J. Fox, attore già abbastanza famoso per la fortunata serie televisiva "Casa Keaton" ("Family Ties" il titolo originale) troverà la sua definitiva - e purtroppo unica, data la sua grave malattia che lo colpirà a fine anni '80 - consacrazione: una carriera brevissima, ma rimasta impressa nella mente di almeno tre generazioni, segno evidente che la saga è riuscita a trascendere il suo periodo storico... Anche perché si parla di viaggi nel tempo, ed in questo caso di un viaggio che porterà i protagonisti, nelle tre pellicole della trilogia, a viaggiare in cento anni di storia americana.

Richiami e marchio di fabbrica

la recensione del film ritorno al futuro del 1985

Il film è l'apripista di una fortunatissima trilogia, sempre con Michael J. Fox e Christopher Lloyd come assoluti protagonisti, che detterà nuovi standard per il cinema internazionale, diventando un vero e proprio lungometraggio di culto.
Tecnicamente sarebbe un film di fantascienza, ed anche su binari non così originali: il tema del viaggio nel tempo è un ricorso visto già moltissime volte, sia nel cinema che nella letteratura, ma l'opera di Zemeckis riesce ad andare oltre i canoni risultando un riuscitissimo mix di umorismo, azione ed eccellente caratterizzazione dei personaggi.
L'originale idea del regista era quella di infilare la macchina del tempo in un frigorifero, ma poi venne subito accantonata, temendo che i bambini potessero in qualche modo pericolosamente emulare l'opera di finzione, chiudendosi dentro all'elettrodomestico.
La cosa più interessante, nonché punto centrale di tutta la storia, non è tanto la macchina del tempo in sé, quanto invece la cittadina di Hill Valley: l'accuratezza della regia regala divertenti momenti per palati raffinati, mettendo curiosità allo spettatore nel vedere come cambia il contesto sociale nelle differenti epoche.
Corsi e ricorsi storici, con i politici locali sempre gli stessi - con sempre gli stessi proclami - ed un tessuto sociale in piena epoca del rock & roll e del 'sogno americano', in forte contrasto invece con gli anni disillusi e frivoli come il decennio dell'80.
Anche il ruolo dello 'scienziato matto' interpretato da Lloyd è decisamente fuori gli schemi: non tanto per il soggetto, anch'esso usato ed abusato sia nel cinema che nei libri, quanto per il perfetto taglio comico che l'attore da a Doc, stranulato quanto basta ma geniale nella sua dirompente ironia.
E poi c'è lei, la mitica DeLorean: bella bellissima, con l'assurda idea di farla funzionare come macchina del tempo solo arrivando a 88 miglia orarie, ed addirittura dotata di un generatore elettrico nucleare a 1,21GW.
Iconica è dire poco: un vero e proprio mito per intere generazioni di marmocchi (e non solo).

Accoglienza

la recensione del film ritorno al futuro del 1985

Il film fu un successo strepitoso: prodotto da Steven Spielberg con un budget di 'soli' 19 milioni di dollari, ne incassò al botteghino quasi 390, diventando in breve tempo un film culto, nonché brand di grandissimo successo commerciale.
Per tutti gli anni '80 ed inizio anni '90 la serie fu famosissima, generando in tutto tre pellicole, che debbono essere necessariamente considerate come un'unica grande opera.
Nel 2007, il film è stato scelto per essere conservato nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.
Il film è stato riproposto nei cinema in due occasioni: il 27 ottobre del 2010, in occasione del suo 25° anniversario ed il 21 ottobre 2015, in occasione del viaggio del tempo (nel futuro) di Marty, che inizia alla fine del film e che poi si propaga, nella trama, per tutta la seconda parte.

Colonna sonora

La colonna sonora è del grande Alan Silvestri, ed è semplicemente una delle più belle del cinema di ogni tempo, tanto da aggiudicarsi l'Oscar per il miglior montaggio sonoro.
La traccia principale può essere descritta solo con un aggettivo: epica.


Degna di nota è anche la hit "The Power of Love" di Huey Lewis, col tipico sound degli anni '80 ed ancora oggi molto popolare e trasmessa dalle radio.

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