Delitto in Formula Uno
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Paese di produzione: Italia
Anno: 1983
Durata: 98 min
Colore: colore
Audio: sonoro
Genere: commedia, poliziesco
Regia: Bruno Corbucci
Soggetto: Mario Amendola Bruno Corbucci
Sceneggiatura: Mario Amendola Bruno Corbucci
Produttore: Mario Cecchi Gori, Vittorio Cecchi Gori Fotografia Silvano Ippoliti
Montaggio: Daniele Alabiso Musiche Fabio Frizzi
Scenografia: Claudio Cinini Costumi Alessandra Cardini
Interpreti e personaggi
Tomás Milián: ispettore Nico Giraldi
Dagmar Lassander: signora Martelli
Pino Colizzi: ingegner Giovanni Martelli
Olimpia Di Nardo: Angela Giraldi
Isabel Russinova: Miriam Dell'Acqua DJ a RDS
Paco Fabrini: Rocky Giraldi
Massimo Vanni: Gargiulo
Marcello Martana: Commissario Trentini
Enzo Garinei: giudice La Bella
Sergio Di Pinto: Fabrizio
Gabriele Villa: Alvaro Ferrante
Licinia Lentini: Rossana
Maria Grazia Buccella: proprietaria della sala biliardi
Bombolo: Venticello
Ennio Antonelli: Osvaldo Bonanni
Isaac George: cameriere
Valerio Isidori: Omero Esposito
Aldo Ralli: Daniele Bertoni
Mario Donatone: Gaetano Maresca
Leo Gavero: l'avvocato Palmieri
Jimmy il Fenomeno: petomane
Maurizio Fabbri: Pise
Doppiatori italiani
Ferruccio Amendola: Nico Giraldi
Paila Pavese: signora Martelli
Piero Tiberi: Gargiulo
Ventice', t'avevo promesso che nun te davo più schiaffi finché non eri tu a chiedemeli a forza da piajamme pe' er culo...
Trama
Monza, inizio degli anni '80 del 1900.
Durante il Gran Premio di Formula Uno, la monoposto del giovane e già vincente asso del volante Paolo Cortesi, pilota del team Miraggio, fuoriesce dalla pista, schiantandosi ad altissima velocità in un pauroso incidente, che gli costa la vita.
L'incidente mortale di Paolo Cortesi
Le prime indagini della scientifica di Milano rivelano però che non è stato un incidente, ma bensì un sabotaggio accuratamente pianificato.
Per far luce sul delitto, la polizia milanese richiede la collaborazione di quella romana, ed il commissario Trentini subito assegna il compito al suo uomo migliore, l'ispettore Nicola 'Nico' Giraldi (Tomas Milian), fresco fresca dell'aver appena sventato una rapina ad un ufficio postale.
Tu questo non far vedere a padrono, sinnò te fa 'n culo come 'n trono!
Nico però ha ben altri problemi: Fabrizio, il fratello della dispotica moglie Angela, si sta ficcando nei guai con il furto d'auto, avviandosi ad una pericolosa carriera criminale.
La sorella chiede quindi al marito di andargli a parlare per tentare di riportarlo sulla corretta via, ma il birbante non ne vuol sapere, anzi: poco dopo aver salutato Nico, si rimette subito a delinquere, rubando una lussuosa
Mercedes.
L'ispettore Giraldi, incaricato di indagare sull'omicidio di Cortesi e Ferrante
Purtroppo per lui, mal gliene coglierà : nel portabagagli dell'automobile troverà un cadavere, tale Alvaro Ferrante, bieco PR della Bertoni, scuderia rivale della Miraggio.
Per levare il cognato dai guai, Nico porta l'auto rubata in questura, e s'inventa di averla ritrovata casualmente, facendosi incaricare delle indagini preliminari dallo spocchioso ed antipatico giudice La Bella.
L'ispettore Giraldi sospetta immediatamente una connessione tra l'omicidio in pista di Paolo Cortesi e l'assassinio di Ferrante, e quindi, non avendo altro materiale su cui indagare, si reca dal patron della Miraggio, l'ingegner Giovanni Martelli.
Fabrizio, il cognato di Nico e piccolo ladro d'auto
Martelli, che vive in una villa a Roma e che risulta ancora visibilmente provato dalla morte del suo pilota, non spende parole buone per il Ferrante: l'assassinato era un poco di buono in vita, un guidatore di scarso valore riciclatosi come capo dell'ufficio stampa della Bertoni, ma con modi e conoscenze alquanto discutibili.
Il Ferrante accoppato
Venuto a sapere che Ferrante aveva avuto, poco prima del suo omicidio, una violenta lite col suo giardiniere della casa romana, tale Bonanni, Nico si precipita ad interrogarlo, ma l'uomo - a parte assenteista - non si dimostra colpevole dell'omicidio.
All'ispettore non resta che tentare l'aggancio di Rossana, la bella fidanzata del morto, maniaca dell'aerobica e dal gran fisico da modella.
Fabrizio chiede aiuto a Nico
La ragazza conferma il carattere delinquenziale del suo ex, e suggerisce a Nico di indagare sull'avvocato Palmieri, un altro mezzo furfante che, negli ultimi tempi, minacciava Ferrante.
Su informazioni fornite dal suo amico d'infanzia, il furfantello Franco Bertarelli detto 'Venticello'(Bombolo), si scopre che Palmieri è un fior fior di mascalzone: strozzino, difende i
poveracci che non possono permettersi l'avvocato anticipandogli il denaro, per poi caricarli di spese con interessi mensili del 20%.
L'irreprensibile giudice La Bella
Sebbene persona deprecabile, l'avvocato sembra però avere un alibi di ferro per l'omicidio del Ferrante, quindi Nico ritorna a parlare con l'ingegner Martelli, che gli mostra la causa della morte di Paolo Cortesi: una coppiglia di una ruota, abilmente smontata nella monposto che portò il pilota alla morte.
Parlando con l'ex fidanzata del ragazzo morto prematuramente, Nico viene a conoscenza di una sua relazione con un'altra donna, che puntualmente gli fa recapitare sulla sua tomba delle rose rosse.
Le indagini del poliziotto cominciano a diventare pericolose per qualcuno, perché Nico cade vittima di una trappola da parte dello Smilzo, un avanzo di galera a cui è stato dato incarico d'accopparlo; solo il provvidenziale intervento del cognato Fabrizio riuscirà ad impedire l'omicidio.
La bella moglie dell'ingegner Martelli, amante del Cortesi
Il giudice La Bella intanto, dopo aver condotto la sua personale indagine sul Giraldi, ed essere venuto a conoscenza del fatto che ha mentito sul ritrovamento del cadavere del Ferrante per coprire il cognato, non solo fa arrestare quest'ultimo, ma sospende anche Nico dalla polizia.
Tuttavia, la sospensione dal suo ruolo non farà fermare Nico nella sua indagine: dal cognato incarcerato a Regina Coeli saprà che proprio il giorno della sua morte, il Ferrante
aveva dato incarico ad un delinquente esperto di contrabbando di valuta di portare in Svizzera ben 250 milioni di Lire.
Nico ha quasi chiaro il quadro della situazione, ma manca ancora un dettaglio, ossia un valido movente per l'omicidio di Paolo Cortesi.
L'ingegner Martelli
Fortunatamente, lo trova mettendosi a sorvegliare la sua tomba nel cimitero Flaminio di Roma.
Con l'ultimo tassello finalmente incastonato nel complicato puzzle, Nico ritorna dall'ingegner Martelli per metterlo a riguardo della soluzione dei due delitti; una soluzione quanto mai intricata, in cui l'ingegnere proprietario della Miraggio gioca un ruolo essenziale, essendo proprio lui l'assassino.
Nico incontra in carcere il cognato Fabrizio
Il Martelli ha infatti dapprima causato la morte del Cortesi, colpevole di avere una relazione clandestina con la sua bellissima moglie, e poi ha ammazzato anche il Ferrante, che era a conoscenza del fatto e che molto probabilmente ha provato a ricattarlo.
Nico ricostruisce l'indagine davanti all'ingegner Martelli
Sotto minaccia di testimonianza di sua moglie, che sicuramente lo inchioderebbe, Martelli decide di fuggire da Nico, e per farlo ruba proprio una delle sue monoposto di Formula Uno.
Sarà però prontamente inseguito dall'ispettore, in uno spericolato inseguimento ad altissima velocità per tutta Roma, che finirà con la morte del Martelli, sfracellatosi in un dirupo.
La morte di Martelli
Il finale è dei più lieti: Nico è riabilitato e reintegrato nella polizia, ed i suoi colleghi lo festeggeranno con un piccolo brindisi, in cui sarà annaffiato anche l'irreprensibile giudice La Bella.
La banda der Pirata
Ispettore Nicola 'Nico' Giraldi
Agente di polizia della squadra speciale in passato comandata dal commissario Tozzi, ed ora affidata al commissario Trentini.
Quasi quarantenne e sposato con la sboccata e triviale Angela, è un personaggio decisamente colorito, dai modi di fare abbastanza rustici e dalla fortissima parlata con intercalare romanesco (condita soventemente da abbondante turpliloquio), ma nonostante le pittoresche apparenze è uno dei poliziotti migliori di Roma.
In quest'avventura dovrà indagare sull'omicidio del pilota di Formula Uno Paolo Cortesi, ammazzato con una sofisticata manomissione alla sua monoposto.
A complicargli le indagini - e la vita - c'è suo cognato Fabrizio, un ladruncolo di macchine che si ritroverà suo malgrado invischiato in un intricatissimo giallo, alla cui soluzione finale Nico arriverà dopo una lunga e complicata avventura.
A rallegrare - si fa per dire - l'ispettore, ci penserà la notizia dell'arrivo della sua seconda figlia, concepita dopo una sera in un cui aveva pasteggiato con le lumache.
Angela Giraldi
La moglie di Nico, sboccata e triviale come lui.
In questo episodio la ritroviamo emule di Loredana Berté, con indosso un vestito modello 'post-atomico', appositamente comperato per il ballo della polizia.
Si scoprirà incinta nuovamente del marito, dopo una sciagurata nottata in cui l'ispettore aveva ecceduto con la cena a base di lumache.
Rocky Giraldi
Il figlioletto di Nico, così piccino ma già così disinibito e sboccato come il padre.
Come tutti i bambini degli anni '80, ha una passione per i Puffi, ed il papà gliene ha già comperati ben 188.
Commissario Trentini
Il commissario diretto superiore di Nico, che gli assegna l'indagine dell'omicidio dapprima di Paolo Cortesi, e poi del Ferrante.
Proteggerà sempre Nico, il suo miglior agente, dai maliziosi sospetti dell'odioso giudice La Bella, e si schiererà dalla sua parte quando il magistrato lo sospenderà dalla polizia.
Franco Bertarelli detto 'Venticello'
Un simpatico e buffo ladruncolo amico d'infanzia dell'ispettore Giraldi, che vive d'espedienti, piccoli furti e truffe.
In questo episodio rimedierà la solita dose di schiaffoni dall'amico poliziotto, che prima lo pizzicherà a far da palo a Ninetto 'lo Sgobbone' e Sergio 'er Puzza', e poi lo beccherà intento a raggirare una cassiere con la famosa 'truffa del tic' (ossia del resto sbagliato).
Aiuterà Nico a portare Angela e Rocky in sicurezza a Frascati, dopo del tentativo d'assassinio subito dal poliziotto.
Gargiulo
Sottoposto di Nico sin dai tempi della squadra speciale del commissario Tozzi, esegue sempre tutti gli ordini del suo capo, anche quando questi sarà momentaneamente sospeso dalla polizia dal giudice La Bella.
Giudice La Bella
Magistrato che dirige le indagini sulla morte del Ferrante, e che prende subito in antipatia Nico.
Spocchioso ed arrogante, arriverà a sospendere l'ispettore, reo di aver coperto il cognato e corrotto così le investigazioni.
Si scuserà con Nico alla fine della pellicola, subendo però un bel bagno con lo spumante.
Fabrizio
Fratello di Angela e cognato di Nico, s'è messo su una cattivissima strada, cominciando a rubare le macchine.
Dopo una bella ramanzina subita dal cognato (rimasta senz'esito), ha rubato proprio la macchina in cui l'ingegner Martelli aveva precedentemente infilato il cadavere del Ferrante, suo ricattatore.
Nico sarà quindi costretto a coprirlo, almeno fino a che il giudice La Bella non deciderà di sbatterlo dentro per furto ed omicidio.
Sarà scarcerato a fine film, dopo che l'ispettore Giraldi sarà riuscito a scoprire il vero assassino.
Ingegner Martelli
Ricco patron della scuderia Miraggio, rimane apparentemente sconvolto dalla morte di Paolo Cortesi, il suo miglior pilota.
In realtà , è stato lui ad accopparlo, sabotandogli una coppiglia di una ruota della sua monoposto, livido di gelosia per relazione clandestina
del giovane con la sua bella moglie.
Accopperà anche Ferrante, che evidentemente l'ha visto mentre manometteva l'auto ed era pronto a ricattarlo per 250 milioni di Lire.
Signora Martelli
La bellissima moglie dell'ingegner Martelli, che durante il corso della storia si scoprirà in dolce relazione - clandestina - con Paolo Cortesi.
Proprio questa situazione amorosa sarà il movente che farà decidere al marito di accoppare l'amante, progettando un sofisticato e geniale piano, camuffando il tutto da incidente.
Alvaro Ferrante
Il capo dell'ufficio stampa della Bertone, avido e ricattatore.
Un ex pilota di scarsissimo successo, invalido da una gamba ed invidioso della bravura di Paolo Cortesi, che beccherà Martelli durante il sabotaggio della monoposto del suo asso, e per questo lo ricatterà chiedendo ben 250 miliori di Lire.
Invece che i soldi, però, si beccherà una bella dose di piombo: il Martelli l'accopperà senza pietà , chiudendolo dentro il bagagliaio della sua auto.
Paolo Cortesi
Giovane astro nascente della Formula Uno, pilota della scuderia Miraggio, con la quale s'appresta a vincere il campionato del mondo.
Purtroppo, ad inizio film rimane vittima di un terribile incidente con la sua monoposto, che la scientifica troverà manomessa ad arte.
La sua morte sarà architettata dall'ingegner Martelli, il marito della bella donna con cui Paolo ha intrecciato una relazione sentimentale.
Sviluppo e produzione
Decimo film dell'attore italo-cubano Tomas Milian nei panni dell'ispettore Nicola 'Nico' Giraldi, e decima sceneggiatura ideata da Bruno Corbucci e Mario Amendola, che non si slega dal canovaccio consolidato di azione, indagine e risate.
Uscito nel 1983, il periodo dei poliziotteschi è ormai definitivamente tramontato: solo la saga di Giraldi è ancora popolare tra il pubblico, principalmente per la grande bravura ed il grande carisma di Tomas Milian, sempre enormemente popolare in Italia.
L'attore de L'Avana, ormai cinquantenne, comincia a soffrire dello stesso problema sentito dai suoi colleghi Bud Spencer e Terence Hill: l'età .
Il suo cinema, decisamente 'fisico', mal si accorda col passare del tempo: in questo film, molte parti d'azione sono girate da controfigure, segno del forte calo d'energie dell'attore.
Nel cast,
spicca la partecipazione della bellissima attrice tedesca Dagmar Lassander, vero sex symbol degli anni '70, ed al tempo del film splendida quarantenne.
Richiami e marchio di fabbrica
Film molto godibile, con un'ottima trama e dai ritmi sostenuti, in cui l'indagine pura torna ad essere il fulcro della vicenda, condita dalla sempre presente grande comicità .
Tomas Milian comincia ad accusare i primi segni dell'età , ma ancora si difende egregiamente: la sua cartterizzazione dell'ispettore Giraldi è sempre eccezionale, come è sempre eccezionale il doppiaggio del grande Ferruccio Amendola.
Molti fan considerano questo film l'ultimo, vero capitolo 'genuino' della serie: "Delitto al Blue Gay", l'ultimo in senso assoluto di Tomas nei panni di Nico, sebbene canonico non riscontrò lo stesso, regolare successo di pubblico, e per molti è l'episodio meno riuscito di tutti.