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Harry Potter e i Doni della Morte
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Titolo originale: Harry Potter and the Deathly Hallows - Part 1
Lingua originale: inglese
Paese di produzione: Regno Unito, USA
Anno: 2010
Durata: 140 min
Colore: colore
Audio: sonoro
Rapporto: 2,35:1
Genere: fantastico, azione, drammatico
Regia: David Yates
Soggetto: J. K. Rowling (romanzo)
Sceneggiatura: Steve Kloves
Produttore: David Barron, David Heyman, J. K. Rowling
Produttore esecutivo: Lionel Wigram
Casa di produzione: Warner Bros, Heyday Films
Fotografia: Eduardo Serra
Montaggio: Mark Day
Effetti speciali: Tim Burke, John Richardson, Christian Manz, Nicolas Aithadi, Industrial Light and Magic, Baseblack, Cinesite, Double Negative, Foreign Office, Framestore, Fugitive Studios, Gradient Effects, Lidar Services, Mova, Moving Picture Company, Peanut FX, Pixel Magic, Plowman Craven & Associates, RISE Visual Effects Studios, ReelEye Company, Rising Sun Pictures, The Base Studio, Vine Post Production, The Visual Effects Company
Musiche: Alexandre Desplat
Scenografia: Stuart Craig
Costumi: Jany Temime
Trucco: Amanda Burns, Mark Coulier, Katy Fray, Shaune Harrison, Beth John, Jenna Wyatt
Alessio Puccio: Harry Potter
Giulio Renzi Ricci: Ron Weasley
Letizia Ciampa: Hermione Granger
Massimo Popolizio: Lord Voldemort
Laura Boccanera: Bellatrix Lestrange
Flavio Aquilone: Draco Malfoy
Massimo Lodolo: Lucius Malfoy
Franca D'Amato: Narcissa Malfoy
Gianluca Tusco: Xenophilius Lovegood
Veronica Puccio: Luna Lovegood
Lorenzo De Angelis: Fred e George Weasley
Mino Caprio: Arthur Weasley
Anna Rita Pasanisi: Molly Weasley
Erica Necci: Ginny Weasley
Francesco Pannofino: Rubeus Hagrid
Paolo Vivio: Bill Weasley
Paolo Buglioni: Alastor Moody
Danilo De Girolamo: Remus Lupin
Domitilla D'Amico: Ninfadora Tonks
Fabrizio Pucci: Kingsley Shacklebolt
Renzo Stacchi: Mundungus Fletcher
Francesco Vairano: Severus Piton
Massimo Corvo: Yaxley
Ennio Coltorti: Rufus Scrimgeour
Massimo Rossi: Pius O'Tusoe
Ida Sansone: Dolores Umbridge
Roberto Stocchi: Peter Minus
Giorgio Lopez: Olivander
Gabriele Patriarca: Neville Paciock
Mario Scaletta: Unci-Unci
Francesco Sechi: Scabior
Sergio Graziani: Gellert Grindelwald
Sergio Di Giulio: Gregorovitch
Dante Biagioni: Elphias Doge
Lorenzo Accolla: Cormac McLaggen
Paolo Lombardi: Vernon Dursley
Fabrizio De Flaviis: Dudley Dursley
Gianni Musy: Albus Silente
Carlo Valli: Horace Lumacorno
Nanni Baldini: Dobby
Franco Zucca: Kreacher
Harry Potter, il ragazzo che è sopravvissuto, venuto a morire... Avada Kedavra!
Trama
Premessa
Vista la complessità dell'ultimo romanzo della serie di "Harry Potter", pieno di dettagli, situazioni e retroscena fondamentali per sviscerare l'articolata trama ordita in oltre dieci anni di pubblicazioni dalla Rowling, la Warner Bros. ha ideato l'ultimo film della saga suddiviso in due capitoli, usciti nei cinema a distanza di otto mesi l'uno dall'altro.
Una decisione coerente con le produzioni cinematografiche moderne, che tendono a scomporre le opere troppo lunghe in più capitoli, per una serie di ottimi motivi
(tra cui quello di massimizzare i profitti).
I due film, comunque, sono visti come un'unica opera principale, e dovrebbero essere visionati assieme per avere una visione completa della riproduzione.
Questa pagina tratterà di entrambi i film suddividendoli nelle due parti ma trattandoli concettualmente come opera unica.
Parte I
Dopo il ritorno ufficiale del terribile Lord Voldemort (Ralph Fiennes) e l'inizio dell'ennesimo periodo di terrore scatenato dai suoi Mangiamorte, il nuovo ministro della Magia Rufus Scrimgeour (Bill Nighy) rassicura la stampa magica che il Ministero della Magia rimarrà forte e deciso nel contrastare il pericoloso Signore Oscuro a garanzia della libertà di tutti i maghi e le streghe, ma l'annuncio viene creduto da ben pochi.
Il mago più tremendo del secolo porta terrore e spavento ovunque, e la sua personale crociata contro il giovane Harry Potter (Daniel Radcliffe) mette in pericolo qualsiasi persona amica, o anche soltanto vicina, al ragazzo.
Alastor "Malocchio" Moody guida l'Ordine della Fenice alla scorta di Harry Potter
Per questo Hermione Granger (Emma Watson) decide, dolorosamente, di cancellare ogni memoria di lei dalla vita dei suoi genitori, proteggendoli così da eventuali aggressioni dei maghi oscuri, desiderosi di carpire informazioni sulla migliore amica di Harry.
Harry che, nel frattempo, fa allontanare da Privet Drive i suoi unici parenti rimasti, i coniugi Vernon con suo cugino Dudley, per paura di sicure rappresaglie dei Mangiamorte.
Intanto Lord Voldemort è in riunione con i suoi adepti più fidati, tra cui Lucius Malfoy (Jason Isaacs) e Severus Piton (Alan Rickman), diventato preside della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts dopo la morte di Albus Silente (Michael Gambon), da lui stesso causata nel tragico finale del precedente capitolo.
Lord Voldemort uccide orribilmente Charity Burbage
Piton è riuscito a scoprire quando Harry Potter sarà scortato in luogo sicuro dai membri dell'Ordine della Fenice, e quindi bisogna intervenire tempestivamente se si vuole ucciderlo.
Lord Voldemort ha però uno spinoso problema: la sua bacchetta (con il nucleo magico di piuma di fenice) è la gemella di quella di Harry Potter, e questo impedisce ai due maghi di uccidersi a vicenda; possono ferirsi, ma il Prior Incantatio che scaturisce dai due flussi magici di due bacchette eguali - come peraltro già successo durante i fatti narrati ne "Harry Potter e il Calice di Fuoco" - rende impossibile il colpo fatale.
Per ovviare a ciò, Voldemort costringe Lucius Malfoy a dargli la sua bacchetta, e con questa uccide
Charity Burbage, l'ex docente di Babbanologia a Hogwarts e al Signore Oscuro invisa, datosi che provava simpatie verso gli odiati babbani.
Hagrid parte con Harry a bordo della sua moto volante
Nel frattempo, a casa Dursley, Harry riceve la visita dell'Ordine della Fenice capitanato da Alastor "Malocchio" Moody (Brendan Gleeson), con il compito
di scortarlo alla Tana dei Weasley.
Per confondere il nemico, Malocchio ha preparato una pozione polisucco, che trasformerà i maghi in tante copie di Harry, che viaggeranno a coppia di due.
Purtroppo, durante il tragitto, il gruppo verrà attaccato da Voldemort e dai suoi Mangiamorte, che daranno vita ad un frenetico inseguimento, con il vero Harry a bordo della moto volante di Rubeus Hagrid (Robbie Coltrane) intercettato dal Signore Oscuro in persona.
Ne consegue uno scontro potente tra i due maghi, con la morte dell'amata Edvige, la civetta di Harry, che si sacrifica per proteggere il suo padrone.
Nello scontro, la bacchetta di Voldemort, presa da Lucius Malfoy, si distrugge, lasciando quindi il mago oscuro senza arma, e costretto alla ritirata.
Arrivati alla Tana, i nostri eroi scoprono che Malocchio è stato ucciso da Voldemort, tradito da Mundungus Fletcher che si è dileguato all'arrivo del mago malvagio, mentre George dei gemelli Weasley (Oliver e James Phelps)
rimane ferito alla testa, ma ancora vivo.
Harry contro Voldemort durante il volo
Il giorno dopo, si presenta alla Tana il ministro della Magia in persona, con il testamento e le ultime volontà di Albus Silente dirette a Ron, Hermione e Harry.
Al primo,
l'ex storico preside di Hogwarts lascia il suo Deluminatore, mentre a Hermione viene lasciata una copia del libro de le "Fiabe di Beda il Bardo", mentre a Harry viene lasciato il boccino d'oro del Quidditch, il primo che il ragazzo acchiappò durante la sua storica prima partita, quando era bambino ed era un novizio a Hogwarts.
Silente ha lasciato anche un altro dono per i ragazzi, ma al momento esso risulta sperduto da qualche parte: la spada dei Grifondoro.
Il nuovo ministro della Magia ha un testamento da leggere a Harry, Ron e Hermione
Avvertiti per tempo dell'attacco dei Mangiamorte dal Patronus di Kingsley Shacklebolt (George Harris), gli invitati riescono a scampare all'agguato, apprendendo tra le altre cose dell'uccisione del ministro Rufus Scrimgeour: Lord Voldemort ha preso possesso del Ministero della Magia, ed ora nessun posto è al sicuro.
Xenophilius Lovegood con al collo il ciondolo dei "Doni della Morte"
Nel parapiglia generale, Harry, Ron e Hermione riescono fortunosamente a scappare, smaterializzandosi a Londra; lì i tre decidono di dare la caccia ai rimanenti Horcrux, nel tentativo di distruggerli tutti e far divenire così Lord Voldemort mortale.
Dopo essere scampati all'attacco di due Mangiamorte nella metro cittadina, il trio si rifugia a Grimmaud Place, la casa dei Black ereditata da Harry dopo la morte del suo padrino Sirius (Gary Oldman).
Nella polverosa casa, Harry scopre che ha ereditato anche l'elfo domestico dei Black, ovvero il burbero Kreacher.
Scoperto che l'acronimo R.A.B. trovato sul biglietto nel falso medaglione di Salazar Serpeverde è la firma di Regulus Arcturus Black, ovverosia il fratello di Sirius, Harry costringe Kreacher a farsi dire la verità sulla fine del vero medaglione.
Si scopre così che Regulus, ex Mangiamorte poi pentitosi e schieratosi contro Voldemort, prima di morire - tentando di rubare l'Horcrux - ordinò al suo elfo di distruggerlo con ogni mezzo; datosi la potenza dell'artefatto, però, Kreacher non riuscì nell'impresa seppur provando con ogni metodo conosciuto, per poi perdere definitivamente l'orpello una notte, dopo che il ladrone
Mundungus Fletcher persò bene di ripulire casa Black, credendola in rovina.
Saputo ciò, Harry ordina a Kreacher di andare a catturare Mundungus, e l'elfo non ci mette molto a ritornare alla base con la sua preda, aiutato anche da un altro elfo amico di Harry, il simpatico Dobby, che aiutò il ragazzo nel secondo capitolo della saga, venendo come premio liberato dalla schiavitù dei Malfoy.
Dobby e Kreacher portano il ladro Mugundus a Grimmaud Place
Messo alle strette, Mundungus rivela che vendette a poco prezzo il medaglione 'grattato' a nientepopòdimeno che Dolores Umbridge (Imelda Staunton), ora ritornata al potere al Ministero della Magia grazie alla presa di Voldemort, che ha messo come nuovo ministro il furbo e subdolo Pius O' Tusoe (Guy Henry), e che ha trasformato il Ministero tutto in una sorta di istituzione staliniana che fa della propaganda contro i Nati-babbani (ed i babbani stessi) il suo nuovo credo.
Saputo ciò, Harry, Ron e Hermione decidono di infiltrarsi al Ministero, grazie alla pozione polisucco prendendo il posto di tre funzionari, e recuperare l'Horcrux dalla Umbridge, per poi distruggerlo.
Hermione, Harry e Ron camuffati ed infiltrati al Ministero della Magia
La missione, dopo alcune peripezie ed un bel po' di fortuna, riesce: i tre riescono a recuperare il medaglione di Salazar Serpeverde dalla Umbridge, e a darsi alla macchia smaterializzandosi in un bosco; purtroppo, durante la fuga, Ron rimane gravemente ferito ad un braccio, e solo il pronto intervento di Hermione impedisce al ragazzo di perdere l'arto.
Accampati alla bell'e meglio, i tre ragazzi provano a distruggere l'Horcrux ma, esattamente come aveva detto Kreacher, il malvagio medaglione sembra resistente a qualsiasi cosa od incantesimo.
Impossibilitati a distruggerlo definitivamente, i tre decidono di indossarlo a turno, fino a che non riusciranno a trovare il modo per averne la meglio.
La perfida Dolores Umbridge con al collo il medaglione di Salazar Serpeverde
Purtroppo però, l'Horcrux è un pezzo della malvagia anima di Voldemort, ed il solo venirne a contatto per molto tempo provoca allucinazioni, ira e rabbia recondita, anche in una persona totalmente buona, ingenua e disinteressata come Ron, a cui il medaglione fa sembrare l'amicizia di Harry con la sua Hermione un po' più di una semplice amicizia.
Questo provoca nel ragazzo profondo rancore, che sfocia in una furiosa lite con i suoi due amici, ed il mago dal pelo rosso decide di abbandonare il gruppo.
Nagini camuffato da Bathilda Bath per tendere un agguato a Harry e Hermione
Rimasti soli, Harry e Hermione si mettono in cerca della spada di Grifondoro, dopo che la strega ha scoperto che la lama della magica spada ha assorbito il veleno del Basiliscodopo i fatti narrati nel secondo film, e che quindi, essendosi fortificata, è perfetta per distruggere gli Horcrux.
Silente lo sapeva, ed è per questo che nel suo testamento ha lasciato la lama in eredità a Harry.
Scoperto che il boccino d'oro ha una memoria tattile di chi l'ha toccato per la prima volta, Harry prova a baciarlo, datosi che alla sua 'prima volta' l'ha quasi ingoiato: questo fa apparire sul boccino la scritta "Mi apro alla chiusura".
Il boccino d'oro regalato da Silente a Harry
Smaterializzati a Goldric's Hollow, dove Harry nacque e dove si scontrò con Lord Voldemort per la prima volta da infante, il giovane Potter e Hermione s'imbattono nella vecchia Bathilda Bath, in passato molto amica di Albus Silente, che conduce i due ragazzi nella sua lugubre casa.
La strega si rivelerà invece il gigantesco serpente di Voldemort, Nagini, che attenterà alla vita di Harry e Hermione, e da cui i due riusciranno a sfuggire per miracolo.
Nello scontro, purtroppo, Hermione distrugge la bacchetta di Harry, privando così il ragazzo dell'unica arma di difesa contro la furia di Voldemort.
Voldemort che, nel frattempo, è alla caccia di un qualcosa che brama moltissimo: una leggendaria e misteriosa bacchetta, appartenuta in passato al fabbricante di bacchette Gregorovich, che il Signore Oscuro visita e che brutalmente uccide, dopo che scopre che la bacchetta gli è stata sottratta da un altro mago anni prima.
Il Fabbricante di bacchette Gregorovich, antico possessore della Bacchetta di Sambuco
Seguendo un Patronus a forma di cerva, una notte Harry arriva ad un laghetto ghiacciato dove scopre, sul fondo, la spada di Grifondoro.
Recuperato il prezioso artefatto non senza rischiare la vita, e grazie anche al pronto salvataggio del redivivo Ron,
Harry fa aprire il medaglione di Serpeverde parlando in Serpentese: armato della spada di Grifondoro, Ron vince la resistenza dell'Horcrux, che gli crea orribili illusioni, e lo distrugge, distruggendo quindi anche parte dell'anima di Voldemort.
Mancano ancora tre Horcrux da trovare e da eliminare.
L'Horcrux illude Ron, facendogli vedere i suoi più reconditi incubi
Rimessisi in marcia, i tre giovani eroi decidono di andare a trovare Xenophilius Lovegood, per farsi spiegare l'origine esatta del simbolo dei "Doni della Morte", che ricorre sovente nel loro viaggio, scritto a mano anche sul libro di favole che Silente ha lasciato in dono a Hermione.
Si viene a scoprire così la fiaba dei favolosi doni, fatti direttamente dalla Morte a tre
fratelli, i fratelli Peverell: il primo è una bacchetta potentissima, si narra che sia la più potente al mondo, ed è chiamata la Bacchetta di Sambuco; il secondo, è una pietra in grado di riportare il vita i morti, ovverosia la Pietra della Resurrezione; il terzo, è un mantello in grado di rendere completamente invisibile chi l'indossa, il Mantello dell'Invisibilità .
Xenophilius Lovegood mostra a Harry, Ron e Hermione il ciondolo con il simbolo dei "Doni della Morte"
Ottenendo tutti e tre i doni assieme, la leggenda dice che si potrebbe diventare il 'Padrone della Morte'.
Lovegood però si dimostra in (forzata) combutta con i Mangiamorte, che hanno rapito sua figlia Luna per degli articoli fin troppo lusinghieri su Harry Potter scritti su "Il Cavillo".
Scampati miracolosamente all'attacco dei servi di Lodermort, i tre vengono però acciuffati dai Ghermidori, maghi con pochi scrupoli
al soldo dell'ormai corrotto Ministero della Magia, e portati tutti a Villa Malfoy, dove sono accolti non proprio gentilmente da Beatrix Lestrange (Helena Bonham Carter) e Draco Malfoy (Tom Felton).
Lord Voldemort, intanto, sempre ossessionato dal trovare quel che brama fortemente, fa visita al mago oscuro Gellert Grindelwald, penultimo possessore della Bacchetta di Sambuco e imprigionato nel carcere di Nurmengard, che gli rivela l'incredibile notizia: la bacchetta è sepolta col suo ultimo legittimo proprietario... Albus Silente!
Gellert Grindelwald, imprigionato da anni da Silente nel carcere di Nurmengard, e vecchio possessore della Bacchetta di Sambuco
Infuriata dal vedere che i tre ragazzi hanno con loro la spada di Grifondoro, che la malvagia strega riteneva ben al sicuro nella sua camera blindata alla banca Gringott, la Lestrange inizia a torturare Hermione, mentre Harry e Ron vengono richiusi da Peter "Codaliscia" Minus (Timothy Spall) nelle segrete, dove ritrovano anche Luna Lovegood (Evanna Lynch), il folletto Unci-unci (vecchio impiegato alla Banca Gringott) e Garrik Ollivander (John Hurt), il famoso costruttore di bacchette rapito dai mangiamorte nel capitolo precedente.
L'elfo domestico Dobby interviene per salvare Harry ed i suoi amici a Villa Malfoy
Proprio mentre la situazione volge al peggio, apparte Dobby, l'elfo domestico amico di Harry, che interviene e libera i ragazzi, causando un duro scontro nel quale la creatura magica riesce a portare in salvo gli eroi, comprensi Unci-unci e Ollivander, smaterializzandoli a Villa Conchiglia (la casa di Bill Weasley, fratello di Ron), ma a carissimo prezzo: il piccolo elfo si becca una coltellata in pieno petto dalla Lestrange, morendo poco dopo tra le braccia di un disperato Harry.
La morte di Dobby, per opera di Bellatrix Lestrange
Mentre i ragazzi seppelliscono il loro eroico amico, Lord Voldemort profana la tomba di Silente, impossessandosi finalmente della Bacchetta di Sambuco, della quale testa subito i tremendi poteri emanando un gigantesco lampo di energia magica verso il cielo.
Lord Voldemort profana la tomba di Silente e trova la tanto agognata Bacchetta di Sambuco
Parte II
Titolo originale: Harry Potter and the Deathly Hallows - Part 2
Lingua originale: inglese
Paese di produzione: Regno Unito
Anno: 2011
Durata: 130 minuti
Colore: colore
Audio: sonoro
Rapporto: 2,35:1 1,44:1 (versione IMAX 3D)
Genere: fantastico, azione, drammatico
Regia: David Yates
Soggetto: J. K. Rowling (romanzo)
Sceneggiatura: Steve Kloves
Produttore: David Barron, David Heyman, J. K. Rowling
Casa di produzione: Warner Bros, Heyday Films, 1492 Pictures
Fotografia: Eduardo Serra
Montaggio: Mark Day
Effetti speciali: Tim Burke, David Vickery, Greg Butler, John Richardson, Industrial Light & Magic, Baseblack, Cinesite, Double Negative, Foreign Office, Framestore, Gener8 3D, Gradient Effects, Hirota Paint Industries, Lidar Services, Lola Visual Effects, Mova, Moving Picture Company, Peanut FX, Pixel Magic, Prime Focus Film, ReelEye Company, Rising Sun Pictures, Sassoon Film Design, The Base Studio, Tippett Studio, Union Visual Effects, Vine Post Production, TheVisual Effects Company, i.e. Effects
Musiche: Alexandre Desplat
Tema musicale: John Williams
Scenografia: Stuart Craig
Costumi: Jany Temime
Trucco: Amanda Burns, Mark Coulier, Katy Fray, Shaune Harrison, Beth John, Jenna Wyatt
Alessio Puccio: Harry Potter
Giulio Renzi Ricci: Ron Weasley
Letizia Ciampa: Hermione Granger
Massimo Popolizio: Lord Voldemort
Francesco Vairano: Severus Piton
Gianni Musy: Albus Silente
Paola Mannoni: Minerva McGranitt
Laura Boccanera: Bellatrix Lestrange
Flavio Aquilone: Draco Malfoy
Massimo Lodolo: Lucius Malfoy
Franca D'Amato: Narcissa Malfoy
Gabriele Patriarca: Neville Paciock
Erica Necci: Ginny Weasley
Veronica Puccio: Luna Lovegood
Anna Rita Pasanisi: Molly Weasley
Lorenzo De Angelis: Fred e George Weasley
Francesco Pannofino: Rubeus Hagrid
Fabrizio Pucci: Kingsley Shacklebolt
Danilo De Girolamo: Remus Lupin
Stefano De Sando: Aberforth Silente
Giorgio Lopez: Olivander
Vittorio Stagni: Filius Vitious
Mario Scaletta: Unci-Unci
Carlo Valli: Horace Lumacorno
Emanuela Rossi: Sibilla Cooman
Paolo Vivio: Bill Weasley
Goffredo Matassi: Argus Gazza
Alessio Ward: Seamus Finnigan
Jun Ichikawa: Cho Chang
Simone Crisari: Gregory Goyle
Massimo Rossi: Pius O'Tusoe
Gaetano Varcasia: James Potter
Michela Alborghetti: Lily Evans
Pasquale Anselmo: Sirius Black
Daniela Calò: Dama Grigia
Valerio Ruggeri: Bogrod
Trama
Il film comincia esattamente dove finiva la prima parte: Harry è davanti alla tomba dell'amico Dobby, morto per salvarlo dalle grinfie della pazza Beatrix Lestrange e degli altri Mangiamorte.
Nella casupola di Bill Weasley, Harry chiede di vedere il folletto Unci-unci, per proporgli un patto: riuscire a penetrare nella camera blindata della Lestrange alla Banca Gringott, sicuro che dentro di essa vi sia nascosto l'ennesimo Horcrux di Voldemort.
Harry e Unci-unci stringono un patto per entrare nella Banca Gringott
In cambio del suo aiuto, però, l'avido folletto vuole come premio la spada di Grifondoro; non avendo altra scelta, Harry è costretto ad accettare.
Avuta una conversazione col costruttore di bacchette Ollivander, Harry viene a sapere che la bacchetta rubata a Draco Malfoy nel precedente capitolo ha cambiato la sua lealtà : quando il giovane ha disarmato il suo ex compagno di scuola Serpeverde, la bacchetta è divenuta di sua proprietà , ed ora risponde solo ai suoi ordini, in grando quindi di scatenare la sua piena potenza.
Ora che l'ha trovata, Ollivander stesso pensa che Harry Potter non abbia nessuna possibilità di riuscire a sconfiggerlo.
Il costruttore di bacchette Ollivander mette a riguardo Harry sul concetto di 'fedeltà ' delle bacchette
Mantenendo il morale alto, Ron, Hermione e Harry, assieme a Unci-unci si infiltrano nella Gringott, con Hermione trasformata in Bellatrix Lestrange grazie alla pozione polisucco, Ron mascherato con differenti lineamenti e Harry e Unci-unci nascosti sotto il Mantello dell'Invisibilità .
Recuperata in qualche modo la coppa, i tre però vengono traditi dal bieco Unci-unci, che si appropria della spada e li lascia nelle grinfie degli altri folletti venuti per catturarli.
Grazie ad uno spericolato piano di fuga messo in piedi in quattro e quattr'otto da Hermione, il trio riesce a scappare a cavallo di un drago, beffando così la sicurezza della banca.
Gli eroi scappano dalla Banca Gringott a cavallo di un drago, sorvolando i cieli di Londra
Grazie al suo legame telepatico con Voldemort, Harry riesce a vedere che quest'ultimo ha massacrato tutto il personale della Gringott senza pietà - compreso Unci-unci, infuriato per aver perduto il suo Horcrux e per il fatto che il suo acerrimo nemico ha scoperto il suo segreto.
Leggendo la mente di Voldemort, Harry scopre anche che un altro Horcrux deve trovarsi a Hogwarts, e ha a che fare con Priscilla Corvero, una delle storiche fondatrici della scuola.
Il problema è che ora c'è Severus Piton come preside di Hogwarts, quindi i tre ragazzi debbono per forza intrufolarsi clandestinamente nella loro scuola.
Severus Piton divenuto preside di Hogwarts
Smaterializzati a Hogsmeade, vengono accolti da Aberforth Silente (Ciarán Hinds), il fratello di Albus tenuto sempre nascosto da questi a Harry.
Si viene così a scoprire che è stato proprio il burbero e cinico Aberforth a mandare Dobby in aiuto degli eroi a Villa Malfoy, e che sempre lui li ha tenuti sott'occhio per tutto il loro viaggio alla ricerca degli Horcrux, utilizzando uno specchio magico, lo stesso in cui Harry credeva di vedere il riflesso del suo vecchio preside.
Entrati a Hogwarts grazie a Aberforth, per mezzo di un passaggio segreto, i tre vengono accolti da un malconcio ma battagliero Neville Paciock (Matthew Lewis), che li informa della nuova situazione, non di certo bella, della scuola: a Difesa contro le Arti Oscure i nuovi insegnanti torturano gli studenti, mentre tutto il castello è diventato un fortino dei Serpeverde, ben felici di essersi alleati ai Mangiamorte di Voldemort.
Aberforth Silente, fratello del più famoso Albus
Riunitosi ai suoi ex compagni di scuola, Harry riabbraccia la professoressa McGranitt (Maggie Smith), e grazie all'intuizione di Luna, capisce che l'Horcrux che Voldemort ha nascosto a Hogwarts è il leggendario diadema di Priscilla Corvonero.
Datosi che nessun essere vivente l'ha mai visto, Luna suggerisce a Harry di andare a parlare con chi vivente non lo è più: il fantasma di Helena Corvonero, la figliola di Priscilla morta assassinata in giovane età e conosciuta ora come la Dama Grigia.
Scopre così che il diadema è nascosto nella Stanza delle Necessità , e che l'artefatto è per davvero un Horcrux, datosi che Helena conferma la sua profanazione con la Magia Oscura fatta dall'allora Tom Riddle.
Il fantasma di Helena Corvonero, la Dama Grigia
Venuto a sapere che Harry Potter è entrato a Hogwarts, Piton riunisce tutti gli studenti e li minaccia apertamente di severe punizioni se qualcuno di loro prestasse mai aiuto al ragazzo, ma il suo discorso è interrotto da una prodigiosa professoressa McGranitt, che riesce a scacciare Piton, ristabilendo un minimo di speranza alla scuola, ormai da tempo sotto l'influsso diretto di Voldemort.
Voldemort che, nel frattempo, manda un messaggio telepatico a tutti i presenti: devono consegnargli Harry Potter entro mezzanotte, oppure scatenerà i suoi Mangiamorte e raderà al suolo tutto.
Messi nelle segrete tutti i Serpeverde, la McGranitt raduna tutti i professori rimasti a Hogwarts e, con loro, erge una serie di incantesimi di protezione attorno al castello.
La barriera magica a protezione del castello di Hogwarts
Inizia la feroce battaglia, con i Mangiamorte che però non riescono a penetrare la barriera di protezione eretta dai professori di Hogwarts.
Nel frattempo, a Ron viene un'idea geniale per distruggere gli Horcrux: tornare nella Camera dei Segreti, aperta nel secondo film della saga, ed usare i denti dello scheletro del feroce Basilisco ancora lì presente per sbarazzarsi dei pezzi di anima di Voldemort.
Aprendo la camera parando in Serpentese (appreso da Harry durante il sonno), Ron stacca un dente al cadavere del Basilisco, e con quello Hermione pugnala la coppa di Tassorosso: l'Horcrux viene così distrutto, e il frammento di anima dell'Oscuro Signore che si libera crea una devastante onda anomala, dalla quale però Ron e Hermione riescono ad emergere, finalmente scambiandosi un sospirato ed appassionato bacio.
La distruzione di un altro pezzo della sua anima provoca un attacco di rabbia a Lord Voldemort, che con un solo, potentissimo colpo di bacchetta fa crollare la barriera magica che impediva ai suoi Mangiamorte di entrare a Hogwarts.
Sembra che la potenza del Signore Oscuro sia più invicibile che mai, ma c'è un problema: la Bacchetta di Sambuco sembra 'resistergli', non permettendogli di scatenare appieno tutto il suo enorme potenziale.
Ron e Hermione hanno distrutto l'ennesimo Horcrux
Nella Stanza delle Necessità , Harry trova il diadema di Priscilla Corvonero, ma viene subito attaccato da Draco Malfoy, spalleggiato dai suoi compari Gregory Goyle e Blaise Zabini: il biondo Serpeverde rivuole la sua bacchetta, rubata da Harry a Villa Malfoy.
Nell'ovvia zuffa che ne consegue, lo sciocco Goyle appicca fuoco a tutta la Stanza delle Necessità , generando il potentissimo Ardemonio, ovvero delle fiamme magiche demoniache dalla potenza inusitata, capaci
di divorare senza scampo qualsiasi cosa tocchino.
Con sprezzo del pericolo, Harry salva Draco dal morire carbonizzato, e poi getta il diadema di Corvonero tra le fiamme incantate, distruggendolo.
L'Ardemonio divampa impazzito nella Stanza delle NecessitÃ
Guardando dentro la mente di Voldemort, Harry scopre che Voldemort è in compagnia di Lucius Malfoy accanto al molo del lago di Hogwarts, e il Signore Oscuro ha mandato a chiamare Severus Piton.
Il motivo della chiamata si rivela ben presto: essendo Piton il mago che ha ucciso Silente, Voldemort pensa che la Bacchetta di Sambuco gli sia ancora fedele, e che quindi non possa usarla per scatenare tutta la sua terribile potenza.
La soluzione del problema è purtroppo molto semplice: Voldemort sgozza Piton, facendolo finire da Nagini e convincendosi così che, d'ora in avanti, la bacchetta risponderà solo a lui.
Piton prega Harry di prendere le sue lacrime prima della sua morte
Assistito a tutta la scena di nascosto, Harry, Ron e Hermione si avvicinano al morente Piton, che chiede a Harry di prendere le sue lacrime e portarle al Pensatoio di Silente.
Ricordando a Harry che ha gli stessi occhi della sua mamma, l'ultimo preside di Hogwarts muore.
Se non lo farà , il Signore Oscuro ucciderà tutti i suoi amici od anche solo conoscenti, senza risparmiare nessuno.
Tornato a Hogwarts, Harry vede con orrore gli esiti del tremendo scontro con i Mangiamorte: moltissimi morti e feriti, e tra i deceduti c'è anche Remus Lupin con sua moglie Ninfadora Tonks.
Lily Evans e Severus Piton bambini
Quando versa le lacrime di Piton nel Pensatoio, Harry viene a scoprire, finalmente, tutta la verità sul suo vecchio professore: Severus ha conosciuto Lily Evans da piccolino, ancor prima di incontrarsi a Hogwarts, e da subito se ne innamorò perdutamente.
Smistati in case differenti, lei Grinfondoro e lui Serpeverde, il loro amore non riuscì mai a sbocciare, e Severus fu costretto a vedere James Potter prendere il suo posto nel cuore di Lily.
Severus piccino, smistato nei Serpeverde
Diventato un Mangiamorte durante la prima ascesa di Voldemort, Severus venne a conoscenza della prima parte della profezia di Sibilla Cooman, e andò a riferirla al suo Signore Oscuro, ma si pentì ben presto di averlo fatto: Voldemort fraintese tutto e, pensando che era proprio Harry Potter il bambino che un giorno lo avrebbe portato alla disfatta, cominciò a dare la caccia a James e Lily.
Purtroppo, per colpa del tradimento di Peter Minus, Lord Voldemort riuscì ad uccidere i Potter, ma l'incantesimo di protezione di Lily riuscì a salvare il piccolo Harry.
Severus piange la morte della sua amatissima Lily, uccisa da Lord Voldemort
Severus trovò il corpo della sua amata esanime dopo l'aggressione di Voldemort, e la pianse enormemente.
Silente lo informò che il Signore Oscuro sarebbe di certo tornato, e che il piccolo Harry, che aveva ripreso gli occhi della sua amata Lily, un giorno avrebbe avuto bisogno della sua protezione.
Pregandolo di non riferire mai a nessuno il grande amore che provava per la strega madre di Harry, Severus passò definitivamente dalla parte del bene, diventando un fedele amico di Silente, vegliando di nascosto su Harry per tutti gli anni del suo studio a Hogwarts.
La maledizione messa da Voldemort sul suo Horcrux, l'anello dei Gaunt, che si abbatte su Silente
Salvato (provvisoriamente) Silente dalla maledizione che Lord Voldemort aveva messo
sull'anello dei Gaunt e che il leggendario mago s'era incautamente messo al dito, Severus non potè far altro che avvertire il suo amico che la maledizione si sarebbe sicuramente espansa, uccidendolo in poco meno di un anno.
Saputo che il giovane Malfoy aveva avuto incarico da Voldemort di ucciderlo, Silente trasformò quindi la sciagura in un'estrema opportunità : chiese
a Piton stesso di ucciderlo al posto di Draco, facendo quindi credere a Voldemort che il suo ex Mangiamorte sarebbe ancora stato un suo fedele servitore.
Tutto questo per riferire a Harry Potter un'informazione essenziale, per la sconfitta del Signore Oscuro: quando Voldemort tentò di uccidere Harry da piccino, ed il suo Avada Kedavra si ritorse contro di lui per colpa dell'incantesimo di protezione di Lily, l'anima già instabile del mago oscuro, frastagliata e spezzata in precedenza per creare gli Horcrux, si spezzò ulteriormente ed un suo frammento si aggangiò all'unica cosa viva presente nella stanza in quel momento... Harry Potter.
Harry nel suo primo scontro con Voldemort, in cui divenne un Horcrux involontario
Severus dovrà avvertirlo della cosa solamente quando Voldemort sarà al massimo della vulnerabilità , ovverosia quando tutti gli Horcrux, a parte Harry, saranno distrutti: solo allora, purtroppo, Harry si dovrà fare uccidere da Voldemort stesso, che distruggerà l'ultimo suo Horcrux e ritornerà quindi mortale.
Adirato per il fatto che Silente ha accudito Harry solo per poi condannarlo alla morte, Severus ammette di essersi molto affezionato al ragazzo, e di non aver mai smesso di amare sua madre Lily: il suo Patronus è infatti una cerva, esattamente come quello che aveva Lily.
Harry scopre così che è stato proprio Piton a mandare il suo Patronus nella prima parte del film, guidandolo verso la spada di Grifondoro, e scopre anche che, purtroppo, dovrà consegnarsi a Voldemort per farsi ammazzare da lui.
Dopo essersi commiatato con un commovente addio da Hermione e Ron, suoi fedeli amici di tante passate avventure, Harry si dirige verso la Foresta Proibita, per andare incontro al suo ultimo destino.
Harry richiama i suoi cari defunti grazie alla Pietra della Resurrezione
Capito finalmente cosa volesse dire la scritta sul boccino d'oro "Mi apro alla chiusura" (ovverosia: "Mi apro alla fine, quando son pronto a morire"), Harry trova la Pietra della Resurrezione nascosta proprio dentro il boccino stesso, e con questa riporta momentaneamente in vita gli spiriti di suo padre James, sua madre Lily, del suo padrino Sirius e di Remus Lupin, che lo incoraggiano e gli danno forza per affrontare la prossima uccisione da parte di Lord Voldemort.
Uccisione che arriva subito dopo: con un potentissimo Avada Kedavra, Lord Voldemort ammazza Harry... O forse no.
Harry di fronte a Voldemort, pronto a farsi uccidere
Risvegliatosi in un'immacolata e surreale stazione di King's Cross, Harry scopre, sotto una pachina, il corpo deforme di Lord Voldemort, sanguinante e morente: è la parte di anima di Voldemort che il Signore Oscuro ha appena distrutto con le sue mani, scagliando l'Anatema che Uccide contro Harry.
Si ripresenta al ragazzo Albus Silente, che gli spiega la verità : lui era davvero l'Horcrux involontario che Voldemort non ha mai avuto intenzione di creare, e che ora è stato ucciso.
Se lo vuole, ormai libero dall'anima nera di Voldemort, Harry può tornare dai suoi amici e continuare a lottare.
Harry e Silente, nel sogno ultra-terreno dopo che Voldemort ha distrutto l'Horcrux presente nel ragazzo
Risvegliatosi dal sogno, Harry viene fatto controllare da Lord Voldemort da Narcissa Malfoy, che mente e riporta al suo signore la morte del suo arci-nemico.
Tra le macerie
di Hogwarts, Neville Paciock ritrova il Cappello Parlante, per poi assistere sgomento, come i suoi compagni, alla venuta vittoriosa di Voldemort, che porta il trofeo il cadavere di Harry Potter, portato in braccio da Rubeus Hagrid.
Con ghigno trionfante, Voldemort propone ai sopravvissuti dell'opposta fazione di unirsi ai suoi Mangiamorte, facendoli così salvi della vita.
Draco Malfoy si unisce immediatamente ai maghi oscuri, richiamato dal padre Lucius e dalla madre Narcissa.
Harry redivivo per l'ultima battaglia contro Voldemort ed i suoi Mangiamorte
Neville Paciock, con sprezzo del pericolo e gran coraggio, sfida Voldemort incoraggiando i suoi amici a resistere al malvagio mago, e proprio allora accade il miracolo: Harry sfugge dalle braccia di Hagrid ed attacca Nagini, tra lo stupore di tutti, Mangiamorte compresi, e la rabbia enorme del mago che fu Tom Riddle,
che lo insegue immediatamente.
Comincia così la battaglia finale, e Harry avverte Ron e Hermione che manca ancora il serpente da uccidere.
Mentre Voldemort e Harry si scontrano in un violentissimo duello fatto non solo di magia ma anche di botte fisiche, Molly Weasley salva sua figlia Ginny dall'attacco di Bellatrix Lestrange, e con grande valore e coraggio riesce ad uccidere la malvagia strega.
Mentre Ron e Hermione tentano di raggirare Nagini, per ucciderlo con il dente di Basilisco, Harry rivela a Voldemort che, forse, la Bacchetta di Sambuco non risponde ancora a lui, così come non rispondeva a Piton... Ma a qualcun'altro.
Molly Weasley uccide Bellatrix Lestrange
Si arriva alla resa dei conti finale: Harry e Voldemort si ritrovano faccia a faccia, bacchetta contro bacchetta, per l'ultimo incantesimo che deciderà il loro destino.
Ron e Hermione vengono salvati dall'attacco di Nagini da Neville Paciock, che si dimostra un vero Grifondoro e, con la magica spada di Godric, distrugge il serpente, ultimo Horcrux del Signore Oscuro.
Neville Paciock uccide Nagini, ultimo Horcrux di Voldemort
Ormai ritornato mortale, Voldemort scaglia su Harry l'ultimo Avada Kedavra, mentre il ragazzo risponde con il suo incantesimo preferito, Expelliarmus.
Ma la Bacchetta di Sambuco si rifiuta di andare contro il suo vero padrone, cioè Harry, e l'incantesimo di Voldemort gli si ritorce contro, ancora una volta: il mago più tremendo di tutto il secolo viene così sconfitto, ed il suo corpo - assieme alla sua anima - viene definitivamente distrutto, dissolvendosi in cenere.
Harry ha finalmente vinto, e la maledizione che ha tenuto sotto paura ed ansia tutta la comunità magica britannica è finita.
La morte di Lord Voldemort
Si viene a scoprire che la potentissima Bacchetta di Sambuco appartenuta ad Albus Silente rispondeva a Harry per un motivo preciso: fu lui che disarmò Draco Malfoy a Villa Malfoy durante la fuga dai Mangiamorte, e Draco fu a sua volta il mago che disarmò Silente prima che Piton l'uccidesse.
La bacchetta quindi non rispondeva a Piton, ma a Draco; e successivamente a Harry, dopo che questi lo disarmò.
Lord Voldemort, quindi, commise un gravissimo errore di valutazione, che l'ha portato alla morte.
Dopo averlo spiegato a Ron e Hermione,
Harry decide saggiamente di rompere la potentissima bacchetta, portatrice solo di morti, e gettare i resti nel burrone che circonda Hogwarts.
Ron, Hermione, Harry e Ginny da grandi, diciannove anni dopo aver ucciso Voldemort
Diciannove anni dopo, alla stazione di King's Cross, un ormai quasi quarantenne Harry, con la moglie Ginny Weasley, accompagna il giovane figliolo Albus Severus Potter al famoso binario magico 9 ¾, da cui partirà il treno magico "Hogwarts Express" che lo porterà al suo primo anno alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.
Il piccino è preoccupato dal fatto di poter essere smistato nei Serpeverde, ma il papà lo rassicura: lui porta il nome di uno dei due tra i più grandi presidi di Hogwarts, ed uno di questi era un Serpeverde; ed era l'uomo più coraggioso da lui mai incontrato.
Riunitisi a Ron e Hermione, anche loro al binario per accompagnare la loro piccina, Harry e Ginny guardano il treno partire, ricordandosi di tanti anni fa, quando anche loro erano al posto dei loro figlioli.
Gli eroi magici
Harry James Potter
Deciso a recuperare e distruggere uno ad uno tutti gli Horcrux di Voldemort, nell'ultimo capitolo della saga che porta il suo nome l'ormai maggiorenne Harry s'imbarcherà in una missione quasi suicida, accompagnato dai fidati Ron e Hermione.
Con molto penare e sudando le proverbiali sette camice, riuscirà a scovare e a distruggere tutti gli Hocrux meno due: il serpente Nagini, che verrà ucciso da un eroico Neville Paciock, e... Lui stesso, in quanto scoprirà che è proprio lui un Horcrux, creato involontariamente da Voldemort diciassette anni prima, quando non riuscì ad ucciderlo grazie al sacrificio di sua madre Lily.
Dopo che il Signore Oscuro avrà distrutto la parte della sua anima che risiedeva in lui, Harry ingaggerà l'ultimo, furioso duello con la sua nemesi, riuscendo infine a prevalere, grazie alla lealtà che la Bacchetta di Sambuco, a lui fedele dopo aver disarmato Draco Malfoy, gli dimostrerà non andando contro il suo legittimo proprietario.
Messa definitivamente fine alla maledizione di Lord Voldemort, ritroveremo l'eroe, ormai quasi quarantenne, di nuovo a King's Cross, per accompagnare al suo primo anno a Hogwarts il suo secondo genito, Albus Severus Potter.
Ronald Bilius "Ron" Weasley
Il rosso amico di Harry accompagnerà il suo compare per tutta la ricerca degli Horcrux, con solo un breve momento di separazione, causato dall'influenza nefasta del medaglione di Salazar Serpeverde, impregnato dell'anima malvagia di Voldemort, che farà litigare i due amici.
Distruggerà alla fine il terribile Horcrux, resistendo al suo potere dissuasorio e rompendolo con la spada di Godric Grifondoro.
Innamorato - ricambiato - della sua amica storica Hermione, con lei si darà il primo, appasionato bacio nella Camera dei Segreti, dopo che avrà avuto la brillante idea di usare
le zanne dello scheletro del Basilisco per distruggere i restanti Horcrux.
Assieme alla sua ragazza, ingaggerà una furiosa battaglia con il serpente Nagini, venendo all'ultimo salvato da Neville Paciock.
Lo ritroveremo dopo quasi vent'anni, un po' ingrassato, sposato con la sua Hermione, che si ritrova con Harry al binario magico per accompagnare sua figlia Rose alla partenza del treno per Hogwarts.
Hermione Jean Granger
La bella strega amica di Ron e Harry accompagnerà i due ragazzi nella pericolosa caccia agli Horcrux, ed il suo aiuto si rivelerà indispensabile nell'impresa: scoprirà lei, difatti, come distruggere i pericolosi artefatti oscuri, e sarà sempre lei a far luce sul mistero dei "Doni della Morte" dei fratelli Peverell.
Distruggerà l'Horcrux messo da Voldemort nella coppa di Tassorosso, e finalmente verrà baciata appassionatamente da Ron, che diventerà in futuro suo marito.
La ritroveremo diventata una signora quasi quarantenne, ad accompagnare sua figlia Rose alla partenza dell'Hogwarts Express, mentre si riunirà ai cognati Harry e Ginny.
Ginevra "Ginny" Molly Weasley Potter
La più piccola della famiglia Weasley, diventata ormai una bella ragazza dai caratteristici capelli color rosso carota.
Viene finalmente ricambiata nei sentimenti da Harry, e parteciperà alla cruenta battaglia finale a Hogwarts, dove se la dovrà vedere nientepopòdimenoche con la feroce Bellatrix Lestrange, da cui verrà salvata da sua madre.
La ritroveremo nel lieto epilogo della pellicola, sposata con Harry mentre accompagna suo figlio Albus Severus Potter al treno che lo porterà al primo anno nella Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.
Figlio di Frank e Alice Paciock, membri del primo Ordine della Fenice e strenui combattenti contro Lord Voldemort, in questo capitolo si trasforma completamente: da ragazzo timido, introverso ed un po' imbranato diventerà un leader dei Grifondoro, resistendo dapprima agli infiltrati oscuri di Voldermort a Hogwarts, e poi partecipando in prima persona alla gigantesca battaglia finale, dove dimostra un coraggio soprendente, da vero Grifondoro.
Arriva anche a sfidare direttamente Voldemort senza paura, e risulta fondamentale per la sua caduta, in quanto salva Hermione e Ron dal suo ultimo Horcrux rimasto, il serpente Nagini, troncandolo in due con la spada di Godric Grifondoro.
Sopravvissuto all'eroiche imprese, si vedrà avvicinato dalla ragazza che gli piace, ovverosia Luna Lovegood.
Arthur Weasley
Capofamiglia dei Weasley, è un simpatico mago dai capelli rossi - tanto per cambiare - che lavora al Ministero della Magia, all'Ufficio per l'Uso Improprio dei Manufatti dei Babbani.
Membro dell'Ordine della Fenice, scorta Harry da Priver Drive fino alla Tana, nella spedizione che, purtroppo, vedrà Malocchio Moody morire e suo figlio George venire seriamente ferito.
Organizzerà il matrimonio di suo figlio Bill con la bella Fleur, e parteciperà alla difesa finale di Hogwarts contro Lord Voldemort e i suoi Mangiamorte.
Molly Prewett in Weasley
Matrona di casa Weasley e mogliera dell'impiegato ministeriale Arthur, con cui ha sfornato ben sette figlioli.
Parteciperà anche lei, con sui marito e tutti i suoiu figlioli, alla battaglia finale a Hogwarts contro Lord Voldemort ed i Mangiamorte, ingaggiando un feroce duello con Bellatrix Lestrange, che riuscirà ad uccidere, salvando sua figlia Ginny.
Fred e George Weasley
I due gemelli monozigoti della famiglia Weasley, uguali come due gocce d'acqua tanto che neppure la mamma sa riconoscerli.
Si vestono sempre uguali e parlano spesso anche contemporaneamente.
Aiuteranno Harry a scappare da Privet Drive nella missione dell'Ordine della Fenice, ingaggiando un duello con i Mangiamorte in cui George rimarrà ferito.
Parteciperanno alla battaglia finale a Hogwarts, e purtroppo Fred ci rimetterà la vita.
Bill Weasley
Fratello maggiore di Ron, aiuterà Harry a scappare da Privet Drive alla Tana, rischiando la vita per proteggerlo da Voldemort e dai Mangiamorte.
Sfregiato dall'attacco di un lupo mannaro, si sposerà comunque con la bellissima Fleur, anche se la festa del matrimonio verrà rovinata dall'attacco dei Mangiamorte.
Darà rifugio agli eroi dopo la fuga da Villa Malfoy, ospitandoli nella sua casetta in riva al mare assieme alla neo-moglie.
Divenuto preside di Hogwarts dopo la morte di Albus Silente, causata proprio dalla sua bacchetta, ha concordato col suo vecchio amico la farsa, per far credere a Voldemort che gli è ancora fedele.
Costretto a non rivelare a nessuno l'accordo che strinse con Silente, ha ricevuto il compito di avvertire Harry Potter della sua vera natura, ovverosia di ultimo Horcrux dell'Oscuro Signore, ma per farlo deve aspettare che Harry distrugga tutti gli altri Horcrux.
Ucciso da Voldemort stesso, in quanto da lui ritenuto - erroneamente - vero possessore della Bacchetta di Sambuco, prima di morire riesce ad impregnare le sue lacrime dei suoi ricordi, consegnandole a Harry, che viene quindi a scoprire la verità sul suo coraggioso professore.
Innamorato da sempre di Lily Evans, la madre di Harry uccisa da Voldemort, passò dalla parte del bene nel tentativo di salvarla, rivolgendosi a Silente, che però nulla potè contro il tradimento di Peter "Codaliscia" Minus.
Anche se non lo diede mai a vedere, protesse il giovane Harry di nascosto per tutti gli anni che il ragazzo passò a Hogwarts, affezionandosi a lui fino al punto da dispiacersi per il suo destino, cioè quello di finire comunque ucciso da Voldemort.
In suo onore, Harry chiamerà suo figlio Albus Severus.
Professoressa Minerva McGranitt
Professoressa della cattedra di Trasfigurazioni e vice preside di Hogwarts, si ribellerà all'invasione dei maghi oscuri e al preside Piton, non sapendo che il suo collega stava eseguendo gli ordini di Albus Silente, facendo il doppio-gioco con Voldemort.
Organizzerà la difesa di Hogwarts durante l'attacco finale dei Mangiamorte, dando tempo a Harry Potter di trovare gli ultimi Horcrux.
Non viene menzionato nel film, ma nel libro diventerà poi preside della scuola, succedendo quindi a Severus Piton.
Professoressa Sibilla Cooman
Professoressa di Divinazione, fu lei a profetizzare, prima della nascita di Harry Potter, la tremenda profezia che fece scattare in allarme Voldemort, tanto che quest'ultimo decise di impedirne il realizzarsi risolvendo alle svelte la questione, andando ad uccidere direttamente i Potter con il piccolo Harry.
Partecipa anche lei alla battaglia finale di Hogwarts, rimanendo viva (ed è già qualcosa).
Professor Rubeus Hagrid
Guardiacaccia di Hogwarts e docente di Cura delle Creature Magiche, è un grande amico sia di Harry che di Hermione e Ron, con i quali ha condiviso molte avventure nel corso dei sette anni passati a Hogwarts.
Membro dell'Ordine della Fenice, scorterà Harry da Priver Drive alla Tana a bordo della sua moto volante, e se la dovrà vedere con Lord Voldemort in persona durante il tragitto.
Parteciperà alla battaglia finale di Hogwarts, dove verrà però catturato dai Mangiamorte, e costretto ad assistere all'omicidio del suo amico Harry per mano di Lord Voldemort.
Porterà il corpo di Harry fino a Hogwarts, e si stupirà - come tutti - nel vederlo ancora vivo.
S'abbraccerà con il suo amico a giochi finiti e Lord Voldemort finalmente ucciso.
Remus John Lupin
Ex professore di Difesa contro le Arti Oscure a Hogwarts e membro dell'Ordine della Fenice, scorterà Harry durante il suo trasferimento alla Tana, rischiando la vita per il ragazzo assieme a sua moglie Ninfadora Tonks.
Vita che poi sarà comunque presa durante la battaglia finalea Hogwarts, dove il coraggioso amico di James Potter e Sirius Black morirà in compagnia di sua moglie.
Ricomparirà a Harry nel finale, evocato dalla Pietra della Resurrezione, spronando il ragazzo ad andare avanti.
Ninfadora Tonks
Giovanissima moglie di Remus Lupin, fa parte anche lei dell'Ordine della Fenice, e rischierà la vita per proteggere il giovane Harry all'inizio della prima parte del film.
Morirà assieme a suo marito durante la battaglia finale di Hogwarts, ma il loro figliolo Ted sopravviverà .
Alastor "Malocchio" Moody
Leggendario Auror, quindi un cacciatore di maghi malvagi ricercati dal Ministero della Magia, che ha spedito a Azkaban un grande numero di fuorilegge, e diventando quindi temuto e rispettato.
Fa parte dell'Ordine della Fenice sin dalla sua prima apparizione, ed è un fedelissimo di Silente.
Il suo aspetto incute timore, fosse altro per il suo viso devastato da molte cicatrici, risultati della sua pericolosa professione.
A capo della spedizione che dovrà scortare Harry alla Tana, se la vedrà direttamente con Lord Voldemort in persona, rimanendo ucciso dall'Avada Kedavra del Signore Oscuro.
Professor Lorace Lumacorno
Storico professore di Pozioni di Hogwarts, partecipa anche lui alla battaglia finale alla scuola dove insegna, e riesce a sopravvivere ai Mangiamorte.
Lo vediamo a fine battaglia, mentre racconta ai sopravvissuti di come ha sbadatamente perso, e poi ritrovato, la sua fida bacchetta.
Xenophilius Lovegood
Papà di Luna e mezzo squinternato come la figliola, è il direttore del rotocalco "Il Cavillo", su cui ha pubblicato una serie di articoli a favore di Albus Silente e Harry Potter, che non sono piaciuti molto a Lord Voldemort ed ai suoi Mangiamorte.
Per farlo tornare a più miti consigli, quindi, Lord Voldemort fa rapire sua figlia Luna, obbligando Xenophilius a fare il doppio gioco con Harry, Ron e Hermione, pena l'uccisione di Luna.
È abbastanza fissato con i "Doni della Morte", tanto da averne al collo il simbolo, a mo' di ciondolo.
Aberforth Silente
Fratello minore del più famoso Albus, fa il barista al bar "Testa di Porco" nel villaggio magico di Hogsmeade.
All'apparenza cinico e disilluso, si dimostrerà fedele alla causa di Harry Potter, aiutando il ragazzo ed i suoi amici e tenendolo sempre sott'occhio grazie ad uno degli specchi magici di Sirius Black.
Invierà l'elfo Dobby a casa Malfoy che si rivelerà provvidenziale per i nostri eroi, e successivamente gli mostrerà il passaggio per arrivare a Hogwarts senza essere visti dai Serpeverde.
Parteciperà anche lui alla battaglia finale di Hogwarts, riuscendo ad uscirne vivo.
Rufus Scrimgeour
Ministro della Magia che prende il posto del dimissionario Caramell, è un ex Auror molto potente ed inflessibile, che giura immediatamente di non inchinarsi a Voldemort e al suo regno del terrore, promettendo tenace resistenza del suo Ministero.
Purtroppo, nulla potrà contro i Mangiamorte, e sarà ucciso poco dopo la sua nomina.
Prima di morire, comunque, avrà il tempo per visitare Harry, Ron e Hermione, esaudendo così le ultime volontà di Albus Silente, che ha nominato i tre ragazzi legati testamentari.
Padrino di Harry ucciso da Bellatrix Lestrange nei fatti narrati due capitoli prima del film, ritorna nel finale come spirito evocato dalla Pietra della Resurrezione.
Incoraggerà Harry a compiere l'ultimo, e più difficile passo nell'ultima sfida contro Lord Voldemort.
Lily Evans in Potter
La mamma di Harry, che col suo sacrificio donò la protezione al figliolo contro gli attacchi di Lord Voldemort.
Ritorna come spirtio invocato dalla Pietra della Resurrezione, dicendosi estremamente orgogliosa di Harry, e promettendogli di stargli vicina nel momento in cui Lord Voldemort dovrà ucciderlo.
Compare anche, da bambina, nei ricordi di Severus Piton, che non ha mai smesso di piangerla ed amarla.
James Potter
Il papà di Harry, ucciso a tradimento da Lord Voldemort diciassette anni prima degli eventi narrati nel film.
Scavezzacollo e leggermente 'bullo' da ragazzo, faceva parte dei tremendi "Malandrini", assieme a Sirius, Remus e Peter, che ne combinarono di cotte e di crude durante il loro periodo di studi a Hogwarts.
Ricompare evocato dalla Pietra delle Resurrezione per accompagnare il figliolo durante l'ultimo e più difficile passo, ovverosia quello di farsi deliberatamente ammazzare da Voldemort.
Albus Severus Potter
Secondogenito di Harry e Ginny, a cui il papà ha dato i nomi dei due presidi di Hogwarts che lo aiutarono a sconfiggere Voldemort, ovverosia Albus Silente e Severus Piton.
Compare nel finale della pellicola, preoccupato per il suo primo anno di scuola a Hogwarts, con il terrore di finire nei Serpeverde (dove poi effettivamente verrà smistato).
Rincuorato dal padre, veniamo a scoprire nell'ottavo libro della saga che diventerà amicone di Scorpius Malfoy, il figlio di Draco.
Dobby
Piccolo elfo domestico liberato da Harry dalla schiavitù dei Malfoy, è sempre iper-riconoscente verso il suo eroe, e non perde occasione per tentare di sdebitarsi con lui.
Da quando è un elfo libero - situazione insolita per gli elfi - si veste come gli pare, e s'è comprato un bel paio di scarpine leggins rosse, alla moda.
Aiuta il suo simile Kreacher a catturare il ladro Mundungus Fletcher, e poi viene mandato da Aberforth Silente ad aiutare Harry e gli altri a Villa Malfoy.
Riuscirà a liberare i suoi amici, ma verrà ucciso con una coltellata dalla cattivissima Bellatrix Lestrange.
Kreacher
Elfo domestico della famiglia Black, ora al servizio dell'ultimo discendente rimasto, ovvero il figlioccio di Sirius, Harry Potter.
Ricevette l'ordine da Regulus Black di distruggere l'Horcrux nel medaglione di Salazar Serpeverde, ma non ci riuscì in nessun modo, fino al giorno in cui Mundungus Fletcher non lo rubò da Grimmaud Place.
È costretto a servire controvoglia Harry Potter, e recupererà Mundungus Fletcher su ordine del suo nuovo padrone.
Le forze dell'oscuritÃ
Peter "Codaliscia" Minus
Vigliacco e codardo Mangiamorte che tradì gli amici Potter, tornato al servizio di Voldemort dopo gli accadimenti del terzo film della saga.
Messo di guardia dei prigionieri di Villa Malfoy, verrà schiantato con uno Schiantesimo da Dobby.
Sembrerebbe quindi che nel film si sia salvato la vita, al contrario che nel libro, dove viene ucciso dalla mano magica di metallo che Voldemort gli aveva costruito.
Draco Malfoy
Ritroviamo il figlio di Lucius tra i Mangiamorte sempre più caduto in digrazia, come del resto tutta la sua famiglia.
Appare evidente che il ragazzo, per quanto odioso, non sia per nulla tagliato per essere un Mangiamorte, ma è costretto a rimanere nel gruppo per il terrore che Lord Voldemort possa ucciderlo se solo provasse a scappare.
Lui lo ignora, ma è il vero padrone della Bacchetta di Sambuco, in quanto disarmò Albus Silente nel precedente episodio della saga.
Rimarrà però un fatto a lui sconosciuto, visto che Harry Potter lo disarmerà a sua volta a Villa Malfoy, diventando quindi il nuovo padrone della potentissima bacchetta.
Nel finale, dopo aver tentato - senza successo - di riprendersi la sua bacchetta da Harry
e aver preso parte, sebbene involontariamente, alla distruzione dell'Horcrux nel diadema di Corvonero, si riunirà ai Mangiamorte sempre per paura di Lord Voldemort, ma scapperà col il padre e la madre appena possibile, lasciado il Signore Oscuro e gli altri compagni in balia degli eventi.
Lo ritroviamo vent'anni dopo, munito di barba e moglie, mentre accompagna suo figlio Scorpius al treno per Hogwarts, dove accenna un timido saluto a Harry.
Paradossalmente, suo figlio e Albus Severus Potter diventeranno amici per la pelle, come raccontato in "Harry Potter e la Maledizione dell'Erede", l'ottavo libro della saga edito nel 2016.
Narcissa Malfoy
Moglie di Lucius e madre di Draco, è anch'essa una Mangiamorte, anche se, come tutta la sua famiglia, è caduta in disgrazia davanti agli occhi di Voldemort per i continui insuccessi del marito.
Ormai interessata soltanto (come il marito del resto) a recuperare il figlio Draco e a scappare da Voldemort, aiuterà Harry sul finale della pellicola, quando mentirà sulla sua morte e consentirà al ragazzo di recuperare le forze per lo scontro finale contro Voldemort.
Scapperà con figlio e marito prima del duello finale tra Harry Potter e il Signore Oscuro.
Lucius Malfoy
Caduto ormai in disgrazia agli occhi di Voldemort per i suoi continui fallimenti, ritroviamo l'arrogante mago purosangue ormai profondamente cambiato: deriso continuamente dal suo Signore Oscuro, perde anche la bacchetta, requisita da Voldemort stesso per rimpiazzare la sua fenice che, contro la bacchetta gemella di Harry Potter, s'è dimostrata inefficace.
Fino alla fine del film avrà quindi un solo scopo: scappare da Voldemort salvando la propria famiglia, ovvero la moglie Narcissa ed il figlio Draco.
Ci riuscirà poco prima del duello finale, lasciando i suoi colleghi Mangiamorte e Voldemort stesso al loro destino.
Bellatrix Lestrange
La pazza e sconvolta strega Mangiamorte si dimostra, anche in quest'ultimo capitolo, sempre più folle e malvagia, dapprima torturando Hermione, e poi pugnalando in pieno petto l'elfo Dobby, accorso per salvare Harry Potter e i suoi amici.
Nella sua camera blindata alla Gringott ha nascosto la coppa di Tassorosso, ovverosia uno degli Horcrux del suo signore Voldemort, ed è terrorizzata all'idea che qualcuno possa averla trafugata (come poi infatti succederà nella seconda parte del film).
Parteciperà alla grande battaglia finale a Hogwarts, dove tenterà di uccidere Ginny Weasley, ma sarà efficacemente contrastata dalla di lei mamma Molly, che la sfiderà in un duello mortale, dove uscirà ... A pezzi, letteralmente.
Pius O'Tusoe
Nuovo ministro della Magia, un fantoccio messo nella posizione cardine da Voldemort stesso, dopo aver assassinato Rufus Scrimgeour.
Comincerà una tremenda campagna stile nazista contro i babbani ed i Nati-babbani, trasformando il Ministero in una spietata macchina di 'pulizia razziale' di hitleriana memoria.
Verrà ucciso in un raptus da Voldemort stesso, furioso per aver perso l'ennesimo Horcrux.
Dolores Umbridge
La dispotica e razzista ex insegnante di Difesa contro le Arti Oscure cacciata da Hogwarts ritorna al ritorno di Voldemort al potere, e le viene dato anche un importante incarico al Ministero, come inquisitrice dei maghi e le streghe Nate-babbane.
Al suo collo c'è il medaglione di Salazar Serpeverde, un Horcrux di Voldemort, che Harry, Hermione e Ron coraggiosamente recupereranno durante una difficile missione in incognito al Ministero.
Dopo la fine del regno del terrore di Voldemort verrà spedita meritatamente ad Azkaban a tempo indeterminato, per crimini contro la popolazione magica.
Fenrir Greyback
Feroce licantropo al soldo di Voldemort, che recupera Harry Potter e compagni e li porta a Villa Malfoy da Bellatrix Lestrange.
Partecipa alla battaglia finale di Hogwarts, e viene messo fuori combattimento da un violento Schiantesimo di Hermione.
Unci-unci
Avido e scaltro folletto, ex dipendente della Gringott, che aiuta Harry, Ron e Hermione a traugare la camera blindata della Lestrange presente nella banca dei maghi, in cambio della spada di Godric Grinfondoro.
Tradirà i tre amici lasciandoli al loro destino, ma anche per lui le cose non finiranno bene: rimarrà ucciso alla fine della missione, con Lord Voldemort infuriato per essere stato derubato di un suo Horcrux.
Secolare scuola di magia per maghi e streghe, tra le più importanti del mondo e la prima in Inghilterra e nel Regno Unito, dove i più talentuosi - e a volte, purtroppo malvagi - maghi e streghe del mondo hanno studiato da ragazzi.
Sotto il controllo di Severus Piton, fintosi un ancora fedele Mangiamorte, la scuola diventerà un posto sinistro, in mano ai Serpeverde.
Sarà il teatro di battaglia di un epico scontro tra le forze del bene capitanate da Harry Potter e i Mangiamorte di Lord Voldemort, che culminerà in uno spettacolare duello tra i due maghi, con il Signore Oscuro finalmente sconfitto per sempre.
Stanza delle NecessitÃ
Stanza magica nel castello di Hogwarts ripiena di ogni genere di bene, in cui si può entrare solo se si desidera veramente qualcosa.
Posto dove Voldemort ha nascosto il diadema di Corvonero, sarà incendiata dallo stupido Goyle con l'Ardemonio, finendo così tutta bruciata dal demoniaco fuoco.
Istituzione che governa tutto il mondo magico della Gran Bretagna, e che fa a sua volta parte della Confederazione Internazionale dei Maghi, la stessa che nel 1692 ha ratificato, di comune accordo, il patto internazionale per tenere totalmente segreto il mondo magico ai babbani, auto-isolandosi così dalla società non magica.
Situato nel sottosuolo di Londra, ha diverse entrate che confluiscono nell'Atrium, tramite una serie di camini magici
della Metropolvere.
Si può entrare anche per l'ingresso dei visitatori (come Arthur Weasley e Harry Potter fanno), ovvero una vecchia cabina telefonica in abbandono.
Composto da sette dipartimenti, tutti enormi, visitatori e dipendenti si muovono grazie ad una complessa rete di ascensori capaci di spostarsi in tutte le direzioni.
In seguito alla presa di potere da parte di Lord Voldemort, il Primo Ministro messo su da questi, Pius O'Tusoe, porterò profondi cambiamenti al Ministero, facendolo diventare un vero e proprio istituto razzista, che emette costantemente propaganda contro i babbani ed i Nati-babbani, feroce e crudele con chi è anche solo sospettato di avere un qualsiasi legame di sangue non magico.
Grimmauld Place
Antica e spettrale casa della famiglia Black in quel di Londra, rimasta abbadonata per molto tempo in seguito alla morte o alla sparizione di tutti i discendendi della famiglia di maghi purosangue.
Vi si accede tramite magia (è incastrata tra due parti di un palazzo, e quindi nascosta ai babbani), ed è servita dall'elfo domestico Kreacher, dal carattere non proprio cordiale, specie con i mezzosangue.
Con la morte di Sirius, il suo parente più prossimo, ovverosia il figlioccio Harry Potter, ha ereditato la casa, comprensiva anche dei servizi di Kreacher.
Villa Malfoy
Tenuta di campagna della ricchissima famiglia Malfoy, che si trova in Inghilterra, nel Wiltshire.
Lussuosa ed enorme residenza, è scelta da Voldemort come quartier generale per le riunioni con i suoi Mangiamorte, e nel finale della prima parte del film si consumerà un cruento duello tra Bellatrix Lestrange, Peter Minus e Narcissa e Draco Malfoy contro Harry e compagni.
Banca Gringott
Banca dei maghi gestita e difesa dai folletti, che svolgono egregiamente il loro compito, rendendo l'istituto un luogo praticamente impenetrabile.
Nei suoi interrati vi sono innumerevoli camere blindate per maghi e streghe che vi possono così custodire di tutto, dalle monete d'oro ai valori più preziosi.
Ha un tremendo sistema di sicurezza anti-rapina, con incantesimi rivelatori ed addirittura un drago a guardia delle camere blindate.
Harry, Ron e Hermione vi s'infiltreranno
con l'aiuto di Unci-unci, per recuperare la coppa di Tosca Tassorosso dalla camera di Bellatrix Lestrange.
Paesino inglese nominato così in onore di Godric Grifondoro, in cui Harry nacque e dove, purtroppo, morirono i genitori, assassinati da Lord Voldemort nella notte dove il Signore Oscuro perse tutti i suoi poteri.
Sebbene sia un villaggio in cui è forte la presenza della comunità magica, è abitato pacificamente anche dai babbani.
Nel piccolo cimitero, ci sono le tombe di Lily e James Potter, accanto a quella di Ignotus Peverell, da cui i Potter discendono.
Harry e Hermione vi si recano in cerca di qualche indizio sugli Horcrux, ma trovano il serpente Nagini sotto le sembianze di Bathilda Bath che gli tende un agguato.
Binario magico 9 ¾
Binario incantato da dove parte il treno "Hogwarts Express", che porta ogni anno gli studenti alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.
Vi si accede entrando in un muro magico dalla stazione di King's Cross di Londra, e pertanto l'accesso è impossibile ai babbani.
Harry, Ron, Hermione e Ginny si ritrovano sul binario 19 anni dopo la battaglia di Hogwarts, per accompagnare i propri figlioli alla partenza del treno.
Tutti gli Horcrux di Voldemort
Gli Horcrux sono degli artefatti magici, spesso semplici oggetti ma anche essere viventi, in cui il mago o la strega infonde parte della propria anima, con un complesso e feroce rituale che prevede un assassinio.
Il compito degli Horcrux è quindi preservare inalterata, nel corso del tempo, parte dell'anima del mago che li ha creati, dimodo che se anche un giorno esso dovesse perdere il proprio corpo fisico originario, non morirebbe del tutto, ma rimarrebbe legato alla realtà grazie appunto all'Horcrux.
Assieme all'infuso di vita eterna garantito dalla Pietra Filosofale, quindi, gli Horcrux sono gli unici modi sinora conosciuti per garantirsi un'esistenza tendente all'immortalità .
Grazie ad essi Lord Voldemort non morì la notte in cui il suo Anatema che Uccide rimbalzò contro il neonato Harry, ma rimase in uno stato di semi-vita (poco più che uno spirito) per molti anni, fino a che trovò il modo per riavere un corpo fisico.
Tom Riddle cominciò a costruirsi i suoi Horcrux molto presto, sin da quando era un giovane studente di Hogwarts, e durante tutta la sua vita criminale ne costruì ben sette, di cui sei volontari ed uno solo del tutto involontario (Harry Potter).
Sinora, nei libri e nei film le uniche cose che li hanno distrutti sono il veleno del Basilisco, la spada di Godric Grifondoro (che aveva assorbito il veleno del Basilisco, e quindi divenuta capace di distruggere gli artefatti oscuri) e l'Ardemonio, il potentissimo fuoco demoniaco estremamente difficile da creare e controllare.
Nel corso dei film, uno ad uno, tutti gli Horcrux sono stati distrutti, portando così Voldemort alla morte definitiva.
Il diario di Tom Riddle
Diario acquistato dal giovane Tom Orvoloson Riddle in una comune cartoleria babbana, durante gli anni di studio a Hogwarts.
Venne trasformato nel primo Horcrux quando il futuro Lord Voldemort aprì la Camera dei Segreti, liberando il feroce Basilisco ed usando come vittima sacrificale Mirtilla Malcontenta.
Viene distrutto da Harry Potter infilzandolo con una zanna del Basilisco, il cui veleno è così letale da poter distruggere anche potenti oggetti magici come gli Horcrux.
L'anello di Orvoloson Gaunt
Anello tramandato per generazioni dalla famiglia Gaunt, in cui è incastonata la Pietra della Resurrezione, anch'essa tramandata di generazione in generazione a partire da Cadmus Peverell.
Voldemort lo rubò allo zio Orfin Gaunt da giovanotto, e lo trasformò in un Horcrux grazie all'uccisione di suo padre Tom Riddle Senior.
Venne trovato da Albus Silente nella baracca dei Gaunt, dove Voldemort l'aveva nascosto protetto da una potente maledizione, che colpì il preside di Hogwarts appena se lo mise al dito: solo grazie all'intervento di Severus Piton la maledizione fu arginata ad una mano, ma col tempo avrebbe comunque portato Silente alla morte.
Prima di morire, il leggendario mago riuscì a distruggere l'Horcrux grazie alla spada di Grifondoro, e recuperò la Pietra della Resurrezione, per infilarla dentro al boccino d'oro che decise poi di dare in eredità a Harry Potter.
Il Medaglione di Salazar Serpeverde
Medaglione appartenuto a Salazar Serpeverde, uno dei fondatori di Hogwarts e noto acerrimo nemico di babbani e mezzosangue.
Ereditato per secoli dai Gaunt, fu venduto per necessità da Merope, la mamma di Voldemort, che non ne conosceva il valore.
Tom Riddle ne ritornò in possesso da giovanotto, che lo prese da Hepzibah Smith.
Fu tramutato in un Horcrux uccidendo il vecchio custode babbano di Villa Riddle, e poi nascosto dal Signore Oscuro in una caverna in una scogliera, protetto da molti tremendi incantesimi.
Fu ritrovato da Regulus Black, il fratello di Sirius che, pentitosi e redentosi dall'essere stato un Mangiamorte, cercò d'impossessarsene per distruggerlo ed indebolire così Voldemort.
Non riuscì nell'impresa, soggiogato dalle difese della grotta che Voldemort aveva predisposto, ma riuscì a consegnare il medaglione al suo elfo domestico Kreacher, con l'ordine di distruggerlo.
L'elfo provò in tutti i modi a compiere l'ultimo ordine del suo padrone, ma senza riuscirci fino a che, un giorno, l'Horcrux fu rubato dal ladro Mundungus Fletcher e lo vendette per poco denaro a Dolores Umbridge, che ne diventò quindi l'ultima proprietaria.
Fu rubato alla Umbridge da Harry, Ron e Hermione in una pericolosa ed ardita missione al
Ministero della Magia, per poi essere successivamente distrutto da Ron con la spada di Godric Grifondoro.
La coppa di Tosca Tassorosso
Una piccola coppa appartenuta ad una delle fondatrici di Howarts, la strega Tosca Tassorosso.
Fu rubata da Voldemort a Hepzibah Smith, e fu tramutata in un Horcrux proprio con l'uccisione della stessa.
Il Signore Oscuro la diede in custodia a Bellatrix Lestrange, sua fidata Mangiamorte, che la ripose al sicuro nella sua camera blindata alla Gringott, protetta da un potente incantesimo che sdoppia la coppa al solo contatto, creando tantissime copie che confondono il ladro.
Rubata con molta fatica da Harry, Ron e Hermione nella loro missione alla banca dei maghi, verrà distrutta dalla giovane strega trafiggendola con un dente di basilisco.
Il diadema di Priscilla Corvonero
Prezioso diadema appartenuto in origine a Priscilla Corvonero, una delle streghe fondatrici di Hogwarts, e poi trafugato da sua figlia Helena poco prima di essere uccisa dal Barone Sanguinario.
Lord Voldemort lo trasformò in un Horcrux quando ritornò a Hogwarts per chiedere la cattedra di Difesa contro le Arti Oscure, e lo nascose nella Stanza delle Necessità .
Viene distrutto col potentissimo fuoco magico Ardemonio, appiccato incidentalmente da
Gregory Goyle (Vincent Tiger invece nel libro).
L'involontario Horcrux creato da Voldemort a Godric's Hollow diciassette anni prima degli eventi narrati nel capito finale della saga.
Per via della parte di anima malvagia infusa in lui, Harry può parlare il Serpentese, vedere nella mente di Lord Voldemort e sentire la presenza degli altri Horcrux.
Il pezzo di anima dell'Oscuro Signore presente in lui verrà distrutto da Voldemort stesso, con un Avada Kedavra nella Foresta Proibita, liberando finalmente Harry e, al contempo, gettando le basi per la definitiva sconfitta del malvagio mago.
I Doni della Morte
Il simbolo dei Doni della Morte
Sono tre artefatti magici molto potenti, di cui molti hanno sentito parlare ma ben pochi hanno avuto modo di verderli effettivamente in azione, e la leggenda vuole che siano stati donati dalla Morte stessa a tre fratelli maghi, i fratelli Peverell.
La storia della loro creazione è raccontata nelle "Fiabe di Beda il Bardo", e molti ritengono che il racconto sia, per l'appunto, solo una fiaba per ragazzi.
Così però non sembra essere, datosi che il minore - e più furbo - dei tre fratelli Peverell, tale Ignatius, sia in effetti esistito, e la sua tomba si trova nel cimitero di Godric's Hollow, accanto alle lapidi di Lily e James Potter.
La fiaba dove vengono descritti i tre magici doni si chiama:
La storia dei tre fratelli
C'erano una volta tre fratelli in viaggio per una strada solitaria, che al calar del sole si ritrovarono davanti ad un fiume, molto pericoloso da guadare.
Essendo stati istruiti nell'arte magica, con le loro bacchette i tre costruirono in breve tempo un ponte, per passare il fiume senza pericolo.
Si presentò però la Morte in persona, piuttosto contrariata dal fatto che i tre non erano morti affogati come la maggiorparte dei viandanti.
La Morte
si congratulò con i tre fratelli e, fingendosi molto impressionata dalla loro trovata, si offrì di ricompensare ciascuno di essi con un regalo.
Il fratello maggiore subito chiese la bacchetta magica più potente del mondo, e la Morte gliene costruì una da una pianta di sambuco che cresceva nei paraggi.
Il secondo fratello osò ancora di più, e chiese alla Morte stessa un qualcosa in grado di riportare dal regno dei morti i propri cari defunti. La Morte prese una pietra del fiume e gliela diede.
Il terzo fratello, il più piccolo ed anche il più umile, chiese alla Morte un qualcosa che gli avrebbe permesso di andarsene da lì senza essere seguito da lei. La morte allora, anche se controvoglia, gli diede il proprio Mantello dell'Invisibilità .
Divisa la loro strada, i tre fratelli si rimisero in cammino, ognuno con il proprio dono ricevuto dalla Morte.
Il primo fratello raggiunse un paese lontano, ed usando i nuovi poteri della sua Bacchetta di Sambuco, uccise un mago con cui nel passato aveva avuto del diverbio, vantandosi apertamente della potenza che ora aveva tra le mani.
Durante la notte però, un altro mago gli rubò la bacchetta e lo uccise nel sonno: la Morte quindi ottenne il primo fratello.
Il secondo fratello tornò alla sua dimora e, rotolando tre volte la Pietra della Resurrezione nella mano, riportò davanti a lui lo spirito della ragazza che aveva molto amato, morta prematuramente.
Solo quando ebbe raggiunta la vecchiaia, il terzo fratello si tolse il matello e lo donò a suo figlio, per poi riunirsi alla morte e lasciare con lei questo mondo, da pari a pari.
Magico mantello che la Morte donò al terzo e più piccino dei fratelli Peverell, Ignotus.
Si tratta di un mantello unico nel suo genere che, come il nome lascia pensare, rende completamente invisibile colui che lo indossa.
Non è un semplice mantello intriso di un Incantesimo di Disillusione o tessuto con lana di Camuflone, che col tempo comincia a diventare opaco, ma è un vero mantello indistruttibile, che rimane inalterato nei suoi poteri nel corso dei secoli.
Viene passato di mano di generazione in generazione, e l'ultimo discendente di Ignatus Peverell è proprio Harry Potter, che riceve il mantello sin dal suo primo anno di studi a Hogwarts.
Il mantello salverà ed aiuterà Harry sin da piccino, dimostrandosi un'arma dalla duttilità e dall'utilità eccezionale.
Sviluppo e produzione
Già nel marzo del 2008, la Warner Bros. annunciò che l'ultimo capitolo della fortunatissima saga di "Harry Potter", ovverosia "Harry Potter e i Doni della Morte", sarebbe stato smezzato in due pellicole, che sarebbero uscite a non molta distanza l'una dall'altra.
La scelta si rivelò coerente con la direzione delle produzioni analoghe del periodo, quasi tutte ormai interessante a prolungare l'interesse dei possibili paganti al botteghino, spezzettando quanto più possibile le opere di maggior richiamo, in una specie di 'serializzazione' che ricorda moltissimo quella usata nelle produzione del piccolo schermo.
Dovendo per forza dividere l'opera, il maggior problema degli sceneggiatori fu trovare un buon espediente narrativo per tenere alto l'interesse degli spettatori: il cosiddetto 'cliffangher', il colpo di scena ideale per finire la prima parte e preparare il pubblico alla seconda.
Dopo varie ipotesi, alla fine fu scelta l'idea di incentrare il finale sulla ricerca di Voldemort della Bacchetta di Sambuco, uno dei tre 'Doni della Morte' che fanno da titolo all'opera.
Per la regia, i produttori sondarono diversi cineasti, tra cui anche M. Night Shyamalan e Guillermo Del Toro, interessanti all'opera in quanto divenuta ormai profondamente 'dark' e decisamente adulta.
La scelta finale però ricadde sul collaudato David Yates, che accettò l'incarico dopo che l'auto-candidatura di Alfonso Cuaròn - già regista del terzo capitolo della saga - fu scartata.
La sceneggiatura fu affidata ancora una volta a Steve Kloves, che la ultimò - per entrambe le parti - nella primavera del 2009.
Tutto il cast originale, ormai collaudato da quasi dieci anni, venne confermato per l'ennesima - ed ultima - volta, ed alcuni personaggi, come il fabbricante di bacchette Ollivander (John Hurt), tornarono a recidare nella serie dopo molto tempo.
Le riprese sono state svolte a scaglioni, non facendo distinzione tra la prima e la seconda parte, e sono iniziate a febbraio del 2009, per poi finire il 12 giugno 2010.
Gli attori che intepretano i ruoli di Harry, Ron e Hermione, ormai adulti, hanno potuto sopportare orari di lavoro più intesi, anche fino a nove ore al giorno.
Richiami e marchio di fabbrica
Sia la prima che la seconda parte sono marcatamente buie ed oscure, quasi 'dark': è la resa finale dei conti con Voldemort, e i giovani eroi non sono più bambini; vedono gente cara morire attorno a loro, mentre tutto il mondo magico si appresta a vivere, per l'ennesima volta, una sanguinosa guerra con un avversario che sembra davvero invincibile.
Come disse giustamente lo sceneggiatore David Yates, tutte e due le opere sono quelle più lontane possibili dall'incantato - e, per certi versi, fanciullesco - mondo magico, per divenire molto più integrate nel mondo 'reale': la furiosa caccia agli Horcrux e il senso di abbandono in cui versano per quasi tutta la prima parte Harry, Ron e Hermione rende l'atmosfera quasi soffocante, e l'onnipresente ombra di Voldemort e della sua schiera di Mangiamorte - ormai espansi stile metastasi dappertutto - dona all'opera un qualcosa che a molti ha fatto ricordare le atmosfere alla Tim Burton... Fosse altro per la presenza di una delle sue attrici preferite, Helena Bonham Carter.
La seconda parte risulta invece meno solitaria per i protagonisti, anche se è sempre presente la sensazione di onnipotenza di Voldemort: si fa ritorno ai luoghi cari e conosciuti del mondo magico, e si assiste alla mega-battaglia finale in cui gli effetti speciali sono presenti, ma sono molto più importanti gli scontri tra i vari personaggi, giunti ormai alla resa dei conti dopo anni di livori, morti e tradimenti vari.
Il tutto fa risultare tutte e due le parti come opere adulte, profondamente distaccate dai primi capitoli della saga ma ancora così immersi nel mondo magico di "Harry Potter"; lo spettatore già sa come andrà a finire, ovviamente, ma la narrazione risulta estremamente godibile, nel contesto.
In questi ultimi due film si notano le maggiori divergenze con l'opera di riferimento letteraria: molte cose presenti nel libro sono state omesse, altre drasticamente o leggermente cambiate, a seconda dei casi.
L'esempio più eclatante, tra i tanti,
è proprio la morte di Lord Voldemort: nel film si disintegra in maniera molto scenografica, nel libro muore semplicemente.
Accoglienza
Entrambi i film si rivelarono un successo straordinario, come da ben consolidata tradizione della saga: uscito a novembre 2010, "Harry Potter e i Doni della Morte - Parte 1" ha incassato al botteghino la cifra stratosferica di 960.000.000 di dollari, mentre "Harry Potter e i Doni della Morte - Parte 2", proiettata il 7 luglio in anteprima a Londra, ha sfondato la soglia del miliardo e ha incassato 1.341.000.000 di dollari in tutto il mondo, diventando così il nono film di tutta la storia del cinema a raggiungere e superare la cifra a nove zeri.
Il trailer ufficiale della prima parte
Il trailer ufficiale della seconda parte
Giorgio Fiorini
Digital Specialist , SEO e SEM expert
Ho smontato il mio primo calcolatore elettronico a 9 anni, e miracolosamente sono riuscito a rimontarlo più o meno funzionante.
A 10 anni volevo essere Haran Banjo, a 40 mi sono accontentato di essere riuscito a divenire me stesso.
Non tutto si può vendere grazie al marketing, ma di certo senza il marketing niente si può vendere.
La buona promozione parte da un buon prodotto, al quale non si deve mai rinunciare.
Milano non è una città , è un bel vestito: ti fa risaltare solo se sei tu ad avere eleganza.
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