whatsapp Guardiani della Galassia Vol. 2
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Titolo originale: Guardians of the Galaxy Vol. 2
Lingua originale: Inglese
Paese di produzione: Stati Uniti d'America
Anno: 2017
Durata: 136 min
Rapporto: 2,35 : 1
Genere: azione, fantascienza, avventura
Regia: James Gunn
Soggetto: Guardiani della Galassia di Dan Abnett e Andy Lanning
Sceneggiatura: James Gunn
Produttore: Kevin Feige
Produttore esecutivo: Nikolas Korda, Stan Lee, Victoria Alonso, Jonathan Schwartz, Louis D’Esposito
Casa di produzione: Marvel Studios
Distribuzione in italiano: Walt Disney Studios Motion Pictures
Fotografia: Henry Braham
Montaggio: Fred Raskin, Craig Wood
Effetti speciali: Chris Townsend
Musiche: Tyler Bates
Scenografia: Scott Chambliss
Costumi: Judianna Makovsky
Interpreti e personaggi
Chris Pratt: Peter Quill / Star-Lord
Zoe Saldana: Gamora
Dave Bautista: Drax il Distruttore
Michael Rooker: Yondu Udonta
Karen Gillan: Nebula
Pom Klementieff: Mantis
Elizabeth Debicki: Ayesha
Chris Sullivan: Taserface
Sean Gunn: Kraglin
Sylvester Stallone: Stakar Ogord
Kurt Russell: Ego
Doppiatori originali
Vin Diesel: Baby Groot
Bradley Cooper: Rocket Racoon
Doppiatori italiani
Andrea Mete: Peter Quill/Star-Lord
Letizia Scifoni: Gamora
Nino Prester: Drax il Distruttore
Massimo Corvo: Baby Groot
Christian Iansante: Rocket Racoon
Angelo Nicotra: Yondu Udonta
Francesca Manicone: Nebula
Eleonora Reti: Mantis
Ilaria Egitto: Ayesha
Metello Mori: Taserface
Carlo Scipioni: Kraglin
Massimo Corvo: Stakar Ogord
Edoardo Siravo: Ego
Si chiama Zune, lo ascoltano tutti sulla Terra al giorno d'oggi...
Trama
Missouri, pianeta Terra, 1980.
La giovane Meredith Quill sì è innamorata, ricambiata, di un fascinoso alieno (Kurt Russel), che le mostra una strano vegetale che ha piantato in un boschetto, felice che sia attecchito così bene.
L'alieno confessa alla giovane che presto tali piante saranno ovunque.
Meredith Quill ed Ego, nel 1980
Trentaquattro anni (terrestri) dopo, i Guardiani della Galassia formati da Peter Quill (Christ Pratt), Gamora (Zoe Saldana), Drax il Distruttore (Dave Bautista) il procione antropomorfo Rocket Racoon (Bradley Cooper) e l'alieno arbustiforme Groot (Vin Diesel) sono assoldati dai potenti Sovereign per difendere delle preziose e speciali batterie dall'attacco di un orripilante e gigantesco mostro divoratore interdimensionale.
I guardiani contro il mostro interdimensionale
Con un po' di fortuna, il gruppo riesce a sconfiggere il bestione, ma Rocket non resiste e decide di sgraffignarsi un po' delle super batterie.
Come ricompensa per la loro missione, l'alta sacerdotessa degli altezzosi Sovereing ricompensa i Guardiani con la fuggitiva Nebula (Karen Gillian), sorella di Gamora riuscita a scappare durante lo scontro con Ronan l'Accusatore visto nella precedente pellicola.
Il piccolo Groot
Intenzionati a consegnare Nebula alla Nova Corps per farle giustamente scontare le proprie malefatte in prigione, l'astronave Milano dei Guardiani è però subito attaccata dalla numerosa flotta di droidi dei Sovereing, furiosi per aver scoperto la ruberia di Rocket ai loro danni.
Messi alle strette dagli inseguitori, i Guardiani sono salvati in extremis da un misterioso essere che, dopo che la Milano rovina in un atterraggio d'emergenza sul pianeta Berhert, rivela al gruppo di essere Ego (Kurt Russel), il padre biologico di Peter.
L'alta sacerdotessa dei Sovereign
Raggiante per l'aver ritrovato il figliolo dopo così tanti anni, Ego invita tutti ad andare sul suo pianeta d'origine, dove potrà spiegare a Peter la sua esatta natura.
Un po' titubante, sotto consiglio di Gamora Peter accetta l'invito, portandosi però con se la bella aliena dalla pelle verde e Drax.
Rocket, il piccolo Groot e la prigioniera Nebula rimangono invece su
Berhert, per riparare i seri danni subiti dalla Milano.
Nebula, la sorella di Gamora
Contemporaneamente, l'alta sacerdotessa dei Sovereign, Ayesha, ancora infuriata per l'affronto subito dai Guardiani, contatta il pirata spaziale Yondu Udonta (Michael Rooker), ex datore di lavoro di Quill
a capo di una nutrita banda di predoni.
Neanche a dirlo, l'incarico che la perfida aliena dorata da a Yondu è quello di catturare i Guardiani.
Espulso con disonore dai Ravager per aver contrabbandato bambini, Yondu è pubblicamente offeso da Stakar Ogord (Sylvester Stallone), che lo umilia di fronte ai suoi uomini giudicandolo indegno di far parte ancora dei pirati che son briganti sì, ma il cui codice d'onore non permette di rapire bambini.
Yondu viene espulso dal Ravager
In viaggio verso il pianeta di Ego, Peter, Drax e Gamora fanno la conoscenza di Mantis (Pom Klemtieff), una ragazza aliena con poteri empatici.
Arrivati sul piccolo pianeta, Ego spiega a suo figlio che in realtà è un Celestiale: un essere molto potente e molto antico, creatosi da solo nello spazio a partire dalla propria struttura cerebrale, attorno alla quale ha costruito un pianeta intero.
Ego è per l'appunto tutto il pianeta, senziente, capace di creare un suo avatar biologico con cui ha girato molti altri pianeti, in cerca della vita.
Ego, il padre di Peter
In uno di questi pianeti, dove ha piantato dei misteriosi semi, Ego ha conosciuto Meredith Quill, la mamma di Peter, innamorandosene ed ingravidandola.
Avendo geni Celestiali, anche Peter può sfruttare l'energia di Ego, proveniente da lui stesso, dal pianeta.
Concentrandosi, il ragazzo infatti riesce prima a creare e poi a controllare una sfera d'energia, dimostrando di poter utilizzare i poteri di un Celestiale.
Intanto Drax fa amicizia con Mantis, e l'aliena dalle graziose antenne gli rivela che il suo padrone, Ego, nasconde in realtà un segreto.
Ego invita i Guardiani sul suo pianeta nativo
Su
Berhert arriva Yondu con i suou Ravager, intenzionati a recuperare i Guardiani per consegnarli ai Sovereign.
Dopo aver messo fuori combattimento Rocket, Yondu è però sconfitto da Nebula, e subisce anche un ammutinamento dal suo bieco sottoposto Taserface, che lo imprigiona assieme al procione.
Con l'aiuto (si fa per dire) del piccolo Groot
e del braccio detro di Yondu, rimasto fedele al suo capo, Rocket e l'alieno dalla pelle blu riescono a fuggire, eliminando gli ammutinati e riprendendo il possesso dell'astronave.
Mantis, l'assistente empatica di Ego
Nebula, ancora rancorosa nei confronti della sorella, che giudica colpevole per le torture che ha dovuto subire da Thanos, decide di prendere un piccolo caccia interstellare e recarsi su Ego, per concludere una volte per tutte la 'faida' familiare.
Su Ego infatti Nebula ingaggerà un feroce scontro con Gamora, alla fine del quale però le due sorelle si rappacificano, scoprendo con orrore centinaia di scheletri di svariate razze tutti ammucchiati in una grotta.
Il pianeta di Ego
La vera natura di Ego viene così ben presto rivelata: è un essere in pieno delirio d'onnipotenza, che ha incessantemente cercato di accoppiarsi con centinaia di razze in tutto l'universo solo al fine di poter generare un bambino che ereditasse i propri geni Celestiali.
Perciò, assoldò Yondu
affinché rapisse tutti i bambini nati e li portasse da lui per il 'test genetico', che prima di Peter nessuno riuscì a superare, finendo ucciso.
Ego ha bisogno di Peter e della sua energia per il suo folle piano di conquista dello spazio: l'energia di solo un Celestiale non è sufficiente a far crescre i semi che il pazzo ha piantato in centinaia di pianeti, ed è per questo che ha sempre cercato incessantamente un erede.
Ego spiega la sua origine al figlio
In stato catatonico durante la spiegazione delle sue reali origini, Peter però si ridesta quando sente che il padre ha ucciso deliberatamente sua madre, impiantandole il cancro al cervello che l'ha portata alla morte, esclusivamente per non aver più distrazioni durante il suo piano di conquista galattica.
Infuriato, Peter comincia ad usare i suoi poteri di Celestiale per ingaggiare un feroce scontro col padre, a cui presto si uniscono gli altri Guardiani, con Nebula, Mantis e Yondu, arrivato dopo una lunga serie di balzi iperspaziali assieme a Rocket e Groot.
Peter insegna a ballare a Gamora
A complicare la già complicata situazione, arriva pure un'enorme flotta di droidi dei Sovereign, avvertiti della posizione di Yondu da Taserface.
Per distruggere il nucleo di Ego, ovverosia il suo cervello, Rocket costruisce al volo una potente bomba con le batterie sgraffignate ai Sovereing, che Groot provvede a piazzare proprio al centro del pianeta.
Peter acquisisce i poteri di Ego
Mentre i Guardiani riescono a scappare prima dell'esplosione sulla nave di Yondu, questi si sacrifica per Peter, rimasto a combattere il padre per permettere ai suoi amici di piazzare l'ordigno.
Portatolo al sicuro nello spazio, Yondu muore nel vuoto, non prima però di aver confidato a Peter che, molti anni prima, non lo consegnò ad Ego per salvarlo, avendo visto la fine che fecero gli altri bambini, e di averlo sempre considerato come suo figlio.
I Guardiani della Galassia contro Ego
Riscattatosi agli occhi dei suoi compagni Ravager, Yondu viene omaggiato dai pirati con un commovente funerale spaziale.
Peter, a cui il padre aveva distrutto il suo amato Walkman, viene ricompensato dal braccio destro di Yondu con un 'nuovissimo' lettore MP3 Zune.
Il sacrificio di Yondu
Nebula decide di partire per avere la sua vendetta contro Thanos, mentre Ayesha, la sacerdotessa Sovereing, delusa dai falliti tentativi di accoppare gli odiati Guardiani, costruisce un nuovo uomo artificiale esclusivamente adatto allo scopo, che chiamerà Adam...
Ayesha crea un nuovo Sovereign evoluto, Adam
Gli eroi in calzamaglia
Peter Quill / Star-Lord
Metà terrestre e (a sua insaputa) metà alieno, verrà rapito da piccolissimo dai pirati Ravagers di Yondu e fatto crescere tra di loro.
Dopo aver abbandonato la vita da furfante ed essere diventato - suo malagrado - un eroe ed aver salvato Xandar nella precedente pellicola, assieme alla sua banda di svitati è divenuto il 'capitano' (ma ci crede solo lui) dei Guardiani della Galassia.
Dopo 34 anni, conoscerà il suo vero padre biologico, il Celestiale Ego, scoprendo di poter controllare anche lui l'energia del pianeta senziente.
Innamorato di Gamora,
riuscirà finalmente a vendicare la morte della mamma sconfiggendo il crudele padre, rinunciando così all'immortalità di Celestiale ma impedendo la caduta di centinaia di pianeti, infettati dai malevoli semi di Ego.
Scoprirà anche che il suo patrigno Yondu l'ha sempre considerato come un figlio, e verrà salvato proprio da lui, con un estremo gesto d'amore.
Dopo aver perso il suo amato Walkman,
riceverà uno sfavillante 'nuovissimo' lettore MP3 Zune (esatto, l'obbrobrio fallimentare di Microsoft), eccitato dal fatto che possa contenere ben 300 canzoni!
Gamora
Bella e pericolosa aliena alla pelle verde, figlia adottiva - nonché prediletta - di Thanos.
Dopo aver abbandonato il padre, s'è unita ai Guardiani della Galassia, dove ne diverrà la leader a tutti gli effetti.
Spronerà Peter a conoscere il padre, ma si pentirà amaramente del suggerimento una volta che avrà scoperto le reali intenzioni di Ego.
Dopo l'ennesima lotta, si riappacificherà finalmente con la sorella Nebula, ed assieme riusciranno a salvare la pelle e a far esplodere Ego.
Troppo algida e rigida per ammetterlo, anche lei si è innamorata di Peter, e sul finale della storia tale sentimento riuscirà a venire fuori.
Rocket Racoon
Un procione antropomorfo (estremamente) intelligente, con un'insana passione per le armi da guerra.
Risultato di un esperimento genetico, è un cacciatore di taglie vecchio amico di Groot, con cui faceva coppia fissa prima di entrare nei Guardiani della Galassia.
Per colpa sua
e della sua insana passione per il furto, i Guardiani si attireranno addosso le ire dei Sovereing, a cui Rocket ruberà delle preziosissime batterie.
Grazie al suo genio, tuttavia, i Guardiani riusciranno a far saltare in aria Ego, salvando così ancora una volta l'universo.
Groot
Alieno della razza dei Groot, che parla solo il Groottese: una lingua abbastanza difficile da interpretare, in cui tutte le frasi sono riassunte con 'Io sono Groot'.
Distrutto nel corso del primo film, viene 'salvato' da Rocket piantando un suo ramoscello in un vasetto, da cui si è rigenerato.
Ancora bambino, si dimostra giocherellone ma già con potenti capacità belliche, sempre pronto alla zuffa ed amante della musica terrestre anni '80.
Grazie a lui i Guardiani riusciranno a far saltare in aria Ego.
Drax il Distruttore
Aliena con poteri empatici, è cresciuta da sola sul pianeta di Ego, che l'ha presa quindi 'a servizio', giacché riesce a farlo addormentare serenamente.
Stringerà subito amicizia con i Guardiani e specialmodo con Drax, e passerà definitivamente dalla loro parte quando questi si scontreranno con il suo (ex) padrone.
Partirà con Peter e gli altri alla fine della storia, diventando a tutti gli effetti un nuovo membro dei Guardiani della Galassia.
Nebula
Figlia adottiva di Thanos, da lui costantemente meccanizzata per migliorarne le capacità combattive, ridotta ormai ad essere più macchina che essere vivente.
Da sempre con un profondo senso di inferiorità per sua sorella Gamora, verrà catturata dai Sovereign e consegnata ai Guardiani, con un biglietto di sola andata verso le prigioni dei Nova.
Complice l'attacco di Yondu, riuscierà ad evadere dalla guardia di
Rocket, per poi scontrarsi nuovamente con la sorella sul pianeta di Ego.
Dopo l'ennesima baruffa, finalmente riuscirà a rappacificarsi con Gamora e, una volta distrutto Ego, deciderà di partire per andare a sconfiggere l'odiato padre Thanos.
Yondu Udonta
Capo di una nutrita banda di Ravagers e responsabile del rapimento di Peter da piccino, è espulso dai pirati spaziali quando si viene a scoprire del suo coinvolgimento nella tratta dei bambini, che fece per anni per conto di Ego.
Tradito dal suo equipaggio e dal bruto Taserface, grazie all'aiuto di Groot, Rocket ed il suo fido braccio destro riuscirà ad evadere, riprendendo il controllo della propria nave e facendo rotta verso il pianeta di Ego, dove si sacrificherà per salvare Peter, che ha sempre considerato come un figlio.
Il suo estremo atto di coraggio sarà riconosciuto dai
Ravagers che ne riabiliteranno l'immagine, onorandolo con un sontuoso funerale spaziale.
Le forze del male
Ego
Immortale e potente Celestiale, padre di Peter, che procreò con la bella Meredith Quill negli anni '80 sul pianeta Terra.
In realtà è un essere immenso, un intero pianeta senziente, capace di plasmare un infinito numero di avatar biologici, con cui è in grado di viaggiare per il cosmo.
Ha un perfido piano di sottomissione globale iniziato da molto tempo, ma per realizzarlo ha dovuto tentare di procreare un altro Celestiale, viaggiando per i mondi ed ingravidando un alto numero di femmine aliene.
Purtroppo, tutti i bambini nati - e rapiti grazie a Yondu - non sono mai stati in grado di ereditare il suo DNA Celestiale, a parte Peter.
Trovato il ragazzo, Ego prima lo scorterà gentilmente sul suo pianeta (cioè lui stesso), e poi lo obbligherà ad usare la sua energia per far crescere i semi alieni Celestiali che ha piantato in tutta la galassia, col solo scopo di conquistare i mondi ed espandersi illimitatamente.
Il suo delirio d'onnipotenza sarà però fermato dai Guardiani, che riusciranno a farlo esplodere con una potentissima bomba costruita da Rocket.
Ayesha
Alta Sacerdotessa e leader della razza Sovereign, come tutti i suoi simili è un essere altezzoso oltre ogni dire, ben poco curante delle vite delle altre razze, giudicate decisamente inferiori agli alieni con la pelle dorata.
Dopo aver affidato la protezione di costosissime e preziosissime batterie ai Guardiani, giurerà profondo odio verso di essi, grazie alla geniale trovata di Rocket di... Rubare ciò che dovevano proteggere!
Scatenerà quindi su Quill e compagni tutta la propria potenza bellica, arrivando anche ad assoldare Yondu affinché gli porti la testa degli odiati nemici traditori.
A fine pellicola creerà l'ennesimo essere artificiale esclusivamente progettato
per eliminare i Guardiani, a cui darà il nome Adam.
Sviluppo e produzione
Dopo il grande successo della prima pellicola, Bob Iger, CEO della Walt Disney Company, spinse subito i Marvel Studios a mettere in cantiere un secondo episodio per Peter Quill e compagni, convinto di aver trovato un nuovo brand remunerativo come i Vendicatori.
James Gunn, il regista del primo atto, si disse fin da subito disponibile a continuare con un sequel, e al San Diego Comic-Con International del 2014 il nuovo capitolo venne annunciato.
Furono confermati Chris Pratt e tutti gli altri co-protagonisti della prima pellicola, e venne aggiunta anche la giovane attrice canadese Pom Klementieff come nuovo membro dei Guardiani, inserendo nel gruppo anche Karen Gillan (Nebula) in pianta stabile.
L'idea della sceneggiatura, e di andare a scoprire le origini del padre biologico di Quill, fu del regista, che (come nel primo volume) mise pesantemente mano allo script e alla stesura finale della storia.
Per il ruolo di Ego, inizialmente il regista pensò addirittura a David Bowie (di cui era un accanito fan), ma la morte del grande cantante mise prematuramente fine alla trattativa.
Si pensò quindi a Matthew McConaughey e poi addirittura alla leggenda degli anni '80 e '90 David Hasselhoff, ma la scelta finale ricadde su un altro grande del decennio dei capelli cotonati, ovverosia Kurt Rusell.
Ciò nonostante, Hasselhoff ebbe lo stesso un mini-cameo durante il film.
Menzione d'onore anche per Sylvester Stallone nel ruolo del Ravager Stakar Orgord.
Le riprese cominciarono l'11 febbraio 2016 ad Atlanta, Georgia, e e terminarono il 16 luglio dello stesso anno.
Richiami e marchio di fabbrica
Il film prosegue sulla falsariga della prima pellicola, seguendone gli originali schemi che ne hanno decretato il grande successo.
Tra i più divertenti film del Marvel Cinematic Universe, è un misto di battute taglienti, azione, ottimi effetti speciali (a parte qualche caso, tipo la crescita dei semi di Ego...) e personaggi ottimanente pensati e realizzati.
I Guardiani non sono gli Avengers, ma nessuno gli ha mai chiesto di esserlo: in questa seconda incarnazione si ficcano nei guai grazie alla loro idiozia congenita, ma quello che il pubblico apprezza in fondo è proprio questo.
Tutto il film scorre via godibilissimo, sempre accompagnato dal sottofondo musicale dell'Awesome Mix Vol. 2 di Peter: una compilation di successi memorabili degli anni '70 in cui George Harrison e Cat Stevens sovrastano tutto e tutti.
Non ci sono richiami ad altri eroi del Marvel Cinematic Universe e, a parte Nebula ed il suo odio per Thanos (qui solo nominato e mai apparso), il film non traghetta verso "Avengers: Infinity War".
La sensazione è che tutto sia pronto per il grande crossover, ma che questo sia solo nella testa (e nel desiderio) degli spettatori.
Attinenze e differenze con il fumetto
Le origini di Ego, il famoso 'pianeta vivente' del multiverso Marvel, sono totalmente differenti da quelle viste nel film.
Nei fumetti, Ego non è un Celestiale, ma un vero e proprio pianeta senziente, considerato (assieme a Galactus) una delle entità più antiche del multiverso.
Ego, il pianeta vivente
Quello che ha in comune con la sua controparte cinematografica è la cattiveria e la ferocia: è un 'personaggio' sempre malevolo, il cui unico scopo parrebbe essere, nel corso di decenni di avventure dove compare, quello di attirare abitanti sulla sua superficie, per poi prosciugarli dell'energia vitale.
Ovviamente, nel comics non ha mai generato Star-Lord.
Gli onnipotenti Celestiali
Nei fumetti, i Celestiali sono una potentissima e misteriosa razza aliena, praticamente sconosciuta e dai poteri divini, poco inferiori a quelli delle più potenti entità cosmiche della Marvel.
Sono dei colossi alti centinaia di metri, che indossano pesanti corrazze (forse per contenere la loro vera natura di pura energia), che viaggiano per l'universo essenzialmente facendo quello che vogliono, solitamente creando nuove forme di vita.
Peter Quill non è di certo un loro figliolo, come invece fatto credere nel film.
La graziosa Mantis, nuova arrivata nel gruppo dei Guardiani, in realtà ha una storia totalmente differente dal fumetto: sulla carta stampata Mantis è una bambina nata sulla Terra con prodigiosi poteri telecinetici ed empatici, cresciuta da una setta di monaci Kree e non sul pianeta di Ego.
Come peraltro sovente nelle trasposizioni del MCU, i suoi poteri nel fumetto sono decisamente maggiori rispetto a quelli visti nel film.
Accoglienza
Costato circa 200 milioni di dollari, il film ne incassò oltre 860 in tutto il mondo, bissando quindi il successo della prima pellicola.
Le recensioni
dei fan e della critica sono state quasi tutte positive, lodando ancora una volta l'ottimo uso della colonna sonora, dell'umorismo e di una storia con ben poche scene morte.
Alcuni fan si aspettavano qualche elemento di crossover con la storia degli Avengers, che tuttavia non c'è stato, demandando il tutto ad "Avengers: Infinity War".
