Un povero ricco
Contattami velocemente
per richiedere una valutazione GRATUITA del tuo problema!
Paese di produzione: Italia
Anno: 1983
Durata: 88 min
Genere: commedia
Regia: Pasquale Festa Campanile
Soggetto: Ottavio Jemma, Francesco Venturoli
Sceneggiatura: Renato Pozzetto
Produttore: Achille Manzotti
Fotografia: Franco Di Giacomo
Montaggio: Amedeo Salfa
Musiche: Stelvio Cipriani e Monica Castello
Scenografia: Ezio Altieri
Costumi: Rosanna Andreoni
Interpreti e personaggi
Renato Pozzetto: Eugenio Ronconi/Eugenio Ragona
Ornella Muti: Marta
Piero Mazzarella: Stanislao, detto "Fosforo"
Patrizia Fontana: Romina
Nanni Svampa: maggiordomo
Corrado Olmi: Neroni, capo del personale
Antonio Marsina: avvocato Marini
Dino Cassio: barista
Ugo Gregoretti: psicologo
Giulio Massimini: commissario
Bruno Rosa: direttore del supermercato
Massimo Buscemi: l'uomo che riceve i fiori
Massimo Mirani: venditore abiti usati
Non parlate al cieco, è sordomuto.
Trama
Milano, inizio anni '80 del XX secolo.
L'ingegner Eugenio Ronconi (Renato Pozzetto), potente miliardario proprietario della ditta S.O.F.R.A.M., è angosciato dagli incubi notturni:
teme sempre di perdere la sua ricchezza e trovarsi così povero, e quest'assillo costante gli rende la vita impossibile.
Su consiglio del suo psicologo, ad Eugenio non rimane altro che una terapia shock per esorcizzare le sue paure: diventare veramente povero per un mese,
per riuscire a cavarsela proprio come in uno dei suoi incubi e sconfiggere la fobia della povertà .
L'ing. Eugenio Ronconi, ossessionato dall'idea di diventare povero
Eugenio così mente sia ai suoi collaboratori aziendali che alla moglie, la bella e snob Romina (Patrizia Fontana), inscenando in fittizio viaggio in Medio Oriente mentre invece, con la falsa identità di Eugenio Ragona, si farà assumere come fattorino dalla sua stessa azienda, ricominciando quindi dalla gavetta.
Uè, guardava la pasta!
L'esperienza sarà subito scioccate per Eugenio: prenderà infatti alloggio in uno dei tanti eco-mostri di cemento costruiti dalla
S.O.F.R.A.M. durante il boom edilizio degli anni '70, totalmente dissestato ed abitato da poveracci che versano in condizioni misere.
Qui farà subito conoscenza con la bellissima Marta (Ornella Muti), una ragazza vicina di piano che s'arrangia alla meglio, vivendo d'espedienti.
La bellissima e poverissima Marta, vicina di casa di Eugenio
Alla
S.O.F.R.A.M., Eugenio è trattato malissimo da tutti, persino dall'usciere, ed è messo a fare l'uomo delle pulizie nonché factotum di tutto l'ufficio.
La situazione, già di per sé non esaltante, però si complica enormemente quando Eugenio, facendo da involontario traduttore ad un cliente giapponese, è costretto a farsi licenziare dalla sua stessa ditta, finendo quindi senza soldi e senza più casa.
Nella povertà più totale, verrà addirittura derubato del cappotto e delle scarpe da un barbone 'professionista', tale Stanislao detto 'Fosforo', un senza fissa dimora tanto geniale quanto greve e cinico, che lo indirizzerà al mestiere d'accattone, oltre che all'arte d'arrangiarsi tipica della vita dei clochard.
Fosforo, il tremendo barbone boss dei bassifondi di Milano
Per la vergogna d'essere caduto così in basso, al punto da arrivare a rubare per
sopravvivere, Eugenio nasconde la sua condizione a Marta, di cui s'è innamorato e con cui riesce ad avere un rapporto amoroso.
Quando però Eugenio scoprirà che la sua donna è costretta a prostituirsi pur di riuscire a pagare l'affitto e le bollette, gli scatterà la furia assoluta: con un'ultima truffa e grazie all'aiuto di Fosforo, salverà Marta dal suo schifoso aguzzino, per poi mollare i panni di barbone e rimerrere quelli del ricco ingegner Ronconi.
Marta ed Eugenio finalmente ricchi e felici
Finalmente con gli occhi aperti grazie al periodo infernale trascorso per strada, Eugenio caccia a pedate sia la fedifraga moglie, poi anche il corrotto maggiordomo e, dulcis in fundo, liquida tutta la sua proprietà della ditta, per un incasso miliardario.
Con la sua Marta, Eugenio prende in affitto la casetta costruita da Forsforo su un barcone, per far rotta verso Montecarlo: durante il tragitto, ordinerà ad elicottero di buttargli un'enorme quantità di denaro, tutto in contanti, dicendo a Marta
che si può essere felici anche da poveri... Basta avere i soldi!
La gente della Madonna
Ing. Eugenio Ronconi
Ricchissimo proprietario della mega-ditta S.O.F.R.A.M., è ossessionato dall'idea di diventare povero, al punto da non riuscire più a dormire la notte.
Per esorcizzare tale fobia, su consiglio del suo psicanalista si fingerà per davvero povero, assumendo la fittizia identità di Eugenio Ragona, un semplice fattorino neo-assunto nella sua azienda.
Gliene capiteranno di tutti i colori, e sarà costretto a vivere come un barbone, tra mille privazioni ma trovando però l'amore della sua vita, la bella e sfortunata Marta.
Il duro periodo sulla strada però gli farà un gran bene, ed avrà modo di riflettere non solo su tutta la sua fortuna economica, ma anche su chi effettivamente gli è davvero amico: questo lo porterà a liberarsi della fedifraga moglie e liquidare tutto il suo patrimonio, scegliendo di vivere ricco e felice accanto a Marta.
Sa suonare benissimo l'armonica, e nonostante una vita d'agiatezze, è abbastanza scaltro ed intraprendente da riuscire a cavarsela in ogni situazione.
Marta
Bellissima e sfortunata ragazza, che vive alla giornata campando d'espedienti in uno degli orribili appartamenti della S.O.F.R.A.M. costruiti proprio da Eugenio.
Conoscerà il miliardario quando questi si presenterà come suo vicino di casa sotto la fittizia identità di Eugenio Ragona, e tra i due scatterà subito una forte amicizia, fosse altro per (l'appartente) misera condizione di entrambi.
La giovane è talmente povera che spesso è costretta a prostituirsi per pagare le bollette, e qusto fatto farà scattare la rabbia ad Eugenio, che deciderà di tornare ad essere il miliardario Ronconi e tirare così fuori dalla miseria Marta.
Stanislao detto 'Fosforo'
Un furbo e scaltro clochard che bazzica il centro di Milano, dalle mille risorse e dagli altrettanti mille espedienti.
Conoscerà Eugenio quando gli ruberà il cappotto e le scarpe, e lo addestrerÃ
al 'lavoro di strada', insegnandogli i trucchi per sbarcare il lunario da barbone.
Non ha mai lavorato in vita sua, ma è lo stesso di rara intelligenza e furbizia.
Sul finale della pellicola, accompagnerà Eugenio e Marta a Montecarlo grazie al suo barcone che ha trasformato in casetta galleggiante.
Sviluppo e produzione
Pasquale Festa Campanile dirige una commedia brillante e geniale, con un Renato Pozzetto in grandissimo spolvero nella Milano d'inizio anni '80.
Ornella Muti, vera e propria sex symbol del periodo, viene scelta per il ruolo della bella e povera Marta,
mentre la sceneggiatura originale è dello stesso Pozzetto.
Il film è stato girato interamente a Milano.
Richiami e marchio di fabbrica
La pellicola è un classico del cinema di Renato Pozzetto: amatissima dai fan, è divertente come non mai, con spezzoni e battute ormai divenuti memorabili.
La trama è molto intelligente, e riesce a far giocare ottimamente l'attore con il suo ruolo di stralunato 'neo-povero', in un crescendo di sketch comici e situazioni di ilarità spiccia veramente esaltante.
La popolarità della pellicola è stata favorita dai frequentissimi passaggi televisivi sulle TV private, che durano anche ai nostri giorni.
Accoglienza
Il film si piazzò al 33° posto nella classifica degli incassi per la stagione 1982-83, in un'annata che comunque vide dominare incontrastato il mega-campione ai botteghini "ET - L'extraterrestre" di Steven Spielberg.