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L'abbigliamento giusto per un invito di gala

Il ricevimento: come ci si veste e come ci si comporta
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I balli sono il modo in cui la classe dominante rimane la classe dominante.

L'incontrarsi ed il vivere comune della società

Il ricevimento: come ci si veste e come ci si comporta"Nozze Aldobrandini" (Musei Vaticani), affresco romano del I secolo a.C.

Fin dai tempi più antichi, l'essere umano - che è animale sociale - s'è organizzato in strutture composte dai suoi simili, ideate secondo schemi sociali più o meno complessi.
Il nucleo fondamentale, ovvero il concetto di 'famiglia' - intesa come base primordiale maschio-femmina della stessa specie - è stato nei millenni ampliato, passandolo da un fattore prettamente animale ad un concetto più elaborato, in cui l'antropologia ed il suo sviluppo nel corso della storia ha giocato un ruolo essenziale.

Dal semplice rapporto obbligato dei due sessi, necessario a garantire il susseguirsi della specie, l'uomo ha tessuto innumerevoli altri rapporti sociali con simili a lui non sempre legati da un fattore di sangue, per un motivo molto semplice: si ottengono i risultati migliori quando si coopera, invece di competere (che spesso è solo molto dispendioso, e non sempre efficace come risultati finali).

Tutta questa serie di relazioni, di qualsiasi genere, tra individui ha portato alla nascita della comunità e della civiltà come noi la intendiamo ora, in un percorso estremamente lungo, quasi sempre travagliato e funestato da ogni tipo di sciagura, che ha fatto selezione tra le diverse comunità presenti al mondo, non di rado mettendole in duri scontri frontali, creando il gigantesco e complesso sistema mondiale che possiamo sperimentare ai nostri tempi.

Il ricevimento: come ci si veste e come ci si comportaRaffaello Sanzio - "Sposalizio della Vergine" (particolare), 1504. Pinacoteca di Brera, Milano

Lo scambio d'informazioni ed il comunicare tra gli stessi simili secondo codici e schemi prestabiliti (codificati in molto tempo e non senza penare) ha permesso l'espansione dell'esperienze e delle conoscenze, facendo nascere il concetto di commercio, senza cui la razza umana sarebbe stata impossibilitata a proseguire la sua evoluzione, sia antropologica che prettamente genetica.
Se le società storicamente si dividono in due grossi macro-gruppi, ovverosia le semplici e le complesse, oggigiorno la tendenza in atto, ormai da svariati anni e complice anche l'enorme miglioramento dei mezzi di comunicazione, è quella che vede un progressivo accorpamento culturale secondo convergenze considerate utili alle popolazioni, in un grande progesso globale dall'ancora non del tutto chiara destinazione effettiva.

Certo è che qualsiasi società, di qualsiasi periodo storico, ha sempre avuto bisogno di fare incontrare i suoi rappresentanti, in eventi sia formali che informali; con il progredire dei modi e dei costumi delle svariate civilità che si sono susseguite nella storia, anche il concetto di 'incontrarsi' è mutato nei secoli.
Così come, a ben vedere, è mutato anche tutto il cerimoniale che viene a crearsi per incontri di un certo livello sociale, con annessi e connessi.

La classificazione degli eventi

Il ricevimento: come ci si veste e come ci si comporta

Se avete letto tutto il lungo preambolo - bontà vostra - avrete capito sicuramente una cosa: da che mondo è mondo, ci sono eventi popolari, in cui gli incontri tra membri di una collettività sono frequenti ed aperti a pressoché tutti, e ci sono poi eventi ristretti, solo per una certa fetta di popolazione, che non capitano sovente.
Gli eventi ristretti poi, si suddividono ulteriormente in due sotto-categorie principali: gli eventi pubblici e quelli privati.
Sia gli eventi pubblici che quelli privati sono accumunati dal fatto che la partecipazione non è aperta a tutti, ma solo ad un determinato gruppo di persone.

Sono quindi eventi ad invito, a cui si può partecipare solo se chiamati da chi ha ideato od organizzato l'evento.
Gli eventi pubblici, lo dice la parola stessa, sono però di pubblica divulgazione, e spesso vi partecipano personaggi noti del mondo politico, economico, industriale, dello spettacolo o comunque persone che possono smuovere - o potenzialmente potrebbero farlo, anche indirettamente - molto denaro.
Sono esempi di eventi pubblici su invito: inaugurazioni di strutture, di musei, di opere pubbliche di un certo rilievo, nozze tra regnanti (quei pochi rimasti al mondo), funerali di Stato, seminari universitari, congressi e, in generale, qualsiasi evento che ricopre, oppure può essere legato a, un ruolo istituzionale.

Gli eventi privati, anche qui il nome lo lascia intendere, non hanno il carattere della pubblicità, e sono organizzati da privati (anche associazioni o società) per i più disparati fini.
Sono esempi di eventi privati su invito: feste di laurea, di compleanno, nozze, funerali, ricevimenti societari, inaugurazioni di mostre (vernici), colazioni e pranzi formali e, in generale, qualsiasi evento che si voglia condividere con un numero ristretto di persone.

L'invito

Il ricevimento: come ci si veste e come ci si comporta
Un esempio di un invito formale classico. Si evince immediatamente che sarà una cena formale di alto livello, in cui sarà obbligatorio l'uso dello smoking per i signori, e l'abito da sera per le signore

Qualsiasi evento formale a numero chiuso è preceduto da un invito, che solitamente è spedito all'indirizzo della persona che si vuole partecipi alla ricorrenza.
A volte, l'invito è consegnato a mano e recentemente, con la diffusione massima delle telecomunicazioni che offre l'Internet ed i suoi servizi, l'invito può essere inviato e ricevuto anche tramite e-mail oppure messaggistica istantanea (Whatsapp, iMessage, Skype, ecc ecc.), anche se gli ultimi metodi sono usati generalmente più per eventi molto informali (o che tendono ad esserlo), mentre per eventi di un certo livello si preferisce ancora spedire l'invito cartaceo.
Comunque sia, non è importante come si riceve la richiesta di partecipazione, del resto, ma il fatto stesso di riceverla.

Gli inviti a mezzo voce - compreso il telefono - vengono fatti solo per eventi informali: gli eventi formali, ma di alto livello, possono prevedere l'uso di un numero telefonico di riferimento solo per informazioni sull'evento stesso.
L'invito è solitamente stampato su un cartoncino color avorio (o comunque chiaro), dove è sempre riportato chi vi sta invitando, dove vi sta invitando e quando vi sta invitando.
Se notate la scritta R.S.V.P., che solitamente è posta in basso - ad epigrafe oppure allineata a destra - vuol dire "Répondez, s'il vous plaît" ("Rispondete, per favore" tradotto dal francese): in quel caso, siete obbligati a confermare o meno la vostra presenza all'evento, e potete farlo attraverso il numero di telefono che solitamente è stampato direttamente sull'invito; negli ultimi tempi, è possibile che troviate anche un indirizzo di posta elettronica accanto al numero telefonico, dove confermare o meno la vostra presenza.

Non rispondere al R.S.V.P. (anche in caso di impossibilità a partecipare), oppure presentarsi all'evento senza aver confermato è considerata estrema maleducazione, oltre che profonda mancanza di rispetto per la persona - o per l'organizzazione - che vi ha invitato.
Se non si è in condizione di partecipare, per forza o per volontà, va sempre declinato l'invito con due righe di rammarico.

Il ricevimento: come ci si veste e come ci si comporta
Lo smoking, chiamato anche 'cravatta nera' negli inviti formali

A volte l'invito può anche ordinare il come ci si debba presentare all'evento, specie se questi è di alto od altissimo livello: se leggete qualcosa del tipo "cravatta nera", chi vi invita vi sta cortesemente chiedendo di venire in smoking se siete uomini, ed in abito lungo se siete donne (se avete bisogno di consigli sullo smoking, leggete pure questa pagina).
Se invece - in casi più unici che rari - sarà presente la scritta "cravatta bianca", dovrete indossare la marsina (il frac, nel gergo comune).

Il ricevimento: come ci si veste e come ci si comporta
La marsina (chiama anche comunemente 'frac'), ovverosia il più elegante abito da uomo serale ancora in uso oggiorno

Se l'evento è pubblico, ed è di alto od altissimo livello, è possibile che possiate trovare stampato anche un collegamento ipertestuale ad una pagina HTML, dove è descritto nel dettaglio l'evento stesso e vi possono venir date maggiori informazioni sul luogo e sulla finalità del ricevimento.
Solitamente, l'invito è consegnato almeno dieci giorni prima della data dell'evento e, sempre solitamente, dovrete portarvelo con voi quando vi presenterete ad esso: negli eventi di un certo livello, il concierge o il domestico - o un qualsiasi incaricato dell'accoglienza - ha una lista degli invitati che hanno risposto al R.S.V.P., e necessita del vostro invito per spuntare la vostra presenza.

A proposito di presenza: ricordate sempre che, nelle colazioni, nei pranzi, nei balli e nei ricevimenti formali di alto livello, è cosa gradita - se non mandatoria - presentarsi in coppia.
Anche se non siete sposati oppure fidanzati, dovreste trovare un compagno od una compagna con la quale presentarvi: presentarsi da soli è sovente di cattivo gusto e, specie se l'evento è di tipo mondano, è sinonimo di poco successo sociale.
La prima cosa da fare per prepararsi al meglio all'evento, quindi, è prestare attenzione a ciò che il vostro invito vi dice: sembra banale, ma le informazioni in esso contenute sono state scritte proprio per mettervi nelle condizioni migliori di partecipare alla ricorrenza.

Quando si riceve un invito

A prescindere dall'educazione e conoscenza sul mondo degli eventi formali, ogni volta che riceviamo un invito scritto dobbiamo necessariamente comportarci secondo una certa prassi, che si conviene tra persone che vogliono integrarsi nella società (pena il non essere più considerati per ricorrenze future).
Quindi, quando riceviamo un invito con R.S.V.P., dobbiamo sempre:

  • Rispondere all'invito, usando i contatti (mail o telefono) presenti nell'invito stesso.
    Possiamo confermare o declinare la nostra presenza, ma dobbiamo comunque comunicarlo il prima possibile;
  • Nel caso fossimo impossibilitati a partecipare, oltre che comunicarlo prontamente rispondendo al R.S.V.P., è bene sempre inviare un biglietto con due righe di rammarico, scritto a mano e spedito direttamente all'organizzatore dell'evento;
  • Leggere bene e con attenzione chi, dove, quando e come ci sta invitando. Se è richiesto un particolare vestiario (esempio, lo smoking) dobbiamo procurarcelo, così come dobbiamo essere sicuri che, se confermata, la nostra presenza ci sarà al 100% (salvo casi veramente gravi, ovviamente);
  • Evitare di essere polemici o puntigliosi sul vestiario richiesto, sul giorno o sull'ora dell'evento: è un invito, non siamo obbligati ad accettare ma, nel caso dovessimo farlo, dobbiamo accettare anche tutto ciò che ha deciso l'organizzatore, perché l'evento è il suo;
  • Se sull'invito c'è scritto "cravatta nera" dobbiamo procurarci uno smoking.
    Possiamo comperarlo o prenderlo a nolo, ma dobbiamo mettercelo a tutti i costi; evitiamo la rozza - e purtroppo, diffusa - abitudine di chiamare l'organizzatore lagnandosi della nostra mancata presenza alla festa per via della non disponibilità dell'abito: è orribilmente volgare, e non è un problema dell'organizzatore. Il nolo di un vestito costa una cifra contenuta, che sicuramente è ben ripagata dall'ottima serata in compagnia che passeremo;
  • Se stiamo poco bene, e prevediamo di non poterci rimettere prima dell'evento a cui siamo invitati, dobbiamo necessariamente declinare: alle feste e alle ricorrenze ci si presenta sempre in salute.

Parlando di smoking, se avete bisogno di consigli e una rapida guida per indossarlo al meglio, qui c'è un articolo che può aiutarvi.

Colazione o pranzo?

Il ricevimento: come ci si veste e come ci si comporta

Negli inviti formali, i termini 'pranzo', 'cena' e 'colazione' sono usati in maniera differente dal lessico quotidiano, ed assumono quindi significati differenti, che dovete necessariamente conoscere e riconoscere per non fare brutte - se non pessime - figure.
Con il termine colazione si intende il pranzo diurno (chiamato 'desinare' in italiano arcaico), ovvero il pasto di metà giornata; tale pasto, che varia da Paese a Paese nel mondo, solitamente in Italia si svolge tra le ore 12.00 e le ore 15.00 e, sempre solitamente, fa abbondante uso di carboidrati (pasta e riso in primis), seguiti da carne, pesce e contorni vegetali vari.

Se quindi vi invitano formalmente 'a colazione', non vi stanno invitando al primo pasto mattutino con cappuccino e cornetto, ma alla pappatoria della mezza giornata.
Con il termine 'pranzo' si identifica invece il pasto di fine giornata, chiamato anche 'cena'.
Anche questo varia di orario da Paese a Paese e da cultura a cultura, ma formalmente in Italia si fa partire sempre da dopo le ore 18.00.

La 'colazione' intesa come la intendiamo giornalmente non è solitamente un periodo della giornata in cui si fanno inviti (per ovvi motivi), tuttavia potrebbe essere possibile, anche se molto raro, che qualcuno vi inviti ad un 'déjeuner': in quel caso, vi starebbero gentilmente proponendo di bere un cappuccio assieme.

Mattina o sera?

Il ricevimento: come ci si veste e come ci si comporta

Nel mondo della formalità e degli eventi mondani, la giornata è rigidamente suddivisa in due parti ben distinte: la mattina e la sera.
La mattina va dalle ore 06.00 alle ore 18.00, e la sera va dalle ore 18.00 sino alla mattina successiva, ovvero le ore 06.00.

Dovete bene tenere a mente che il modo in cui di vestirete per l'evento è indissolubilmente legato a quando l'evento stesso si terrà, quindi: prima delle ore 18.00 o dopo le ore 18.00.
Ci sono abiti e vestiti che debbono essere messi solo la mattina o la sera, ed abiti che possono essere messi indifferentemente in qualsiasi momento della giornata, e questa sarà una regola che sarete obbligati a rispettare.

I colori

Il colore bianco è storicamente associato, in occidente, alla purezza
Il colore bianco è storicamente associato, in occidente, alla purezza

La cromatologia del vestiario, con tutto il suo carico di tradizioni, usanze e, a volte, superstizioni, è parte integrante di molti eventi, sia formali che non.
Il significato dei colori cambia da Paese a Paese, e nel blocco occidentale ci sono colorazioni che sono adatte ad un particolare evento oppure totalmente inadatte, e dovete quindi saperle per non fare brutte figure.
Il colore nero, sia per lui che per lei, è riservato quasi sempre ai funerali, e quindi a parte questi eventi andrebbe sempre evitato.
Il colore bianco è associato alla sposa durante le nozze, e dovrebbe essere quindi lasciato solo per lei durante queste celebrazioni.

Non mancano comunque curiose eccezioni: se una donna non di fede cattolica è invitata dal Papa, dovrà presenziare vestita di nero e col capo coperto da un velo (anche leggero), così come un uomo potrà mettere la marsina (il frac) ma col panciotto nero invece che bianco.
A parte questi due casi estremi, i colori nero e bianco sono sempre associati a funerali e matrimoni.
Se vi invitato ad una prima di teatro, di cinema oppure ad una vernice d'arte, è opportuno evitare di indossare indumenti in colorazione viola: è un colore di cattivissimo auspicio nel mondo dell'arte, e solitamente gli artisti sono estremamente suscettibili e superstiziosi.

Per gli uomini, il grigio chiaro è indicato in tutte le occasioni mattutine, così come il grigio antracite è adatto per tutti gli eventi pomeridiani o serali che non richiedano espressamente lo smoking.
Le cravatte a righe in stile regimental sono considerate molto formali, così come le cravatte con pattern a fantasia molto evidenti sono considerate molto informali.
Per le signore, i vestiti corti e con colori pastello sono ammessi solo di mattina e, prevalentemente, durante i periodi primaverili ed estivi; non sono indicati negli eventi serali, così come le gli stivali (anche a mezza caviglia) sono sempre da evitare.

Una colazione formale per i signori

Il colore grigio chiaro è sempre indicato per inviti mattutini
Il colore grigio chiaro è sempre indicato per inviti mattutini

Può essere indossato qualsiasi vestito con giacca di colore beige, grigio chiaro o comunque in tonalità tenue; la cravatta è consigliata, ma negli ultimi tempo non è più strettamente necessaria.
La camicia è a vostra scelta, anche con righe diagonali, ma mai a quadri o a fantasia.
Laddove sia presente, è preferibile indossarla in tonalità chiara (anche brillante), omogenea e senza pattern; la regimental va bene per colazioni di lavoro, ma non va mai indossata con completi gessati.
L'abito può essere anche spezzato, ma sarebbero da evitare pantaloni troppo scuri.

Gli abiti gessati sono considerati molto informali, ma possono essere indossati con camicia a tinta rigorosamente unita.
Se in periodo primaverile od estivo, è ammesso il mocassino con calza a scomparsa.
Tenete sempre a mente che la colazione formale lascia molta più libertà d'abbigliamento che un pranzo od un ricevimento, e che non dovete necessariamente apparire troppo rigidi con i vostri compagni d'evento: non siete ad un matrimonio e né tantomeno ad un funerale, e molto probabilmente se vi hanno invitato a desinare assieme è per avere il puro piacere della vostra compagnia, o per concludere qualche affare interessante.
Siate quindi spontanei e naturali, anche nel vestire.

Una colazione formale per le signore

Un tailleur grigio è sempre indicato per qualsiasi occasione mattutina formale
Un tailleur grigio è sempre indicato per qualsiasi occasione mattutina formale

Perfetto il tailleur, con o senza gonna.
Se periodo primaverile od estivo, predilegete colori tenui e che, possibilmente, riflettano opportunamente il sole, giacché è possibile che il desinare avvenga all'aperto.
Adeguata la scarpa decolté con tacco moderato, possibilmente con punta chiusa e poco - o zero - plateau.
Va benissimo una camica chiara, a tinta unita; da evitare i pattern a fantasia, troppo informali.
Pattern floreali sono sempre un rischio, quindi sarebbe meglio evitarli.
Va bene il pantalone-collant, se abbinato ad una bella giacca di forma.
La borsa dovrebbe essere di misura media e non eccessivamente grande.

Anche per le signore, il discorso è: siete state invitate in cordialità e, presumibilmente, perché l'organizzatore ha il semplice piacere di mangiare con voi (anche parlando d'affari, perché no).
Non dovete essere troppo ingessate e comportatevi in maniera naturale, scegliendo un abbigliamento che risulti naturale e non forzatamente da cerimonia.

Un pranzo di gala per i signori

Lo smoking può essere di qualsiasi colore, non necessariamente nero
Lo smoking può essere di qualsiasi colore, non necessariamente nero

Se sull'invito c'è scritto "cravatta nera", siete obbligati a mettere lo smoking: in quest'articolo potete scoprire com'è fatto e come s'indossa l'abito.
Ricordatevi che, se specificatamente richiesto, lo smoking è il vostro lasciapassare per l'evento: potrebbero anche negarvi l'ingresso, se vi presentate senza.
Se - caso rarissimo, decisamente improbabile ma che per dovere di cronaca va riportato - sull'invito leggete "cravatta bianca", dovete mettervi la marsina.
Sempre che non conosciate personalmente il Pontefice, oppure siete maestri d'orchestra (affermati), tenori lirici, regnanti, capi di Stato, ambasciatori o futuri premi Nobel, è altamente improbabile che qualcuno vi chiederà mai di mettervi il frac, quindi potete anche star tranquilli in tal senso.

Generalmente, il termine 'di gala' è quasi sempre associato allo smoking per i signori, ma nel caso che così non fosse, e quindi vi potreste vestire liberamente, scegliete sempre abiti a tinta unita (mai spezzati), di colore scuro ma non nero, come il grigio antracite oppure il famoso 'midnight blu'.
Prendete in considerazione l'idea di mettere sotto la giacca un panciotto, e lucidate le scarpe stringate a specchio; mai i mocassini, in qualsiasi stagione, e mai anche le sneakers o le scarpe da tennis.
Evitate cravatte a fantasia, regimental e dal colore troppo brillante, e prendete in considerazione l'ipotesi del papillon, oppure cravatta ascot (con fermacravatta).
La camicia, qualsiasi combinazione scegliate, sarà immancabilmente bianca, possibilmente con chiusura 'alla moschettiera', con gemelli.

Un pranzo di gala per le signore

L'abito lungo per signora ad un ricevimento di gala
L'abito lungo può essere anche in colori brillanti

Se sull'invito c'è scritto "cravatta nera", per voi l'abito lungo è obbligatorio.
Per 'lungo' s'intende sotto al ginocchio, ma non deve necessariamente avere lo strascico principesco (e ben poco comodo).
Le spalle possono essere scoperte o meno, a vostro gusto, così come la foggia ed il tessuto.
Non scegliete colori troppo scuri, vanno molto bene i colori brillanti (vi si deve notare accanto al vostro compagno).
Le scarpe a decolté, con tacco anche pronunciato, se vi piace; mai gli stivali, mai le ballerine, mai i tronchetti.

La borsetta è permessa, ma rigorosamente a mano (la pochette va benissimo).
Gioielli quel che vi garba di più, prestando attenzione a valorizzare il collo e l'attaccatura del seno con luminoso ciondolo.
Anche se sull'invito non è specificato "cravatta nera", ricordatevi che l'abito lungo per un pranzo di gala è sempre ben accetto, e potete quindi metterlo senza nessun tipo di problema, anzi: fa sempre ottima figura.

E se non sapete stare a tavola...

...Dovete per forza impararlo. Ed anche alla svelta.
Ecco qualche rapida dritta:

  • I posti non ve li scegliete voi, e non avrete nessun premio se arriverete a mettere le gambe sotto la tavola per primi. Indi per cui, aspettate che il cameriere, l'organizzatore dell'evento oppure il maître annuncino che il pranzo è servito;
  • Se tra gli invitati c'è qualcuno molto più importante (socialmente) di voi, come un alto magistrato, un vescovo, un ministro od un ambasciatore, il cameriere annuncerà: "Sua Eminenza è servita". L'eminenza ovviamente non siete voi, né quelli accanto a voi: è il cameriere che vi avvertirà di sedervi a tavola;
  • I camerieri servono sempre a sinistra, quindi non intralciateli;
  • Dovete spiegare il tovagliolo solo dopo che la padrona di casa - o la persona che supervisiona la cena - l'ha fatto;
  • Il tovagliolo va tenuto sempre sulle ginocchia, e non si spiega mai del tutto (metà è sufficiente). Se capita di alzarsi, oppure a fine cena, il tovagliolo va piegato ordinatamente sul tavolo, e non lasciato sulla sedia;
  • Il tovagliolo ha due funzioni principali: vi ripara il vestito dalle briciole e vi permette di pulirvi la bazza prima di bere dal bicchiere. Indi per cui, usate anche la seconda funzione di tale meraviglioso accessorio, evitando così bicchieri unti da far schifo;
  • Non dovete aspettare che tutti siano serviti per mangiare: nel vostro tavolo, e nei tavoli a voi attigui, ci saranno tantissime persone, che ovviamente non possono essere servite tutte assieme. Aspettando che tutti lo siano, ritarderete (ed intralcerete) enormemente il lavoro dei camerieri, quindi mangiate quando vi servono;
  • A meno che non sia un rinfresco in piedi, non mangiate mai con le mani. Mai, qualsiasi cosa vi portino, a parte il pane. Questo va sempre spezzato prima di portarlo alla bocca, e mai addentato;
  • Il pesce può essere servito solo se a tavola sono presenti le posate da pesce: le riconoscerete subito, perché sono inconfondibilmente larghe e a spatola. Dovete usare quelle per spinare il pesce, e mai il coltello classico;
  • Generalmente, le portate arrivano già impiattate e pronte per il consumo, ma se occorre qualcos'altro - tipo, del formaggio grattugiato - non cominciate a lagnarvi della sua assenza, ma chiedete al cameriere;
  • Se il pranzo è preparato bene e l'organizzatore sa il fatto suo, non saranno mai portati a tavola cibi troppo complessi da mangiare; questo per evitare imbarazzi tra i commensali. Siate quindi sereni, e comportatevi naturalmente;
  • Se dovete staccare momentaneamente le mani dalle posate, non appoggiatele mai sulla tovaglia, ma sul piatto: mettetele a croce, con la punta rivolta verso i bicchieri. In questo modo il cameriere capirà che state ancora mangiando, e non vi porterà via il piatto;
  • Se avete finito il piatto o non ne volete più, mettete le posate parallelamente nel piatto: il cameriere capirà che avete finito, e vi porterà la seguente portata. Se è stato servito del brodo, oppure una zuppa, lasciate il cucchiaio nella scodella;
  • Non ringraziate mai i camerieri: stanno facendo il loro lavoro, e sono pagati per quello. Ringraziandoli sempre, ad ogni portata, potrebbero sentirsi umiliati, oppure derisi (o tutte e due le cose). Non siete alla trattoria o alla pizzeria sotto casa, siete ad un pranzo di gala con camerieri professionisti scelti, iper-specializzati ed addestrati a servirvi al meglio e velocemente: è implicito che, con la vostra presenza, voi li stiate ringraziando. Piuttosto, non intralciateli e non chiamateli mai con gesti o schiocchi delle dita!
  • Non vi allungate come Mr. Fantastic sulla tavola, cercando di arraffare acqua, vino, saliera od olio. Non disturbate neppure i vostri vicini, chiedendogli di passarvi quello che non potete afferrare; semplicemente, chiedete al cameriere di portarvi ciò che desiderate;
  • Per inciso: il bicchiere grande è per l'acqua, ed in una cena di gala di un certo livello i camerieri ve lo riempiranno sempre per metà, esentandovi dal farlo personalmente: non fate i cafoni cercando di impedire al cameriere di farlo dicendogli "No grazie, faccio io";
  • Non si fuma a tavola. Non si fuma in luoghi pubblici e neppure in quelli privati, se il padrone di casa o l'organizzatore non hanno dato il loro esplicito consenso; non si chiede se si può fumare, e non ci si lamenta del fatto che non si possa fumare. Se proprio si vuole fumare, lo si fa a fine del pranzo, chiedendo il permesso d'assentarsi e solo quando il desinare è finito per tutti. In linea generale comunque, non si dovrebbe fumare mai, in qualsiasi momento dell'esistenza;
  • Il caffè può essere servito a tavola od in salotto, secondo le indicazioni dell'organizzatore. Il cameriere provvede a tutto, versando il caffé e chiedendo quanto zucchero, e di che tipo, il commensale vuole. Anche in questo caso fate fare al cameriere e non tentate di dire: "Faccio io";
  • Non commentate quello che state mangiando, non parlate di disgrazie, di morte, di malattie e, in via generale, non parlate di argomenti spiacevoli. Se state poco bene per la sciatica o per il callo al piede, oppure se a vostra zia è andato storto l'intervento all'anca, tenetevelo per voi;
  • Evitate di parlare di soldi e di cose materiali a tutti i costi, così come evitate di dare giudizi assoluti, che gli altri invitati potrebbero anche non condividere: è un'occasione piacevole per tutti, e quindi gli argomenti di discussione dovrebbero essere piacevoli e di interesse generale;
  • Moderate il consumo di alcool, sia per il vostro bene fisico che per la vostra sobrietà, che dovrebbe mantenersi possibilmente intatta per tutta la serata.

Se è presente un rinfresco

Il rinfresco ad un ricevimento di alto livello

Potrebbe capitare che il pranzo di gala al quale siete invitati sia preceduto da un rinfresco.
Tale usanza è solitamente definita dopo eventi pubblici di alto livello (prime delle opere, inaugurazioni, convegni di una certa importanza, incontri diplomatici o vernici d'arte), e serve a far rilassare e, per l'appunto, rinfrescare gli invitati che magari sono stati troppo seduti, o hanno lungamente tenuto conversazione al pubblico.

Nei rinfreschi di alto livello solitamente non è presente il buffet, ma i camerieri passano tra gli invitati con i vassoi degli stuzzichini, e chi vuole può favorire.
Sempre solitamente, i camerieri passano anche con i vassoi delle bevande, ma può essere presente un apposito tavolo bar, dove i camerieri servono da bere.

Va sottolineato che il compito principale del rinfresco non è saziarvi l'appetito, ma permettere di riposarvi, rilassarvi e intrattenere relazioni in attesa del pranzo.
Gli stuzzichini sono sempre di modeste dimensioni, adatti ad essere presi con una mano sola, mentre l'altra può tenere il calice di vino o l'aperitivo; è buona norma evitare di abbuffarsi come se non ci fosse un domani, prendendo ciò che si desidera in libertà, ma solamente un pezzo alla volta.

Se è presente un buffet

Il buffet ad un ricevimento di alto livello

Come già accennato, generalmente il buffet è un modo di servire i pasti che non si adatta agli eventi formali di alto livello, ma nel caso vi fosse, è buona norma osservare queste semplici regole, per evitare di dare il classico spettacolo indecoroso che, purtroppo, soventemente capita di osservare in molte ricorrenze:

  • Evitate la vergognosa corsa ai piatti che voi giudicate migliori, con la paura che altri vi sottraggano la vostra porzione: è totalmente inutile, giacché il buon organizzatore avrà fatto bene i calcoli dei presenti grazie al R.S.V.P., ed istruito i camerieri a portate nuove porzioni quando esse cominciano a scarseggiare;
  • Non chiedete agli altri commensali cosa c'è di buono, dove si trova questo o dove si trova quell'altro piatto: avete gli occhi, si presume, quindi usateli;
  • Non sprecate inutilmente il cibo, e servitevi nella giusta misura. Nessuno vi leva il pane dalla bocca, e non siete all'aperitivo del bar sotto casa: volendo, se una volta finito avete ancora appetito, potete prendere una seconda porzione;
  • Le portate del buffet sono sempre pensate per essere mangiate solo con la forchetta, anche in piedi. Evitate quindi di 'apparecchiarvi la tavola' con una serie infinita di piatti riempiti fino all'eccesso;
  • Non avvicinatevi alle portate con il viso, e non le annusate a mo' di cane da tartufo;
  • Evitate di parlare di quello che state mangiando, non date consigli ai vostri commensali e non invitateli a non scegliere un dato piatto;
  • I piatti vanno composti con le posate di servizio della portata: non usate le vostre posate e non usate le mani;
  • I dolci vengono sempre serviti su un tavolo a parte, e solo dopo che le altre portate salate sono state consumate. Evitate la solita riprovevole rissa per accaparrarveli: anche in questo caso, i camerieri provvederanno a riempire di nuovo la tavola quando sarà necessario portare altre porzioni;
  • I camerieri sono lì per servirvi al meglio: potete chiedergli la composizione del vostro piatto, indicandogli le portate a voi gradite;
  • Il ricevimento con buffet è studiato con portate che permettono ai commensali di mangiare comodamente anche in piedi, chiacchierando del più e del meno.
    Potete sedervi, se volete, ma isolarsi dagli altri invitati per riempirsi la pancia come se il mondo stesse per finire a momenti, è considerato di pessimo gusto

I balli

I balli ad un ricevimento

Un tempo molto popolari, gli inviti con feste da ballo sono praticamente caduti in disuso da ormai moltissimi anni; i motivi di ciò risiedono come sempre nell'onnipresente secolarizzazione della società, divenuta ben poco incline a mantenere tradizioni ed usanze che considera superate, nonché l'apparrire in circolazione di luoghi più indicati - ed accessibili - per socializzare e per ballare (ad esempio, i club e le discoteche).

Tuttavia, in eventi di alta mondanità e livello, è possibile trovare ancora piccole orchestre per intrattenere piacevolmente gli ospiti.
Moltissimi anni fa, i balli che andavano per la maggiore erano il valzer, la polka e la mazurca.
In Italia, è sempre stato particolarmente prediletto il ballo liscio, che poi in effetti comprende tutte e tre le citate danze.

Attualmente, è abbastanza improbabile che troviate questi balli ad un pranzo di gala, ma piuttosto potreste trovare un moderno DJ che mette sui piatti della canonica musica commerciale, di vario genere a seconda dell'indirizzo che vuol dare alla serata.
Solitamente, in un evento di gala e laddove previsto, i balli concludono la serata, quindi vengono proposti alla fine della cena.
Anche in questo caso, ecco qualche rapida dritta per affrontare il momento del ritmico muoversi del corpo:

  • Ballare dovrebbe essere un piacere, e non un dovere, né tantomeno una cosa forzata: se non vi piace ballare, non lo fate; mettervi a dimenarvi come orsi, fuori tempo e fuori luogo, non è un bello spettacolo da vedere. Potete sempre mettervi a chiacchierare con gli altri invitati a bordo pista;
  • Non importunate nessuno che non voglia essere importunato. Datosi che i balli arrivano a fine serata e qualcuno sarà sicuramente un po' più allegro - per non dire alticcio - evitate di dar luogo al peggio di voi stessi: non state in discoteca, non dovete necessariamente andare 'a rimorchio', non dovete 'sballarvi' a tutti i costi;
  • Quando sarete troppo stanchi per continuare, smettete. Non è una gara di resistenza, e nessuno vince alcunché se viene visto stramazzare in pista per ultimo;
  • Ripetere giova: moderate il consumo d'alcool, specie se dovete poi mettervi alla guida

Ringraziamenti

Dopo che avrete passato la vostra - si spera - piacevole partecipazione all'evento, è sempre buona norma inviare un biglietto scritto a mano all'organizzatore, in cui lo ringrazierete della bella compagnia di cui v'ha onorato.
Non è un atto obbligatorio, ma è sempre molto gradito, e costa davvero poco a farlo: farete sicuramente felice la persona, o l'organizzazione, che ha provveduto a fari passare una bella esperienza e, cosa non di certo ultima, è probabile che il gesto vi faccia ricordare in futuro per altre ricorrenze.

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Giorgio Fiorini
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Ho smontato il mio primo calcolatore elettronico a 9 anni, e miracolosamente sono riuscito a rimontarlo più o meno funzionante.
A 10 anni volevo essere Haran Banjo, a 40 mi sono accontentato di essere riuscito a divenire me stesso.
Non tutto si può vendere grazie al marketing, ma di certo senza il marketing niente si può vendere.
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