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Sono online dal 1995, precisamente dal settembre di quello stesso anno.
Ho praticamente vissuto tutta la nascita dell’Internet commerciale, dai primi, rozzi, siti statici pieni di gif e di glitter, sino ai raffinati e (iper)pesanti siti responsive.
Mi sono cominciato a scontrare con lo spam e lo scam dalla mia prima mail di AOL, ma all’epoca la maggior parte della popolazione mondiale non usava nessun servizio Internet, e sulla rete l’analfabetismo digitale era decisamente scarso.
Le notizie false e i tentativi di scam si sgamavano abbastanza in fretta, anche perché le bufale spesso erano palesemente goliardiche, mentre lo scam spaventosamente ingenuo.
Da un bel po’ di tempo, le cose sono cambiate: il facile e praticamente gratuito accesso ai servizi dell’Internet ha permesso la calata di una quantità impressionante di ‘rozzi cibernetici’ (per dirla alla Franco Battiato), uniti a persone fondamentalmente oneste, ma poco avvezze alle pratiche truffaldine di marketing digitale.
Per questo, estremamente plagiabili, anche con poca fatica.
Queste persone sono pericolose, poiché (a volte non per loro colpa, altre volte sì) credendo a notizie inventate di sana pianta oppure distorte, o incappando in vere e proprie truffe, spostano la loro opinione comune su fatti di grande importanza per la socialità, spesso con esiti nefasti.
Queste persone ingenue, distratte o del tutto stupide votano.
Oltre al diritto di voto, comprano o non comprano prodotti, scambiandosi le loro opinioni distorte da una notizia falsa che non sono state in grado o non hanno voluto verificare, prendendola per buona.
In altre parole: queste persone plagiabili cambiano la società.
Quasi sempre in peggio.
Per quanto assurdo possa essere, però, anche il libero scambio di informazioni fasulle fa parte della Rete, e della libertà di parola.
Limitare lo scambio d’informazioni per tentare di limitare le bufale è una grave intromissione dello scambio di conoscenza (anche le false notizie sono comunque dati).
Non a caso, da tempo i governi di mezzo mondo stanno affannandosi per tentare di trovare una soluzione non troppo repressiva per limitare lo scambio di informazioni false e pericolose, senza però intaccare (troppo) la libertà di pensiero e di invio di dati.
Fino ad ora, non ci sono riusciti.
Ogni pagina di questo sito, ogni singola riga, è stata scritta prendendo informazioni reali e verificate.
I dati che trovi qui sparsi in giro, sono disponibili a tutti: puoi verificarli in ogni dove, come e quando vuoi.
I consigli e i suggerimenti di marketing che trovi, sono frutto della mia esperienza sviluppatasi in anni ed anni di lavoro, di sbagli e di fallimenti, di colpi di fortuna e di giuste intuizioni.
Insomma, di dati. Reali.
Gli articoli medici che leggi, sono stati scritti da Medici e Chirurghi regolarmente iscritti al loro Ordine provinciale, e credimi: sono tra i migliori esponenti delle loro specialistiche.
Hey, attento: ciò non vuol dire che devi prendere questo sito come un testo sacro da venerare.
Posso essermi sbagliato, potresti trovare errori di qua e di là.
Anzi, se ne trovi, fammelo sapere.
Ti dico però che ho fatto del mio meglio per farti leggere informazioni di qualità ed attendibili, supportate dai dati che mi sono andato a trovare e verificare.
Ed anche molte informazioni che ho appreso per esperienza diretta, in oltre 15 anni di professione.
Non troverai titoli da clickbaiting in questo sito, né troverai articoli utili solamente a ben posizionare le pagine su Google, ma totalmente inutili al lettore.
Troverai articoli che piacciono a Google ma che piacciono ancora di più a te, che li leggi.
E di cui non ti devi fidare, ma che puoi verificare te in qualsiasi momento.
Questo sito, ogni singola pagina, è NFB approvato: Niente Fottute Bufale.
Il mio lavoro non è vendere l’aria fritta, ma far conoscere ai potenziali clienti quanto è leggera la frittura d’aria e quanto poco ingrassi.
Il che è decisamente differente.
Buona lettura!