Cos'è il budget e come si gestisce
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La risposta è molto più semplice di quello che si possa a prima vista credere: sono le risorse economiche che servono a sostenerlo.
In altre parole, i fondi che tu od i tuoi investitori mettete a disposizione di un'idea.
Il budget, chiamato anche bilancio di previsione, è uno dei fondamenti della programmazione e del management economico, ed il suo studio e la sua gestione sono atti imprescindibili di ogni azienda, sia pubblica che privata, grande o piccola, con molti o pochi dipendenti.
Conoscerne quindi le carattetistiche e le metodologie di gestione primarie è essenziale per ogni business che tenda al guadagno.
Se vuoi scoprire di più sul budget e vuoi essere messo a conoscenza di utili consigli per la sua corretta gestione, continua pure a leggere questa pagina.
Non spendere mai più di quello che puoi riuscire a farti prestare.
Cos'è il budget
Il bilancio di previsione, nella sua accezione generica, è la disponibilità economica di un'azienda, un'ente, un privato investimento oppure anche di un singolo progetto, che consenta di centrare un particolare obiettivo futuro prefissato.
In altre parole, il budget è un estimo generale di quante risorse economiche (soldi) sono stanziati per un determinato scopo futuro.
Si tratta quindi di un documento contabile che analizza quello che dovrà o potrà essere effettivamente speso per un ottenere un dato risultato: una promozione pubblicitaria, una produzione di un prodotto, l'acquisto di un bene od un servizio, il costo delle risorse umane, ecc ecc.
Contattami ora per la tua promozione!Quando è necessario il budget
Il budget è necessario per praticamente tutte le attività produttive imprenditoriali, ed anche per quelle private: la mera gestione di uno stipendio, da ripartire tra tutte le spese di sussistenza, è ad esempio un vero e proprio budget, che tutti noi dobbiamo fare ogni mese.
Nello specifico aziendale, il bilancio di previsione è solitamente effettuato di anno in anno, e normalmente riguarda l'anno successivo a quello in cui viene stilato.
Il bilancio di previsione si contrappone al bilancio d'esercizio, cioè la situazione patrimoniale totale dell'impresa, il risultato annuale del suo lavoro in termini fiscali.
Nelle piccole e medie realtà, i due budget hanno schemi praticamente indentici, in quanto solitamente quello che un'azienda mette in preventivo di spendere è quello che può spendere grazie alle sue risorse totali.
Una previsione di bilancio specifica è obbligatoria anche quando l'azienda deve iniziare un progetto complesso (una nuova produzione), un progetto ad alto costo sostenuto in un lungo tempo (come ad esempio una campagna promozionale), oppure semplicemente deve rinnovare parco macchine od anche assumere nuove risorse umane.
Il budget è quindi la previsione di quanto toccherà 'avere in cassa' per pagare tutte le spese necessarie alla sussistenza dell'azienda. Contattami ora per la tua promozione!
Com'è composto il budget
Essenzialmente, un documento di previsione di bilancio è composto da due sezioni specifiche:
- La sezione operativa
La parte del budget che rendiconta la previsione totale di spesa suddivisa per i settori chiave dell'azienda; - La sezione finaziaria
La parte del budget che rendiconta tutto quello che è stato effettivamente realizzato grazie alle previsioni economiche fatte in precedenza, e dettaglia tutti gli investimenti con la cassa
La sezione operativa è a sua volta solitamente divisa in sotto-sezioni, ognuna riguardante un dato settore o risorsa dell'azienda, come: ricavi, produzione, manodopera, progettazione, ricerca e sviluppo, marketing, promozioni, materie prime, semilavorati, ecc ecc.
La sezione finanziaria invece illustra le operazioni fatte in precedenza, i loro ritorni, le loro realizzazioni e specifica con chiarezza gli investimenti finanziari previsti per la spesa, aggiornando anche gli investitori, azionisti e consiglio direttivo sullo stato effettivo della cassa, nonché le sue previsioni future. Contattami ora per la tua promozione!
Come si prepara il budget
La preparazione del bilancio di previsione è un'operazione che può andare dal semplicissimo all'enormemente complesso, a seconda del tipo di azienda, della sua dimensione e struttura, della sua complessità finanziaria e gestionale.
In piccolissime o piccole realtà, il bilancio previsionale è spesso stilato direttamente dal proprietario della ditta, spesso in collaborazione col suo fiscalista: non ci saranno grosse differenze col bilancio d'esercizio, fatto salvo che quello previsionale dovrà contenere necessariamente le quantità effettive dei servizi o beni che si prevedono di acquistare.
Nelle grandi o grandissime aziende, la questione cambia totalmente, diventando molto più complessa: il bilancio previsionale non è fatto da una persona solamente ma da un comitato appositamente creato, a cui generalmente l'amministratore delegato si pone come vertice.
I membri del comitato non debbono essere essenzialmente figure operative dell'azienda, ma possono anche essere collaboratori esterni, ovverosia professionisti incaricati e specializzati.
La funzione del comitato è quella di dettare le linee guida generali del documento, ma non la sua stesura definitiva: quella verrà fatta poi, quando i settori interni dell'azienda avranno provveduto a stilare il bilancio di loro competenza.
Così, ad esempio, il reparto ricerca e sviluppo compilerà, sempre secondo le linee guida ricevute, il suo personale budget previsionale, il reparto marketing farà altrettanto, la produzione pure, gli acquisti, e via discorrendo, sino a coprire il 100% delle risorse aziendali.
Solitamente, il budget settoriale è fatto dal manager di compentenza, che deve quindi analizzare tutto ciò che serve al suo settore per il futuro, calcolando anche una certa quota di sicurezza che li aiuterà a proteggersi da imprevisti casuali (produzione fallata, progetti falliti, riparazione o rottura di un macchinario, ecc ecc.).
La negoziazione e l'approvazione del budget
Il processo in cui i manager interni stilano le loro previsioni è chiamato negoziazione, ed è uno step decisamente delicato: solitamente, i dirigenti tendono a cautelarsi il più possibile da possibili rischi futuri aumentando la loro previsione di spesa, e questo è ovviamente sempre malvisto dalla direzione centrale, che invece tende sempre a mantenere i costi quanto più compatti possibili.
Quando i budget settoriali sono pronti, vengono inviati al comitato, che dovrà quindi revisionarli, eseguire le modifiche necessarie e poi assemblarli tutti in un unico documento che dovrà essere credibile, coerente con la capacità di spesa aziendale e quanto più omogeneo possibile tra le sue singole voci.
Quando un budget settoriale si discosta troppo dalla linea guida generale, viene rimandato indietro ed al manager del settore competente vengono imposte delle direttive aut-aut, spesso anche drastiche.
In caso di piccole mofiche, solitamente queste vengono fatte direttamente dalla direzione centrale.
Questo processo
può durare mesi, e la sua riuscita è critica per il futuro dell'azienda.
Quando il budget è completato e revisionato, deve essere approvato dall'alta direzione: questo solitamente significa dal consiglio d'amministrazione, riunito in assemblea con gli azionisti ordinari.
Se il budget viene approvato, viene distribuito agli azionisti, e ne viene data copia anche agli operatori di mercato.
Il processo di distribuzione è quanto mai delicato, perché è il momento in cui il mercato viene formalmente a sapere del bilancio previsionale e dei numeri puri e duri dell'azienda, compresa la sua strategia per il futuro.
Se il bilancio non viene considerato credibile, possono esserci forti ripercussioni sul mercato, con perdita di valore delle azioni dell'azienda.Contattami ora per la tua promozione!
Il budget pubblicitario
Quando una parte del bilancio di previsione è dedicata alla promozione di un prodotto, oppure dell'azienda stessa, si parla di budget pubblicitario.
Il budget pubblicitario è una delle prime voci del marketing aziendale e, assieme alla difesa del brand, è considerata critica per la riuscita stessa dell'impresa.
Una prima suddivisione dei capitoli di spesa per il budget pubblicitario può essere fatta a seconda del tipo di promozione che si vuole ottenere:
- Promozione aziendale
Rientrano nella promozione aziendale tutte le spese che l'azienda sostiene per la sua immagine: branding e difesa del marchio, pubblicità di propugnazione, promozione presso i rivenditori ed i distributori, campagne Above-the-Line e Below-the-Line, ecc ecc.; - Promozione di un prodotto
Sono le spese pubblicitarie necessarie alla promozione di un singolo prodotto, una linea oppure un'intera produzione.
Rientrano in questa categoria i lanci di nuovi prodotti, le campagne per il restyling di prodotti già famosi, la promozione di nuove linee e l'estensione delle stesse con nuove offerte.
Datosi che il prodotto è l'unico elemento che porta guadagno per l'azienda, vengono investite grandi quantità di denaro nella promozione dello stesso, sovente superiori a quelle stanziate per la stessa pubblicità aziendale o sociale; - Pubblicità sociale
La promozione che l'azienda fa in forma no-profit, spesso per sensibilizzare l'utenza verso un tema sociale sentito, oppure un impegno etico e civile.
Datosi che in molti paesi del mondo è un tipo di pubblicità totalmente deducibile dai tributi, in particolari contesti è conveniente finanziarla, anche perché rende comunque visibile il marchio aziendale
Il budget pubblicitario è compreso nel più ampio oceano del marketing, e solitamente viene infatti stilato dal marketing manager, che dovrà individuarne i costi senza però togliere risorse alle altre leve della mercatologia.
Nel budget pubblicitario vengono solitamente riversate ingenti risorse, sia economiche che umane, poiché in un mercato iper-concorrenziale come quello attuale, la promozione deve essere costante e continua. Contattami ora per la tua promozione!
Consigli utili per redigere un buon budget
Fermo restando che è ovviamente impossibile stilare una lista di azioni buone per tutte le realtà aziendali, qualsiasi processo di previsione di bilancio dovrebbe comunque avere dei fondamenti considerati basilari in ambito sia operativo che finanziario.
Sono delle tracce o linee guida che, generalmente, un manager occupato nel budget dovrebbe sempre tenere a mente:
- Credibilità
Un buon budget deve in primo luogo essere credibile.
Bilanci previsionali troppo tarati verso il basso, o con costi di molto superiori al bilancio d'esercizio inducono sospetti e paure, sia all'interno dell'azienda e sia nel mercato, e ponendosi anche in situazione poco chiara nei confronti del fisco, che potrebbe perciò indagare.
Budget coerenti con la produzione aziendale e con il suo piano industriale, invece, sono ben visti sia dal mercato che dagli investitori; - Omogeneità
Un budget dovrebbe essere omogeneo nelle sue sezioni, ovverosia dovrebbe assegnare i fondi previsionali ai differenti settori aziendali in maniera uniforme, senza eccessivi picchi o baratri.
Non dovrebbe quindi togliere troppe risorse ad un settore per darne troppe ad un altro, e le eventuali incongruenze dovrebbero essere evitate e, quando non possibile, giustificate con motivazioni concrete.
Una revisione del budget, una volta che esso è stato approvato e distribuito, è considerata un atto di riparo figlio di una cattiva progettazione, e pertanto è mal visto dal mercato; - Scalabilità
Un budget dovrebbe avere una visione idealmente a scalare, cioè dovrebbe essere espandibile, in futuro.
Siccome la previsione di spesa è fatta annualmente, e che una corrente si basa sempre sui risultati di una precedente, è opportuno considerare di creare una struttura finanziaria espandibile, in accordo con il piano industriale aziendale.
Se si prevede che una data risorsa o settore potrà avere un'espansione nel prossimo futuro, è bene cominciare ad assegnargli una certa direzione finanziaria, per non farla trovare senza fondi quando invece sarà pronta per l'ingrandimento; - Obiettività
Un budget ben congegnato dovrebbe essere obiettivo nella pura accezione del termine: dovrebbe evitare ingerenze di favoritismo tra i differenti settori aziendali e dovrebbe anche considerare i dati di sviluppo dell'azienda.
Non c'è niente di peggio che spartire risorse superflue a settori improduttivi, oppure prevedere un bilancio di spesa esagerato a fronte di dei dati di crescita aziendali modesti
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