Iron Man 2
Lingua originale: Inglese
Paese di produzione: USA
Anno: 2010
Durata: 125 min
Rapporto: 2,35:1
Genere: azione, fantascienza
Regia: Jon Favreau
Soggetto: fumetti Marvel Comics
Sceneggiatura: Justin Theroux
Produttore: Kevin Feige
Produttore esecutivo: Alan Fine, Stan Lee, David Maisel, Denis L. Stewart, Louis D'Esposito, Jon Favreau, Susan Downey, Jeremy Latcham, Victoria Alonso, Karen Johnson, Eric N. Heffron
Casa di produzione: Marvel Studios, Fairview Entertainment, Paramount Pictures
Distribuzione in italiano: Paramount Pictures
Fotografia: Matthew Libatique
Montaggio: Dan Lebental, Richard Pearson
Effetti speciali: Industrial Light & Magic, Legacy Effects, Hydraulx, Double Negative, Pixomondo, The Embassy, Trixter FilmSvengali Visual Effects, Prologue Films, Pixel Liberation Front, Fuel VFX, Perception, Evil Eye Pictures, Lola Visual Effects, Goat Visual Effects, The Third Floor, Whiskytree, Gentle Giant Studios, I. Solve Interactive, Lidar Services, Kerner Optical
Musiche: John Debney
Scenografia: J. Michael Riva Costumi Mary Zophres
Interpreti e personaggi
Robert Downey Jr.: Tony Stark / Iron Man
Gwyneth Paltrow: Virginia "Pepper" Potts
Don Cheadle: James "Rhodey" Rhodes / War Machine
Scarlet Johansson: Natasha Romanoff / Vedova Nera / Nathalie Rushman
Mickey Rourke: Ivan Vanko / Whiplash
Sam Rockwell: Justin Hammer
Samuel L. Jackson: Nick Fury
Clark Gregg: Phil Coulson
Jon Favreau: Harold "Happy" Hogan
Doppiatori originali
Paul Bettany: J.A.R.V.I.S.
Doppiatori italiani
Angelo Maggi: Tony Stark / Iron Man
Francesca Fiorentini: Virginia "Pepper" Potts
Fabrizio Vidale: James "Rhodey" Rhodes / War Machine
Domitilla D'Amico: Natasha Romanoff / Vedova Nera / Nathalie Rushman
Francesco Pannofino: Ivan Vanko / Whiplash
Christian Iansante: Justin Hammer
Paolo Buglioni: Nick Fury
Pasquale Anselmo: Phil Coulson
Enrico Chirico: Harold "Happy" Hogan
Nino D'Agata: J.A.R.V.I.S.
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Trama
Russia, due anni dopo gli eventi del primo "Iron Man".
Ivan Vanko (Mickey Rourke) riceve dall'anziano padre Anton Vanko i progetti del reattore Arc, costruito anni addietro assieme a
Howard Stark, il fondatore delle Stark Industries padre di Tony Stark (Robert Downey Jr.).
Per vendicarsi del successo ottenuto dagli Stark a danno dei Vanko, il geniale Ivan comincia a pianificare la propria vendetta nei confronti dell'ultimo rampollo della stirpe, ovverosia Tony.
Ivan Vanko, al capezzale del padre morente
Quest'ultimo, dopo avere rivelato al mondo di essere il vigilante Iron Man, si sta seriamente impegnando affinché nel mondo cessino guerre e conflitti.
In quest'ottica, riprendendo un'idea di suo padre del 1974, organizza la Stark Expo, un'esposizione delle innovazioni tecnologiche volte a rendere migliore il futuro dell'umanità .
Tony Stark è Iron Man, il vigilante in armatura super-tecnologica
Benchè l'esposizione si rivelerà un successo, Stark ha urgenti problemi da risolvere: in primis il governo americano, fomentato dal senatore Stern, che lo sta assillando affinché ceda la produzione delle proprie armature iper-tecnologiche ai militari.
Stark si oppone però ad una soluzione del genere, giudicando (a ragione) che le sue armi finirebbero per essere usate per alimentare altre guerre.
Tony Stark rifiuta di concedere la propria tecnologia all'esercito
Il secondo problema del geniale inventore non è meno impellente nella risoluzione: il palladio, elemento che alimenta il mini-reattore
Arc nel suo petto, sta lentamente intossicando il suo corpo.
Datosi che, apparentemente, non c'è nessun altro elemento chimico noto che possa sostituire il palladio, e considerando anche che il reattore Arc è indispensabile per permettere al suo cuore di rimanere integro, Stark sembra condannato alla morte prematura.
Tony presenta lo Stark EXPO
Sentendosi quindi ormai vicino alla dipartita e non volendo che il suo lavoro per preservare l'uso non bellico delle proprie invenzioni sia vanificato, Stark nomina la sua segretaria Pepper Potts (Gwyneth Paltrow) nuova amministratrice delegata delle Stark Industries.
Avendo bisogno di una nuova assistente, Stark assume Nathalie Rushman (Scarlet Johansson) come segretaria,
e con lei si reca Grand Prix Historique di Monte Carlo, dove il magnate decide di pilotare perosnalmente la vettura in gara della propria scuderia.
Il palladio usato nel mini reattore Arc sta contaminando il corpo di Tony
Durante la corsa però, accade l'imprevisto: Ivan Vanko, invadendo la pista, comincia a seminare il panico armato di due micidiali frustre elettriche, alimentate da un mini reattore Arc molto simile a quello costruito da Stark.
L'obiettivo del folle Vanko è abbastanza chiaro: vendicarsi degli Stark accoppando Tony in mondovisione.
Vanko irrompe a Monaco, causando il caos nella gara
Inizialmente in forte svantaggio senza la sua armatura, Stark è
miracolosamente salvato dalla sua guardia del corpo, Happy Hogan, che assieme a Potts riescono a consegnare la valigetta con la nuova armatura modello Mark V, permettendo dunque a Tony di trasformarsi in Iron Man.
Con la sua superiorità tecnica, Iron Man sconfigge facilmente Vanko, che viene così neutralizzato e consegnato alle autorità .
L'armatura di Irom Man modello Mark V
Stark è però particolarmente colpito dalla ferocia e dall'odio che Vanjo nutre per la propria persona, che sembra non finire mai anche quando il manigoldo viene schiaffato in galera.
Qui, Vanko incontra Justin Hammer,
il proprietario dell'industria d'armi rivale di Tony, le Hammer Industries, che fa a Vanko una proposta: in cambio di fondi e supporto tecnico, potrà costruire nei laboratori della Hammer le sue armature, per vendicarsi così di Iron Man e dimostrare finalmente a tutti la superiorità dell'idea originare di suo padre, il vecchio socio di Howard Stark.
Vanko accetta, e viene così fatto evadere da Hammer.
Vanko è assoldato da Hammer
I guati per Tony si fanno sempre più seri: l'intossicazione da palladio
peggiora e, durante la festa per il suo compleanno l'eroe da di matto, tanto che ingaggia uno scontro con il suo miglior amico James Rhodes (Don Cheadle), che ruba una delle sue armature Mark II e la consegna all'esercito.
Esercito che, nel frattempo, usa i fatti di Monaco e l'evidente difficoltà di Tony a mantenere il controllo delle sue industrie per forzarlo a produrre armi per il governo americano.
Rhodey s'impossessa di un'armatura di Tony
L'ennesimo rifiuto di Stark in tal senso spronerà Justin Hammer a potenziare l'armatura trafugata da Rhodes, per impressionare i militari con la potenza di fuoco della Hammer e sperare di chiudere lo Stark Expo con un intero esercito di armature progettate da Vanko.
In realtà Vanko, attraverso la Hammer, sta pianificando la sua vendetta contro Stark: ha convinto il bieco Justin a non produrre armature ma potenti droni da battaglia, che il folle russo vuole scatenare contro Tony per accopparlo una volta per tutte.
Nick Fury, il capo dello S.H.I.E.L.D.
Col sangue sempre più intossicato e sempre meno stabile mentalmente, Tony viene contattato dal capo dello S.H.I.E.L.D. Nick Fury (Samuel L. Jackson), che gli rivela un'incredibile sopresa: Howard Stark, il padre di Tony, era uno dei membri fondatori dello S.H.I.E.L.D.
Dopo aver donato a Stark alcuni dei progetti del padre e avergli comunicato che la sua nuova segretaria in realtà è la bellissima e letale agente Natasha "Vedova Nera" Romanoff, lo affianca al fidato agente Phil Coulson (Clark Gregg).
Hammer potenzia la Mark II rubata da Rhodey
Con i progetti del papà , Tony riesce a sintetizzare un nuovo elemento chimico con un accelleratore di particelle auto-prodotto, installandolo così in un nuovo mini reattore Arc.
Il neo elemento si dimostra immediatamente molto efficace, ripulendo il sangue di Tony da ogni traccia di palladio, e Tony fa appena in tempo a sentirsi meglio che riceve una chiamata dal folle Vanko, che lo minaccia apertamente di un qualcosa di terribile ed imminente.
Tony esamina il progetto di un nuovo elemento chimico ideato dal padre negli anni '70
Ovviamente, il russo si riferisce all'esposizione finale della Hammer presso lo Stark Expo, dove decine di droidi super armati, con a capo Rhodes nell'armatura di War Machine, stanno per celebrare davanti ai militari il trionfo della Hammer.
Intuendo subito il pericolo, Tony indossa la sua nuova Mark
VI arrivando giusto in tempo per assistere alla parte conclusiva del piano di Vanko, in cui lo scienziato pazzo prende il controllo sia dei droni che dell'armatura di War Machine, scatendando l'inferno.
Tony si installa il nuovo reattore Arc potenziato dal nuovo elemento sintetizzato
Grazie alla Vedova Nera, Rhodes riesce a riprendere il controllo della sua armatura, e assieme ad Iron Man si lancia in un duello furioso con i droni di Vanko, che nel frattempo è riuscito a scappare dal suo laboratorio alla Hammer Industries.
Ivan ricomparirà con addosso una super-armatura da lui progettata, armata di potentissime fruste elettriche.
War Machine!
Il combattimeto con i due eroi sarà senza esclusione di colpi, ma grazie al gioco di squadra Iron Manm e War Machine riusciranno a sconfiggere definitivamente il criminale, che per buona misura deciderà di farsi saltare in aria con tutto lo Stark Expo.
Fortunatamente, Tony riuscirà a salvare Pepper, con la quale alfine si lascerà andare in un liberatorio bacio.
La Vedova Nera
Assicurato Justin Hammer alla giustizia, Tony e Rhodes ricevono una medaglia proprio dal senatore Sterns, mentre Nick Fury smorza i toni e le manie di grandezza del magnate delle Stark Industries, considerandolo non ancora pronto per la misteriosa "Iniziativa Avengers".
Tony e Rhodey contro Vanko
Anche con Vanko neutralizzato e Hammer imprigionato, i guai per lo S.H.I.E.L.D. e per Fury non sembrano però finiti: l'agente Coulson infatti chiama il suo capo per ragguardarlo del fatto che, da qualche parte nel deserto, è stato ritrovato un immenso cratere, con al centro Mjolnir...
Mjolnir, precipitato sulla Terra
Gli eroi in calzamaglia
Anthony Edward "Tony" Stark / Iron Man
Geniale multimiliardario proprietario delle Stark Industries, divenuto il vigilante in armatura hi-tech Iron Man.
Playboy incallito, disilluso, vanesio e dalla sarcastica battuta sempre pronta, in questo episodio dovrà combattere contro il governo americano desideroso di impossessarsi delle sue armature, una grave intossicazione da palladio che lo sta velocemente uccidendo e, come se non bastasse, il tremendo Ivan Vanko e le sue formidabili fruste elettriche.
Anche grazie all'aiuto dello S.H.I.E.L.D.
e dei progetti del suo geniale padre, riuscirà a salvarsi la vita e a mettere al sicuro il terribile Whiplash.
J.A.R.V.I.S.
Acronimo di Just A Rather Very Intelligent System, è un'intelligenza artificiale creata da Tony Stark, che lo assiste nei suoi lavori alla Stark Tower.
Datosi che è una IA, è l'unico interlocutore (più o meno) senziente che non viene infastidito dalla spocchia e dalle costanti battutine sarcastiche di Tony.
Pepper Potts
Segretaria di Tony Stark alle Stark Industries, ed una delle poche donne (e persone in generale) a saper tener testa al suo sciroccato capo.
In questo episodio l'amore tra lei e Tony sbloccerà definitivamente, dopo che Iron Man l'avrà salvata dall'esplosione alla Stark Expo.
Natasha Romanoff / Vedova Nera
Eccezionale spia dello S.H.I.E.L.D., messa da Nick Fury a sorvegliare segretamente Tony / Iron Man sotto l'identità fittizia di Nathalie Rushman.
Letale nel corpo a corpo e dalla forza e agilità eccezionali,
aiuterà War Machine e Iron Man nella battaglia finale contro l'esercito di droidi di Vanko.
Nick Fury
Enigmatico e carismatico capo dello S.H.I.E.L.D., la super-organizzazione d'intelligence americana che però opera in tutto il mondo, essendo direttamente agli ordini del Consiglio di Sicurezza Mondiale.
Mette la Vedova Nera come infiltrata alle Stark Industries per tenere sempre sott'occhio Tony, ed interverrà personalmente per donare all'eroe i progetti del reattore Arc di suo padre, membro fondatore dello S.H.I.E.L.D.
James Rhodes / War Machine
Militare dell'aviazione vecchio amico di Tony, in seguito alla crisi del magnate per l'intossicazione del palladio verrà allo scontro con Iron Man, traguando una delle armature modello Mark II e portandola al governo americano.
L'armatura sarà modificata dalla Vanko al soldo della Hammer, potenziandola enormemente con armi a grosso calibro, facendola così diventare una macchina da guerra (War Machine, per l'appunto).
Durante lo Stark Expo, Vanko controllerà da remoto l'armatura, manovrando James come un pupazzo finché Vedova Nera non troverà il modo per liberarlo.
War Machine quindi auterà Iron Man nello scontro con i droni e nel terribile combattimento finale contro Whiplash, riuscendo a vincere grazie al gioco di squadra.
Phil Coulson
Braccio destro di Nick Fury allo S.H.I.E.L.D., viene incaricato dal suo capo di tenere d'occhio Stark dopo che il milionario ha dato spettacolo contro Vanko a Monaco.
Sul finale della pellicola, troverà Mjolnir, il martello magico di Thor precipitato sulla Terra direttamente da Asgard.
Le forze del male
Ivan Vanko / Whiplash
Geniale inventore figlio di Anton Vanko, vecchio socio di Howard Stark e co-inventore del reattore Arc, estromesso dal suo compare per la sua smodata sete di denaro.
Cresciuto con l'odio per gli Stark
e per il loro - a suo giudizio - immeritato successo, ottenuto a scapito della caduta in disgrazia dei Vanko, Ivan tenterà la sua vendetta costruendo un'esoscheletro potenziato da due micidiali fruste elettriche, con cui attaccherà Tony durante una gara automobilistica a Monaco.
Sconfitto da Iron Man, verrà convinto da Justin Hammer a lavorare per lui, nel tentativo di replicare le armature potenziate di Tony, da rivendere poi all'esercito americano.
Costruirà un esercito di micidiali droni da battaglia, che muoverà contro Iron Man e War Machine, ma sarà sconfitto dagli eroi dopo un feroce duello in cui indosserà anche l'armatura di Whiplash.
Justin Hammer
Capo delle Hammer Industries, società d'armi rivale delle Stark Industries di Tony, è il tipico manager che venderebbe sua madre al migliore offerente pur di piazzare una buona commenda.
Tenterà in tutti i modi di entrare in possesso della tecnologia delle armature di Iron Man, trovando nel pazzo Vanko un ottimo elemento per riuscire a piazzare un esercito intero di drodi al governo americano.
Sul modello della Mark II creato da Tony, farà costruire l'armatura di
War Machine.
Sarò arrestato a fine film, quando si scopriranno i suoi sporchi altarini in combutta con Vanko.
Sviluppo e produzione
Secondo capitolo della saga di Iron Man e terzo film del Marvel Cinematic Universe, uscito a due anni di distanza dalla pellicola che ha dato origine a tutto.
Jon Favreau torna alla regia anche per il sequel, mentre la sceneggiatura è scritta a quattro mani da Robert Downey Jr. e Justin Theroux.
L'idea per un sequel di "Iron Man", sempre ambientato nel MCU, venne promossa dalla Disney subito dopo l'uscita della prima pellicola, i cui ottimi incassi
fecero propendere la produzione col continuo della saga.
Nel film sono confermati i ruoli di tutti gli attori protagonisti e co-protagonisti della prima pellicola, ad eccezione di Terrence Howard (James Rhodes).
L'attore, in forte contrasto col regista, fu sostituito da Don Cheadle, che poi diventerà l'iconico War Machine anche nei successivi film del MCU.
Mickey Rourke, attore simbolo degli anni '80 ma proveniente da un lungo declino professionale e personale, fu scelto per interpretare il cattivo di turno, Ivan Vanko con le sue micidiali fruste elettriche.
La bella Scarlet Johansson invece fu scelta per
il ruolo della Vedova Nera, e mai scelta si rivelerà più azzeccata: la spia ex-KGB diventerà un'icona inamovibile del MCU, fino a ricoprire il ruolo di vero e proprio ruolo di leader dei Vendicatori rimasti in piedi dopo l'eccidio di Thanos in "Avengers: Infinity War".
Richiami e marchio di fabbrica
Il film presenta l'introduzione ufficiale di due personaggi molto amati dai fan della Marvel, ovverosia Vedova Nera e War Machine.
Il tono della pellicola prosegue sull'action tendente alla commedia, e le battute sarcastiche del Tony Stark di Robert Downey Jr. rendono tutto il film godibile ed allegro, anche in situazioni abbastanza drammatiche.
Un'accoppiata vincente di azione e battute taglienti, condita da ottimi effetti speciali e combattimenti sempre estremamente convincenti: praticamente tutto ciò che un fan Marvel vuole da una trasposizione cinematografica dei propri beniamini.
Attinenze e differenze con il fumetto
Nei fumetti, Natasha Romanoff alias Venova Nera è un'ex spia del KGB, potenziata geneticamente per essere super veloce e super forte, passata dalla parte dei Vendicatori in seguito ad un processo di 'eroizzazione' cominciato già dagli anni '60.
Nel film, le origini di Natasha non vengono ancora svelate, ma comunque il personaggio si rivela essere sempre una macchina da guerra di una certa classe e bravura: accoppa nemici in quantità industriale e senza troppe difficoltà , e la bravura di Scarlet
Johansson nel ruolo aumenta ancora di più la riuscita cinematografica di uno degli Avengers più amati dai fan.
Il buon James Rhodes, alias War Machine, ha un ruolo simile alla controparte fumettistica, ma con origini differenti: nei comics infatti, James è un ex pilota dell'esercito americano di stanza in Vietnam durante la guerra ai Viet Cong, che conoscerà Tony Stark proprio durante la sua fuga miracolosa dalla prigionia dei signori della guerra locali (e l'inizio della sua carriera da Iron Man).
Divenuto poi la guardia del corpo di Tony, dopo una serie di eventi (tra cui anche sostituire l'amico nei panni di Iron Man) diventerà War Machine, con l'iconica armatura pesante e dotata di micidiali cannoni.
Nel film tutta la storia di Rhodey è stata enormemente semplificata, ma è stato comunque mantenuto il design tipico di War Machine.
Anton Igorevich Vanko, ovverosia uno dei tanti Whiplash apparsi nei fumetti, condivide con il film solo il nome, le fruste elettriche e poco altro: storia ed origini sono decisamente differenti, anche se in comune tra fumetto e film c'è il desiderio del russo di accoppare Iron Man.
Accoglienza
Pompato da un'aggressiva campagna di marketing - segno evidente di come la Disney cominciò a credere seriamente nel progetto MCU - "Iron Man 2" incassò globalmente 623.933.331 dollari, a fronte di un budget di circa 200.
Fu quindi un grande successo, condiviso anche da una critica positiva.