Borotalco
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Lingua originale: italiano
Paese di produzione: Italia
Anno: 1982
Durata: 97 min
Genere: commedia
Regia: Carlo Verdone
Soggetto: Carlo Verdone, Enrico Oldoini
Sceneggiatura: Carlo Verdone, Enrico Oldoini
Produttore: Mario Cecchi Gori, Vittorio Cecchi Gori
Fotografia: Ennio Guarnieri
Montaggio: Antonio Siciliano
Musiche: Lucio Dalla, Fabio Liberatori, Stadio
Scenografia: Gian Maria Avetta
Interpreti e personaggi
Carlo Verdone: Sergio Benvenuti/Manuel Fantoni
Eleonora Giorgi: Nadia Vandelli
Christian De Sica: Marcello
Angelo Infanti: Manuel Fantoni/Cesare Cuticchia
Enrico Papa: Cristiano
Roberta Manfredi: Rossella
Isa Gallinelli: Valeria
Mario Brega: Augusto
Me pari 'n pupazzo!
Trama
Roma, primi anni '80.
Sergio Benvenuti (Carlo Verdone) è un ragazzotto timido ed impacciato, che tenta di trovare la sua strada nella vita proponendosi alla società "I colossi della musica" come rappresentante di enciclopedie musicali porta a porta.
Carlo Verdone è Sergio Bevenuti/Manuel Fantoni
Fidanzato con la petulante e ben poco acculturata Rossella (Roberta Manfredi), figlia del volgare ed abbastanza violento norcino Augusto (Mario Brega), Sergio è giornalmente asfissiato dalla ragazza con l'idea del matrimonio, a cui invece lui non pensa minimamente.
A Se'... Ma come cazzo parli?
La nuova avventura di rappresentante non va per nulla bene: complice la sua timidezza e l'innata goffagine riesce a concludere pochissimi contratti, al contrario invece della sua collega Nadia Vandelli (Eleonora Giorgi) che, grazie al suo piglio e alla sua contagiosa verve è la migliore venditrice della ditta.
Per riuscire a vedere un po' di più, Sergio chiede a Nadia, telefonicamente, se può gentilmente affiancarsi a lei per una giornata, in modo da carpire il suo modus operandi e, si spera, migliorare le sue disastrose prestazioni contrattuali.
La bellissima Eleonora Giorgi nel ruolo di Nadia
Il giorno concordato dell'appuntamento, però, Nadia fa un ritardo estremo, complice la sua sfrenata passione per Lucio Dalla, e perde tutta la mattinata cercando di comperare i biglietti per il suo prossimo spettacolo romano.
Sul luogo dell'incontro quindi, Sergio rimane solo finché, stanco d'attendere, decide di presentarsi comunque dal cliente, un tale Manuel Fantoni.
Un bel giorno me ne andai a Genova, perché avevo optato per il mare... E là , mi imbarcai su un cargo battente bandiera liberiana...
Tale soggetto si rivelerà un simpatico arraffone, ciarlatano e con un'innata passione per le bugie, che intratterà il povero Sergio tutta la giornata con i fantastici racconti - inventati di sana pianta - della sua incredibile vita.
Il buon Fantoni, all'anagrafe Cesare Cuticchia, finirà in stato d'arresto proprio a fine giornata, e lascerà pertanto a Sergio le chiavi e l'uso della sua bella casa.
Mario Brega è Augusto il salumiere, il violento padre di Rossella
Il ragazzo quindi, abbastanza fortuitamente, s'imbatterà con Nadia, venuta tardi all'appuntamento, e si spaccerà così per Fantoni, forte del fatto che la ragazza non conosce il suo vero aspetto.
Sergio resterà subito colpito dalla bellezza di Nadia, che a sua volta resterà affascinata dalle bugie dette da Sergio, copiate precise precise da quelle di Manuel.
Millantando altolocate conoscenze di personaggi famosi per far sempre più colpo su Nadia, Sergio si troverà così invischiato in una marea di bugie dalla quale non riuscirà più ad uscire, complice l'innamoramento verso la bella biondina.
Fu un marinaio genovese d'origine bisessuale che si... Si approfittò di me!
Ovviamente, tutte le menzogne verranno alla fine a galla, e nel peggiore dei modi: il feroce Augusto, molto arrabbiato con Sergio per via che esso è completamente sparito e non si fa più vedere neppure dalla figlia Rossella, estorcerà con la violenza le informazioni da Marcello (Christian De Sica), amico di Sergio e che finirà sonoramente picchiato dal violento salumiere.
Sergio consigliato da Manuel Fantoni su come comquistare Nadia
Augusto irromperà quindi proprio durante una cenetta romantica di Sergio e Nadia a casa del Fantoni, e picchierà violentemente il ragazzo, accusato di aver preso in giro l'onore di Rossella.
Nadia, sconvolta, scapperà e finirà vittima di un brutto incidente stradale, dal quale si salverà ma rimarrà gravemente ferita.
Sei 'n'infame, sei 'n'omo che nun vale niente!
Sergio, sebbene livido per le botte prese, proverà ad andarla a trovare in ospedale per tentare una riappacificazione, ma senza esito.
I due finiranno così per prendere strade differenti: Sergio si sposerà alfine con Rossella, e Nadia convolerà a nozze con il suo storico ragazzo Cristiano.
Il tanto sospirato bacio tra Sergio e Nadia
Ma la storia non finirà qui: tempo dopo, Sergio, ormai padre di famiglia ed ancora rappresentante porta a porta, riceverà una chiamata in incognito proprio da Nadia, che lo inviterà a casa sua per rivederlo, e risentire le sue fantastiche storie che tanto l'hanno fatta sognare da ragazza.
Manuel Fantoni così tornerà ancora, e stavolta i due finalmente si baceranno, sulle note di "Grande figlio di puttana" degli Stadio.
Tutti gli uomini di Manuel Fantoni
Sergio Benvenuti/Manuel Fantoni
Timido ed imbranato ragazzone che tenta di lavorare come rappresentate porta a porta per "I colossi della musica", ma i risultati si riveleranno imbarazzanti.
Farà la conoscenza del simpatico imbroglione Manuel Fantoni, al secolo Cesare Cuticchia, che lo convincerà a fingersi anche lui quello che non è, inventando incredibili conoscenze e storie con personaggi del mondo della musica e dello spettacolo, che affascineranno la giovane e bella Nadia.
Fidanzato con l'insopportabile e petulante Rossella, finirà sonoramente frustato dal papà di lei nel tragicomico finale, che l'obbligherà poi a sposarsela.
Si incontrerà nuovamente con Nadia anni dopo, ed i due potranno finalmente baciarsi, dopo che Sergio sarà ritornato ad essere il cantastorie Manuel Fantoni.
Nadia Vandelli
Bella ragazza fan scatenata di Lucio Dalla, venditrice di successo presso la "I colossi della musica" dove lavora anche Sergio.
Conoscerà il ragazzo sotto le mentite spoglie di Manuel Fantoni, e s'innamorerà di tutte le sue bugie e le fantastiche storie che saprà raccontargli.
Nel tragico finale, quando verranno a galla tutte le menzogne dette, avrà un brutto incidente d'auto, dal quale però si salverà ma chiuderà ogni rapporto con Sergio.
Nell'epilogo, richiamerà Sergio dopo molto tempo, dimostrandosi ancora innamorata di lui e del suo Manuel Fantoni.
Cesare Cuticchia/Manuel Fantoni
Simpatico imbroglione romano,
che racconterà una serie infinita di bugie e storie del tutto inventate al credulone Sergio, che ci cascherà con tutte le scarpe.
Arrestato e portato in galera, lascerà a Sergio le chiavi della sua bella casa, dandogli anche preziosi consigli ed accorgimenti per rimorchiarsi la bella Nadia.
Augusto
Ben poco acculturato norcino romano, padre della petulante Rossella.
Ha ben poca stima di Sergio, ed arriva anche a minacciarlo se questi non decidesse di sposare la sua figliola.
Pittosto violento e manesco, dopo che il ragazzo comincerà a frequentare Nadia, sganciandosi quindi da Rossella, andrà su tutte le furie, arrivando a picchiare selvaggiamente Marcello, l'amico di Sergio, per farsi indicare dove questi si trova.
Menerà di brutto anche il povero Sergio, proprio durante la sua cena romantica con Nadia, obbligandolo a sposare sua figlia.
Rossella
L'ossessiva ragazza di Sergio, perennemente insoddisfatta del suo fidanzato e, come il padre, dall'estrazione sociale molto bassa.
Fissata con l'idea del matrimonio, ruscirà a farsi sposare sul finale della pellicola, ma solo dopo che il papà Augusto avrà picchiato a sangue Sergio.
Marcello
Amico di Sergio, con cui condivide la stessa stanza al convitto dei preti.
Ha l'intenzione di sfondare come cantante e ballerino, ma in realtà è ben poco dotato e piuttosto pacchiano.
Parla in un quasi incomprensibile dialetto, e finirà menato a sangue da Augusto, per farsi rivelare la casa di Manuel Fantoni.
Sviluppo e produzione
Primo film 'in solitaria' di Carlo Verdone, ossia prima pellicola dove non interpreta più personaggi, ed una delle sue rappresentazioni più famose e riuscite.
Tutto il film s'avvale della stupenda colonna sonora degli Stadio e di Lucio Dalla, sebbene l'artista con compaia mai in prima persona nella pellicola.
Tra i comprimari tornano Mario Brega, che darà vita ad una delle sue interpretazioni più famose, ed Angelo Infanti, che diventerà popolarissimo nel ruolo del simpatico truffatore Manuel Fantoni.
Parlando di Fantoni, il ruolo inizialmente era stato pensato per Vittorio Gassman, ma all'ultimo la produzione decise di virare su Infanti.
Tra i camei, c'è anche quello di una giovanissima Moana Pozzi, mentre l'altrettanto giovane (e sconosciuto) Christian De Sica interpreta il ruolo di Marcello.
Tutto il film è stato girato a Roma, e la storica abitazione di Manel Fantoni si trova sulla Portuense, nella zona residenziale di Villa Bonelli.
Il titolo del film si presta a differenti letture: il borotalco è intensivamente usato da Sergio per lenire il dolore delle vesciche ai piedi, frutto del suo perenne camminare come rappresentante porta a porta, ma può anche essere considerato come l'allegoria della nuvola di bugie di Manuel Fantoni, vere e proprie protagoniste assolute della pellicola.
Richiami e marchio di fabbrica
Il film è considerato uno dei capolavori di Carlo Verdone, ed i motivi di ciò sono fin troppo palesi: la pura comicità è unita ad una sceneggiatura magistrale, un cast di comprimari favoloso, una Eleonora Giorgi in stato di grazia e una storia frizzante, senza alcun tempo morto e dal sapore dolce-amaro, come da classica tradizione verdoniana.
Mario Brega sfoggia una delle sue performance migliori, dando vita ad un personaggio che il tempo ha decretato come immortale: la famosa scena nel negozio di alimentari, dove Augusto informa-ammonisce Sergio su 'due di passaggio' che ha pestato qualche giorno prima è basata su un fatto realmente accaduto, ossia la scazzottata - reale - tra Brega e Gordon Scott sul set di "Buffalo Bill, l'eroe del Far West".
Cosa abbastanza insolita per i film di Verdone, il finale è quanto mai positivo e, se proprio non si può parlare di 'lieto fine' canonico, ci va davvero molto vicino.
Le battute e le gag del film sono divenute cult per differenti generazioni, ed ancora spopolano sull'Internet.
Accoglienza
Per le musiche di "Borotalco" gli Stadio e Lucio Dalla hanno ricevuto un David di Donatello e un Nastro d'Argento, mentre la pellicola in sé ha vinto il David di Donatello come miglior film, miglior attore protagonista a Carlo Verdone, migliore attrice protagonista a Eleonora Giorgi, migliore attore non protagonista a Angelo Infanti.
La pellicola ha conquistato anche un Nastro d'Argento come migliore attrice protagonista a Eleonora Giorgi, nonché il miglior interpretazione femminile a Eleonora Giorgi al Montreal World Film Festival.
Al botteghino si rivelò un grande successo, risultando uno dei film più visti dell'annata.