È arrivato mio fratello

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Paese di produzione: Italia
Anno: 1985
Durata: 98 min
Rapporto: 1,66:1
Genere: commedia
Regia: Castellano e Pipolo
Soggetto: Castellano e Pipolo
Sceneggiatura: Castellano e Pipolo
Produttore: Achille Manzotti
Distribuzione: in italiano Titanus
Fotografia: Sergio D'Offizi
Montaggio: Antonio Siciliano
Musiche: Mariano Detto
Scenografia: Bruno Amalfitano
Interpreti e personaggi
Renato Pozzetto: Ovidio Ceciotti/Raffaele Ceciotti/Raf Benson
Carin McDonald: Esmeralda
Armando Bandini: preside
Beatrice Palme: Lidia Cairoli
Pamela Prati: signora Piranesi
Richard Harrison: Spinetti
Dalmazio Grenti: scagnozzo di Spinetti
Francesco Scali: vicino di casa
Enzo Andronico: il notaio
Helen Stirling: la marchesa
Massimo Vanni: poliziotto
Giusy Valeri: Valeria, la domestica
Daniela Di Bitonto: Cesira, la fioraia
Roberto Ceccacci: capostazione
Enzo De Toma: cameriere
Salvatore Aiesi: poliziotto alla dogana
Peter Luberti: Mister Lo Bianco
Antonio Spinnato: postino
Doppiatori italiani
Anna Marchesini: Lidia Cairoli
Emilio Cappuccio: Spinetti
Mino Caprio: l'uomo col cane al parco
Carlo Valli: scagnozzo di Spinetti / voce del vicino di casa
Michele Kalamera: poliziotto alla dogana
Silvio Noto: Mister Lo Bianco
Rigatoni che passione!
Trama
Milano, metà degli anni '80 del 1900.
Il professor Ovidio Ceciotti (Renato Pozzetto) è un paffuto e fin troppo accomodante insegnante di una scuola media privata meneghina, vessato giornalmente dai suoi terribili e birbanti alunni, da un preside che lo considera meno di zero e da una fidanzata petulante e dispotica, che lo costringe a perenni diete a base di carote bollite.

Il professor Ceciotti
Dalla vita sociale pressoché inesistente, intrappolato in una quotidianità grigia e piatta, il professor Ceciotti è incapace di ribellarsi a chiunque, fosse anche la sua collaboratrice domestica, che lo tratta quasi fosse lei la padrona, e i vicini di casa, che gli impediscono persino di suonare il pianoforte, sua vecchia passione sin da ragazzino.
A cambiare la vita del professore però ci penserà l’improvviso arrivo di suo fratello gemello Raffaele (Renato Pozzetto), uno sciroccato giramondo dalla fedina penale sin troppo sporca, tornato a Milano dopo molti anni per esibirsi come musicista e showman al noto club ‘Pavone Blu’ con lo pseudonimo di Raf Benson.
Senza il becco di un quattrino, ma grazie ad un’innata furbizia e grande faccia tosta, Raf si trasferirà in pianta stabile a casa di Ovidio, scombussolandogli così tutta la sua vita sin troppo tranquilla.
Imbroglione cronico e truffatore provetto, Raf coinvolgerà il fratello nelle sue scorribande notturne milanesi, arrivando a fare tutto quello che il povero Ovidio non aveva mai osato anche solo pensare in quarant'anni di vita: scroccherà una cena di super-lusso in un rinomato ristorante alla moda, se la spasserà con due straniere e anche con la signora Piranesi (Pamela Prati), la vicina di casa di Ovidio, che da tempo immemorabile tentava di sedurre il timido professore.
Il malmesso Ovidio, invece, invece che quagliare con le pollastrelle assieme al fratello, passerà la nottata in ospedale, sotto lavanda gastrica, sempre per buona concessione dell’arrogante gemello.

Raffaele, il fratello di Ovidio
Oh, mi scusi signor cardinale, devo aver sbagliato incendio..! ?
La vita di Raf però non è tutta divertimento e successo: il proprietario del ‘Pavone Blu’, Spinetti, un delinquente trafficante di droga, dopo una soffiata di un informatore, obbliga l’amico di truffe a portarsi a casa venti grammi di cocaina, un campione che deve consegnare per un’imminente transazione.
Reclutante, Raf è costretto ad accettare, altrimenti il suo compare non lo farà esibire più nel suo locale, perdendo in tal modo l’audizione con un ricchissimo e potente producer di Las Vegas, Mister Lo Bianco, a cui Raf vuole strappare un ricco contratto per le sue esibizioni.
Tornato a casa del fratello, Raf decide di nascondere il sacchetto con la cocaina proprio dove il professor Ceciotti tiene le sue bustine di eucaliptolo, che usa per i suoi quotidiani fumenti.

Raf e Esmeralda durante il loro show
Ciao pistola!
Ovviamente, il giorno seguente, accade l’irreparabile: all’oscuro di tutto, Ovidio si fa i fumenti con la cocaina, e le conseguenze di ciò saranno tragicomiche.
Dopo aver finalmente avuto la propria rivalsa sui tremendi studenti e sul suo preside, un ormai iper-eccitato Ovidio riesce a convincere la fidanzata Lidia a sposarlo, poco prima di finire stramazzato al suolo, svenuto per la mega-dose di cocaina.
Non sapendo della faccenda, intanto, Raf consegna al proprietario del locale una bustina di eucaliptolo al posto della cocaina, scatenando così un tremendo incidente tra mascalzoni, culminato con lo sfregio di Spinetti.
Per vendicarsi, convinto che Raf lo abbia voluto fregare, il delinquente fa ustionare gravemente la mano del musicista, impedendogli quindi di suonare ed esibirsi sul palco davanti all’impresario americano Mister Lo Bianco.
Milano vende moda?!?
A salvare la situazione però ci penserà Ovidio che, vestitosi come il fratello, raggiungerà il ‘Pavone Blu’ per esibirsi in un divertentissimo siparietto comico con Esmeralda (Carin McDonald), la bella partner cantante di Raf.
La goffaggine involontaria di Ovidio farà estremamente divertire sia Mister Lo Bianco che il pubblico, e lo spettacolo si tramuterà da disastro a grandissimo successo, tanto che l’impresario americano firmerà subito un ricco contratto ai due performer, per esibirsi nel migliore locale di Las Vegas.
Dopo lo show, credendo fosse Raf, Esmeralda si concede carnalmente al Ceciotti, e il timido professore così ha la sua rivalsa sulla sua vita sciatta e meschina.

L'esilarante siparietto di Ovidio con Esmeralda
Il giorno dopo, arriva il tempo dell’addio: contento per il contratto strappato dal fratello, Raf parte per Las Vegas, facendo così ripiombare la vita di Ovidio nella noia e nel piattume.
Ma le cose non finiranno così per il professor Ceciotti.
A Malpensa, poco dopo sposato con Livia e pronto a partire per il viaggio di nozze, Ovidio ritrova per un attimo il coraggio con la voglia di vivere una vita piena e non monotona, e lascia la dispotica neo-moglie per partire al volo per Las Vegas.
Nella città del gioco e degli eccessi per eccellenza, Esmeralda, Raf, Ovidio e il loro fidato cane improvviseranno così un nuovo spettacolo, sotto il marchio dei ‘Benson Brothers’!

I Benson Brothers a Las Vegas!
La gente della Madonna

Prof. Ovidio Ceciotti
Imbranato, timido e passivo professore quarantenne di Milano, fratello gemello di Raf.
Vive una vita sciatta e senza emozioni, continuamente vessato sia al lavoro che nella vita privata.
La sua esistenza verrà sconvolta dall'arrivo del fratello, un truffaldino giramondo ben più scaltro e sveglio di lui.
Ne passerà di tutti i colori, ma proprio grazie a Raf troverà il coraggio di lasciare un'esistenza ormai votata al piattume e all'apatia, per raggiungere il fratello a Las Vegas e calcare le luci della ribalta con i Benson Brothers!

Raffaele Ceciotti / Raf Benson
Fratello gemello di Ovidio, a cui assomiglia come una goccia d'acqua, ma solo fisicamente, però.
Al contrario del pacioccone professore, Raf è infatti un mezzo furfantello, truffatore e arrabattone, che vive una vita dissoluta e perennemente in bolletta.
Pianista giramondo, fa coppia fissa con la bella Esmeralda, con cui ha messo su uno spettacolino che spera di vendere a Mister Lo Bianco, potente magnate dei locali di Las Vegas.
Si piazzerà a casa del fratello e gliene combinerà di tutti i colori, prima di finire seriamente ferito, per un tragico incidente, dal suo compare Spinetti, il proprietario del locale dove Raf si esibisce.
Ci penserà suo fratello a levarlo dai guai, facendogli conquistare un contratto proprio con Mister Lo Bianco.
A fine film, i due fratelli si ritroveranno così a Las Vegas, dove si esibiranno come i Benson Brothers!
Sviluppo e produzione

Il comico meneghino, vero e proprio inarrestabile rullo compressore per tutto il decennio, interpreta il doppio ruolo di Ovidio/Raf per un cambio di casting improvviso.
Difatti, nelle idee dei registi, al posto dei gemelli monozigoti ci sarebbero dovuti essere due attori differenti: Pozzetto e Massimo Boldi.
Solo un impedimento sui tempi delle riprese, con Boldi già impegnato in un altro film, costrinsero i registi a cambiare la sceneggiatura, ma la scelta si rivelò veramente molto azzeccata.
Richiami e marchio di fabbrica

Il film è uno dei più conosciuti ed amati di Pozzetto, che recita nel doppio ruolo con l'ausilio della controfigura Pietro Ghislandi.
Ambientato in un periodo storico irripetibile per Milano e per l'Italia, ovverosia quello del benessere sfrenato degli anni '80,
tutto il film è un susseguirsi di gag e di battute memorabili, con dei tempi comici praticamente perfetti.
Non c'è davvero mai un attimo di tregua, e si ride dall'inizio alla fine, a getto continuo.
Accoglienza

La pellicola fu il classico 'film di Natale' del 1985, e venne infatti distribuita proprio il 20 dicembre di quello stesso anno.
In quell'anno, Pozzetto raggiunse forse il massimo della popolarità in tutto il paese: un successo che il comico milanese mantenne ben saldo fino all'inizio degli anni '90, e al suo graduale abbandono delle scene.