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La storia della Microsoft

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Nel futuro vedo un computer su ogni scrivania e uno in ogni casa.

È inutile negarlo: ben poche aziende hanno cambiato la storia dell'informatica come quella fondata da Bill Gates.

I prodotti della casa di Redmond, amati od odiati che si vogliano, hanno però stravolto la produzione lavorativa degli ultimi decenni, contribuendo in maniera fondamentale al completamento della cosidetta 'terza rivoluzione industriale'.

Una storia decisamente affascinante, nata agli albori dell'informatica, e diventata in breve tempo un successo mondiale.

Buona lettura!

Bill & Paul

Un giovane Bill Gates negli anni '70
Un giovane Bill Gates negli anni '70

A metà degli anni '70 del 1900, un giovanissimo William Henry Gates III, meglio noto semplicemente come Bill Gates, dopo aver abbandonato gli studi universitari, decise di mettersi in società con l'amico Paul Gardner Allen, proponendo alla Micro Instrumentation and Telemetry Systems, azienda produttrice dell'Altair 8800, una loro versione del BASIC.

La MITS fu talmente soddisfatta dello sviluppo che assunse direttamente Allen nelle sue fila, ma Gates intuì perfettamente che la mossa era stata fatta solamente per impedire che il talentuoso ragazzo potesse fare concorrenza alla società, mettendosi in proprio.

Cosa che il buon Bill suggerì all'amico di fare: nel 1975 il duo fondò la Micro-Soft Company, con l'obiettivo di vendere la loro versione del BASIC a tanti altri produttori hardware, come ad esempio la General Electric.

La MITS però, confermando i sospetti di Gates, decise di opporre una forte resistenza alla neonata software house, ma dopo un'abbastanza lunga battaglia legale, l'azienda di Bill e Paul ebbe la meglio davanti ad un giudice, potendo quindi cominciare a vendere il proprio prodotto.

L'azienda dei due amici si sviluppò enormemente in un periodo estremamente contenuto: se nel 1979 erano solo in tre persone con un fatturato di circa 16.000 dollari, nel 1980 erano diventati ventotto dipendenti, con un fatturato di oltre due milioni di dollari.

L'MS-DOS

La generica schermata di MS-DOS
La generica schermata di MS-DOS

Nel 1980, l'IBM era alla disperata ricerca di un Sistema Operativo facile da implementare e dai costi non troppi alti per la sua nuova linea di calcolatori, chiamata IBM Personal Computer, ormai prossima al lancio.

L'azienda aveva deciso un budget preciso per lo scopo (circa 250.000 dollari), e non era intenzionata a pagare alcuna royalty aggiuntiva.

Dopo qualche ricerca, i dirigenti della compagnia si rivolsero alla giovane Microsoft di Gates ed Allen, che stavano facendo buoni affari con il loro Microsoft BASIC.

I due non si fecero scappare l'occasione, e Gates ebbe l'idea di contattare Seattle Computer Products, una piccola software house attenzionata da Bill già diverso tempo prima, in quanto produttrice di un interessante Sistema Operativo, il QDOS (Quick & Dirty Operating System).

Senza troppi indugi, Gates s'affrettò a comperare il software, considerandolo un'ottima base di partenza per i nuovo calcolatore proposto da IBM, e dopo una veloce revisione e modifica parziale dei sorgenti, Allen riuscì ad inviare a tempo di record all'IBM circa 4.000 righe di codice, fornendo così un kernel molto stabile.

IBM fu molto contenta del risultato, e dopo un esteso controllo software, in cui i tecnici dell'IBM risolsero circa 300 bug, il prodotto venne approvato e commercializzato col nome di PC-DOS.

Anche Microsoft si riservò il diritto di commercializzare la sua versione del Sistema, chiamandola semplicemente MS-DOS.

Il successo di MS-DOS

Inizialmente i primi PC IBM venivano venduti senza un Sistema Operativo pre-installato: l'utente poteva scegliere quello che più gradiva, anche se la scelta non era poi vastissima.

Tra gli OS disponibili, c'erano il CP/M-86, l'UCSD p-System, lo XENIX e l'IBM PC-DOS/MS-DOS.

L'MS-DOS era decisamente il più limitato della combriccola (solo per dirne una: era monotasking), ma aveva il grandissimo vantaggio di costare pochissimo rispetto agli altri: solamente $39.95, a dispetto degli oltre $240.00 che costava il CP/M-86.

Questo fatto rendeva la scelta finale dell'utente abbastanza obbligata: un generico acquirente di un PC IBM già versava una cifra considerevole per la macchina, ed era quindi ben poco propenso a spendere tanti altri soldi per Il Sistema: con meno di quaranta dollari, la soluzione della Microsoft era quindi l'ideale.

IBM e Microsoft intuirono immediatamente l'indirizzo del mercato, e dalla versione 3.0 del DOS decisero di includere in bundle il Sistema Operativo direttamente preinstallato nelle nuove macchine, aumentando quindi enormemente la già grande base piazzata del software.

Anche se con forti limitazioni, il DOS seppe farsi apprezzare e rimanere il Sistema più usato per le architetture X86 per oltre un decennio, contribuendo sensibilmente all'alfabetizzazione delle utenze domestiche, in un periodo in cui l'informatica era appannaggio quasi solamente di appassionati.

Microsoft Windows

Windows 1.0
Windows 1.0

Nel 1985, forte anche dell'accordo di sviluppo che aveva stipulato con la Apple di Steve Jobs, Gates immise nel mercato la prima versione di un software destinato a diventare la punta di diamante di tutta la sua azienda: Microsoft Windows.

Sviluppato come applicazione per MS-DOS, Windows era un ambiente di sviluppo completamente grafico, che simulava sul DOS l'interfaccia grafica dei prodotti Apple Macintosh e del Workbench del Commodore Amiga.

In pratica una vera e propria GUI (Graphic User Interface), capace però di lanciare eseguibili specificatamente progettati, con API molto stabili e una certa metodologia di progettazione che guardava allo sviluppo in chiave futura.

Windows offriva anche un limitato multitasking, sfruttando i TSR (Terminate and Stay Resident) peculiari di MS-DOS; la cosa interessante da notare è come la shell testuale del DOS fosse presente in Windows direttamente dalla versione 1.0.

Una volta lanciato, Windows prendeva il controllo della macchina, governando memoria e processi, e quindi sarebbe inappropriato riferirsi all'applicativo come una semplice interfaccia grafica: era un vero e proprio ambiente operativo di MS-DOS, e questo ne decretò un buon riscontro di pubblico.

Riscontro che proseguì anche nelle versioni successive: la versione 2.0, introdotta nel 1987, portava oltre alle finestre le icone, i menù ed i box di dialogo, ed era talmente simile al MacOS che la Apple intentò causa alla Microsoft (senza successo per l'azienda di Jobs).

Windows 2.0 con una palette di 256 colori: la somiglianza con l'ambiente MacOS è decisamente marcata
Windows 2.0 con una palette di 256 colori: la somiglianza con l'ambiente MacOS è decisamente marcata

Inzialmente scritta per processori della famiglia Intel 8086 e 8088, fu ampliato il supporto anche ai nuovi Intel 80286 e 80386, con una versione dedicata (Windows/386) scritta appositamente per il nuovo 32 bit di Intel.

Windows 3.11 ed il grande successo commerciale

Nel 1989, Windows riceve un fondamentale aggiornamento con la versione 3.0: l'interfaccia grafica viene completamente rivista, e svariati miglioramenti vengono apportati, tra cui un massiccio supporto per le reti LAN.

È la prima versione di Windows a divenire estremamente popolare e diffusa tra la gente, complice anche un corposo abbassamento generale dei prezzi dell'hardware dei calcolatori.

Windows 3.11
Windows 3.11

Windows 3.x fu supportato fino alla versione 3.1 (conosciuta anche come 3.11 per un errore durante l'installazione dei nuovi file dell'aggiornamento), e fu l'ultima versione del software di Microsoft intesa come applicazione: il grande passaggio come Sistema Operativo stava per avvenire, e con lui stava per cambiare radicalmente anche il destino di Gates, Allen e di milioni di utenti in tutto il mondo.

Microsoft Windows 95

Windows diventa Sistema Operativo: benvenuto Windows 95
Windows diventa Sistema Operativo: benvenuto Windows 95

Nel 1995, dopo tre anni di tribolato sviluppo, Bill Gates annunciò al mondo il nuovo prodotto di punta dalla Microsoft: Windows 95, conosciuto anche semplicemente come Win95.

Non più applicazione nativa per MS-DOS, ma Sistema Operativo, il nuovo software era capace di girare sia su processori a 16 bit che a 32 bit, anche sugli ormai abbastanza vetusti Intel 80386.

Levandosi gli impedimenti strutturali di un'applicazione nativa e diventando OS, Windows ora poteva controllare la macchina nella parte totale.

Il Sistema era progettato a natura ibrida 16/32 bit per espressa richiesta da parte della sezione marketing: sebbene girasse ottimalmente sui nuovi, potenti processori Intel Pentium, i dirigenti di Microsoft miravano ad allargare il più possibile la base del software, e quindi obbligarono i programmatori dello sviluppo a rendere possibile l'installazione anche sulle CPU decisamente vecchie.

Questo fu in parte un bene (Win95 era poco esoso di potenza di calcolo bruta), perché il Sistema potè essere effettivamente installato abbastanza agevolmente da tutti, ma le ampie parti delle librerie ancora a 16 bit cozzavano sensibilmente con il nuovo codice a 32 bit, creando la nota instabilità generale che accompagnò l'OS per tutta la sua vita.

D'altro canto, il Sistema vedeva un buon kernel monolitico con un eccezionale supporto del multitasking preempitivo, che ovviava di molto ai crash sistematici di molte applicazioni.

L'interfaccia grafica fu completamente riscritta, modernizzandola, e il menù propose per la prima volta il famoso pulsante Start, che diventerà nel futuro uno dei simboli immediatamente riconoscibili dei sistemi della famiglia Windows.

L'OS diventò in breve tempo incredibilmente popolare, anche per l'aggressiva campagna pubblicitaria voluta da Allen, e si può ben dire che fu il primo vero Sistema divenuto di larga conoscenza popolare, anche per chi non era molto dentro al mondo informatico.

La comoda GUI, la possibilità di eseguire tramite shell applicativi MS-DOS direttamente da dentro una finestra del file manager e l'impressionante supporto software di terze parti imposero rapidamente Win95 come nuovo Sistema di riferimento per l'architettura x86 dell'Intel, ed il prezzo molto competitivo della licenza (meno di $100) lo resero la soluzione ideale per gli utenti anche consumer.

Internet Explorer e la guerra dei browser

Netscape Navigator in versione 1.1 sul MacOS
Netscape Navigator in versione 1.1 sul MacOS

Nel 1995, al lancio di Windows 95, il mondo informatico stava rapidamente cambiando: Internet era entrata nella sua seconda fase, ovverosia quella commerciale dell'accesso delle masse, ed il più famoso ed usato web browser dell'epoca era Netscape Navigator.

Con una base installata impressionante (circa l'80% del mercato, nel periodo di massima diffusione), il browser della Netscape Communications discendente diretto del primo, storico Mosaic era il re indiscusso della navigazione web: disponibile su pressoché tutte le piattaforme esistenti, era un ottimo compagno di Windows che, almeno fino alla versione Windows 98, non aveva installato un browser di Sistema.

Bill Gates, per sua stessa ammissione, all'inizio degli anni '90 intuì con estremo ritardo le enormi potenzialità del web: Internet era visto come un progetto non appetibile commercialmente per l'utenza media, e la sezione di sviluppo dedicato alla Rete interna all'azienda era composta da un solo programmatore, James Allard.

James Allard, il padre di Internet Explorer
James Allard, il padre di Internet Explorer

Ci vollero molti anni e molta pazienza per convincere Gates ed i vertici di Microsoft che il futuro Windows 95 avrebbe dovuto integrare un'interfaccia semplice e veloce per la navigazione del web.

Sotto pressione di Allard, Gates ordinò che nella nuova versione di Windows fosse aggiunto il supporto al protocollo TCP/IP, mentre incaricò un team per la programmazione di un software adatto a 'navigare la Rete'.

Su queste basi cominciò lo sviluppo di Internet Explorer, che sarebbe diventato in breve tempo una delle chiavi di volta del successo del web di Windows.

Il software si presentò sul mercato col la versione 1.0 sviluppata in maniera quasi imbarazzante: mentre Netscape Navigator era un programma già adulto e molto potente, il nuovo nato di casa Microsoft soffriva di una serie impressionante di bug e di clamorose lacune di programmazione (una per tutte: non aveva il supporto ai CSS), e rimase in una specie di 'demo beta' fino alla versione 4.0, distribuita con Windows 98.

Al quarto tentativo, i ragazzi di Gates fecero decisamente centro: il browser era molto più veloce, molto più robusto e sicuro, molto più piacevole da usare.

Internet Explorer 4.0
Internet Explorer 4.0

L'ascesa di Internet Explorer

Si mise in seria competizione con Netscape Navigator, e cominciò la famosa 'guerra dei browser', che portò alla vittoria il software di Gates, a scapito della scomparsa totale del programma un tempo re incontrastato.

Internet Explorer cominciò ad essere incluso come browser web di Sistema in Windows 98, e tale rimarrà per molti anni, fino al suo pensionamento arrivato con Windows 10 nel 2016, quando Microsoft decise di sostituirlo con un nuovo programma scritto da zero, Edge.

Il software fu una pietra miliare dell'informatica: rimasto in sviluppo e supporto per quasi vent'anni, con ben 11 versioni principali distribuite, ebbe il grandissimo merito di essere molto facile da usare, anche se bug e pesanti lacune della sicurezza lo afflissero costantemente, costrigendo i programmatori di Redmond a perenni aggiornamenti, anche a brevissima distanza l'uno dall'altro.

Probabilmente non è stato il miglior browser di sempre - sempre ammesso che possa esistere tale software - ma ha contribuito enormemente all'evoluzione del web.

Windows 98

Windows 98
Windows 98

Inziato a sviluppare subito dopo il lancio sul mercato di Windows 95, il secondo Sistema Operativo della serie Windows di Microsoft, col nome in codice "Memphis" debuttò il 25 giugno del 1998, col nome finale - estremamente fantasioso - di Windows 98 (Win98 abbreviato).

Era un Sistema molto evoluto per l'epoca, anche se non così dissimile dal suo predecessore: secondo l'opinione di molti, infatti, Win98 sarebbe da considerarsi più un 'mega-aggiornamento' di Win95 piuttosto che un OS a sé stante.

Come la si voglia pensare, la realtà fu che Windows 98 risultò sensibilmente più stabile della versione 95: il Sistema soffriva ancora di molte librerie a 16 bit in conflitto con quelle a 32, ma i blocchi totali erano molto più rari che in passato.

Si trattò, in sintesi, di un massiccio updtate di Windows 95, voluto per traghettare, con una discutibile scelta di marketing, le utenze casalinghe verso l'unione dei Sistemi Windows ed NT che, pianificate da tempo da Microsoft, si sarebbe concretizzata qualche anno più tardi.

Windows Millennium Edition

L'infamia della Microsoft: Windows ME
L'infamia della Microsoft: Windows ME

Forse i più giovani lettori non lo ricorderanno, ma verso la fine del XX secolo, quindi sul finire degli anni '90, la moda del momento diventò il tanto sospirato 'anno 2000'.

Sul serio: qualsiasi cosa si facesse, qualsiasi prodotto si presentasse e qualsiasi nuova azienda creata, aveva qualcosa di 2000 nel nome, come a sottolineare la modernità tecnologica dell'operato.

Anche la famiglia dei Sistemi Windows non riuscì a salvarsi da questa immotivata mania: il 14 settembre del 2000, Microsoft presentò Windows Millennium Edition (confidenzialmente WinME), ovverosia la terza edizione del suo OS di punta.

Fu una versione riuscita particolarmente male: il Sistema, scritto frettolosamente e con imbarazzanti bug che spesso ne rendevano letteralmente impossibile l'ultilizzo, è universalmente considerato come una delle peggiori incarnazioni di Windows, preceduta forse solamente dallo sciagurato Vista.

Fu distribuito in tandem con Windows 2000, destinato all'utenza professionale e basato sulla famiglia Windows NT (quindi infinitamente più stabile) ed includeva Internet Explorer 5.5, Windows Media Player 7 e un nuovo programma chiamato Windows Movie Maker, per la realizzazione amatoriale di filmati.

Il Sistema, subito inviso sia ai programmatori che agli utenti finali, fu afflitto da una cronica mancanza di driver specifici, datosi che gran parte degli utilizzatori preferiva rimanere con Windows 98, od abbracciare la potenza della famiglia NT e orientarsi su Windows 2000, rendendo quindi infruttuoso lo sviluppo di programmi ottimizzati da parte di software house di terze parti.

Fu in pratica un gigantesco flop, che a Microsoft costò molto caro: definito come uno dei peggiori prodotti di tutti i tempi, molti giornali specilistici lo etichettarono come la 'Mistake Edition' ('Edizione Erronea').

Anche Bill Gates fece mea culpa, ed ammise che il prodotto fu sviluppato con le migliori intenzioni, ma che risultò un fallimento.

Amarcord: lo scrivente è uno dei fortunati che si salvò dalla serie di sciagure che colpirono i disgraziati che osarono installare Windows ME nei loro Hard Drive.

All'epoca ero abbastanza squattrinato da lavorare ancora con un vetusto Cyrix P166 a cui ero riuscito, con molta fatica e privazioni economiche, a montare ben 32 MB di RAM, ed ero quindi stato in grado di installare Windows 98.

Il mio hardware non era però sufficiente per provare la gioia di perdere ore ed ore di lavoro con Windows ME, e fui uno dei miracolati che si salvò quindi dall'ecatombe.

La famiglia Windows NT

Windows 2003 Server
Windows 2003 Server

Parallelamente ai sistemi Windows per le utenze domestiche e i piccoli uffici, Bill Gates s'adoperò anche per le aziende, sopratutto per la gestione delle reti LAN e, successivamente all'avvento commerciale dell'Internet, nel business dei calcolatori server.

Fu sviluppata così una versione parallela dell'ambiente Windows, chiamata NT, essenzialmente molto simile alla sua controparte per uso domestico ma estremamente più solida, stabile e robusta, che includeva una serie di strumenti di controllo, gestione e diagnostica esclusivamente progettati per la Rete.

L'etimologia della sigla "NT" non è stata mai svelata da Microsoft, ma si suppone possa essere l'acronimo di "New Technology" oppure anche "NeTwork".

Windows NT fu derivato dal famoso OS/2 dell'IBM, con cui Microsoft collaborò intensamente per tutti gli anni '80, ed il progetto implementò una struttura ibrida, ma con forti componenti microkernel.

Fu sviluppato a partire dal 1993 con la prima versione (Windows NT 3.1), palesemente orientata all'amministrazione server, e rimase disponibile come Sistema 'stand-alone' fino all'avvento di Windows XP, con cui Microsoft decise di unificare le due famiglie di OS.

L'ultima versione puramente server è Windows 2003 Server, che è ancora molto utilizzata dagli amministratori di rete perché eccezionalmente stabile ed affidabile.

Anche se ottimo progetto, la famiglia NT si scontrò direttamente con l'ascesa del kernel Linux e delle distribuzioni GNU/Linux, da subito fortemente orientate verso l'Internet e la gestione server; questo ne limitò sempre la diffusione, anche considerando la forte resistenza che IBM riservò ai prodotti NT sui suoi mainframe preferendogli, a partire dalla fine degli anni '90, il codice Linux.

Windows XP

Windows XP, con la nuova interfaccia chiamata Luna
Windows XP, con la nuova interfaccia chiamata Luna

Nel 2001, dopo il disastroso Windows ME, che causò un forte colpo alla reputazione della Microsoft, Bill Gates presentò la nuova incarnazione di Windows, stavolta basata sul codice NT (che venne quindi unificato alle versioni home): Windows XP.

Il Sistema fu un grande passo avanti per la famiglia Windows: molto robusto, finalmente stabile e senza più gli odiosi bug della tragica ME, il kernel derivato dalla linea NT funzionava anche in ambiente client senza particolari problemi.

Scritto inizialmente per processori a 32 bit, fu poi convertito anche per i nuovi 64 bit Intel x86 con una versione apposita (Windows XP x64 Edition).

Introdusse forti cambiamenti anche nell'interfaccia grafica, completamente slegata rispetto al passato e chiamata Luna, che strizzava fortemente l'occhio alla GUI del nuovo Mac OS X della Apple, ovverosia Aqua.

Il Sistema fu commercializzato in differenti versioni, inaugurando quindi la tradizione (da molti criticatissima) di Microsoft di 'troncare' il software limitandone le potenzialità per una mera questione di (discutibile) guadagno.

Windows XP: un Sistema di successo

Accanto alle due inziali Windows XP Home e Windows XP Professional, furono negli anni sviluppate Windows XP Media Center Edition, Windows XP Tablet PC Edition, Windows XP x64 Edition ed anche versioni embedded per sistemi dedicati (Windows XP Embedded).

Il supporto del Sistema fu eccezionalmente lungo e duraturo da parte di Microsoft, anche considerata l'enorme base installata nel mondo e l'altissimo gradimento da parte degli utenti: furono rilasciati ben tre corposi upgrade (i cosidetti "Service Pack"), con il supporto esteso finito l'8 aprile del 2014... Ben tredici anni dopo l'introduzione sul mercato!

Il Sistema fece riappacificare gli utenti alla casa madre dopo il gigantesco flop della versione ME, ed è tuttora ricordato come una delle versioni di Win più affidabili e piacevoli da usare.

Curiosità: il kernel ibrido di Windows XP è ufficialmente la versione 5.01 di Windows NT, e come tale compare anche nelle specifiche tecniche.

Windows Vista con la nuova e criticatissima GUI Aero
Windows Vista con la nuova e criticatissima GUI Aero

Nel gennaio del 2007, proprio poco dopo che Steve Jobs aveva annunciato al mondo l'avvento del primo Apple iPhone, Microsoft rispose con la presentazione del successore di Windows XP, che così tanto successo aveva ottenuto in sei anni di vendite: Windows Vista, conosciuto precedentemente col nome in codice di "Longhorn".

Il Sistema spiccava subito per la palese assonanza grafica col Mac OS X della Apple: la nuova interfaccia Aero usava in maniera intesiva le trasparenze e le ombreggiature, così come massivo era l'utilizzo di effetti grafici (spesso del tutto inutili e totalmente frivoli).

L'OS si rivelò subito estremamente esoso di risorse, abbastanza instabile e con un kernel raffazzonato alla bene e meglio, frutto di una progettazione cambiata in corsa: inizialmente previsto come codice compilato ex-novo, Longhorn si tramutò poi in un riciclaggio indegno di Windows 2003 Server, con pochissime modifiche degne di nota ed anzi, moltissimi peggioramenti.

Molti programmi storici, a cui gli utenti erano molto affezionati e che giravano ottimamente su Windows XP, erano incompatibili con il nuovo Sistema; questo fatto, unito alla già citata instabilità generale e alle richieste hardware molto pesanti portarono una valanga di critiche alla Microsoft, con molti utenti che tornarono immediatamente a Windows XP.

Quanto ha realmente venduto Windows Vista?

Sebbene Microsoft abbia dichiarato che Windows Vista sia stato il Sistema che ha venduto più velocemente il maggior numero di copie, è un'affermazione dalla verità relativa: dei milioni di copie vendute, la maggiorparte erano software cosidetti OEM (Original Equipment Manufacture), cioè versioni preinstallate distribuite direttamente 'a pacchetto' con la vendita di un nuovo calcolatore.

Levando le versioni OEM e quindi calcolando solo il numero di copie effettivamente piazzate come stand-alone, i dati sembrerebbero agghiaccianti: Windows Vista avrebbe venduto circa il 60% di meno di Windows XP.

Numeri a parte, Windows Vista è universalmente riconosciuto come una delle peggiori incarnazioni del Sistema baluardo della Microsoft, seconda solo alla disastrosa Millennum Edition: costato uno sproposito di ricerca e sviluppo (circa 6 miliardi di dollari), fu praticamente ignorato dal settore server, e fu snobbato pure dai professionisti del mercato consumer, che gli preferirono sempre il molto più affidabile Windows XP.

Windows 7

Windows 7
Windows 7

Nel 2008, dopo oltre 30 anni saldamente al comando dell'azienda che ha fondato e ha tirato su da zero, Bill Gates comunicò l'addio a Microsoft, dando le dimissioni come amministratore delegato.

Fu la fine di un'era: Bill lasciò da uomo più ricco del mondo (circa 80 miliardi di dollari il patrimonio personale stimato), dopo aver costruito un'azienda da oltre 130.000 dipendenti ed un fatturato annuo prossimo ai 90 miliadi di dollari.

Al suo posto, fu chiamato il suo braccio destro, Steve Ballmer: a lui spettò il compito di introdurre sul mercato la nuova major release di Windows, ovverosia Windows 7.

Il Sistema si rivelò subito molto più usabile e parco di risorse hardware del suo predecessore: non presentava problemi di compatibilità esasperati come quelli avuti con Windows Vista, ed il kernel fu rivisto in buona parte, orientandolo ai processori multi-core, secondo il nuovo paradigma del parallelismo di calcolo.

Sgrossato dai pesanti bug e lentezze che avevano afflitto pesantemente Vista, Windows 7 si dimostrò un buon OS: abbastanza veloce e con una discreta stabilità generale, poteva eseguire quasi tutto il software per Windows XP grazie alla virtualizzazione di Microsoft Virtual PC, in una modalità nominata per l'appunto Windows XP Mode.

Fu un discreto successo del mercato, che rivvicinò molti utenti insoddisfatti di Vista, ma che non riuscì totalmente a scalzare il predominio dell'inossidabile Windows XP.

L'acquisto di Nokia

Gli smartphone della serie Lumia
Gli smartphone della serie Lumia

Rimasta tagliata fuori dalla corsa al mercato del mobile, vera e propria mania dell'inizio degli anni '10 del 2000, avendo investito molte risorse nel fallimentare progetto dei Pocket PC e con un OS mobile (Windows Mobile) ancora grezzo ed acerbo, Microsoft si vide surclassata in pressoché tutto da Samsung ed Apple, vere regine incontrastate del mercato degli smartphone e dei tablet.

Per ovviare rapidamente all'ineguatezza e ritornare velocemente in corsa, Microsoft decise di investire una cospicua quantità di denaro (circa 5 miliardi di dollari) comperando tutta la sezione mobile di Nokia, il colosso finlandese un tempo leader incontrastato del mercato dei cellulari, ma che nel 2012 si trovava in bruttissime acque.

Estromessa dallo stesso mercato in cui era stata regina, per colpa di pessime scelte di marketing e per non aver saputo intuire da subito la rivoluzione degli smartphone iniziata da Steve Jobs con il primo iPhone.

Con l'acqusizione di Nokia mobile, Microsoft entrò immediatamente in possesso di migliaia di brevetti e tecnologie sviluppate negli anni dal gigante del nord Europa, tornando così rapidamente in pista sul mercato, in cui aveva fino ad allora percentuali infinitesimali (meno del 2%).

Cominciò quindi la produzione della serie Lumia: smartphone su cui girava Windows Phone, particolarmente orientati al settore della fotografia, grazie alle ottime lenti montate, e che in breve si ritagliarono una piccola ma fedele nicchia di appassionati, soprattutto esperti nell'arte ottica.

Assieme al rinnovato slancio nel nuovo (per lei) settore, Microsoft istituì anche una sezione dedicata, chiamata per l'appunto Microsoft Mobile.

Purtroppo, l'entrata nel florido mercato mobile si dimostrò estremamente tardiva per Microsoft, e gli sforzi intrapresi per tentare di porvi rimedio non si concretizzarono mai in un buon risultato: la serie Microsoft Lumia, benché dotata di caratteristiche interessanti e finalmente con un OS molto competitivo, non riesce tuttora a raggiungere gli obiettivi minimi con un livello accettabile di penetrazione del mercato: le percentuali dello share market del brand Lumia viaggiano alternandosi tra l'1% ed il 2%, rendendo quindi preoccupante la situazione generale.

Microsoft Surface

Un tablet della serie Surface
Un tablet della serie Surface

Messa sotto pressione dall'entrata nel mercato di Apple iPad, che nel 2010 diede il via alla seconda generazione di computer tablet, riscuotendo un enorme successo di mercato, nel 2012 Microsoft presentò la sua risposta alla casa di Cupertino, col nome commerciale di Surface.

Un tablet atipico, in quanto a metà strada tra laptop e tavoletta digitale vera e propria.

Commercializzato in due versioni distinte, Surface RT con processore ARM e Surface Pro con processore Intel Core i5, è un tablet 'componibile': può essere usato come tablet puro, oppure unito ad una tradizionale tastiera QWERTY, e diventare così una postazione desktop.

A facilitare (nelle idee di Microsoft) l'impresa, il nuovo Windows 8, con la sua interfaccia Metro, appositamente pensata per gli ambienti mobili, che può essere usata anche in ambito desktop.

I risultati delle vendite non andarono per nulla bene: Microsoft perse circa $900,000,000 durante il primo anno di commercializzazione del prodotto, in particolar modo con le non eccelse vendite della versione con processore ARM, quasi del tutto snobbata dal mercato.

Il problema principale, a parte un Sistema Operativo mai del tutto apprezzato dal pubblico, fu di natura concettuale: il tablet non era un tablet, ma non era neppure un laptop ultra-fine, come invece sembrava proporsi come alternativa.

Molta gente continuò a preferirgli dispositivi dalla natura non ibrida, come l'Apple iPad ed il MacBook Air.

Tuttavia, anche se le vendite furono un mezzo fiasco, Microsoft non si scoraggiò, e produsse altre due generazioni di Surface: la terza generazione, abbandonando definitivamente l'architettura ARM per abbracciare i System-on-a-Chip Intel Atom, sembrò finalmente incontrare i favori del mercato.

La quarta generazione vede processori Intel m3, Intel Core i5, Intel Core i7 ed il Sistema Operativo Windows 10 Pro.

Windows 8

La nuova interfaccia Metro di Windows 8
La nuova interfaccia Metro di Windows 8

Nel 2012, in pieno boom del settore mobile, Microsoft lanciò una delle più controverse versioni di Windows, ovverosia Windows 8.

Il Sistema era quasi completamente slegato dal passato: la nuova interfaccia grafica Metro, ripresa pari pari da Windows Mobile, con la sua estetica a quadrati colorati era pensata per far meglio interagire (ed integrare) le utenze desktop con gli ambienti touch dei tablet Surface, ma la novità fu pesantemente criticata.

Si rivelò una vera sofferenza per gli utenti, costretti a passare costantemente da un'interfaccia all'altra, in una sorta di uso schizofrenico che mandò in bestia soprattutto le utenze professionali.

Venne introdotto, sulla falsariga dell'AppStore della Apple, uno store per gli applicativi direttamente integrato nell'OS (Windows Store), con una discutibile gestione dei file con DRM (Digital Rights Management).

Sistema fin troppo ibrido, pensato in ottica di unificazione delle versioni Windows desktop e Windows mobile, scontentò in pratica tutti: non riusciva a fare nessuna cosa bene, e molte delle caratteristiche storiche di Windows, particolarmente apprezzate dagli utenti (come la shell testuale) furono rimosse.

Il Sistema vendette malissimo, e si portò appresso una quantità impressionante di critiche, forse ancor più delle disgraziate versioni ME e Vista, tanto che Microsoft fu costretta a correre velocemente ai riparti rilasciando un corposo aggiornamento (Windows 8.1) nell'ottobre del 2013.

Anche con l'update, che metteva a posto molte cose non gradite al pubblico e che, di fatto, somigliava molto più ad una revisione generale del Sistema, l'OS non riuscì a farsi apprezzare dal mercato: quasi tutte le utenze pro rimasero con il molto più affidabile Windows 7, ignorando sia la nuova GUI Metro e sia il Windows Store.

Windows 10

Windows 10
Windows 10

Nel 2015, dopo tre anni di sofferenze e tribolazioni con la non proprio riuscitissima ottava versione di Windows, il nuovo SEO di Microsoft, Satya Narayana Nadella, presentò la nuova piattaforma frutto del lavoro degli ingegneri di Redmond: Microsoft 10.

Il Sistema segnava un passo importante nella storia della famiglia Windows, in quanto unificava per la prima volta sia la versione desktop che quella mobile, abbandonando quindi Windows Phone, che diventò ufficialmente Windows 10 Mobile.

Il Sistema fu accolto molto bene dal pubblico: eccezionalmente stabile, con il mai troppo lodato ritorno del menù Start e con l'introduzione di Cortona, un'assistente vocale sulla falsariga di Siri della Apple.

L'interfaccia grafica fu totalmente rivista rispetto a quella criticatissima della versione 8: molto più lineare e snella, include ancora i tiles (i quadrati colorati che funzionano a mo' di widget), ma è finalmente armonizzata con il Sistema classico di icone, cartelle e finestre.

Il Sistema è un passo fondamentale per Microsoft anche per il radicale cambio di business: da questa versione in poi, Windows diventa un vero "System as a Service", e quindi s'interrompe la più che trentennale tradizione di distribuzioni stand-alone: l'OS, su modello di quanto iniziò Apple nel 2012, viene sviluppato continuamente e con cadenze più o meno regolari vengono rilasciati aggiornamenti, in molti casi veramente corposi, nell'ottica di un miglioramento perenne del servizio.

Ad esempio di questo modello di business, c'è la versione 1607 del 2 agosto 2016 (Anniversary Update): un mega-aggiornamento che riscrive moltissime parti di codice del Sistema, rendendo all'utente, di fatto, un OS quasi totalmente nuovo.

La suite di Office

Microsoft Office

Nel 1983, dopo aver sviluppato con successo l'ambiente DOS, Bill Gates intuì immediamente le potenzialità dell'informatica applicata all'uso d'ufficio, forse anche grazie alle stratosferiche vendite del Commodore 64, che per primo portò l'informatica dai laboratori alle case della gente comune.

Siamo senza carta igienica, Signor Presidente!

In quest'ottica e credendo nella sua personale (e vincente) visione di un futuro totalmente controllato dai calcolatori elettronici, Gates sviluppò un software destinato a diventare uno dei più venduti al mondo in brevissimo tempo: Microsoft Word, ovverosia uno dei primi programmi diffusi su larga scala per il word editing elettronico.

Programmi editor testuali erano già stati sviluppati prima del Word di Gates: negli anni '70, il famoso hacker John Draper sviluppò EasyWriter, il primo programma di videoscrittura per l'Apple II, considerato uno dei primi software word editor prodotti in assoluto.
I

l programma di Gates era già molto potente fin dalla prima versione sviluppata per MS-DOS: offriva ottimi strumenti di formattazione ed impaginazione del testo, ed i file creati (in formato document ed abbreviati con l'estensione .doc) pesavano pochissimo, rendendoli quindi idonei all'uso nelle limitate RAM del periodo.

Fin dalle prime fasi della programmazione, Bill s'accorso subito che c'era un problema di fondo: la videoscrittura era fondamentalmente un processo grafico, che mal si sposava con la shell a riga di comando del DOS.

Paradossalmente, fu proprio la produzione di Word che spinse il fondatore di Microsoft ad ideare un ambiente grafico per l'MS-DOS, sulla falsariga dell'Apple Macintosh e del suo MacOS, il cui sviluppo della versione dedicata di Word nel 1984 era stato molto più agevole.

Il progetto Microsoft Windows partì quindi come ambiente grafico proprio per il Word, anche se poi la sua evoluzione proseguì in maniera indipendente.

Il software di videoscrittura EasyWriter è il papà del moderno e conosciutissimo Microsoft Word, divenuto negli anni lo standard di riferimento per il video editing.

Il software fu incluso nei primi Apple II e poi successivamente nella prima serie di PC IBM.

La sua paternità è da attribuire al famoso John Draper, uno strampalato hacker americano particolarmente noto per essere uno dei primi phreaker (ossia, hacker specializzati nelle reti telefoniche) della storia.

Grazie alle sue eccellenti conoscenze della Public Switched Telephone Network (la rete telefonica generale che collega tutto il mondo), negli anni '70 del 1900 Draper ed alcuni suoi amici hacker riuscirono a scoprire un numero riservato della Casa Bianca di Washington, usato per comunicare direttamente col Presidente degli Stati Uniti d'America.

Draper riuscì ad intercettare le chiamate in entrata ed uscita da quell'utenza, ed un giorno sentì parlare un agente della CIA direttamente con Richard Nixon, l'allora capo di stato in carica, scoprendo che la parola d'ordine per parlare con il Presidente era 'olympus'.

Draper ed i suoi chiamarono allora l'utenza riservata con un numero privato, e questa è la trascrizione del dialogo che sarebbe avvenuto:

John Draper: "Olympus, prego"
Operatore: "Un attimo, per favore..."
Richard Nixon: "Cosa succede?"
John Draper: "Signor Presidente, siamo in piena crisi qui a Los Angeles"
Richard Nixon: "Crisi di che tipo?"
John Draper: "Siamo senza carta igienica, Signor Presidente!"

Dal primo Word 1.1 numerose altre versioni del software sono state prodotte, pressoché per ogni versione di Windows ed anche del MacOS, per cui risulta uno dei programmi storici della piattaforma.

Dal 1990, Word è stato incluso nel nuovo pacchetto Microsoft Office, diventato ben presto enormemente popolare: nella suite specificatamente progettata per l'ufficio, Gates decise di includere un potente editor di fogli di calcolo elettronici (Excel), un programma per le presentazioni (Powerpoint) ed un applicazione PIM (Personal Information Manager) chiamata Outlook, che diventò così utilizzato e famoso da essere poi prodotto in versione 'express', diventando così il più diffuso client di posta elettronica.

Il pacchetto di Office rivoluzionò pesantemente e nella parte totale la produzione d'ufficio di qualsiasi azienda, a qualsiasi livello e di qualsiasi entità: la videoscrittura, con il suo immenso vantaggio di scorporare la parte della digitazione dalla stampa, riuscì a soppiantare del tutto le tradizionali macchine da scrivere meccaniche, che infatti in pochi anni dall'avvento dei PC a basso costo furono totalmente soppiantate.

La suite di Office fu particolarmente utile anche per le piccole aziende che non potevano permettersi il lusso di avere un costoso database dei clienti programmato ad-hoc: grazie ad Excel fu in realtà molto facile compilare fogli di calcolo per adattarli con campi e tabelle, rendendo quindi possibile la produzione di database completi a poco prezzo e con poche risorse umane.

Le presentazioni, campo prima dominato da lavagne e diapositive, fu radicalmente cambiato da Powerpoint: un programma di facile esecuzione, molto potente e versatile, in grado di impaginare velocemente grafica, video, suoni e, in generale, in grado di produrre slide-show professionali ad un costo molto contenuto.

Il progetto XBox e l'inizio del multiplayer online

La prima XBox prodotta
La prima XBox prodotta

Sul finire degli anni '90, l'ingegnere Seamus Blackley, da poco assunto in Microsoft, quasi per scherzo con alcuni dei suoi colleghi decise di smontare un po' di PC della Dell e riassemblarli stile 'Frankenstein' per vedere se riusciva a creare una console da giochi abbastanza potente da competere con la Playstation della Sony, all'epoca un vero e proprio mostro tritatutto che in pochissimi anni di vita era riuscito a dominare il lucroso mercato dei videogames.

L'idea di Blackley era di usare le collaudate API DirectX usate da Windows includendole in una macchina concettualmente simile ad un comune PC, ma che sarebbe dovuta essere almeno due volte più performante di Playstation 2.

Messo su un primo rudimentale prototipo, Seamus e colleghi riuscirono a presentare - senza non poco penare - il progetto al Megadirettore Galattico Bill Gates e al suo braccio destro Steve Ballmer, che inizialmente ci mancò poco che presero a male parole il gruppo di ingegneri, sostenendo che l'ideazione di una macchina su cui non girasse Windows era totalmente da escludere a priori.

Ballmer addiritturò arrivò ad apostrofare personalmente i ragazzi, definendo il progetto come "uno spreco di soldi", mentre Gates lo definì addirittura come "un insulto a tutto ciò che lui aveva fatto".

Solo quando Seamus e soci portarono sul tavolo i numeri del fatturato e delle vendite di Sony Playstation i due capi della Microsoft ritornarono a più miti consigli, spaventati anche dal fatto - non per nulla improbabile - che un giorno Sony potesse raggiungere un tale livello di know-how da insidiare Microsoft anche fuori dal mercato videoludico.

XBox 360
XBox 360

La prima XBox ed il successo mondiale

Gates e Ballmer quindi approvarono il progetto, dando al team tutte le risorse necessarie per il suo sviluppo.

Grazie agli sconfinati fondi messi a disposizione da Gates, il team di Seamus non ci mise molto ad assemblare una console da gioco estramemente potente, per l'epoca: la macchina montava un Intel Pentium II Coppermine-32 bit a 733 Mhz ed un coprocessore grafico NVIDIA NV2A a233 Mhz con 64 MB di memoria DDR SDRAM a 200 Mhz.

Oltre al lettore ottico CD-DVD, la novità principale della console era la dotazione interna di un hard disk ATA 3,5" da 8 o 10 GB, dove potevano essere salvati i progressi dei giochi ed anche installati altri software non necessariamente ludici.

Davvero un'innovazione considerevole, tenendo a mente che ai tempi nessuna console aveva un disco rigido interno, e quasi tutte dovevano servirsi di apposite memory card (come il sistema Playstation) o cartucce con batteria incorporata (Nintendo 64) per il salvataggio dei giochi.

Altra grandissima novità era la natura diretta della console verso l'ambiente Internet, ed in particolare nel gioco in multiplayer: la macchina includeva una scheda di rete integrata con connessione Ethernet, e la Microsoft sviluppò un esteso e complesso sistema di server a supporto degli sviluppatori per riunire tutti i giocatori in un unico, grande servizio a pagamento, ma dal canone annuale accessibile a pressoché tutti.

Il 10 marzo 2000, durante la Game Developers Conference, Bill Gates presentò personalmente il progetto finale, chiamato XBox: una potente console da gioco collegabile all'Internet con estrema facilità, supportata dal servizio online XBox Live.

XBox One
XBox One

Il lancio nel 2001 fu ottimo: un milione di pezzi venduti il sole tre settimane, davvero un buon traguardo, anche considerando il datto che Microsoft era del tutto nuova nel mercato dei videogiochi, dove la concorrenza di aziende storiche come Nintendo, Sega ed il rullo compressore Sony era decisamente agguerrita.

Grande motivo di traino per il successo della console, oltre all'elevata potenza, alla facilità di programmazione ad un intesivo supporto di Microsoft verso i programmatori, fu il servizio XBox Live: un eccellente prodotto, veramente rapido ed ottimamente sviluppato, che rendeva il gioco multiplayer - una delle vere evoluzioni del mercato videoludico del periodo - facilmente utilizzabile da pressoché chiunque.

Alla fine della sua vita, la prima Xbox vendette circa 24 milioni di copie in tutto il mondo: un risultato di tutto rispetto, considerando l'inesperienza di Microsoft e l'arrivo tardivo sul mercato.

XBox fu succeduta nel 2005 da Xbox 360, con una mossa in cui la Microsoft bruciò sul tempo la Sony, presentando la sua nuova generazione di macchina quasi un anno prima della Playstation 3.

Alla fine della lunghissima guerra della settima generazione di console, XBox 360 piazzò la cifra di oltre 85 milioni di copie in tutto il mondo, competendo alla pari con Playstation 3 e tenendo molto bene anche il devastante ritorno di Nintendo con il suo Wii (oltre 100 milioni di copie vendute).

Master Chief, il protagonista della fortunatissima serie di "Halo"
Master Chief, il protagonista della fortunatissima serie di "Halo"

Microsoft presentò la nuova XBox One nel 2013, quasi in contemporanea con Sony e la sua Playstation 4, iniziando l'era delle cosidette nex-gen, mentre nel 2016 è stata annunciata la versione potenziata per il gioco a 4K pieni chiamata XBox Scorpio, prevista per il Natale 2017.

Molti sono i successi videoludici che la storia di XBox può vantare: la serie di Halo e Gears of War su tutte, ma anche la serie di Forza Motorsport ha milioni di fan in tutto il mondo.

La console ha radicalmente cambiato il videogiocare d'inizio millennio: è grazie a lei che il multiplayer iniziò la sua ascesa inarrestabile, così come è sempre per merito di XBox che le console da gioco si dotarono di hardware adeguato per le esigenze dei nuovi software (uno su tutti: un HDD interno ed una scheda di rete integrata).

Microsoft come parte della storia dell'informatica

Bill Gates in età avanzata: l'uomo più ricco del mondo, magnate e filantropo internazionale
Bill Gates in età avanzata: l'uomo più ricco del mondo, magnate e filantropo internazionale

Il contributo che Bill Gates e la sua Microsoft hanno dato all'informatica è enorme: se Jack Tramiel con la sua Commodore ha portato la prima alfabetizzazione informatica nelle case della gente comune, e se Steve Jobs ha introdotto per primo l'idea del 'personal computer', Gates ha manualmente scritto i software con cui buona parte del mondo ancora lavora e produce giornalmente.

Anche se inviso da molti, il Sistema della famiglia Windows ha permesso una rapida diffusione dell'informatica sia in ambiente domestico che in ufficio: è innegabile che la strategia della Microsoft di vendere in bundle il suo suo OS stringendo accordi con i produttori OEM abbia contribuito a rendere molto più pratico e conveniente l'uso del calcolatore anche a chi era davvero a digiuno delle basi dell'informatica (quasi la totalità della popolazione mondiale, almeno sino alla fine degli anni '90).

La produzione d'ufficio, grazie alla potente suite degli strumenti di Office ha permesso un risparmio eccezionale dei costi di cancelleria, creando per primo un nuovo settore (il data entry) accessibile lavorativamente a tutti.

Microsoft: un'azienda amata ed odiata, ma sempre usata

Nel corso degli anni, soprattutto grazie ad una situazione di monopolio pressoché totale, molte scelte di Microsoft sono state discutibili, e spesso arbitrarie: la costante tendenza ad andare 'fuori standard', adottando soluzioni bizantine e caotiche è comunemente riconosciuta nel mondo dell'informatica, e ha da sempre creato malumori e scontenti soprattutto tra i programmatori e gli analisti di un certo livello di conoscenza.

Per la folta comunità del cosidetto 'software libero', Microsoft è vista come il paletto principale - assieme ad Adobe ed Apple, tanto per citarne un paio - che frena una divulgazione dell'informatica aperta a tutti, sia didatticamente che professionalmente.

Tuttavia, queste convinzioni cozzano con il fatturato che Microsoft comunque smuove nell'economia globale: circa 90 miliardi di dollari l'anno, escluso tutto il mercato dell'indotto (OEM, specialisti e centri assistenza vari sparsi in tutto il mondo), che rendono la compagnia comunque produttrice di ricchezza.

Questi argomenti sono generalmente usati da Microsoft per giustificare il suo (a volte sibillino e non molto chiaro) operato, additando il fatto che anche i professionisti del software libero, comunque, traggono guadagno fornendo assistenza dei prodotti che sponsorizzano.

Un'azienda che sa evolversi

Un tempo quasi meramente azienda di sviluppo software, nel corso degli anni l'industria di Redmond ha ampliato la sua produzione anche all'hardware: agli inizi del 2000 fu una delle prime aziende che credettero massicciamente nel gioco online, ed il suo progetto XBox s'è rivelato vincente, creando le basi del gioco multiplayer facile e veloce che fu poi immediatamente copiato da Sony e le altre compagnie.

Abbastanza sensata tu anche la decisione di comperare i diritti della sezione mobile di Nokia nel 2012: Microsoft aveva accumulato un ritardo pauroso nel settore del mobile, soprattutto nella remunerativa fascia degli smartphone.

La serie Lumia, con alcuni modelli dotati di interessanti caratteristiche, è forse eccessivamente colpevolizzata dal mercato, attualmente in mano di Apple e Samsung (che detengono un vero e proprio strapotere, anche grazie alla bontà dei software iOS ed Android).

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